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    Brugge-Benfica, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    I numeri di Brugge e Benfica
    Questo sarà il primo incontro tra Club Brugge e il Benfica nelle competizioni europee. La formazione belga ha già incrociato squadre portoghesi nella Champions League in corso, vincendo 4-0 in trasferta contro il Porto e perdendo in casa per 4-0, sempre contro questa squadra nella fase a gironi. Nonostante questo sia il primo confronto con il Benfica, il Club Brugge ha già incontrato cinque diverse squadre portoghesi nelle competizioni europee (Boavista, Porto, Maritimo, Sporting Braga e Sporting Lisbona). La squadra belga ha perso quattro delle cinque sfide contro formazioni lusitane (una vittoria).  Il Benfica ha perso solo uno delle precedenti 14 partite contro squadre belga nelle competizioni europee (9 vittorie, 4 pareggi), con l’unica sconfitta arrivata in trasferta contro l’Anderlecht nella fase di qualificazione alla Champions League nell’agosto 2004. Da allora, la squadra portoghese è rimasta imbattuta nei cinque successivi confronti con formazioni belga, ottenendo quattro vittorie e un pareggio. Il Brugge ha già ottenuto tre vittorie in questa Champions League; precedentemente, solo in un’occasione, la squadra belga ha collezionato più vittorie in una singola edizione di Coppa Campioni/Champions League, vincendo cinque incontri nel 1977/78 quando raggiunse la finale (sconfitta 1-0 contro il Liverpool a Wembley). Il Benfica è rimasto imbattuto negli ultimi sette incontri di Champions (4 vittorie, 3 pareggi), ottenendo il successo in entrambe le ultime due partite della fase a gironi. L’ultima volta che la squadra portoghese ha collezionato tre successi consecutivi nella competizione è stata nel 2005/06 con Ronald Koeman in panchina, tutti e tre contro formazioni inglesi (2-1 contro il Manchester United e 1-0 e 2-0 contro il Liverpool). La curiosità: l’allenatore del Club Brugge Scott Parker è diventato il terzo allenatore inglese a guidare una squadra non inglese in Champions League, dopo Bobby Robson (Porto e PSV) e Gary Neville (Valencia). Questa è la prima edizione della Champions League in cui sono presenti due allenatori inglesi (oltre al tecnico della squadra belga, anche l’allenatore del Chelsea Graham Potter).

    Dove vedere Brugge-Benfica in tv
    Mercoledì 15 febbraio alle 21 in campo Brugge e Benfica, partita in diretta su Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. Telecronaca Riccardo Gentile, commento Nando Orsi, bordocampo Niccolò Omini. Da non perdere gli approfondimenti pre e postpartita di ‘Champions League Show’: in studio Anna Billò con Fabio Capello, Alessandro Costacurta, Paolo Condò, Paolo Di Canio e Alessandro Del Piero. Spazi news affidati a Mario Giunta. LEGGI TUTTO

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    Champions League 2023, i giovani più preziosi: la top 11 degli ottavi

    Tra i protagonisti delle prime due gare degli ottavi di finale della Champions League 2022/23 ci sono Zaire-Emery del Psg, il più giovane di sempre a giocare da titolare in questa fase del torneo, e Thiaw del Milan, all’esordio assoluto nella competizione. Entrambi, però, non rientrano nella Top 11 dei giocatori Under 21 più preziosi tra quelli che prendono parte agli ottavi. Una formazione stellare che vale più di 500 milioni di euro*. Ecco da chi è formata
    *valori Transfermarkt
    B.DORTMUND-CHELSEA LIVE LEGGI TUTTO

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    Bayern Monaco, De Ligt: “Ho ancora tanto amore per la Juve”

    Uscire vittoriosi e con la porta inviolata dal Parco dei Principi, soprattutto se di fronte ci sono 3 fenomeni come Neymar, Messi e Mbappé e di ruolo fai il difensore centrale, è sempre una gran bella soddisfazione. Mathijs De Ligt lo sa bene e ai microfoni di Gianluigi Bagnulo, nostro inviato a Parigi, nel post partita appare sereno e rilassato, forte anche del suo ruolo sempre più centrale nel sistema difensivo dei bavaresi di Nagelsmann. Un modo di difendere “in avanti” nel quale si sente molto a suo agio e che qualche mese fa era stato oggetto di alcune sue dichiarazioni riportare da diversi giornali che avevano indispettito un po’ i tifosi della Juve. “Ero venuto alla Juve per Sarri, per il suo gioco offensivo simile a quello del mio Ajax, ma dopo un anno è andato via. Ora sono al Bayern e ho alzato il livello”. Nulla di clamoroso, ma in molti si erano indispettiti. Per questo, allora, il centrale olandese ha voluto chiarire, in italiano, il suo punto di vista, spiegando come per la Juve lui abbia solo tanto affetto e ammirazione: “Posso capire i tifosi che leggono delle cose del genere, ma io non le ho mai detto, o almeno non in questo modo. Io ho solo tanto amore per la Juventus e per i suoi tifosi, anche in questo momento così difficile li vedo sempre molto vicini alla squadra e questo è un grande segnale da parte loro. Sono contento che dopo il momento difficile la Juve ora sta vincendo tante partite e spero che possano riprendersi in campionato e vincere l’Europa League”.

