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    Rabbia Juric per la partenza di Lukic!

    Divorato dalla tensione, sì, dall’essere stato sotto di due reti e poi aver recuperato grazie a Ricci e Sanabria. Ma non solo, anzi. Dietro la richiesta formulata da Juric a Paro di presentarsi per la conferenza post partita a Empoli c’è la rabbia per la prossima partenza di Lukic, destinato al Fulham per circa 10 milioni più bonus (al giocatore 2 milioni netti a stagione). D’altronde era stato lo stesso Juric, prima della trasferta di Empoli, a dire che l’operazione sarebbe stata simile a quella realizzata in estate: «L’arrivo di Ilic e la partenza di Lukic equivalgono all’ingresso di Schuurs e all’uscita di Bremer», diceva il tecnico di fatto accettando il passaggio in Premier di Lukic. Il quale ha una voce in capitolo, e in Inghilterra va molto volentieri. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Inter 1-2: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorpassa il Milan

    CREMONA – Il fantastico gol di Okereke in apertura di gara e la doppietta del Toro Martinez, stasera in versione capitano per la squalifica di Skriniar, per una rimonta che regala all’Inter il 2-1 sulla Cremonese allo Zini e il +2 sul Milan almeno per una notte. La prima firma dell’argentino arriva al 21’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo: tap-in vincente dopo la respinta di Carnesecchi sul piattone a volo di Dzeko. La seconda rete, quella del definitivo sigillo al match, si concretizza al 65’ con un destro (assist del bosniaco) che s’infila alle spalle del portiere della Cremonese. Inzaghi – che nell’ultimo quarto d’ora regala minuti a Lukaku e Correa – si riscatta dopo il brutto ko casalingo contro l’Empoli e pensa già alle prossime due sfide: martedì i quarti di Coppa Italia contro la super Atalanta del Gasp e domenica prossima il derby di campionato contro il Milan, che grida vendetta dopo l’ultimo derby di Supercoppa. LEGGI TUTTO

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    Juve Women, Montemurro: “In Coppa successa una cosa che non avevo mai visto”

    La Juventus Women si rituffa nel campionato. Dopo il largo successo in Coppa Italia contro il Chievo Verona, le ragazze bianconere domani affronteranno la Sampdoria in un match delicatissimo per la classifica e dunque da non fallire. Nella consueta intervista della vigilia, tanti i temi affrontati da mister Joe Montemurro, che è ritornato sulla sfida della competizione tricolore passando al match contro la Samp, in mezzo anche il mercato.
    Juventus Women, la magia di Cristiana Girelli
    La vittoria di Coppa contro il Chievo verrà ricordata da mister Montemurro soprattutto per la splendida rovesciata di Cristiana Girelli: “Nella mia carriera da allenatore, che è abbastanza lunga, non ho mai visto un gol di rovesciata con qualcuno già a terra. Quella lì è Cristiana, può fare cose importanti, sappiamo il suo valore da giocatrice della Juve e a livello internazionale. Tornando al campo, in questo periodo ci sono state delle evoluzioni, più che degli esperimenti, nel fare 2-3 cose, dando spazio anche a qualche giovane, cosa a cui tengo moltissimo. Dagli atteggiamenti della squadra, su come hanno appreso queste nuove idee, ho avuto segnali positivi. La vittoria in coppa è un buon segnale. Non abbiamo rischiato granché, c’è stato qualche errore individuale dovuto all’atteggiamento e alla mentalità secondo me, ne abbiamo parlato di sistemare questi piccoli errori tecnici. Lavoriamo tantissimo sul campo, le ragazze sono state fenomenali nel capire l’importanza di essere brave a certi livelli”.
    Guarda la galleryJuventus Women, le bianconere regolano il Chievo in Coppa: le immagini della partita
    Le nuove arrivate
    La Juventus Women, negli ultimi giorni, ha visto arrivare due rinforzi, Soledad Belotto in porta e Paulina Nystrom in attacco: “Cerchiamo sempre di trovare un equilibrio nella rosa, di completare l’idea di avere tante soluzioni. Paulina è un attaccante diversa, ha fatto vedere nel campionato svedese che ha una forza incredibile, è mancina, e di attaccanti centrali dal piede sinistro ce ne sono pochi. Soledad è un portiere che abbiamo avuto qua un paio di mesi fa, apprezza il nostro gioco di costruzione, è brava coi piedi e vedo un futuro radioso per lei”. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Torino, Paro: “Potevamo vincerla. Ilic? Non è stato ancora annunciato”

