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    Spezia-Napoli 0-3: ciclone Osimhen, altri gol scudetto

    LA SPEZIA – Il Napoli non si ferma più. Vince in scioltezza anche la trasferta contro lo Spezia, sale a quota 56 in campionato e fa un altro, grandissimo, passo verso il meritato scudetto. Nel tris della squadra di Spalletti le copertine sono per Kvaratskhelia e soprattutto per Osimhen. Il georgiano ha sbloccato su rigore e ha poi servito l’assist per una delle reti del nigeriano, capocannoniere del campionato con 16 centri. Da rivedere l’intera difesa di Gotti in occasione del momentaneo 2-0 azzurro, quando prima il ‘campanile’ di Ampadu e poi la brutta uscita di Dragowski hanno spalancato a Osimhen il più facile dei colpi di testa. Spalletti continua inarrestabile la sua corsa, anche se a breve dovrà far fronte al doppio impegno: la Cremonese (per la vendetta di Coppa Italia), il Sassuolo e l’andata degli ottavi di Champions contro l’Eintracht in programma per martedì 21.Guarda la gallerySpezia-Napoli, Osimhen non si ferma più: altra doppietta, 16 gol in A in stagione LEGGI TUTTO

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    Monza-Sampdoria, Palladino: “Se sono da big? Vi dico cosa penso”

    Monza, le dichiarazioni di Palladino
    “Non bisogna sottovalutare la Sampdoria perchè è una squadra viva, anche se nelle ultime giornate non gli è andata molto bene. Per noi è una gara difficile, forse la più complicata. Non voglio cali di tensione, anche perchè in questo campionato le sfide sono tutte molto difficili” – ha esordito così Palladino nella conferenza alla vigilia del match. “Il segreto del Monza? “Ragionare gara dopo gara, altrimenti si rischia di rovinare quanto di buono è stato fatto. Non accetto da nessuno, tantomeno dai miei giocatori, di sottovalutare un avversario. Non vogliamo rovinare questo momento bellissimo, voglio vedere una squadra affamata, aggressiva e con la giusta mentalità. Dobbiamo giocare con la mentalità di chi lotta per salvarsi. “Per me il concetto di favorita o sfavorita non esiste. Per me il calcio è talmente equilibrato che non c’è differenza fra le squadre. Conta molto l’aspetto mentale”.
    Poi sul sogno Europa: “Noi dobbiamo mantenere la calma, siamo una neopromossa. Stiamo facendo qualcosa di meraviglioso, il nostro scudetto deve essere sempre la salvezza. Io sono concentrato su questo traguardo ed anche i miei calciatori. Una volta raggiunto il nostro scudetto proveremo ad alzare l’asticella. Se sono già da big? Non esageriamo, ancora devo crescere e imparare”. LEGGI TUTTO

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    Verona-Lazio, Zaffaroni: “Doig è a disposizione. Faraoni? Vi dico quando rientra”

    Il campionato del Verona è in leggera ripresa dall’arrivo di Zaffaroni, che nelle ultime due giornate ha conquistato quattro punti grazie alla vittoria contro il Lecce e al pareggio con l’Udinese. Un buon inizio anno in cui gli scaligeri hanno perso soltanto contro l’Inter. Zaffaroni in conferenza ha presentato la prossima sfida contro la Lazio.
    Hellas Verona, le dichiarazioni di Zaffaroni
    L’allenatore ha richiamato subito tutti a tenere i piedi per terra: “Bisogna stare attenti: il rischio è cominciare a guardare la classifica e i risultati delle altre. Giochiamo ancora di lunedì sera, e quindi è inevitabile farlo. Se non sei forte mentalmente queste cose ti tolgono qualche energia. Dobbiamo avere la forza di non farci condizionare”.
    Zaffaroni ha poi fatto un quadro sugli infortunati: “Doig si è ripreso ed è a disposizione. Per quanto riguarda Lasagna e Verdi devo dire che si sono allenati sempre bene e non ho percepito problemi comportamentali.Veloso ha avuto un problema muscolare la scorsa rifinitura. Ci sono tempi tecnici da rispettare, dalla prossima settimana dovrebbe cominciare a fare un po’ di lavoro sul campo. Henry e Hrustic sono out”. Poi per gli amanti del Fantacalcio, l’allenatore ha dato buone notizie su Faraoni: “Ha fatto tutto quello che doveva fare, da settimana prossima comincerà ad allenarsi insieme alla squadra”. Sui nuovi acquisti Abildgaard e Gaich: “Hanno partecipato agli allenamenti e fisicamente sono disponibili, ma devono ancora capire i concetti della squadra”. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus, tutte le domande senza risposta di una sentenza attaccabile

