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    Juve Primavera, brilla Nonge Boende: il paragone con Davids, lo studio da Pogba

     La Juventus Primavera si conferma fonte di talenti. Tra i nomi più attenzionati c’è sicuramente quello di Kenan Yildiz, ma da settimane si sta facendo notare ogni volta di più Joseph Nonge Boende, centrocampista che studia dai grandi bianconeri e che è stato investito di un paragone illustre proprio da parte del suo tecnico, Paolo Montero.
    Juventus Primavera, chi è Nonge Boende
    Classe 2005, nato in Belgio ma provvisto di doppio passaporto, essendo i suoi genitori originari della Repubblica Democratica del Congo. Da bambino inizia da difensore centrale, con gli anni viene spostato in mediana e da lì non lo smuove più nessuno. Cresce nelle giovanili dell’Anderlecht, viene scoperto poi dallo scouting bianconero, che lo aggrega inizialmente all’under 17. Ben presto ci si renderà conto, però, del suo enorme potenziale, e così Nonge arriva alla Primavera, dove tutt’ora milita nonostante si parli già da tempo di un possibile passaggio alla Juventus Next Gen. La speranza e la fiducia dunque nel club bianconero che possa percorrere le orme di Miretti, Soulé e Iling Junior.
    Guarda la galleryJuve Primavera, non basta la magia di Yildiz: il Napoli passa ai rigori LEGGI TUTTO

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    Juventus, Pogba misterioso sui social: segnale per il ritorno? “Non rovinare il presente…”

    Pogba, indizio social sul rientro?
    Paul Pogba ha inoltre postato su Instagram una storia di difficile interpretazione, scrivendo: “Non rovinare mai il presente per un passato che non ha futuro”. A primo impatto potrebbe sembrare un messaggio in codice sull’imminente rientro, e tra i tifosi c’era chi sognava di poterlo vedere in campo già nel match di Coppa Italia contro il Monza di Palladino. Sogni svaniti subito, dopo la diramazione della lista dei convocati per la partita dell’Allianz Stadium dove il francese risulta ancora indisponibile. Il messaggio misterioso inviato da Paul resta comunque da decifrare, in quanto potrebbe trattarsi anche di un riferimento alle sue ultime vicende familiari. LEGGI TUTTO

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    Dybala, ossessione Lego: fa a “mattoncini” la sua Lamborghini Urus ST-X

    Che Dybala sia un grande appassionato di auto non è certo una novità, ancora di più che lo sia del Marchio Lamborghini. Non sapevamo, però, che l’amore per la Casa di Sant’Agata Bolognese fosse così grande tanto da spingere l’attaccante della Roma a dedicarsi addirittura al montaggio dei modellini in mattoncini. Suoi suoi social, Paulo ha infatti postato una foto che lo ritrare impegnato a montare la replica Lego Speed Champions della Lamborghini Urus ST-X, il primo Suv da competizione del Marchio italiano.
    Lamborghini in garage e in casa
    Lego ci ha abituato a kit decisamente realistici e ricchi di dettagli, come nel caso della Lamborghini Urus ST-X scelta dall’attaccante argentino della Roma, che viene fornita con una linea di partenza con luci e anche minifigure di piloti da corsa. La Urus ST-X fa parte di un set in coppia con la Huracán Super Trofeo EVO. In totale si tratta di 659 mattoncini: un passatempo che coinvolge sia grandi che piccoli, e a quanto pare anche i calciatori della Serie A. Il set costruibile non richiede batterie.
    Una dimostrazione che Dybala al Marchio di Sant’Agata Bolognese non sa proprio resistere. Nel suo ricco garage, infatti, fa già bella mostra di sé una Lamborghini Aventador S Roadster da 740 CV e 350 km/h di velocità massima, di colore giallo, acquistata nel maggio 2021 per festeggiare il suo 100° gol con la maglia della sua ex squadra, la Juventus.
    Guarda la galleryDybala alla Roma: ecco le supercar che la Joya porterà nella Capitale LEGGI TUTTO

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    Carta Ronaldo: ecco cos'è e perché se fosse stata la carta Rugani non avrebbe fatto notizia

    TORINO – Finalmente è spuntata fuori la carta Ronaldo. E così abbiamo scoperto che è sostanzialmente uguale alle altre scritture che la Juventus aveva siglato con gli altri calciatori. Solo che la “Carta Rugani” (ci perdoni Daniele) fa meno notizia della “Carta Ronaldo”, quindi ottiene più spazio sui siti, sui giornali, nelle chiacchiere non sempre competenti dei social network. Insomma, non c’è molto mistero intorno al documento che è scivolato dal faldone dell’inchiesta Prisma atterrando nella redazione del Corriere della Sera. Ci sono le cifre, ovviamente alte trattandosi di un calciatore che percepiva 60 milioni di euro lordi a stagione (e per saperlo non c’era bisogno di un’inchiesta della magistratura), che Ronaldo avrebbe preso come risarcimento di tre delle quattro mensilità a cui la rosa della Juventus aveva rinunciato nell’aprile del 2020 in piena emergenza Covid. La carta non è firmata da Ronaldo e viene specificato che quando quegli accordi saranno formalizzati (ovvero all’avvenire di varie ipotesi, la principale delle quali è la ripresa dei campionati e delle coppe), tutto verrà depositato in Lega, come da regolamento.Guarda la galleryJuventus, le FOTO dell’assemblea dei soci: da Agnelli e Nedved a Ferrero e Scanavino LEGGI TUTTO

