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    Tutti pazzi per Scalvini, nuova stella Atalanta: dall'idolo Thiago Silva al paragone con Bastoni

    Sguardo fisso verso il futuro e testa ben salda sulle spalle. Giorgo Scalvini è il talento più cristallino del calcio italiano. Le sue doti si intravedevano già dai tempi delle giovanili: fisico imponente, qualità tecniche importanti e una duttilità disarmante. Difesa a 3 o a 4, mediano davanti alla difesa poco importa il suo apporto alla squadra resta sempre lo stesso. Con Gasperini, un maestro nella crescita dei giovani talenti, sta trovando spazio e il suo valore è aumentato davvero tanto. I rumors iniziano a girare sul suo conto con le big sulle su ìe tracce da ormai diverso tempo. Il mercato però non è la distrazione di Scalvini, focalizzato sul campo a dare il meglio per l’Atalanta. Sogni e obiettivi sempre con equilibrio e senza voli pindarici, perché in fondo per diventare grandi serve umiltà e piedi ben saldi a terra.  LEGGI TUTTO

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    Youth League, finisce il sogno Juve: Genk avanti ai rigori

    Genk-Juventus Primavera, il racconto della partita
    – Il Genk si qualifica agli ottavi di finale di Youth League.
    – LA JUVENTUS SBAGLIA IL RIGORE! Yildiz centra il palo
    – 4-3 GENK: Gol Chambaere
    – 3-3 JUVE: Gol Bonetti
    – 3-2 GENK: Gol Smekens
    – 2-2 JUVE: Gol Maressa
    – 2-1 GENK: Gol Martens
    – 1-1 JUVE: Gol Savona
    – 1-0 GENK: Gol Al Mazyani
    – LA JUVE SBAGLIA IL RIGORE! Chambaere ipnotizza Anghelé
    – IL GENK SBAGLIA IL RIGORE! Daffara para su Van De Perre.
    – Inizia a calciare il Genk.
    90+4′ – Triplice fischio, si va ai calci di rigore.
    90+4′ – OCCASIONE GENK! Smekens al volo tira debole e centrale, non sfruttando un bel assist di Decresson.
    90’+2′ – Yildiz è imprendibile, salta due uomini, vola sul fondo e poi cerca un compagno in area. Chiude bene il Genk.
    90′ – L’arbitro concede quattro minuti di recupero.
    89′ – YILDIZ VICINO AL GOL! L’attaccante semina il panico sulla sinistra e calcia alto, dopo una deviazione.
    85′ – Giallo anche per il neo entrato Anghelé: gestione dei cartellini molto dura da parte di Milanovic.
    81′ – Doppio cambio nel Genk: fuori Claes e Arabaci, dentro Karetsas e Toure.
    78′ – La Juve fa la partita anche in nove uomini e crea spesso pericoli dal lato di Yildiz.
    76′ – PALO DI ANGHELE’! L’attaccante della Juventus fa partire un sinistro da fuori che colpisce il legno alla destra del portiere.
    73′ – Cambio nel Genk: fuori Rotundo, dentro Smekens.
    71′- Doppio cambio nella Juventus: fuori Turco e Hasa per Anghelé e Maressa.
    63′ – ALTRO ESPULSO NELLA JUVE! Nonge parte in contropiede e dopo uno spintone cade nei pressi dell’area: l’arbitro punisce il centrocampista con il giallo per simulazione ed è il secondo del match. Decisione molto severa da parte di Milanovic.
    60′- SEMPRE ARABACI! L’ala del Genk salta Rouhi e calcia sul secondo palo, non trovando il gol per pochi centimentri.
    58′ – La Juventus si è sistemata con il 4-4-1-1 dopo l’espulsione di Dellavalle, con Turco unica punta e Yildiz a tutta fascia.
    57′ – Partita che si innervosisce: giallo anche per Caicedo, dopo un intervento su Hasa.
    55′ – CHANCE PER LA JUVENTUS! Hasa non riesce a sfruttare la ribattuta corta di Chambaere dopo il tiro in diagonale di Rouhi.
    55′ – Ammonito anche Claes nel Genk.
    54′ – Montero corre ai ripari: entra Domanico per Mancini.
    50′ – LA JUVENTUS RESTA IN DIECI! Rosso diretto per Dellavalle. Episodio molto dubbio, giudicato da vigoria sproporzionata dal direttore di gara.
    48′ – Hasa serve Turco, che protegge il pallone e calcia a giro di sinistro dai venti metri. Il suo tiro, dopo una deviazione, termina a lato.
    46′ – Inizia il secondo tempo: il Genk muove il primo pallone.