    EMPOLI – Rimonta folle del Torino che riesce ad acciuffare il pari, da 2-0 a 2-2, sul campo dell’Empoli grazie alle reti di Ricci e Sanabria. Nel finale anche la possibilità di vincerla con un clamoroso palo di Miranchuk e al termine della gara, Matteo Paro, vice di Juric, commenta così: “Nel primo tempo abbiamo sofferto il gioco dell’Empoli, ci stavano controllando bene. Nel secondo tempo abbiamo aumentato il palleggio mandandoli fuori giri e la squadra ha creatoparecchie occasioni. Sul 2-0 non era facile restare in partita, un applauso ai ragazzi per averci creduto. Peccato perchè abbiamo creato i presupposti per vincerla. L’Empoli ha messo in difficoltà tante squadre, ci eravamo preparati per essere più attivi, ma loro hanno preso l’inerzia. Nel secondo tempo abbiamo creato più occasioni”.
    Paro: “Ilic? Preferisco parlare di chi è sceso in campo”
    “Miranchuk e Sanabria? Ci hanno dato sicuramente una grande mano contro questo Empoli, con loro c’era più sintonia, forse perchè loro pensavano di controllare melgio il risultato. Siamo stati bravi e pazienti per creare occasioni”. Questi i due cambi che hanno permesso ai granata di cambiare la partita, con Paro che non interviene sul mercato: “Ilic non è stato annunciato, preferieri parlare dei giocatori scesi in campo oggi. Poi vedremo il futuro, quindi pensiamo a Firenze”. Sulle possibili uscite, conclude: “La società è al corrente dell’importanza dei giocatori, sceglierà il meglio per la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Torino, con la qualità si vince. Il problema è che entra tardi…

    INVIATO A EMPOLI – La qualità fa la differenza e il Toro riesce a evitare la sconfitta quando Juric cambia la faccia alla formazione innestando Miranchuk, Sanabria e Lukic. Da 2-0 per l’Empoli a 2-2 tra l’82’ e l’85’, con un palo preso dal russo giusto al 90’ (e in precedenza aveva già colpito un legno anche Ricci, ex dei toscani, autore di un secondo tempo splendido per efficacia e qualità). Se i granata avessero vinto non avrebbero rubato nulla, nel conteggio complessivo delle occasioni create. Resta una rimonta tonificante in vista del quarto di finale di Coppa Italia a Firenze.

    Empoli-Torino 2-2: tabellino e statistiche

    Primo tempo a passeggio…

    Il Torino si è allenato per 45 minuti, i primi, con un minimo di turnover adottato da Juric (dentro Seck, Radonjic e Bayeye per Sanabria, Miranchuk e Singo): un po’ per tattica specificatamente anti-Empoli, un po’ per evitare di sprecare troppe energie in vista dei quarti di Coppa Italia. Non inevitabile, ma quasi, che potesse combinare poco davanti e poi prendere un gol davanti a un Empoli più manovriero e portato alla corsa, pur quasi sempre controllato dallo schieramento corto dei granata. Cosa che infatti è capitata nell’unica situazione in cui una disattenzione in marcatura si è materializzata (37’): allorché un angolo battuto alla perfezione da Marin sul primo palo ha visto un solitario Luperto scattare da dietro (immobile Ricci, inizialmente vicino al difensore) e bruciare Rodriguez di testa in anticipo, con Milinkovic-Savic stecchito a metà strada.

    …secondo tempo di corsa

    La qualità fa la differenza nella ripresa, anche se dopo un palo di Ricci e un miracolo di Vicario su un tiro a giro di Miranchuk l’Empoli trova all’improvviso il classico golaço con Marin (un missile forse leggermente deviato da Schuurs all’incrocio). Gli ingressi del russo, di Sanabria e di Lukic trasformano comunque il Toro, progressivamente: i granata dominano il possesso, al 37’ l’ex Ricci sublima il suo ottimo secondo tempo con un tocco volpino in area riaprendo la partita e appena 3’ dopo Sanabria con un tiro da fuori firma il 2-2. L’Empoli, già da un po’ alle corde, rischia di crollare definitivamente, ma viene salvato ancora da Vicario (parata ancora su Ricci) e poi da un altro palo preso da Miranchuk col suo sinistro al solito vellutato. Curiosità, per concludere: Sanabria, autore del 2-2, aveva segnato con la maglia del Genoa 4 anni fa, anche all’epoca il 28 gennaio qui a Empoli, la sua prima rete in A.   LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Brambilla: “C'è una cosa da evitare per battere il Vicenza”

    Guarda la galleryPogba e Vlahovic show durante la partitella con la Juve Next Gen
    Juventus Next Gen, imperativo vincere
    Buoni gli allenamenti e anche le ultime prestazioni, ma per Brambilla sarà importante ritornare alla vittoria, e non solo per la classifica: “La squadra ha lavorato bene, vedo allenarsi i ragazzi sempre con attenzione, tutto il gruppo è coinvolto quindi arriviamo da una settimana fatta bene. Da questo punto di vista sono soddisfatto. È da tanto che non vinciamo, la vittoria ci manca, è normale, perché comunque ti dà sicurezza e ti dà fiducia oltre ai punti. Noi però dobbiamo focalizzarci come sempre sulle prestazioni, che sono state di buon livello da quando abbiamo ripreso a gennaio. Potevamo ottenere anche qualcosina in più, è normale che una vittoria sarebbe il toccasana per la situazione che stiamo vivendo”. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Il Napoli ha vinto lo scudetto. Zaniolo? Purtroppo resta qui”

    ROMA – Il big match della prima giornata del girone di ritorno di Serie A mette di fronte domenica alle 20.45 al Maradona Napoli e Roma. Gli azzurri hanno chiuso a 50 punti il giro di boa e hanno collezionato 16 vittorie, due pareggi (Fiorentina e Lecce) e una sola sconfitta (1-0 contro l’Inter al Meazza firmato Dzeko). I giallorossi, invece, sono terzi a pari punti con Lazio e Inter, a -13 dalla capolista che Mourinho vuole fermare. All’andata all’Olimpico fu vittoria partenopea firmata Osimhen, ora però i capitolini stanno attraversando un buon momento e sono reduci dal doppio 2-0 contro Fiorentina e Torino. Lo Special One, che in settimana ha festeggiato i suoi 60 anni, ha presentato in conferenza stampa la supersfida contro il Napoli di Luciano Spalletti. 

    Zaniolo come verrà gestito?

    “Non ti posso rispondere, purtroppo sembra che ho ragione io. Purtroppo, quello che ho detto dopo lo Spezia sembra che stia diventando relatà”.

    Perché purtroppo?

    “Perché è un mese che il calciatore dice di voler andare. Dopo lo Spezia ho dato il lunedì libero, mentre martedì era un allenamento opzionale. Tutti i calciatori che non hanno giocato a La Spezia si sono allenati, tanti giocatori in campo sono venuti comunque. Questi sono i giocatori che vogliono gli allenatori. Anche chi non gioca deve pensare che la squadra potrebbe aver bisogno di lui. Questi voglio. Se un calciatore dice sempre a tutti che non vuole vestire la maglia della Roma, io devo dire purtroppo. La situazione ideale è che il calciatore sia felice. Io ho detto che mi aspettavo la sua permanenza, ma ad oggi aggiungo purtroppo. Oggi dico nuovamente che Zaniolo non sarà a disposizione, che ci concentriamo sulla partita e che il mio focus è sui giocatori che ci saranno. Non è il caso di Zaniolo”.

    Che Napoli si aspetta?