    TORINO – Si chiude oggi una settimana particolarmente… motivazionale. Lunedì scorso, infatti, la Corte federale d’Appello ha emesso il documento che spiega (o quantomeno dovrebbe spiegare) il perché dei 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus e il perché dell’inasprimento delle sanzioni per i tesserati bianconeri (30 mesi di inibizione per Fabio Paratici, 24 per Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 16 per Federico Cherubini etc.). A seguire esperti di diritto, avvocati (sia che operano nell’ambito della giustizia sportiva sia nell’ambito del penale), ex membri della Procura federale, docenti universitari hanno commentato le motivazioni, per lo più esprimendo perplessità e dubbi in merito a determinati punti e questioni. A seguire, una summa di tutte le criticità emerse.Sullo stesso argomentoJuve, l’avvocato Afeltra: “Nelle motivazioni contraddizioni che mettono i brividi. E sulla manovra stipendi…”Juventus

    La legge che non c’è

    Molti esperti di diritto non si capacitano del fatto che la Juventus sia stata condannata nell’ambito di una inchiesta sulle plusvalenze dal momento che una legge che vieta le plusvalenze, ancora, non c’è. Trattasi di aspetto paradossale e per certi versi inquietante, sostengono in molti, rilevando che uno dei cardine dell’ordinamento italiano è infatti il “principio di legalità” (articolo 25 della Costituzione e articoli 1 e 199 del codice penale) in virtù del quale nessuno può essere punito se un fatto non è considerato reato da un’apposita legge. Lo stesso Procuratore Federale e poi la Corte d’appello hanno loro stessi invocato che venisse fatta una legge in tal senso…

    Sullo stesso argomentoPlusvalenze Juve, l’avvocato Matera: “Le motivazioni della sentenza? Funambolismo giuridico”Juventus LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Milan ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Inter-Milan: streaming e diretta tv
    La partita tra Inter e Milan si disputerà allo Stadio Mezza in San Siro. Verrà trasmessa trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN.
    Inter-Milan, le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, D’Ambrosio, Dumfries, Gosens, Bellanova, Gagliardini, Brozovic, Asslani, Carboni, Lukaku. Indisponibili: Correa, Dalbert. Squalificati: nessuno. Diffidati: Inzaghi.
    MILAN (4-3-3): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Kalulu, Theo Hernandez; Messias, Tonali, Krunic; Saelemaekers, Giroud, Leao. Allenatore: Stefano Pioli. A disposizione: Mirante, Vasquez, Gabbia, Thiaw, Ballo-Touré, Dest, Bakayoko, Pobega, Vranckx, Adli, Brahim Diaz, De Ketelaere, Rebic, Origi. Indisponibili: Maignan, Bennacer, Florenzi, Ibrahimovic, Tomori. Squalificati: nessuno. Diffidati: Calabria.
    ARBITRO: Massa di Imperia. Assistenti: Bindoni e Imperiale. Quarto uomo: Sozza. Var: Mazzoleni. Avar: Fabbri.
    Tutta la Serie A Tim è su Dazn. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Juve Women: benedetta poule, ma così si rischia anche la Champions

    Parlare di crisi sarebbe ingeneroso nei confronti di chi dal 2017, anno della fondazione della sezione Women, domina in lungo e in largo in Italia. Ma che qualcosa non funzioni nella Juventus è palese non soltanto perché nella sua storia al femminile il club bianconero non era mai sprofondato a -8 dal primo posto in campionato. Benedetta poule scudetto, ci sarebbe da aggiungere, perché la nuova formula a dieci squadre, con un prolungamento che porterà le prime 5 classificate della stagione regolare a giocarsi il titolo, consentirà alla Juventus di avere qualche partita in più per cercare una rimonta non impossibile per chi ha rivoluzionato il concetto stesso di possibile del calcio femminile.Guarda la galleryJuventus Women, sconfitta pesante contro il Milan: è 1-2

