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    Atalanta, Gasperini: “Lookman? Per come ha giocato poteva stare fuori”

    Atalanta, Gasperini commenta la sconfitta
    Queste le parole del tecnico: “Potevamo giocare un po’ meglio, il risultato ci sta. Davanti siamo stati sottotono, dietro invece bene. Potevamo fare una migliore prestazione questa sera, principalmente ci sono mancate le energie, e questo lo abbiamo pagato soprattutto dal punto di vista tecnico, perdendo tanti palloni. Abbiamo provato ad alzare il pressing ma non avevamo le energie giuste: quando l’avversario è più fresco, diventa tutto più complicato”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Pergolettese-Juventus Next Gen ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Juventus Next Gen in cerca di conferme. Dopo il ritorno al successo contro il Vicenza, i bianconeri di mister Massimo Brambilla vogliono il bis nell’incontro che li vedrà fronteggiare la Pergolettese. Se la Juve vuole dar vita ad una striscia di risultati utili, i canarini invece cercano 3 punti per prova ad abbandonare la zona play-out in cerca di una posizione di classifica meno pericolosa. Start alle 18 allo stadio Voltini.
    Juve Next Gen, dove vedere il match con la Pergolettese
    La sfida sarà visibile sulle piattaforme Eleven Sports o DAZN, e sarà fruibile esclusivamente per i sottoscrittori di abbonamenti. Non sarà quindi possibile vedere il match in modo gratuito e in diretta tv.
    Guarda la galleryJuventus Next Gen-Vicenza 2-1, le immagini della partita
    Le probabili formazioni
    PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Piccinini, Arini, Lambrughi; Bariti, Figoli, Artioli, Varas, Villa; Abiuso, IoriAll.: Villa
    JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2): Crespi; Savona, Poli, Huijsen; Barbieri, Sersanti, Barrenechea, Iocolano, Mulazzi; Sekulov, PecorinoAll.: Brambilla
    ARBITRO: Edoardo Gianquinto di Parma
    ASSISTENTI: Gilberto Laghezza di Mestre; Thomas Storgato di Castelfranco Veneto
    IV UFFICIALE: Michele Maccorin di Pordenone LEGGI TUTTO

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    Sandulli: “La Juve è in Borsa e segue altre norme. Così è stata punita”

    Le ultime settimane a tinte bianconere non sono state scevre di sorprese. Dal filotto che ha dato impulso alla rimonta al recente capitombolo casalingo contro il Monza, in campo. Dalla revocazione della (doppia) sentenza d’assoluzione sul caso plusvalenze alle pesanti sanzioni in merito, fuori dal campo. Scenari che, sulla base di un solido storico in tema di procedimenti sul fronte plusvalenze, quasi nessuno pensava potessero concretizzarsi. Quasi, appunto. Perché le ultime evoluzioni della giustizia sportiva, al pari delle motivazioni pubblicate dalla Corte Federale d’Appello riguardo il -15 inflitto alla Juventus, non hanno fatto trasalire Piero Sandulli. Professore e avvocato, ma soprattutto – in questo frangente – storico presidente proprio della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio. Una figura che, nel corso della propria carriera, ha incrociato a più riprese il club bianconero. Ai tempi di Calciopoli, nell’ormai lontano eppure ancora vivido 2006, così come nel ben più recente 2020, quando si era espresso in favore del 3-0 a tavolino sul Napoli in occasione della famosa sfida cui i partenopei non si erano presentati, prima che il Collegio di Garanzia dello Sport ribaltasse il verdetto. Che possa oggi ripetersi l’altalena di responsi non è dato sapere, ma anche nella circostanza attuale sarà portato in fondo il medesimo iter. Secondo una successione di passaggi imprevista per molti, appunto, ma non per lo stesso Sandulli.

    Piero Sandulli, perché non l’ha sorpresa la revocazione delle sentenze sul caso plusvalenze?

    «Perché da tempo, al pari di diversi altri colleghi, sostengo che il contenitore delle società quotate in Borsa mal si sposi con le società sportive. E la fattispecie attuale della Juventus, una volta di più, lo testimonia».