    “Quello di sempre. Dico che hanno già vinto meritatamente lo scudetto, meritatamente. Complimenti. Sono un’ottima squadra, con un ottimo allenatore. Hanno 12 punti di distacco, senza una squadra che possa fargli paura. Lo scudetto è loro. Se mi dice che la Roma si scanserà ti dico no, ma hanno vinto già il campionato. Complimenti”.

    Il suo futuro qui a cosa è legato?

    “Capisco la domanda, ma me la deve fare la società. Io da giovane ero capace di discutere con la stampa per cose interne, ma la maturità aiuta a essere più equilibrato e meno egoista. Io capisco la tua domanda, ma me la deve fare la società quando sarà meglio per loro. Non ho risposte per te”.

    La rosa è la stessa di prima con Solbakken, ma senza Zaniolo e Karsdorp. La rosa è indebolita?

    “Voglio prima ringraziare tanta gente che non conosco per gli auguri di compleanno. Mi hanno inviato regali, sono emozionato. Domani giocano Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. Cristante, Matic e Pellegrini a centrocampo, Dybala e Abraham in attacco. Se si definisce la situazione di Eldor, abbiamo un giocatore in meno. Ma lui è un ragazzo fantastico che deve giocare e qui non ha avuto tante opportunità. Bisogna giocare, bisogna giocare sempre e anche prima di noi l’ha fatto poco. Lui ha bisogno di questi sei mesi di prestito, ne ha bisogno e lo merita. È uno dei nostri che va via, ma magari va via solo per sei mesi e poi tornerà. È importante per lui giocare. Se lui va via e non arriva nessuno, è pacifico dire che abbiamo una opzione in meno”.”. 

    Si aspettava qualcosa in più sul mercato?

    “No, perché la situazione del FFP è diventata più chiara per tutti. La gente ha una prospettiva più aperta di quelle che sono le limitazioni per la Roma. Questa uscita di Eldor significa un piccolo prestito oneroso con risparmio del suo stipendio, non ha alcun tipo di impatto sul mercato che possiamo o non possiamo fare. Non mi aspetto nulla. Mi aspetto più difficoltà perché ora la struttura competitiva cambia perché ora si inizierà a giocare spesso”. LEGGI TUTTO

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    Nuova Juve contro il Monza, tra punti fermi e qualche incognita. La sicurezza di Allegri

    TORINO – Alla Continassa sta germogliando una nuova Juventus. Lo racconterà, innanzitutto, la lista dei convocati per la sfida interna al Monza, intanto lo ha confermato tra le righe anche Massimiliano Allegri. Che, nella consueta conta di presenti e acciaccati, ha aperto a un cambiamento di assetto tattico in virtù dei preziosi rientri. Non nell’immediato, ma nelle prossime settimane. Il tecnico è infatti pronto a riabbracciare Pogba e Vlahovic, che già contro i brianzoli potrebbero essere impiegati a gara in corso per 20 o 30 minuti. Ma, al contempo, dovrà rinunciare a Chiesa e Cuadrado, alle prese con i fisiologici acciacchi di chi è ritornato in campo dopo tanto tempo: l’obiettivo è averli a disposizione per la Lazio, dato che le Coppe rappresentano un focus importante.Guarda la galleryJuventus-Monza, Allegri l’ha pensata così: probabile formazione

    Serve compattezza

    Il vero problema, nell’immediato, è la corsia di sinistra, dove si candida giocoforza Soulé. Senza Chiesa, senza Cuadrado e anche senza McKennie, in partenza per una nuova avventura al Leeds. Spazio all’argentino, dunque, con il rientrante De Sciglio a disposizione dalla panchina per una partita dall’importanza capitale, a maggior ragione in virtù del delicato contesto che circonda la squadra. «Campionato falsato? La mia opinione non conta: dobbiamo pensare a difenderci in campo, anzi, ad attaccare lì perché dobbiamo recuperare punti», il pensiero di Max. Che, intanto, chiama tutti a raccolta. Parlando di un «blocco granitico», quello che deve raggruppare spogliatoio, dirigenza e anche tifosi in queste settimane difficili. Contro l’Atalanta se n’era avuto un primo assaggio. Per il match con il Monza lo Stadium è chiamato al bis. LEGGI TUTTO