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    Plusvalenze Juventus, Paco D’Onofrio: “Ma con l’articolo 31 viene meno il 4!”

    «L’impianto della sentenza è molto solido e non mi stupisce, considerando l’autorevolezza dei componenti della Corte federale d’appello, che peraltro si è espressa a sezioni unite. Tuttavia, hanno applicato oltre all’articolo specifico in caso di plusvalenze, cioè l’art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC (che prevede solo ammende, cioè multe), anche l’art. 4, comma 1, cioè la violazione dei principi generali di lealtà, probità e correttezza (che prevede, invece, anche punti di penalizzazione). Questa scelta non è così pacifica».

    Effettivamente cosa significa questo suo rilievo?

    «Significa che se c’è una norma specifica (art.31), non si dovrebbe applicare quella generale (art.4). Il criterio cumulativo non è previsto, poiché la seconda viene considerata una norma “di chiusura”, applicabile solo quando ne manchi una specifica che consenta di punire una condotta comunque irregolare».

    Come si potrebbe spiegare l’impiego, invece, di questo criterio?

    «Non saprei, ma potrebbe essere un punto essenziale dell’impugnazione. La questione singolare è che questo principio, cioè il divieto di cumulo di cui parlavo prima, è deducibile da un parere del Collegio di Garanzia richiamato proprio dalla stessa sentenza (parere n.5/2017). Infatti, i Giudici a cui la Juventus si rivolgerà depositando il proprio ricorso, hanno in precedenza considerato corretto l’applicabilità della norma generale in assenza di una norma specifica, che invece nella vicenda in oggetto c’è ed è chiarissima. Detta più semplicemente, se c’è una norma specifica, in questo caso quella sulle irregolarità contabili, art. 31, comma 1, non è previsto il richiamo ai principi generali».

    Concretamente tutto questo cosa comporta?

    «La conseguenza è rilevante, poiché seguendo il ragionamento che ho appena esposto, non sarebbe stato possibile comminare punti di penalizzazione, ma solo ammende, benché molto consistenti».

    Il paragone con Calciopoli è corretto?

    «A mio avviso no, proprio per il motivo ricordato sopra. In quel caso la norma sportiva che vietava che i dirigenti delle Società avessero rapporti anche solo di abitualità con arbitri e designatori non c’era (fu introdotta successivamente). Si fece ricorso ai principi generali di lealtà, probità e correttezza, proprio perché mancava, all’epoca una norma specifica. Qui, come ricordato, il presupposto è diverso».

    Nella sentenza si parla anche di un “sistema” di condotte vietate.

    «Anche l’idea che una serie reiterata di irregolarità ne modifichi la qualificazione giuridica potrebbe essere contestata dalla Juventus. Se, infatti, si accertassero più violazioni contabili, si aggraverebbe eventualmente la consistenza della sanzione pecuniaria già prevista, moltiplicandola, ad esempio, per il numero di illeciti commessi, ma non la natura delle sanzioni. Del resto, se parcheggio più volte l’auto in doppia fila, optando per un’abituale e sistematica condotta irregolare, pagherò più multe, ma non finirò in carcere».

    Cosa si aspetta che succeda ora?

    «Dando per scontato che la Juventus depositerà entro 30 giorni, o forse anche prima, il ricorso per impugnare la sentenza della Corte federale d’appello della Figc, credo che in ogni caso la pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni sarà molto complessa, poiché chiamato a confermare o smentire quanto argomentato in sede di condanna federale, fatalmente creando un precedente giurisprudenziale di certo rilievo sportivo e scientifico». LEGGI TUTTO

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    McKennie al Leeds, un affare per la Juventus: 40 milioni!

    TORINO – McKennie è ufficialmente un giocatore del Leeds United: «Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Leeds United Football Club per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Weston McKennie a fronte di un corrispettivo di 1,25 milioni, oltre a premi fino ad un massimo di 0,25 milioni al verificarsi di determinati obiettivi sportivi. Inoltre, l’accordo prevede la facoltà da parte del Leeds di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore; il corrispettivo pattuito per la cessione definitiva è pari a 34,5 milioni, pagabili in cinque esercizi, e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a 4,5 milioni, al raggiungimento di ulteriori obiettivi». Dunque un affare che, se si incastreranno tutte le condizioni, porterà nelle casse bianconere oltre 40 milioni di euro. Di contro, c’è sempre il rischio che possa tornare indietro.Guarda la galleryMcKennie che collezione da urlo: Ferrari, Lamborghini e Nissan da sogno! LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus, Santoro: “La revocazione è illegittima! Intercettazioni? Non valgono”

    TORINO – Giudice Santoro, già Presidente della Corte Federale d’Appello della Figc e del Consiglio di Stato, da esperto in materia di giustizia sportiva che opinione si è fatto delle motivazioni della sentenza sulle plusvalenze Juventus?