    In che senso?

    «Nel senso che la revocazione prima e la sentenza poi si sono basati sugli elementi emersi nel corso degli accertamenti prodotti dalla Consob, che per definizione può naturalmente vigilare sui soli club presenti a Piazza Affari. A tal proposito, in tutta sincerità, mi sarei aspettato delle evoluzioni sull’argomento».

    Cioé?

    «Confidavo che la recente riforma dello sport si occupasse di questo tema, che al momento invece rimane come vulnus al sistema. Da qui nasce la sanzione ai danni della Juventus e la mancata sanzione nei confronti di tutte le altre società coinvolte».

    Ma questo non genera una disparità di giudizio all’interno del sistema calcio?

    «Non la reputo una disparità, ma un trattamento diverso sulla base di scelte pregresse diverse. Questa condizione, di fatto, viene accettata dal club nel momento in cui entra in Borsa. E infatti si è arrivati alla sentenza attuale proprio sulla base dell’indagine Consob, che ha portato alla sussistenza di fatti inediti rispetto allo scorso mese di aprile, quando la Juventus era stata assolta».

    Si è fatto un’idea, invece, dei possibili vizi di forma evidenziati dai legali bianconeri e che saranno sottoposti al Collegio di Garanzia dello Sport?

    «Il campo è quello dei tecnicismi, sui quali non ho modo di esprimermi. Tutt’al più è singolare che non ci sia una sola riga sulla quantificazione della richiesta di punti di penalizzazione e sulla diversa metratura adottata dalla Corte».

    Il principio seguito deve in ogni caso essere quello dell’afflittività?

    «Qualora sia possibile sì, altrimenti la sanzione viene rimandata alla stagione successiva. In questo frangente, la penalizzazione è stata misurata sulla classifica in essere al momento, benché non si possa avere la certezza del fatto che risulti decisiva al termine del campionato».

    A proposito: una penalizzazione comminata a stagione in corso, su cui pendono ulteriori gradi di giudizio, non rischia di creare imbarazzi come suggerito anche da De Siervo nei giorni scorsi?

    «La giustizia sportiva ha il dovere di muoversi entro termini contingentati. In virtù di questa caratteristica, per esempio, ai tempi di Calciopoli la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni era intervenuta già nell’ottobre 2006, mentre la giustizia ordinaria è arrivata ad analogo grado nel 2015». LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Cremonese ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Roma riceve la Cremonese allo stadio Olimpico per i quarti di finale di Coppa Italia. Chi vince sfiderà in semifinale la vincente del quarto tra Fiorentina e Torino. I giallorossi di Mourinho vengono dalla sconfitta in campionato sul campo del Napoli dopo tre vittorie di fila tra Serie A e coppe e hanno eliminato il Genoa agli ottavi mentre la Cremonese è reduce dal ko interno contro l’Inter ed è riuscita, a sopresa, a vincere in casa del Napoli nel precedente turno del torneo. 
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    Dove vedere Roma-Cremonese: diretta tv e streaming
    La partita tra Roma e Cremonese è in programma alle ore 21 e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in diretta streaming su Mediaset Infinity.
    Roma-Cremonese, le probabili formazioni
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Celik, Cristante, Bove, Zalewski; Dybala, El Shaarawy; Belotti. Allenatore: Mourinho. 
    A disposizione: Svilar, Boer, Smalling, Llorente, Camara, Matic, Tahirovic, Pellegrini, Abraham, Solbakken, Volpato.
    CREMONESE (3-5-2): Carnesecchi; Aiwu, Ferrari, Vazquez; Ghiglione, Meité, Pickel, Castagnetti, Valeri; Felix, Okereke. Allenatore: Ballardini. 
    A disposizione: Saro, Sarr, Bianchetti, Gardoni, Milanese, Borghesan, Benassi, Ciofani, Dessers, Tsadjout.
    ARBITRO: Fabbri
    ASSISTENTI: Tolfo e Di Iorio
    QUARTO UOMO: Camplone LEGGI TUTTO

