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    Juventus, Marchisio e la dichiarazione d'amore: “Cosa mi ha reso felice”

    TORINO – Giorno di festa nel mondo bianconero, e non solo, per i 37 anni di Claudio Marchisio. L’ex centrocampista festeggia il compleanno e sui social si lascia ad una riflessione toccante, ovviamente sempre con la Juventus nel cuore. Nel giorno che segna le 37 candeline spente, il principino scrive: “Passano gli anni e ti chiedi davvero cosa ti ha reso felice e orgoglioso. Raggiungi il tuo sogno, lo vivi, vinci e perdi. Raggiungi determinate presenze che ti inseriscono in certe classifiche, con altrettanti trofei, complimenti, articoli e riconoscimenti. Poi… Ti chiedi cosa realmente ti ha reso felice e cosa tutt’ora ti rende felice”. Che cos’è la felicità? Questo il dubbio al quale Marchisio cerca risposta postando una foto con la maglia della sua amata Juventus: “Ecco, proprio il giorno del mio compleanno ma non solo, continui a ricevere auguri, messaggi e soprattutto pensieri che non c’entrano nulla con quello che hai fatto in campo, con i gol e le emozioni che hai condiviso. Eccola qua la felicità: RICONOSCENZA”.

    Marchisio e la dichiarazione d’amore
    Lo scrive in maiuscolo Marchisio cosa è per lui la felicità, la riconoscenza: “Lo sento e lo ricevo da tanti anni dalle persone che mi hanno vissuto nel calcio e soprattutto fuori. Oggi me lo dimostrate ancora di più, con tanti messaggi, abbracci per strada e molto altro. Se devo dare un consiglio a un/a giovane ragazzo/a è questo. Cercate di realizzare il vostro sogno ma nello stesso tempo, cercate di lasciare alle persone che contano davvero per voi, quello che siete veramente. Senza limiti, senza barriere, senza freni”. Una dichiarazione d’amore ai tifosi, ai sostenitori, al calcio e alla sua Juventus con la quale il piccolo Claudio è diventato un uomo: “Buon compleanno a me e grazie a tutti voi per quello che continuate a farmi vivere”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter, le pagelle: Dzeko da incorniciare, Tomori disarmato

    Para quello che può parare, non è certo lui l’anello debole della difesa rossonera. Reattivo nel primo tempo su Dzeko e Dimarco, due interventi che illudono la gens milanista.

    CALABRIA 5

    Dalla sua parte Dimarco detta legge per un tempo. Timido anche quando si tratta di affacciarsi nella metà campo avversaria. Dest (34’ st) ng.

    KJAER 5.5

    Era il talismano, ma anche lui viene travolto dalle distrazioni generali. Si riprende facendo leva sull’esperienza, energico nel corpo a corpo con Martinez nel cuore dell’area. Kalulu (19’ st) 5.5 Torna in campo dopo le amnesie di Lecce, ma non respira l’aria del riscatto.

    TOMORI 4

    I pericoli veri arrivano dalle fasce e non al centro, ma fa mancare la sua consueta vigoria fi sica, soprattutto quando Lautaro Martinez lo beffa siglando il gol che chiude i giochi.

    HERNANDEZ 4

    Quando gli sfilano alle spalle, sono sempre dolori. E nel momento in cui allunga la falcata, perde il pallone che arma il contropiede nerazzurro che, solo per caso, non sfocia in gol.

    TONALI 6

    Resta una garanzia anche nelle serate meno brillanti, nel primo tempo è l’unico a prendere per mano la squadra e avanzare il raggio d’azione. Su Dzeko fa una brutta fi gura, certo, ma non toccava a lui quella copertura…

    BENNACER 6

    L’inferiorità numerica a centrocampo ne esalta lo spirito agonistico, soprattutto in avvio di secondo tempo. Ci prova più volte dal limite, il pallone viaggia spedito ma lontano dalle coordinate giuste.

    MESSIAS 5

    C’è, però si vede a sprazzi, vive nell’incertezza tra chi non ha ancora deciso se attaccare o difendere. Origi (29’ st) 5 Non può fare molto per raddrizzare la tremebonda macchina rossonera, comunque non ci prova nemmeno.

    DIAZ 5.5

    Lotta con tutte le energie che ha in corpo, eppure dovrebbe fare la differenza con la tecnica. Sul piano della volontà non si discute, però invece che cercare i corridoi per farsi lanciare, si lascia anestetizzare dall’attenta copertura avversaria. De Ketelaere (29’ st) ng Tocca un paio di palloni, ma non è questa l’ambientazione migliore per risollevare la testa. Inutile infi erire con un’altra insufficienza.