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    Juventus, Marchisio e la dichiarazione d'amore: “Cosa mi ha reso felice”

    TORINO – Giorno di festa nel mondo bianconero, e non solo, per i 37 anni di Claudio Marchisio. L’ex centrocampista festeggia il compleanno e sui social si lascia ad una riflessione toccante, ovviamente sempre con la Juventus nel cuore. Nel giorno che segna le 37 candeline spente, il principino scrive: “Passano gli anni e ti chiedi davvero cosa ti ha reso felice e orgoglioso. Raggiungi il tuo sogno, lo vivi, vinci e perdi. Raggiungi determinate presenze che ti inseriscono in certe classifiche, con altrettanti trofei, complimenti, articoli e riconoscimenti. Poi… Ti chiedi cosa realmente ti ha reso felice e cosa tutt’ora ti rende felice”. Che cos’è la felicità? Questo il dubbio al quale Marchisio cerca risposta postando una foto con la maglia della sua amata Juventus: “Ecco, proprio il giorno del mio compleanno ma non solo, continui a ricevere auguri, messaggi e soprattutto pensieri che non c’entrano nulla con quello che hai fatto in campo, con i gol e le emozioni che hai condiviso. Eccola qua la felicità: RICONOSCENZA”.

    Marchisio e la dichiarazione d’amore
    Lo scrive in maiuscolo Marchisio cosa è per lui la felicità, la riconoscenza: “Lo sento e lo ricevo da tanti anni dalle persone che mi hanno vissuto nel calcio e soprattutto fuori. Oggi me lo dimostrate ancora di più, con tanti messaggi, abbracci per strada e molto altro. Se devo dare un consiglio a un/a giovane ragazzo/a è questo. Cercate di realizzare il vostro sogno ma nello stesso tempo, cercate di lasciare alle persone che contano davvero per voi, quello che siete veramente. Senza limiti, senza barriere, senza freni”. Una dichiarazione d’amore ai tifosi, ai sostenitori, al calcio e alla sua Juventus con la quale il piccolo Claudio è diventato un uomo: “Buon compleanno a me e grazie a tutti voi per quello che continuate a farmi vivere”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter, le pagelle: Dzeko da incorniciare, Tomori disarmato

    Para quello che può parare, non è certo lui l’anello debole della difesa rossonera. Reattivo nel primo tempo su Dzeko e Dimarco, due interventi che illudono la gens milanista.

    CALABRIA 5

    Dalla sua parte Dimarco detta legge per un tempo. Timido anche quando si tratta di affacciarsi nella metà campo avversaria. Dest (34’ st) ng.

    KJAER 5.5

    Era il talismano, ma anche lui viene travolto dalle distrazioni generali. Si riprende facendo leva sull’esperienza, energico nel corpo a corpo con Martinez nel cuore dell’area. Kalulu (19’ st) 5.5 Torna in campo dopo le amnesie di Lecce, ma non respira l’aria del riscatto.

    TOMORI 4

    I pericoli veri arrivano dalle fasce e non al centro, ma fa mancare la sua consueta vigoria fi sica, soprattutto quando Lautaro Martinez lo beffa siglando il gol che chiude i giochi.

    HERNANDEZ 4

    Quando gli sfilano alle spalle, sono sempre dolori. E nel momento in cui allunga la falcata, perde il pallone che arma il contropiede nerazzurro che, solo per caso, non sfocia in gol.

    TONALI 6

    Resta una garanzia anche nelle serate meno brillanti, nel primo tempo è l’unico a prendere per mano la squadra e avanzare il raggio d’azione. Su Dzeko fa una brutta fi gura, certo, ma non toccava a lui quella copertura…

    BENNACER 6

    L’inferiorità numerica a centrocampo ne esalta lo spirito agonistico, soprattutto in avvio di secondo tempo. Ci prova più volte dal limite, il pallone viaggia spedito ma lontano dalle coordinate giuste.

    MESSIAS 5

    C’è, però si vede a sprazzi, vive nell’incertezza tra chi non ha ancora deciso se attaccare o difendere. Origi (29’ st) 5 Non può fare molto per raddrizzare la tremebonda macchina rossonera, comunque non ci prova nemmeno.

    DIAZ 5.5

    Lotta con tutte le energie che ha in corpo, eppure dovrebbe fare la differenza con la tecnica. Sul piano della volontà non si discute, però invece che cercare i corridoi per farsi lanciare, si lascia anestetizzare dall’attenta copertura avversaria. De Ketelaere (29’ st) ng Tocca un paio di palloni, ma non è questa l’ambientazione migliore per risollevare la testa. Inutile infi erire con un’altra insufficienza.