    «Le motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale hanno accresciuto i dubbi che già avevo sollevato in precedenza sulla legittimità della revocazione: per giustificare la riapertura del processo devono sopraggiungere dei fatti nuovi che i giudici hanno individuato nelle intercettazioni telefoniche trasmesse dalla Procura di Torino».E le intercettazioni non possono essere considerate fatti nuovi?

    «In primo luogo le intercettazioni non sono utilizzabili per provare illeciti contabili: nella fattispecie, i giudici considerano le plusvalenze, con valori artificiosi dati ai giocatori, degli illeciti contabili con cui la Juventus avrebbe falsato i bilanci».

    Perché questa limitazioni delle intercettazioni?

    «Per provare un illecito contabile serve una consulenza tecnica, che io non ho visto leggendo le pagine delle motivazioni, perché i giudici non hanno la competenza in materia: la mancanza di una consulenza tecnica ha anche impedito agli imputati il diritto della difesa. E poi c’è un secondo aspetto sulle intercettazioni».

    Quale?

    «Le intercettazioni non sono ammissibili sia nella prima fase della revocazione, quella rescindente, che chiede l’annullamento del provvedimento impugnato, come ho spiegato prima, ma anche nella seconda fase, quella rescissoria, in cui viene emesso un nuovo provvedimento destinato a sostituirsi al primo».

    Guarda la gallerySentenza Juve, le motivazioni e la rabbia dei tifosi: “È reato violare una norma che non esiste?” LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Atalanta ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Alle ore 21, allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, l’Inter ospita l’Atalanta nei quarti di finale di Coppa Italia. I nerazzurri, reduci dalla vittoria per 2-1 sul campo della Cremonese in campionato, domenica saranno impegnati nel derby contro il Milan ma prima dovranno fare i conti contro la Dea di Gian Piero Gasperini per conquistare il pass per la semifinale della coppa nazionale e difendere dunque il titolo conquistato lo scorso anno in finale contro la Juventus (4-2 dts). Lautaro e compagni nel turno precedente hanno eliminato il Parma non senza fatica: 2-1 ai tempi supplementari acciuffato grazie al gol proprio del Toro nel finale dei 90′ regolamentari, di Acerbi poi la rete della vittoria. Gli orobici stanno attraversando un ottimo periodo e sono reduci da sei risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa Italia, dove hanno fatto fuori lo Spezia battendolo con un sonoro 5-2. Tornando alla gara contro l’Inter, nella sfida di campionato ad avere la meglio sono stati i nerazzurri di Simone Inzaghi per 3-2. La vincente affronterà una tra Juventus e Lazio, di fronte giovedì alle 21 all’Allianz Stadium di Torino. 
    Inter-Atalanta: diretta tv e streaming
    Inter-Atalanta, quarto di finale di Coppa Italia, è in programma alle ore 21 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e sarà visibile in esclusiva in diretta in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity. 
    Le probabili formazioni di Inter-Atalanta
    INTER (3-5-2): Onana; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Gosens; Correa, Martinez. Allenatore: Inzaghi. 
    A disposizione: Cordaz, Brazao, Acerbi, Skriniar, D’Ambrosio, Dimarco, Bellanova, Mkhitaryan, Zanotti, Stankovic, Gagliardini, Carboni, Dzeko, Lukaku.
    ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Boga, Hojlund, Lookman. Allenatore: Gasperini. 
    A disposizione: Sportiello, Rossi, Demiral, Okoli, Soppy, Ruggeri, Zortea, Ederson, Pasalic, Muriel, Zapata, Vorlicky. 
    ARBITRO: Chiffi di Padova. 
    ASSISTENTI: Cecconi-Galetto.
    IV UOMO: Maggioni.
    VAR: Aureliano.
    ASS. VAR: Muto. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo, pugno duro Roma: resta ma è fuori dal progetto

    ROMA – La rottura tra la Roma e Nicolò Zaniolo è ormai insanabile. Salvo clamorose novità dell’ultim’ora il calciatore rimarrà al club giallorosso da separato in caso. Dopo il rifiuto di partire per la trasferta di La Spezia e la mancata partecipazione all’allenamento del martedì seguente, si è praticamente consumata la rottura definitiva. L’ex Inter ha chiesto di essere ceduto ma ha anche rifiutato la proposta del Bournemouth, unico club che fin qui ha presentato un’offerta ufficiale. Il Milan dapprima si è interessato ma dopo ha desistito. La situazione, dunque, è quella di un Zaniolo che sarà costretto a rimanere nella Capitale contro la propria volontà.
    Zaniolo e la Roma, la decisione dei Friedkin
    Dopo le minacce ricevute in mattinata, Nicolò ha lasciato Roma per tornare a La Spezia. L’atteggiamento del giocatore non è affatto piaciuto ai Friedkin che hanno così deciso di tirarlo fuori dal progetto tecnico del club e nei prossimi giorni potrebbero anche arrivare ulteriori sanzioni disciplinari. L’addio potrebbe arrivare quindi in estate, a patto però che la società acquirente metta sul piatto quanto chiesto dalla Roma. Insomma, i giallorossi non hanno intenzione di svendere il calciatore. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, ufficiale l'arrivo di Benedicte Simon