    LEAO 5

    Quando si accende, i nerazzurri devono cominciare a corrergli dietro. Cerca insistentemente il tiro, nell’unico nello specchio trova un attento Onana. Rientra nella categoria dei giocatori che fanno trattenere il respiro a un intero stadio quando il pallone fi nisce tra i loro piedi, ma a Riad l’effetto successivo, è quasi sempre un rimpianto collettivo.

    GIROUD 5.5

    Generoso come sempre, il Mondiale non lo ha spremuto come qualcuno sospetta, quello che gli manca è la materia prima, cioè palloni giocabili dentro l’area avversaria. Rebic (34’ st) ng.

    ALL. PIOLI 5

    I blackout difensivi restano una costante di questo avvio di 2023, a zavorrare ogni partita. Questo è l’ennesimo derby nel quale si fa imbrigliare in un copione nel quale a ogni passaggio sbagliato in impostazione, fa il paio un’azione pericolosa dell’Inter. La parola crisi ora diventa una fastidiosa appendice alla stagione. LEGGI TUTTO

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    Juventus Next Gen, sei partite senza vittoria: dove c'è da migliorare

    Guarda la galleryCoppa Italia, alla Juve Next Gen non basta il gol di Poli: il Foggia vince 2-1
    Juventus Next Gen, i numeri del periodo no
    I biaconeri allo Zaccheria contro il Foggia hanno disputato una buoan gara, soprattutto nel primo tempo, creando però  poche occasioni per segnare. La reazione allo svantaggio iniziale c’è stata: alla rete di Ogunseye la risposta di Poli, ma poi ancora Ogunseye è andato in gol sfruttando sì l’errore in marcatura di Huijsen, ma soprattutto quello di Raina che ha, di fatto, consegnato il pallone all’attaccante rossonero.Che sia un periodo no per la Juventus Next Gen lo dicono anche i numeri, e non solo quelli delle gare senza vittoria. Nelle ultime sei sfide solo cinque gol messi a segno, mai più di uno in una singola partita. E i gol incassati fanno riflettere: la porta bianconera è stata trafitta ben 12 volte, media di 2 gol subìti per match. Dato che fa riflettere e che dovrà portare a una crescita, poi, quello relativo alla gestione degli incontri: la squadra di Brambilla nelle ultime 6 uscite, per ben 2 volte, ha perso nonostante il vantaggio iniziale, precisamente contro Arzignano Valchiampo e Pordenone. E in altre 3 occasioni, contro Trento, Padova e infine Foggia ieri, ha recuperato lo svantaggio, ma poi per 2 volte su 3 ha comunque perso. 
    L’occasione per imparare
    Tante cose su cui lavorare per Brambilla, ma anche dalle difficoltà passa il percorso di crescita di un gruppo di ragazzi che punta a fare esperienza. D’altronde la mission della Juventus Next Gen resta quello di far crescere i giovani e, potenzialmente, promuoverli in prima squadra. Dunque il tecnico proverà a dare nuova linfa alla squadra, che nel contempo approfitterà anche del momento negativo per trarre nuovi insegnamenti, tra cui anche e soprattutto come uscire da un periodo no, rialzandosi e riportando i risultati e le prestazioni nella giusta direzione. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Spezia ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Pronta al debutto in Coppa Italia l’Atalanta che si prepara ad ospitare lo Spezia in un ottavo di finale che mette in palio una sfida di prestigio a San Siro contro l’Inter per i quarti di finale. Dopo la goleada rifilata alla Salernitana, Gasperini vuole un ulteriore passo in avanti dalla sua squadra: prima il passaggio del turno contro i liguri, poi l’assalto alla Juventus per l’ultimo big match del girone di andata della Serie A. Davanti alla Dea ci saranno i bianconeri di Gotti, vogliosi di poter scrivere una nuova pagina di questa stagione a partire da una qualificazione che darebbe morale a tutto l’ambiente spezzino.
    Atalanta-Spezia: diretta tv e streaming
    Atalanta-Spezia, ottavo di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 15 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Spezia
    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello, Djimsiti, Demiral, Scalvini; Soppy, Pasalic, Koopmeiners, Maehle; Boga; Zapata, Lookman. Allenatore: Gasperini
    A disposizione: Musso, Rossi, Toloi, Okoli, Palomino, Hateboer, De Roon, Ederson, Ruggeri, Zortea, Hojlund, Muriel.
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Kiwior, Hristov, Nikolau; Moutinho, Kovalenko, Bourabia, Ekdal, Ferrer; Verde, Maldini Allenatore: Gotti
    A disposizione: Zovko, Dido, Amian, Caldara, Holm, Beck, Ampadu, Esposito, Reca, Zurkowski, Gyasi, Nzola, Agudelo.
    ARBITRO: Colombo di Como
    ASSISTENTI: Rossi-Fontemurato
    IV UOMO: Serra
    VAR: Abbattista
    ASS. VAR: Longo LEGGI TUTTO

