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    Fiorentina-Torino 0-1: Miranchuk, che magia al Franchi!

    TORINO – Era dal 1976 che il Toro non vinceva a Firenze. Ma oltre al successo c’è di più. Ricci, 21 anni. Demba Seck, 21 anni, Adopo, 22 anni. Ivan Juric, a parte Ricci che è titolare, ha finalmente dato fiducia a due ragazzi che nell’impresa di San Siro in Coppa Italia avevano dato spettacolo. E i ragazzi in carriera non hanno deluso: spavaldi, tosti, combattivi e anche un po’ spensierati. Demba Seck, per esempio, ha segnano un gol molto bello annullato per fuorigioco millimetrico e poi colpito una traversa. E Adopo ha dato l’anima mentre Ricci, si sa, ha deliziato con le sue giocate. Anche se il successo è arrivato grazie ad una magia di Miranchuk, al quarto gol stagionale, record eguagliato da quando gioca in Serie A. Ma il russo non deve dimostrare niente.

    Fiorentina-Torino 0-1: tabellino e statistiche

    Prestazione di spessore

    La squadra granata, dopo la figuraccia di una settimana prima con lo Spezia, ha tirato su la testa con una prestazione di spessore, beneaugurante per il prossimo turno di  Coppa Italia proprio con la Fiorentina. Primo tempo eccezionale dove, oltre al gol di Miranchuk, il Toro poteva segnare un’altra rete. Nella ripresa, invece, in evidenza la difesa che ha bloccato i viola. E qui si è vista grinta e concentrazione. Bravissimo Vanja che nei minuti finale ha salvato con i piedi su conclusione di Barak e qualche istante prima Zima, altro giovane interessante, ha evitato un pasticcio con un intervento perentorio. Sì, il Toro è tornato Toro nel momento più importante della stagione, scacciando una crisi che sembrava dopo l’angolo.

    Ora si aspetta Ilic

    Ma l’aspetto più confortante è che alcuni ragazzi, tenuti in naftalina prima di Firenze, hanno dimostrato di avere le qualità e, quindi, meritano di essere riproposti: Ivan Juric dovrà continuare ad avere coraggio per costruire qualche cosa di importante. Intanto aspetta l’arrivo di Ilic, altro ragazzo di 21 anni, del Verona per impreziosire il centrocampo e magari cullare l’Eurosogno perché attualmente la squadra occupa il settimo posto in classifica. E che rabbia con tutte le occasioni sprecate. La Fiorentina, dal canto suo, ha deluso, Italiano non è ancora riuscito a dare un’impronta alla squadra, sbadata, inconcludente, forse timorosa. Ha patito la fisicità dei granata e, a parte nei minuti finali, non ha mai creato grandi occasioni. E forse il merito è anche di questi terribili e sfacciati ragazzi granata. LEGGI TUTTO

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    L'urlo social di Cuadrado, cuore Juve agli sgoccioli

    TORINO – Lui, il 1° luglio che verrà, sarà molto probabilmente altrove, lontano da Torino. A meno di novità davvero impreviste, Juan Cuadrado è agli sgoccioli della sua esperienza nella Juventus, alla quale dal 2015 a oggi ha dato tutto, griffando istanti storici (come nel derby dell’ottobre di quell’anno) e ogni tanto sollevando le proteste popolari per un rendimento oggettivamente in calo. Dimenticando, però, che il colombiano è uno dei pochi calciatori della rosa di Massimiliano Allegri in grado di saltare l’uomo in scioltezza, di creare superiorità numerica, di conquistarsi calci piazzati assai invitanti. Ecco, Cuadrado in un momento così delicato della storia bianconera ha deciso di unirsi al coro dei calciatori che sui social invitano a fare gruppo, a compattarsi, per fare in modo che la Juve torni vincente il prima possibile.Guarda la galleryJuve penalizzata, tifosi furiosi sui social: tv, istituzioni, club, non si salva nessuno

    Il monito del Panita

    Così l’ex Chelsea sui social: «Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto, crederci ancora, la JUVE non si arrende mai». Parola, nel senso del copyright, di Omar Enrique Sivori, El Cabezon, che ha firmato parte del mito bianconero e il cui pensiero, alla luce degli ultimi fatti e della penalizzazione di 15 punti in classifica comminata a carico degli juventini, risuona terribilmente attuale. Il messaggio di Cuadrado è accompagnato dalla foto della piscina del Training Center bianconero alla Continassa, lì dove campeggia la frase in questione. Forse non servirebbe neanche appenderla negli spogliatoi, ché i giocatori passano spesso e volentieri per la piscina per ricaricarsi dalle fatiche, eppure è una riflessione da mandare a memoria. Anche da parte di chi, a fine giugno e dopo otto stagioni torinesi, vedrà scadere il contratto con la Juventus di cui, dovunque andrà a giocare, non potrà non mantenere un ricordo positivo. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Savona: “Il mister ci ha detto come ritrovare la vittoria”