    45’+2′ – L’arbitro fischia due volte, termina 0-0 il primo tempo.
    45′ – L’arbitro concede due minuti di recupero.
    45′ – Dellavalle parte in contropiede, Kongolo lo stende e si prende il giallo, fermando una potenziale occasione da gol.
    41′ – Ammonito anche Van de Perre.
    40′ – OCCASIONE PER IL GENK! Arabaci, pescato dal neo entrato Decresson, a due passi da Daffara colpisce al volo, ma non trova la porta.
    38′ – Il Genk è costretto ad un cambio forzato: esce Cutillas Carpe, entra Decresson.
    35′ – Yildiz pesca con un bel filtrante Nonge, che dentro l’area prova il dribbling, ma non trova spazio.
    30′ – Il Genk si affida molto alle giocate di Arabaci, bravo nel puntare l’uomo e nel saltare Nzouango.
    24′ – Hasa parte della destra, si accentra e dopo un uno-due involontario con Kongolo calcia di poco alto sulla traversa.
    22′- Partita molto spezzettata con tanti falli da una parte e dall’altra.
    15′ –  Cade a terra Mancini nel contatto con Rotundo: per l’arbitro è tutto regolare, niente rigore.
    14′ – La Juventus costruisce bene sulla sinistra con Yildiz e Hasa, sfruttando gli spazi sul lato debole del Genk.
    11′ – Le due squadre si studiano e concedono poco in questo inizio di partita.
    7′- Sul pallone si presenta Martens, che calcia bene e potente, ma Daffara è attento.
    6′ – Nuozzi parte dalla sinistra e si accentra, Nonge lo sgambetta e commette fallo al limite dell’area: ammonizione per il bianconero.
    3′ – Primo giallo del match: Yildiz entra in ritardo e prende il primo giallo del match.
    1′ – OCCASIONE PER LA JUVENTUS! Yildiz sfugge sulla sinistra e calcia in porta con un ottimo diagonale, salvato da un difensore del Genk.
    1′ – La Juventus gioca il primo pallone del match. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve Women-Chievo ore 14:30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Juventus di Montemurro torna in campo dopo la sconfitta di campionato contro il Milan e lo fa in un match di Coppa Italia. Le bianconere giocheranno a Vinovo la sfida di ritorno contro il Chievo. Nella gara d’andata la Juve si impose con un netto 0-3 ed è lecito aspettarsi che in questa sfida l’allenatore concederà un po’ di riposo a chi ha giocato di più sin qui. Può essere anche essere l’occasione per vedere qualche calciatrice che ha giocato meno e chissà che non ci sia spazio per qualche giovane, come successo con Moretti la scorsa volta.  LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, in Turchia al Galatasaray con clausola Milan

    ROMA – Duecentocinquantasette giorni per dirsi addio. Tanto è passato da quel 25 maggio scorso a Tirana in cui Zaniolo regalò con un suo gol la Conference League alla Roma a ieri pomeriggio, momento che lo ha visto imbarcarsi da Linate con un volo privato per Istanbul. Non un addio all’Italia, ma probabilmente un arrivederci con la speranza di ritornarci magari già in estate. Non a Roma, ma a Milano, dove Nicolò sarebbe voluto andare già prima che si accendesse lo scontro con i Friedkin. Nell’immediato futuro di Zaniolo, però, ora c’è il Galatasaray che nelle ultime ore ha fatto il possibile affinché la trattativa andasse a buon fine. Per questo alla Roma andranno circa 23 milioni di euro, di cui 15 di parte fissa e la restante in bonus facilmente raggiungibili (un modo per abbassare la quota da girare all’Inter, vista la percentuale del 15% sulla futura rivendita detenuta dai nerazzurri e che si calcola sul fisso). Al calciatore, invece, un contratto da 3,5 milioni a stagione fino al 2027 e la presenza di una clausola rescissoria che scenderà nel tempo. Una specie di “via d’uscita” per tornare in Italia, con il Milan sempre sullo sfondo e che se vorrà Zaniolo dovrà sborsare 35 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Juve, Barzagli: “Vlahovic tra poco volerà. Che staffetta Miretti-Fagioli!”