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    Diretta Lazio-Bologna ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Tornano in campo Lazio e Bologna per un ottavo di finale di Coppa Italia che mette in palio un importante passaggio del turno per i due club. I biancocelesti vogliono continuità dopo aver trovato il primo successo di questo 2023 sul campo del Sassuolo, dall’altre parte i rossoblù sperano di riuscire a piazzare un colpo per riuscire a centrare una qualificazione ai quarti che darebbe una spinta importante a tutto il morale della formazione di Thiago Motta. Sarri conosce le inside della gara e non rinuncerà dunque a preziose pedine, nonostante l’infortunio di Immobile che porterà il tecnico toscano a vagliare qualsiasi opzione disponibile per trovare una giusta alternativa all’assenza del bomber azzurro. Un match nel ricordo di Sinisa Mihajlovic che porterà una delle due squadre ad affrontare una tra Juventus e Monza.
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    Lazio-Bologna: diretta tv e streaming
    Lazio-Bologna, ottavo di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Rona e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Italia 1. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity.
    Le probabili formazioni di Lazio-Bologna
    LAZIO (4-3-3):  Maximiano, Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Marcos Antonio, Vecino; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni. Allenatore: Sarri
    A disposizione: Provedel, Adamonis, Casale, Radu, Marusic, Cataldi, Luis Alberto, Basic, Romero, Cancellieri.
    BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski, Posch, Soumaoro, Sosa, Cambiaso; Schouten; Orsolini, Dominguez, Moro, Soriano; Barrow. Allenatore: Thiago Motta
    A disposizione: Bardi, Ravaglia, Amey, Kasius, Lucumì, Lykogiannis, Aebischer, Ferguson, Medel, Pyyhtia, Zirkzee
    ARBITRO: Baroni di Firenze
    ASSISTENTI: Prenna-Perrotti
    IV UOMO: Ayroldi
    VAR: Mazzoleni
    ASS. VAR: Paterna LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter, Inzaghi re di Supercoppa: “Sono qui per vincere trofei”

    RIAD (Arabia Saudita) – 4 su 4, Simone Inzaghi entra nell’olimpo degli allenatori che hanno conquistato per più volte la Supercoppa Italiana e grazie al 3-0 della sua Inter contro il Milan raggiunge Capello e Lippi in questa speciale classifica. Al termine della finale di Riad, il tecnico nerazzurro commenta: “Fa piacere essere insieme a Capello e Lippi, fa paicere aver vinto coì contro un avversario di valore. Stasera festeggiamo e poi pensiamo alla prossima partita. Bisogna ringraziare anche i giocatori dello scorso anno che ci hanno portato fino a qui e i tifosi che sono arrivati qui”. Elogi per tutti da parte di Inzaghi che prosegue: “Serate così siamo abituati ad averne, stasera c’era qualcosa in più perchè giocavamo un derby in una finale, negli ultimi settantanni è capitato solo due volte e l’Inter aveva sempre perso. Sono orgoglioso di me, del mio staff e dei miei ragazzi”.Guarda la gallerySerie A, chi fa giocare i giovani in prima squadra: Juve sul podio
    Inzaghi: “Sono all’Inter per vincere trofei”
    “Si, siamo stati squadra. Abbiamo fatto una partita determinata, di attenzione, concentrazione. Le finali vanno giocate così”. Svela il segreto del successo il tecnico nerazzurro che a fine gara non riesce ad eleggere un personale man of the match: “Bravi tutti dal primo all’ultimo, dopo un 3-0 in una finale e in un derby non posso dire il migliore in campo”. Poi la chiusura con lo sguardo volto al futuro, ai prossimi impegni di Champions League e la rimonta in campionato per provare a riacciuffare il Napoli: “I ragazzi si meritano questo, noi siamo qui per aiutarli e per vincere trofei in una società come l’Inter. Stasera è giusto godersi questa vittoria, ma poi bisognerà subito tornare a pedalare”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter, Pioli: “Flop Theo Hernandez? Non punto il dito contro i singoli”