    La Juventus Women si è rafforzata in vista della seconda parte di stagione. Il club ha comunicato l’ufficialità di Benedicte Simon, difensore classe 1997 in arrivo dal PSG. Giocatrice esperta e di talento, che si va ad aggiungere alla rosa di Montemurro.Guarda la galleryJuventus Women, 5-0 alla Sampdoria: Girelli show

    Il comunicato della Juventus Women

    Questa la nota della società: “Si chiama Bénédicte Simon, è nata a Mantes-la-Jolie, nel nord della Francia, il 2 giugno 1997 e da oggi è una nuova giocatrice delle Juventus Women. Difensore, arriva dal PSG e firma un contratto fino al 30 giugno 2025. Vestirà la maglia numero 20. La carriera di Bénédicte comincia con la maglia dell’FC Mantois 78, poi l’esordio tra le grandi con l’Aurillac Arpajon e il passaggio nel 2016 al Reims, in Division 2. Nel 2019 contribuisce a portare il club nella massima serie francese e nel 2020 si trasferisce al PSG, con cui esordisce proprio contro la sua ex squadra e, alla prima stagione, si laurea campionessa di Francia.

    La scorsa annata prestito all’Atletico Madrid e quarto posto nella Primera División Femenina de España, prima del ritorno a Parigi dove ha giocato in questa prima parte di stagione. Ora, per lei, una nuova esperienza in un altro grande campionato per inseguire, in bianconero, grandissimi obiettivi. Benvenuta, Bénédicte! Non vediamo l’ora di vederti in campo!” LEGGI TUTTO

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    Samp, proiettili e minacce. Garrone: “Superata soglia di tolleranza”

    GENOVA – L’aggressione avvenuta oggi “per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Società San Quirico” segna “il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica”. Lo scrive in una nota Edoardo Garrone, ex presidente della Sampdoria destinatario delle minacce contenute nella busta con proiettile inviata oggi. “Il clima che si è originato in città e nella tifoseria, alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social (siano essi dilettanti o professionisti) – scrive Garrone – ha raggiunto un grado di pericolosità gravissimo. Faccio appello alle autorità, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perché si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra città. Pur confermando di non avere alcuna responsabilità nella situazione attuale della società Uc Sampdoria, che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica, pur se indirizzato alla persona sbagliata, ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale sin qui troppo tollerata che, soprattutto, fisica”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Lukic al Fulham: firme e visite mediche

    TORIMO – Carte firmate e quindi visite mediche alla presenza di un membro dello staff medico del Fulham prima della partenza per Londra: Sasa Lukic si trasferisce in Premier League dopo cinque stagioni e mezza non consecutive nel Toro (è arrivato nel 2016, e nel 2017-18 ha giocato in prestito al Levante). In granata, dove era arrivato appena ventenne dal Partizan Belgrado per 1,7 milioni, il serbo è maturato, operando il passaggio da giovane promessa a punto fermo della squadra nonché della Nazionale serba con cui ha partecipato – assieme a Vanja Milinkovic-Savic e Nemanja Radonjic – al Mondiale qatariota.
    L’offerta di Cairo non basta
    Lukic passa al Fulham per 10 milioni di euro più bonus con annesso un contratto da 2 milioni netti l’anno. Il Toro gli aveva offerto 1,5 milioni con, in aggiunta, un incentivo da 500 mila euro al momento della firma. Niente da fare: il serbo ha accettato la corte inglese, il Toro incassato il massimo o giù di lì, per un giocatore in scadenza nel 2024. «Se parte Lukic e arriva Ilic facciamo come in estate con Schuurs e Bremer», diceva Juric prima di Empoli, contestualmente dispiacendosi per la partenza del centrocampista e riconoscendo la prossimità del dentro o fuori tra i due connazionali. In definitiva, e nonostante il disperato tentativo di mantenere Lukic fino a giugno andato in scena a Empoli, il tecnico croato perde così un serbo e ne riceve un altro (il contratto di Ilic è stato depositato in Lega). Più giovane, una mezzala di 21 anni come 21 anni ha Ricci, con il quale è destinato a comporre la coppia titolare del Torino. LEGGI TUTTO