    TORINO – Una prova importante, sia dal punto di vista corale che individuale. La Juventus di Max Allegri esce da Salerno con molte convinzioni e tre punti in più. A giudicare la prestazione nel salotto di Dazn del post-partita c’è anche Andrea Barzagli, uno che di affari bianconeri se ne intende. La sua analisi è partita dalla partita di Dusan Vlahovic, autore di una doppietta e due assist: “Oltre alla prestazione, è importante come sta fisicamente Vlahovic. Una bella garanzia per la Juve, con un Di Maria che se tiene questo ritmo è un lusso averlo. Basta solamente un po’ gestirlo. C’è da dire che ci sono tante partite e ci sarà bisogno di tutti, quindi Allegri potrà alternare tutti i campioni che ha. Quando sarà al 100% Vlahovic volerà. Devo dire che oggi abbiamo visto tanta voglia. Lui è un giocatore che deve stare bene fisicamente, perché sa anche giocare per la squadra, ma diventa devastante se inizia a martellare la linea difensiva. Ora sta bene, poi giocando più partire ritroverà la condizione top”. LEGGI TUTTO

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    Pioli-Milan, Ranieri insegna: i punti allungano la vita non la riconoscenza

    Il fuoco si sta spegnendo. Perché sono i risultati l’unico salvavita per gli allenatori, non la riconoscenza. E Stefano Pioli lo sa bene. Una legge crudele e forse anche ingiusta che non ha mai ammesso eccezioni. Da giurisprudenza l’esonero di Claudio Ranieri al Leicester dopo che qualche mese prima aveva guidato le “volpi” a un’incredibile vittoria in Premier, scrivendo una pagina unica nel grande libro del calcio. Pagine fatte di lacrime e tanto zucchero, appallottolate e gettate nel fuoco a fine febbraio, quando divenne ufficiale l’esonero di Sir Claudio con la squadra diciassettesima in classifica, a un solo punto dalla zona retrocessione. Peccato che la salvezza sarebbe stato obiettivo primario pure nella stagione precedente, quanto il Leice- ster invece vinse la Premier contro ogni pronostico e, forse, ogni logica. Con le dovute proporzioni, pure Stefano Pioli ha compiuto un’impresa: vero è che il Milan era reduce dal secondo posto conquistato nel campionato precedente, mal’ obiettivo a inizio stagione di Elliott era confermare la posizione Champions, non certo vincere lo scudetto. Detto questo, anche prima della gara con il Sassuolo – ultima giocata formalmente in casa -, è rimbombato dagli altoparlanti del Meazza “Pioli’s On Fire”, l’inno che ha segnato la cavalcata tricolore e la prima parte di stagione. Nessuno avrebbe immaginato che il pomeriggio si sarebbe tradotto in una disfatta (5 gol in casa il Milan non li subiva dall’1- 6 con la Juve, 6 aprile 1997) e, soprattutto, che sarebbe arrivato pure il quarto ko consecutivo nel derby, con quel primo tempo che è stato uno schiaffo per la cultura “giochista” del club rossonero. LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Juve, Nicola: “Nicolussi Caviglia? I giovani vanno fatti giocare”

    SALERNO – Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha commentato a Dazn la sconfitta interna contro la Juventus: “Nel primo tempo abbiamo fatto discretamente bene, producendo anche gioco. Abbiamo preso gol nei momenti chiave, ma non dobbiamo sottolineare gli errori perché i giovani vanno fatti giocare e Nicolussi Caviglia stava facendo bene. Nella ripresa abbiamo dovuto cambiare qualcosa per alzare il baricentro, ma dopo il terzo gol è diventato tutto più difficile”. LEGGI TUTTO