    RIAD (Arabia Saudita) – “Theo Hernandez non sta aiutando la squadra? Non parlerei di atteggiamento. In queste partite l’attenzione c’è. Non è giusto puntare il dito sui singoli. Dobbiamo ritrovare quella leggerezza mentale che ci permetta di giocare il calcio che conosciamo”. Al termine della Supercoppa Italiana persa 3-0 contro l’Inter di Simone Inzaghi a Riad, il tecnico del Milan Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Mediaset: “Sono tante le situazioni in cui dobbiamo sviluppare meglio. È il complesso che deve migliorare, migliorando le prestazioni dei singoli. So che è un duro colpo, ma avremo la forza di reagire. L’assenza di Maignan? Gli avversari sono stati molto aggressivi, ci volevano movimenti senza palla più precisi. Mike ha un calcio un po’ più lungo rispetto a Tatarusanu, ma serviva fare meglio su altri movimenti”.Guarda la galleryLa classifica dei calciatori più cresciuti di valore dopo il Mondiale
    Pioli: “Dal Milan non mi aspettavo questo calo”
    “Non abbiamo fatto un primo tempo all’altezza di una partita del genere. Abbiamo provato a riaprirla con un buon inizio di secondo tempo, facendo poi troppo poco. Non siamo abituati a commettere questi errori, poi se commessi contro questi avversari… Non stiamo vivendo il nostro momento migliore dal punto di vista mentale. Dobbiamo fare di più e fare meglio. Come si riparte? Con l’unico modo che conosciamo: lavorando meglio per far alzare il nostro livello. È una sconfitta che ci fa molto male, ma la stagione è lì che ci aspetta e noi dobbiamo ritrovarci. Non mi aspettavo questo calo. Conosco i miei giocatori e mi aspetto sempre delle prestazioni positive. In questo momento facciamo fatica a reagire ad un errore, facciamo fatica a rimanere squadra e reagiamo solo individualmente. Gli ultimi risultati hanno pesato”, conclude Pioli. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, come sono andati i bianconeri impegnati con l'Italia Under 18 e 19

    Juventus Primavera protagonista nelle due amichevoli tra Italia e Spagna. Sia la compagine azzurra dell’Under 18 che quella dell’Under19 sono scese in campo questo pomeriggio, entrambe contro gli spagnoli. Nonostante siano arrivate due sconfitte per l’Italia, da registrare la presenza in campo di diversi calciatori della Primavera bianconera. Prima di entrambi i match è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Gianluca Vialli.
    I bianconeri in campo con l’Under 18
    Alle 14.30 lo start del match tra Italia e Spagna Under 18 in quel di Coverciano. Gli azzurrini hanno perso per 1-3: triplo vantaggio ospite con Sanchez, Arevalo e Fettal, in pieno recupero il gol della bandiera per l’Italia con Bovo. Per la Juventus Primavera sceso in campo dall’inizio Stefano Turco, ad inizio ripresa invece è subentrato Lorenzo Anghelè. Neanche in panchina invece il terzo convocato bianconero, Saverio Domanico. Prestazione difficile per tutta la nazionale di mister Franceschini.
    Guarda la galleryCiammaglichella e Turco in campo con le nuove maglie Italia
    Italia Under 19, la partita degli juventini
    L’Italia Under 19 è invece scesa in campo contro la Spagna a Torremolinos. Anche qui una sconfitta per gli azzurrini, stavolta di misura: per la roja decisiva la rete di Victor Barberà al 66′. In campo per la Juventus Primavera tutti e quattro i convocati: sin dal fischio d’inizio presenti Lorenzo Dellavalle, anche capitano dell’Italia, e Luis Hasa. Subentrati invece Nicolò Turco e Tommaso Mancini, quest’ultimo proprio al posto di Hasa. Italia propositiva e in controllo della partita nei primi 45′, con Hasa uno dei più vivaci. Nella ripresa la Spagna è venuta fuori, ma proprio Mancini ha avuto l’occasione di pareggiare i conti pochi minuti dopo lo svantaggio azzuro. LEGGI TUTTO