    Juventus Next Gen, a tutto Savona
    Tanti i temi toccati dal classe 2003, a partire dai risultati non troppo positivi dell’ultimo periodo, ma ha parlato anche del ruolo in campo ricoperto nell’ultimo periodo: “Il Mister ci ha dato questa indicazione: continuare a impegnarci e lavorare, perché i risultati non tarderanno ad arrivare. In quest’ultimo periodo sto giocando come terzo difensore. Un ruolo più vicino al centrale difensivo che al terzino, come ero invece abituato precedentemente. Quindi, se prima avevo il compito di dare maggiore spinta anche in fase offensiva, adesso devo stare maggiormente attento alla fase di copertura. Questo per me è molto positivo, perché imparare vari ruoli in difesa è importante, per il mio presente e soprattutto per il bagaglio utile nel mio futuro. Sono stato fuori per cinque mesi, all’inizio il ritorno è stato duro, c’era da riprendere confidenza. Adesso sto crescendo, gioco tanto e sono molto carico, sia da un punto di vista fisico che mentale”.
    Guarda la galleryCoppa Italia, alla Juve Next Gen non basta il gol di Poli: il Foggia vince 2-1 LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, Montemurro: “Ecco la ricetta per tornare al nostro livello”

    La Juventus Women domani sarà impegnata in un delicato match contro il Pomigliano. Dopo il pareggio subìto all’ultimo secondo nella sfida contro il Sassuolo, le bianconere tenteranno di ritrovare la vittoria, provando così ad accorciare sulla Roma capolista. Alla vigilia della gara dello stadio Gabbato, mister Joe Montemurro ha parlato ai canali ufficiali bianconeri incoraggiando la squadra a ritrovare fiducia e 3 punti.Guarda la galleryJuventus Women, pari amaro con il Sassuolo sotto gli occhi di Scanavino
    Juventus Women, Montemurro suona la carica
    Queste le parole del tecnico della Juventus Women a poche ore dalla sfida contro il Pomigliano: “La squadra sta abbastanza bene, ovviamente ci sono alcuni infortuni e speriamo che in queste settimane ci siano un po’ rientri. In generale la squadra sta abbastanza bene, c’è un po’ di delusione dopo aver perso dei punti contro il Sassuolo, ma abbiamo visto dove si è sbagliato e siamo pronti per il Pomigliano. Partita senza pubblico? Pensavo avessimo finito con queste situazioni di porte chiuse. Mi sembra una cosa molto strana, non ho capito bene il perché di questa decisione, però per l’immagine del calcio femminile non è una cosa positiva, dobbiamo cercare di dare sempre un’immagine professionistica, e questa situazione non la dà. La Juve deve essere concentrata, entusiasta di giocare come ha sempre fatto. Forse in queste ultime due settimane abbiamo perso un po’ di coraggio, ma non so da dove viene tutto ciò perché gli allenamenti sono sempre ad alta intensità e alta qualità. Se troviamo questo coraggio, la Juve tornerà al suo livello. Ho massima fiducia in tutte le ragazze. Viviamo momenti e situazioni diversi nelle partite, e quindi in base a quelli faccio determinate scelte. Ovviamente quando hai tutte le calciatrici a disposizione la situazione cambia, puoi fare scelte un po’ diverse. Quando ci sono delle assenze sei limitato, ma non ho mai perso fiducia nelle ragazze: senza pensare a chi gioca e chi non gioca, ogni scelta è stata fatta in base alle partite e ai momenti di ogni gara”. LEGGI TUTTO

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    Juventus Primavera, sconfitta agrodolce: invariato il distacco dal primo posto