    Tuttavia, al di là dell’episodio decisivo dell’espulsione di Boattin sul quale si può discutere all’infinito, la seconda sconfitta su altrettante sfide stagionali con il Milan porta a galla le incertezze e le paure di una squadra che è la copia sbiadita di quella cannibale ammirata negli scorsi anni. Il dg Stefano Braghin ha affermato che la Juventus è uscita rafforzata dal mercato e la sensazione è che sia effettivamente così, ma che serva tempo per vedere gli effetti di un progressivo ricambio diventato ormai necessario. Il pericolo è di essere risucchiati da chi insegue: il secondo posto conduce in Champions League e senza un cambio di rotta il rischio di mancare l’Europa diventerebbe concreto, considerando che soprattutto Fiorentina e Inter (ma occhio anche al Milan), per quanto tra alti e bassi, hanno dimostrato di poter dare fastidio. Anche in questo caso, la poule può essere salvifica: è necessario però ritrovare la forza della difesa e il cinismo sotto porta che erano qualità imprescindibili della Juventus che dominava in Italia.

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    Pogba resta alla Juventus! Con o senza Europa

    TORINO – Paul Pogba è un verbo che alla Juventus, almeno per ora, si declina solamente al passato. Nel solco delle giocate e dello strapotere esibiti dal francese, in mezzo al campo, quando ancora era ragazzino. Un campionario che oggi, fattosi uomo, il Polpo non ha ancora saputo replicare, a causa di un fisico che lo costringe ai box ormai da 300 giorni. Ma lo spazio temporale per proseguire l’affresco in bianco e nero iniziato undici anni fa, con tempere ben più accese di quelle ora annacquate, non dovrebbe esaurirsi nel breve volgere di questo finale di stagione. Il condizionale è reso obbligatorio dalla più o meno secondaria possibilità di vedere i bianconeri spinti a forza in zona retrocessione, ma ogni altra opzione vedrà l’anno prossimo il numero 10 ancora sulle spalle del 29enne transalpino.Sullo stesso argomentoJuve, Pogba al J-Medical: ecco l’esito degli esamiJuventus LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Udinese ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il Toro e l’Udinese si affrontano nel match valevole per la 21ª giornata di Serie A. I granata vengono dal pareggio in trasferta contro l’Empoli di Zanetti e cercano la vittoria proprio per superare la squadra di Sottil in classifica, attualmente sopra di due punti. I bianconeri, protagonisti di un inizio di stagione esaltante, con il passare dei mesi hanno rallentato e sono reduci dal pareggio casalingo contro il Verona. Nella conferenza stampa della vigilia, Juric ha dichiarato che l’obiettivo dei granata è quello di raggiungere il 7° posto, ma anche che “la classifica non mi ossessiona così tanto come ad altri, io voglio una prestazione convincente. Ci mancano tanti giocatori, ma io vorrei fare una bella partita contro una squadra che ha fisicità quella vera, e gioca molto su questi aspetti”.
    Dove vedere Torino-Udinese: streaming e diretta tv
    La partita tra Torino e Udinese si disputerà alle 15 allo Stadio Olimpico-Grande Torino. Sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN.
    Torino-Udinese, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ricci, Aina; Miranchuk, Vlasic; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Gemello, Fiorenza, Rodriguez, Gravillon, N’Guessan, Bayeye, Adopo, Vieira, Gineitis, Vojvoda, Pellegri, Karamoh, Seck. Indisponibili: Ilic, Lazaro, Radonjic, Zima. Squalificati: nessuno. Diffidati: Lazaro.
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Arslan, Udogie; Success, Beto. Allenatore: Sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Abankwah, Buta, Ebosse, Guessand, Lovric, Pereyra, Pafundi, Semedo, Thauvin. Indisponibili: Deulofeu, Masina, Nestorovski. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bijol, Pereyra, Udogie, Walace.
    ARBITRO: Prontera di Bologna. Assistenti: Alassio e Lombardo. Quarto uomo: G.Miele. Var: Guida. Avar: Pezzuto.
    Tutta la Serie A Tim è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO