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    Verona, Ngonge: “Qui grazie ad Amrabat. Obiettivi? Vi spiego”

    Sul campo si è presentato con un gol nelle prime due apparizioni. Alla stampa, invece, si è rivolto oggi nella sua prima conferenza da giocatore del Verona. Si tratta di Cyril Ngonge, 22enne attaccante belga, acquistato dall’Hellas il 19 gennaio. “Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol. Penso di essermi presentato nel migliore dei modi in questo bellissimo stadio, segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio. Davvero delle bellissime sensazioni”, ha detto Ngonge, ai microfoni ufficiali del club veneto. “In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l’avversario nell’uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare”, ha aggiunto l’attaccante belga, reduce dalle esperienze nello Jong PSV, nell’RKC Waalwijk e nel Groningen e prima ancora nelle giovanili di Standard Liegi e Bruges. LEGGI TUTTO

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    Juve Women, Montemurro: “Siamo arrabbiati! Con la Fiorentina dovremo fare una cosa”

    La Juventus Women, dopo la caduta contro il Milan in campionato (e poi la qualificazione in Coppa Italia), ha tutta l’intenzione di rialzare la testa e provare ad accorciare sulla Roma capolista. Sulla propria strada ci sarà la Fiorentina, con le viola reduci da tre successi consecutivi in campionato. Uno sguardo agli errori con le rossenere e uno avanti all’incontro di domani: questi i focus principali trattati da mister Joe Montemurro ai canali ufficiali bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Infortunio Messi, Galtier: “Lunedì torna ad allenarsi, col Bayern ci sarà”

    L’allenatore del Psg ha fatto chiarezza sulle condizioni del campione argentino, infortunatosi nell’ultima gara di Coppa di Francia: “Ha accusato un problema muscolare e starà a riposo ancora 48 ore, ma lunedì tornerà ad allenarsi”. Sul possibile recupero contro il Bayern in Champions: “Come ho detto tornerà lunedì, potete togliere la parola incerto”
    L’INFORTUNIO DI MESSI

    Dopo l’infortunio dI Kylian Mbappé, che sarà costretto a uno stop di tre settimane, nell’ultima partita di Coppa di Francia, terminata con l’eliminazione del Paris Saint-Germain per mano del Marsiglia, anche Lionel Messi è andato ko. La sua presenza nella super sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, in programma martedì 14 febbraio, in un primo momento sembrava essere a forte rischio. Ma a provare a rassicurare l’ambiente ci ha pensato Christophe Galtier, che ha parlato delle condizioni dell’argentino in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Monaco.

    “Messi? Togliete la parola ‘incerto’. Non rischio Mbappé”

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    “Mbappé ne avrà per tre settimane e sta svolgendo delle cure – ha detto l’allenatore del Psg -, non vorrei rischiarlo con il Bayern perché la salute del giocatore viene prima di tutto e la stagione è ancora lunga. Messi ha avuto un problema muscolare contro il Marsiglia, riprenderà ad allenarsi lunedì, alla vigilia della partita con il Bayern Monaco. Se sarà a disposizione per la Champions? Posso dire che salterà la gara di campionato con il Monaco. Poi, come ho detto, lunedì si allenerà, quindi si può mettere da parte la parola ‘incerto’. Non cerchiamo scuse, ma tutti questi infortuni arrivano a causa delle troppe partite ravvicinate. Poi c’è stato un Mondiale che non ha aiutato”.

    Il report medico
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    ‘Missione Coppe’ a Sky, il backstage del promo

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    DAL 14 FEBBRAIO LE COPPE TORNANO SU SKY. GUARDA IL PROMO

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    La ‘Missione Coppe’ è guidata- nel nuovo promo di Sky Creative Italia- da Alessandro Costacurta

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    La Juventus vuole risalire in classifica e per farlo dovrà dare continuità alle belle prestazioni viste contro la Salernitana e la Lazio. Dopo la brutta sconfitta interna contro il Monza, i bianconeri con la Fiorentina cercano la terza vittoria di fila in seguito al successo casalingo in Coppa Italia contro la squadra di Sarri e alla trasferta di Salerno. Per farlo Allegri potrà contare su Vlahovic, che dopo l’ultima doppietta vuole trovare il gol anche contro la sua ex squadra, mentre per Pogba la situazione è ancora da valutare. La sfida contro i viola, valevole per la 22esima giornata di Serie A, è in programma all’Allianz Stadium domenica 12 febbraio alle ore 18.
    Juventus-Fiorentina, quando parla Allegri
    I bianconeri continuano dunque la loro preparazione in vista del match contro la squadra di Italiano: il gruppo si è ritrovato in mattinata lavorando su torelli, possesso palla per la gestione e poi per la costruzione del gioco sotto pressione avversaria.  Nella giornata di domani la squadra bianconera si ritroverà al mattino per allenarsi, mentre la conferenza stampa di Massimiliano Allegri è prevista per le 14:15 e potrà essere seguita su Juventus Tv. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Spezia, la conferenza di Zanetti: le parole su Vicario, Vignato e Piccoli

    Sognare non costa nulla. Il mantra in casa Empoli è piedi per terra ma con lo sguardo fisso in avanti. La squadra di Zanetti sta raccogliendo risultati positivi e allo stesso tempo sta facendo crescere giovani interessanti. Baldanzi, Fazzini e chi più ne ha più ne metta. La filosofia è sempre la stessa e contro lo Spezia è una gara importante per capire le reali intenzioni di classifica dei toscani. Dopo la vittoria contro l’Inter l’asticella si è alzata per gli azzurri, poi l’Olimpico e ora la voglia di tornare grande contro lo Spezia. Vincere significherebbe allontanare ancora di più la zona rossa e guardare sempre più avanti. Della prossima sfida ha parlato anche in conferenza stampa Paolo Zanetti. LEGGI TUTTO

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    Milan-Torino, Dossena: “Granata più squadra”

     
    Beppe Dossena: una testimonianza di quella partita? 
     

    «Ricordo poche immagini, al di là del gol di Walter. Però le emozioni affiorano: fu una grandissima soddisfazione, vincere a Milano. A maggior ragione per me che ero nato e cresciuto a due passi da San Siro». 
     

    Quella vittoria vi diede lo slancio per vivere un campionato da protagonisti, chiuso al secondo posto alle spalle del Verona. 
     

    «Senza dubbio. E in proporzione lo stesso può succedere al Toro». 
     

    Ci spieghi? 
     

    «Innanzitutto l’occasione è ghiotta: il Milan ha valori tecnici superiori, ma i granata in questa fase sono più squadra, sono più compatti dei rossoneri. Il Milan è entrato in un loop pericoloso, mentre il Toro è più libero di testa. Vincere a Milano dopo i tre punti in casa e il successo in Coppa Italia avrebbe conseguenze pratiche legate alla classifica, e darebbe una carica potenzialmente decisiva, nell’ottica di puntare al settimo posto». 
     

    I rossoneri come possono uscire da questa complessa situazione? 
     

    «La fortuna del Milan si chiama Paolo Maldini. È il leader attorno al quale stringersi per ripartire. In questa fase è palese la difficoltà della squadra a ricevere ogni input, che sia tattico o motivazionale. Maldini ne ha vissute parecchie, ha esperienza nel gestire i rapporti, è la base sulla quale riedificare il Milan. Pioli sta incontrando evidenti difficoltà, ma ciò non toglie che gli vada riconosciuto il lavoro straordinario compiuto nella passata stagione. Lo scudetto è stato un capolavoro sportivo, e i meriti di Pioli nella sua conquista sono stati ampi. Di sicuro non aveva la squadra più forte, ma con la giusta alchimia e un prezioso lavoro tattico è arrivato davanti a tutti».Guarda la galleryTorino, porte aperte al Filadelfia: l’entusiasmo dei tifosi LEGGI TUTTO