    De Ligt: “Contro Mbappé ci vuole personalità”
    Non solo Juve, ovviamente. De Ligt ha anche analizzato la partita contro il Psg: “Abbiamo fatto una bella partita, forse meglio nel primo tempo che negli ultimi minuti. È sempre difficile giocare contro il Psg e contro giocatori del calibro di Messi, Neymar e Mbappe”, ha continuato l’olandese. “Sul gol in fuorigioco siamo stati anche fortunati, però questo è il calcio: contro giocatori che corrono a 50 km/h come Mbappe devi avere personalità, la squadra oggi l’ha avuta e non gli abbiamo lasciato spazio”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus Next Gen-Foggia, ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Juventus Next Gen prova a ribaltare le sorti della qualificazione in Coppa Italia. Dopo la sconfitta nella semifinale di andata allo Zaccheria per 2-1, i bianconeri di mister Brambilla proveranno a sconfiggere il Foggia anche grazie al supporto dei tantissimi supporter bianconeri che si recheranno al Moccagatta per assistere all’incontro. Dopo il successo nella competizione tricolore del 2019/20, la Juventus Next Gen vuole centrare il bis: per farlo, dovrà prima superare i rossoneri. LEGGI TUTTO

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    Bjelanovic: “Torino, Vlasic va tenuto. Juric top player”

    Bjelanovic, che idea si è fatto sul Torino?
    «Sta andando bene in campionato, ma ho l’impressione che in alcuni momenti sia mancato qualcosa per fare un ulteriore salto di qualità. Non so quali siano realmente le aspettative della società, ma credo che per la qualità della rosa la posizione occupata al momento in classifica sia quella giusta».
    Quanto è importante, in questo senso, la presenza di Juric?
    «Negli ultimi due anni ha fatto un lavoro straordinario che ha permesso alla squadra di consolidarsi. Ivan è un allenatore che in campo dimostra la bontà del suo calcio, fatto di fisicità e intensità. Può essere un punto di riferimento per i più giovani».
    Lo ha sentito recentemente?
    «Abbiamo parlato qualche mese fa, perché in estate potevamo prendere in prestito un giovane del Torino, Matthew Garbett, però poi la trattativa non è andata in porto. In generale, stimo molto Juric come allenatore e mi piace la sua disponibilità nel confrontarsi».
    Da un croato all’altro, Vlasic deve ancora trovare il suo equilibrio.
    «Lo conosco bene per averlo avuto come giocatore all’Hajduk Spalato quando ero assistente del direttore sportivo. Di lui si parla benissimo da tanti anni: il merito è anche degli sforzi del padre che gli ha insegnato la cultura del lavoro. Per me è una macchina da guerra».
    A fine stagione il Torino potrà riscattarlo. Si augura e ritiene giusto che rimanga in granata?
    «Direi di sì, anche perché a 25 anni può già vantare tanta esperienza internazionale. Il Toro può essere il suo habitat ancora per tanti anni. Il gioco di Juric, poi, si adatta perfettamente alle sue caratteristiche».
    In avanti, invece, Sanabria e Pellegri faticano a segnare. Cosa incide in questi momenti?
    «Personalmente, nell’esperienza a Torino ho vissuto per la prima volta la pressione di una piazza importante. Sanabria e Pellegri devono essere molto bravi a non mollare, continuando a lavorare. Il gioco del Toro implica un enorme dispendio di energie, ma bisogna sempre farsi trovare pronti. Vedrete che un episodio permetterà loro di sbloccarsi».
    Parliamo di lei, ci racconta la nuova avventura all’Istra?
    «È la mia seconda esperienza da direttore sportivo dopo 4 anni all’Hajduk. Mi trovo bene e sono felice di quello che sto facendo. Cerco di sfruttare le mie conoscenze per crescere ulteriormente. Quest’anno siamo a metà classifica e pensiamo a raggiungere la salvezza: poi si vedrà».
    Ha qualche giocatore da sponsorizzare al suo amico Juric?
    «Nei mesi scorsi avevamo parlato di Mauro Perkovic, difensore del 2003 che poteva interessare. Avevo sentito Vagnati, che conosco da anni, e i suoi collaboratori sono venuti a vederlo. Il mercato da noi è ancora aperto e la Dinamo Zagabria è molto interessata».
    In generale, nel campionato croato ci sono giocatori pronti per la Serie A?«Faccio alcuni nomi: da noi c’è Mateo Lisica, un classe 2003 che sta recuperando da un infortunio muscolare e può fare l’esterno di centrocampo. All’Hajduk c’è Rokas Pukstas, mezzala americana del 2004 che ha grandissimo potenziale. Martin Baturina, invece, è un 2003 della Dinamo Zagabria, mentre il coetaneo Matjia Frigan gioca da attaccante nel Rjieka. Spesso i club italiani non hanno il coraggio di investire sui giovani del nostro campionato, con il rischio di acquistarli dopo anni pagandoli molto di più».
    Chiudiamo con un pronostico: il Torino riuscirà a qualificarsi alle coppe europee?
    «Io mi auguro di sì, vista la classifica. Sarebbe importante per Juric e i tifosi conquistare un posto in Conference League. E, se anche noi riuscissimo a centrare la qualificazione, sarebbe bello ritrovarsi agli spareggi». LEGGI TUTTO

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    Milan-Tottenham 1-0, gol e highlights: Brahim Diaz, rossoneri vincono andata degli ottavi

    Il Milan batte il Tottenham e si aggiudica il primo round degli ottavi di finale di Champions League. Nel match di andata a San Siro i rossoneri partono forte e vanno subito in vantaggio con Brahim Diaz, poi giocano una gara ordinata e controllano gli attacchi degli Spurs, mai realmente pericolosi. Nella ripresa occasioni clamorose per De Ketelaere e Thiaw. La squadra di Pioli potrà giocare la partita di ritorno in Inghilterra con due risultati su tre a disposizione
    PSG-BAYERN 0-1 LEGGI TUTTO