    La Juventus Primavera cade ancora. I bianconeri perdono in casa per 3-1 contro il Frosinone, allungando così a 5 la striscia di partite senza vittoria, a 7 se si considerano anche Youth League e Coppa Italia. Un momento di fragilità per i ragazzi della Juve, come rimarcato nel post gara anche da mister Edoardo Sacchini (contro il Frosinone in panchina al posto dello squalificato Montero). Una sconfitta per i bianconeri che, però, stavolta fa meno male, con le dirette concorrenti che infatti non ne hanno approfittato.Guarda la galleryJuventus Primavera-Frosinone 1-3: terza sconfitta di fila per i bianconeri
    Juventus Primavera, resta il -4 dalla vetta
    Se la compagine Under 19 bianconera esce sconfitta dalla quindicesima giornata di campionato, le squadre in vetta alla classifica non hanno fatto meglio. La Roma e il Torino, prime in graduatoria, perdono entrambe. I giallorossi cadono per 2-1 in casa del Cagliari, con i sardi che ottengono i 3 punti al 93′ grazie al gol di Idrissi che ha di fatto deciso la sfida. Con lo stesso risultato perdono anche i granata: 2-1 dell’Udinese sul Toro, anche qui decisivo un gol nelle battute finali, siglato all’83’ da Ulineia. Anche il Sassuolo esce k.o. dall’ultimo turno di campionato: i neroverdi cadono tra le mura amiche per 2-3 contro il Lecce. Un botta e risposta appassionante, con i pugliesi che ottengono un doppio vantaggio grazie a Corfitzen e Hasic, gol del Sassuolo che dimezza il distacco con Bruno, ma Lecce che ripristina il divario di due reti grazie a Salomaa. Nella ripresa ancora Bruno in gol, ma alla fine a vincere sono i giallorossi.Se le primissime della classe affondano, ad approfittare delle loro sconfitte sono Fiorentina e Frosinone: la Viola batte per 2-1 il Napoli; i laziali invece hanno, come detto, vinto lo scontro diretto con la Juventus, con le due squadre che prima della partita erano appaiate a pari punti. La graduatoria vede adesso Roma e Torino sempre al comando a 29, a ruota il Frosinone a 28, con 26 punti seguono Fiorentina e Sassuolo, infine Juventus e Cagliari a 25. Ancora tutto aperto e in discussione quindi, con ben 7 squadre in appena 4 punti. LEGGI TUTTO

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    Juve -15, i tifosi esplodono sui social: foto di popolo tra amarezza e rabbia

    “Sono nato juventino e sono nato dalla parte del torto, cresciuto con i bambini più grandi che mi rinfacciavano di aver gioito all’Heysel, io che non ne avevo nemmeno memoria, e poi mi sono dopato con Vialli, ho corrotto gli arbitri con Moggi ed a un certo punto mi sono anche stancato di dover spiegare, io dalla parte del torto ci sto davvero benissimo e se la Juve è il male io scelgo volentieri il male, e sto con piacere dalla parte dei cattivi”. È la parte più amara di un lungo thread, diventato virale sui social, che un tifoso bianconero ha scritto dopo i quindici punti di penalizzazione che la Corte d’Appello della Figc ha inflitto alla società nel procedimento sulle plusvalenze, riaperto – questo è da ribadire – solo per la Juve e non per gli altri club, tutti prosciolti. Perché, come scrive Il Mago K. K. (l’username del tifoso su Twitter) “ho la serenità rassegnata di chi è passato attraverso il 2006”. Sulle piazze virtuali c’è la reale consapevolezza che la Juventus abbia subito un vero e proprio torto.Guarda la galleryJuve penalizzata, tifosi furiosi sui social: tv, istituzioni, club, non si salva nessuno

    “Una regola che non esiste”

    C’è chi attacca senza mezzi termini (“Sanzionati per una regola che non esiste. Che vergogna”) e chi invece prova a trovare, tuttavia senza riuscirci, un appiglio su una giustizia difficile da comprendere: “Resta da capire ed è difficile come si possa riaprire un procedimento sconfessando se stessi ed il principio di diritto formulato 6 mesi prima. A sezioni unite, cioè col collegio più autorevole della giurisdizione sportiva. Si tratta di un precedente grave”. Alcuni puntano invece il dito contro la società, ritenuta fin qui troppo morbida nella propria linea di tutela: “Io devo stare con la Juve, ma la prima a non stare con se stessa è proprio lei. Sono passate 12 ore e l’unico che ci ha ‘difeso’ è stato Cassano. Sono fortunati che l’amore per una squadra non è razionale”.

    Sullo stesso argomentoVlahovic alza la voce: “Non ci fate paura, noi siamo la Juve”Juventus

    “Noi sì e loro no”

    La difesa dei sostenitori di fede juventina contro una decisione apparsa irrazionale merita di avere il giusto risalto mediatico: d’altronde uno dei mantra più ripetuti è quello relativo al calcio che è dei tifosi. E questa è soltanto una delle ricette appuntate: “Disdetta (pay tv, ndr) fatta – la protesta di uno juventino su Twitter – Per doping, processo solo alla Juve. Per Calciopoli, condanna solo alla Juve. Per le plusvalenze, tutti assolti tranne la Juve. Ogni 15 anni il sistema politico anti-Juve deve mettersi in moto. Da me il calcio non avrà mai più neanche un euro“. In attesa della pubblicazione delle motivazioni e soprattutto del ricorso al Collegio di Garanzia, ai tifosi non resta che l’amarezza di una disparità di giudizio che non si giustifica e che non si può giustificare. “Noi sì e loro no! Ma perché?”.