    LEAO 5

    Quando si accende, i nerazzurri devono cominciare a corrergli dietro. Cerca insistentemente il tiro, nell’unico nello specchio trova un attento Onana. Rientra nella categoria dei giocatori che fanno trattenere il respiro a un intero stadio quando il pallone fi nisce tra i loro piedi, ma a Riad l’effetto successivo, è quasi sempre un rimpianto collettivo.

    GIROUD 5.5

    Generoso come sempre, il Mondiale non lo ha spremuto come qualcuno sospetta, quello che gli manca è la materia prima, cioè palloni giocabili dentro l’area avversaria. Rebic (34’ st) ng.

    ALL. PIOLI 5

    I blackout difensivi restano una costante di questo avvio di 2023, a zavorrare ogni partita. Questo è l’ennesimo derby nel quale si fa imbrigliare in un copione nel quale a ogni passaggio sbagliato in impostazione, fa il paio un’azione pericolosa dell’Inter. La parola crisi ora diventa una fastidiosa appendice alla stagione. LEGGI TUTTO

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    Juventus Next Gen, sei partite senza vittoria: dove c'è da migliorare

    Guarda la galleryCoppa Italia, alla Juve Next Gen non basta il gol di Poli: il Foggia vince 2-1
    Juventus Next Gen, i numeri del periodo no
    I biaconeri allo Zaccheria contro il Foggia hanno disputato una buoan gara, soprattutto nel primo tempo, creando però  poche occasioni per segnare. La reazione allo svantaggio iniziale c’è stata: alla rete di Ogunseye la risposta di Poli, ma poi ancora Ogunseye è andato in gol sfruttando sì l’errore in marcatura di Huijsen, ma soprattutto quello di Raina che ha, di fatto, consegnato il pallone all’attaccante rossonero.Che sia un periodo no per la Juventus Next Gen lo dicono anche i numeri, e non solo quelli delle gare senza vittoria. Nelle ultime sei sfide solo cinque gol messi a segno, mai più di uno in una singola partita. E i gol incassati fanno riflettere: la porta bianconera è stata trafitta ben 12 volte, media di 2 gol subìti per match. Dato che fa riflettere e che dovrà portare a una crescita, poi, quello relativo alla gestione degli incontri: la squadra di Brambilla nelle ultime 6 uscite, per ben 2 volte, ha perso nonostante il vantaggio iniziale, precisamente contro Arzignano Valchiampo e Pordenone. E in altre 3 occasioni, contro Trento, Padova e infine Foggia ieri, ha recuperato lo svantaggio, ma poi per 2 volte su 3 ha comunque perso. 
    L’occasione per imparare
    Tante cose su cui lavorare per Brambilla, ma anche dalle difficoltà passa il percorso di crescita di un gruppo di ragazzi che punta a fare esperienza. D’altronde la mission della Juventus Next Gen resta quello di far crescere i giovani e, potenzialmente, promuoverli in prima squadra. Dunque il tecnico proverà a dare nuova linfa alla squadra, che nel contempo approfitterà anche del momento negativo per trarre nuovi insegnamenti, tra cui anche e soprattutto come uscire da un periodo no, rialzandosi e riportando i risultati e le prestazioni nella giusta direzione. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Spezia ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Pronta al debutto in Coppa Italia l’Atalanta che si prepara ad ospitare lo Spezia in un ottavo di finale che mette in palio una sfida di prestigio a San Siro contro l’Inter per i quarti di finale. Dopo la goleada rifilata alla Salernitana, Gasperini vuole un ulteriore passo in avanti dalla sua squadra: prima il passaggio del turno contro i liguri, poi l’assalto alla Juventus per l’ultimo big match del girone di andata della Serie A. Davanti alla Dea ci saranno i bianconeri di Gotti, vogliosi di poter scrivere una nuova pagina di questa stagione a partire da una qualificazione che darebbe morale a tutto l’ambiente spezzino.
    Atalanta-Spezia: diretta tv e streaming
    Atalanta-Spezia, ottavo di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 15 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Spezia
    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello, Djimsiti, Demiral, Scalvini; Soppy, Pasalic, Koopmeiners, Maehle; Boga; Zapata, Lookman. Allenatore: Gasperini
    A disposizione: Musso, Rossi, Toloi, Okoli, Palomino, Hateboer, De Roon, Ederson, Ruggeri, Zortea, Hojlund, Muriel.
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Kiwior, Hristov, Nikolau; Moutinho, Kovalenko, Bourabia, Ekdal, Ferrer; Verde, Maldini Allenatore: Gotti
    A disposizione: Zovko, Dido, Amian, Caldara, Holm, Beck, Ampadu, Esposito, Reca, Zurkowski, Gyasi, Nzola, Agudelo.
    ARBITRO: Colombo di Como
    ASSISTENTI: Rossi-Fontemurato
    IV UOMO: Serra
    VAR: Abbattista
    ASS. VAR: Longo LEGGI TUTTO