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    Milan, bivio Leao: dentro o fuori. Giroud rinnova

    MILANO – Chiuso il mercato invernale, dove il Milan non ha fatto pressoché movimenti in entrata se non l’acquisto del portiere Devis Vasquez, ecco che si riaprirà in maniera più intensa il discorso relativo ai rinnovi di contratto. Due quelli ancora in sospeso ovvero quello di Olivier Giroud e, soprattutto, Rafael Leao. Se per l’attaccante francese non sembrano esserci particolari problemi, con il Milan che offre un prolungamento di un anno con opzione di rinnovo allo stesso stipendio attuale (3.5 milioni netti), la partita più intensa è quella che riguarda Leao. Le distanze tra il club e l’entourage sulla clausola risolutoria non sono ancora state superate. Il Milan non vorrebbe scendere sotto i 100 milioni, viste anche le cifre che girano sul mercato della Premier League che potrebbe essere il campionato dal quale potrebbero arrivare offerte importanti, mentre l’entourage di Leao vorrebbe scendere sotto le tre cifre.

    Le altre trattative del Milan

    Se non si dovesse arrivare a un accordo entro primavera, allora scatterebbe il piano-cessione con la relativa caccia al sostituto di Rafa che, in cuor suo, non vorrebbe lasciare Milano ma il lodo Sporting, fino a quando il Lille non sborserà la sua parte, continua a essere un peso enorme sulla testa del giocatore rossonero che continua a manifestare la sua volontà di rimanere al Milan. Il finale di stagione, poi, sarà decisivo per il discorso prestiti. Dest non sarà riscattato mentre scatteranno valutazioni approfondite su Brahim Diaz (dialogo già aperto con il Real Madrid per scendere a 13-15 milioni) e Aster Vranckx (il Wolfsburg vuole i 12 milioni concordati). Ovviamente molto di questo discorso passerà dalla qualificazione o meno in Champions del Milan. LEGGI TUTTO

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    Gli Juve Club pronti al contrattacco: l’aggiornamento sulla protesta dei tifosi

    TORINO- Che le motivazioni della Corte Federale d’Appello per giustificare la zavorra di 15 punti inflitta alla classifica dei bianconeri non convincessero la Juventus era quantomeno probabile, per usare un eufemismo. E, infatti, nella serata di ieri i legali del club hanno annunciato lo scontato ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni. Ma quantomeno probabile era anche la reazione della tifoseria, che sui social non ha smorzato la propria indignazione per una sentenza giudicata parziale e iniqua. Lo stato d’animo – se possibile peggiorato dall’ultima prestazione in campo della squadra di Allegri contro il Monza, semmai – è insomma il medesimo che aveva contraddistinto la scorsa settimana, all’indomani della scure della giustizia sportiva che aveva spiazzato non soltanto i sostenitori di fede juventina, quando alla rabbia sfogata tra il web e i proverbiali tavolini del bar avevano fatto seguito i primi passi di una contestazione più ampi e strutturata.Sullo stesso argomentoJuventus, tifosi compatti allo Stadium: continua la protestaJuventus

    La reazione degli Juventus Club

    Una contestazione che, nel frattempo, è stata presa in mano – in primo luogo – dai 359 Juventus Official Fan Club in Italia, seguiti a ruota dai 144 presenti nel resto del mondo. Il cuore pulsante del popolo bianconero si è infatti reso protagonista di una pioggia di durissimi comunicati nei confronti delle istituzioni calcistiche italiane, cui è seguita lunedì scorso una riunione online tra i referenti regionali degli JOFC. Un primo momento per fare la (lunga) conta e per gettare le basi della protesta, in attesa della definizione di un iter all’interno del quale convogliare per intero il movimento dei tifosi. Nuovi incontri seguiranno nei prossimi giorni, al fine di far sentire in maniera compatta e organica il proprio dissenso, al punto che verrà nominato un unico portavoce per evitare confusione e fraintendimenti. E in attesa, naturalmente, che anche il secondo filone d’indagine faccia il proprio corso. Intanto la rabbia monta e corre sul web, in linea con lo stato d’animo di un Allianz Stadium che, negli ultimi due turni casalinghi dei bianconeri con l’Atalanta prima e con lo stesso Monza poi, ha espresso il proprio disappunto a suon di decibel, tra assordanti fischi e duri cori contro il Palazzo.