    Sullo stesso argomentoJuve, Ferrero e Scanavino parlano alla squadra. Ecco cos’hanno dettoJuventus LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Lanna al lavoro con le banche per cercare liquidità

    Il fondo Merlyn Partners annuncia per la terza volta il suo ritiro dalla corsa alla Sampdoria (sarà quello definitivo?), intanto il cda guidato dal presidente Marco Lanna è a contatto con le banche per lavorare alla composizione negoziata dello stato di crisi. Ovvero una procedura per mettere in sicurezza il club blucerchiato, mantenerne il titolo sportivo e prendere ulteriore tempo in attesa della necessaria svolta societaria. In buona sostanza alla Sampdoria serve un aumento di capitale di almeno 35 milioni per fronteggiare le vicine scadenze (pagamento degli stipendi il 16 febbraio) e questi soldi sin qui non sono mai arrivati dal proprietario Massimo Ferrero – anche ieri assente all’assemblea – e ad oggi lo stesso ex presidente ha sempre fatto muro sulla proposta di Merlyn di subentrare nella gestione della società con un investimento immediato da 50 milioni senza però passare dal trust e dal pagamento dei suoi debiti extra calcio.Guarda la galleryVialli, il ricordo della Sampdoria con la maglia numero 9

    Il comunicato di Merlyn

    “L’assemblea dei soci di ieri, che per la quinta volta ha visto l’assenza dell’azionista di maggioranza, è l’ennesima prova della mancanza di volontà di affrontare seriamente da parte dell’attuale proprietà il salvataggio della società. Detta Assemblea rappresentava l’ultima data tecnicamente utile per poter effettuare un intervento sul capitale che potesse avere un impatto sul mercato di gennaio. Ribadiamo che Merlyn Partners ha suo malgrado abbandonato il progetto Sampdoria” il comunicato di Merlyn. Potrebbe tuttavia trattarsi di una ritirata solo di facciata. Ieri l’assemblea degli azionisti è andata deserta (assente anche Barnaba) ma all’esterno erano presenti un centinaio di tifosi che hanno avuto occasione di parlare con Lanna e col consigliere d’amministrazione Alberto Bosco. Lo stesso Lanna ha tranquillizzato i tifosi spiegando che – se non dovesse arrivare l’aumento di capitale nell’assemblea del 2 febbraio – l’attuale board è al lavoro con le banche per trovare la liquidità necessaria per andare avanti. “Saremo sempre al fianco della Samp ma vogliamo chiarezza” il messaggio dei tifosi che hanno applaudito Lanna. Cori di contestazione a Ferrero, a Romei e all’ex proprietario Edoardo Garrone.

    Sullo stesso argomentoSampdoria e fondo Merlyn: non è ancora finitaSampdoria LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri è l'appiglio giusto. Ecco perché

    TORINO – Bravo Massimiliano Allegri, n conferenza sta ha detto nulla di più e nulla di meno di ciò che serve in situazioni clamorose come quella che sta vivendo adesso la Juventus. Niente attacchi al sistema, niente alibi, niente lamentele bensì tanto pragmatismo e attaccamento alla maglia. Ottimismo, peraltro. Dettato da quel sano convincimento – che ormai trapela sempre più spesso dalle parole del tecnico bianconero – di poter e dover trasformare le disavventure in opportunità.
    CRITICHE Si potrà discutere all’infinito sui principi di gioco, sula tattica, sulle scelte dei titolari… ma è indubbio, e tutti concorderanno, il fatto che come pochissimi altri Allegri sa trasmettere serenità e padronanza della situazione sempre e comunque
    Guarda la galleryJuventus-Atalanta, la probabile formazione di Allegri
    SEGNALE Paradossalmente, fino a pochi mesi fa, era davvero ad un passo dal retrocessione.si ipotizzava che potesse non “mangiare il proverbiale panettone”. Invece, al contrario, è l’unico che è ancora a attovagliato al desco bianconero. Tutto intorno c’è stata la rivoluzione. Peraltro è l’unico uomo di calcio in un “governo tecnico”. E’ uno degli allenatori più titolati d’Italia, nonchè tra i più richiesti all’estero negli ultimi tempi (ha rifiutato le proposte dell’Arsenal, del Chelsea, del PSG, del Real Madrid): il fatto che sia così legato alla Juventus rappresenta una garanzia sull’ambizione della società è un messaggio importante anche all’esterno. LEGGI TUTTO