    Guarda la galleryJuve, la protesta social dei club ufficiali corre dall’Italia fino a Cina e Nord America LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, Lundorf va al Koge: è ufficiale

    Le strade della Juventus Women e di Matilde Lundorf Skovsen si separano. Il club bianconero ha infatti ufficializzato il trasferimento a titolo definitivo del difensore classe 1999, che andrà a giocare di nuovo in patria, ovvero al club danese del Køge. Dopo 68 presenze, 2 reti siglate e diverse coppe vinte, dunque, Lundorf saluta la Juventus Women.
    Juventus Women, l’addio a Lundorf
    Il club bianconero, con un comunicato ufficiale sui propri canali, ha ufficializzato il trasferimento. Questo il comunicato: “Dopo due anni e mezzo, 68 presenze e due gol messi a segno termina l’avventura di Matilde Lundorf Skovsen con la maglia delle Juventus Women. La classe ’99 danese continuerà la sua carriera in patria, con la maglia del Køge, dove si trasferisce a titolo definitivo. Divenuta bianconera il 7 luglio 2020, Matilde, con la maglia della Juventus, ha vinto due scudetti, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia guadagnandosi, in questi anni, anche l’esordio con la massima nazionale danese. Ora per lei una nuova tappa della sua carriera. In bocca al lupo, Matilde!”. LEGGI TUTTO

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    Juventus Next Gen, Crespi: “Una cosa mi ha colpito al mio arrivo”

    La Juventus Next Gen la scorsa settimana ha ufficializzato l’arrivo del giovane portiere Gian Marco Crespi. Il classe 2001 è arrivato dal Crotone in prestito fino al giugno 2023 dopo aver disputato la prima parte di stagione al Picerno, nel girone C di Lega Pro. Cambio squadra, cambio girone e soprattutto cambio ambiente: tante novità in pochi giorni, con Crespi che ha già debuttato con la maglia bianconera nel match col Vicenza vinto per 2-1.Guarda la galleryJuventus Next Gen-Vicenza 2-1, le immagini della partita
    Juventus Next Gen, le prime parole di Crespi
    Sono arrivate, ai canali ufficiali della Juventus, le prime parole da bianconero di Crespi. Partendo, ovviamente, dalla prima parte di stagione al Picerno e l’approdo alla corte di mister Brambilla: “Questi primi mesi li ho giocati nel Girone C, un girone in cui la fisicità è molto presente. Qui, nel Girone A, ho notato che c’è più attenzione all’aspetto tattico e personalmente lo trovo molto stimolante. Penso che sia questa principalmente la maggiore differenza tra i due gironi. Per me non sarebbe una novità perchè già a Picerno l’impronta che ci era stata data era più un’impronta di questo tipo. Sono stati mesi che mi sono serviti a livello personale. In meno di una settimana mi sono ritrovato a Torino da Picerno, un piccolo comune della provincia di Potenza. Ho provato emozioni molto intense, ovviamente, perchè il salto da una realtà di cinquemila abitanti a una realtà come la Juventus è stato netto. In questa prima settimana, però, sono già riuscito ad ambientarmi e devo ringraziare soprattutto i miei compagni perchè mi hanno subito messo a mio agio. Questo è davvero un bel gruppo, umile e molto focalizzato sul lavoro quotidiano. Sono proprio felice di essere qui e le emozioni che ho provato domenica scendendo in campo contro il Vicenza sono state indescrivibili e le porterò per sempre con me. In pochi hanno la fortuna di esordire con questi colori addosso, mi sento fortunato”. LEGGI TUTTO