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    Juve Women, la spinta di coppa per continuare la rincorsa alla Roma

    Rincorrere. Un verbo che in casa Juve non piace, ma le ragazze di Montemurro dovranno necesariamente provare a ridurre il gap con la capolista Roma. Il 2023 è iniziato nel migliore dei modi per le bianconere, prima in Coppa Italia con la doppia vittoria di Brescia e Cittadella, e poi in campionato. Un en plein macchiato soltanto nel pari in pieno recupero contro il Sassuolo, ma dal quale le bianconere sono riuscite a tirare fuori orgoglio e grinta. Guarda la galleryJuventus Women, le bianconere regolano il Chievo in Coppa: le immagini della partita
    Juventus Women, la Coppa per dare motivazioni al campionato
    Dopo il pareggio contro il Sassuolo la Juve ha trovato la vittoria in rimonta contro Pomigliano e il netto successo dell’andata di Coppa nella sfida contro il Chievo Verona. Una spinta positiva per continuare a rincorrere anche in campionato. Nel fine settimana le ragazze di Montemurro torneranno in campo e lo faranno in casa contro la Sampdoria. Vietato sbagliare, perché la Roma corre e non intende fermarsi. Le binconere lanciano segnali incoraggianti e vogliono proseguire per non perdere ulteriore terreno dalla capolista. La spinta di Coppa può aiutare la Juve anche nel percorso in campionato.  LEGGI TUTTO

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    Ilic al Torino: arriva subito! E per luglio c’è Hien

    TORINO – Sì, sì, sì! È fatta: Ilic è del Toro! Un gran colpo, un rinforzo splendido per il centrocampo di Juric e un trionfo di mercato per Cairo, con al fianco Vagnati. Consumato, oltretutto, in faccia a uno dei due più grandi club di Francia, l’Olympique Marsiglia: più ricco, con la qualificazione ai preliminari di Champions in tasca (è 3° in classifica), ma ugualmente incapace di vincere questa sfida proprio quando sembrava che potesse avere un’autostrada davanti a sé. Se dovessimo rendere questo duello con una metafora prettamente calcistica, diremmo che il Torino si era sì fatto riprendere e superare a sorpresa dal Marsiglia nel volgere di 24/48 ore tra domenica e lunedì (da 2-0 per i granata a 3-2 per i francesi), ma riuscendo poi a chiudere la partita rifilando in extremis un uno-due straordinario all’Om, in questi ultimi giorni. Risultato finale: 4-3 per il Toro. Straordinario, sì: e grande esaltazione, subito. Bastava dare un’occhiata, ieri sera, ai forum più cliccati dai tifosi granata. L’acquisto del giovane regista nazionale serbo (che si unirà subito ai granata), con annesso quello contestuale di Hien (il difensore arriverà a luglio: sarà lasciato al Verona sino a giugno in prestito), rinforzerà in modo concreto la squadra: un gran salto di qualità nella costruzione della manovra. In più rappresenta anche un’enorme spinta affinché Juric non solo non lasci, ma addirittura raddoppi: da febbraio in poi potranno riprendere le trattative per il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2024.Sullo stesso argomentoToro, buone notizie non solo dal mercato: Juric ritrova PellegriTorino

    La trattativa per Ilic

    Sono passate da poco le 8 della sera quando cominciano a fioccare i messaggini sul telefonino. Un trillo dopo l’altro, uno, due, tre, quattro: le prime indiscrezioni, gli aggiornamenti e le conferme di quanto si era già compreso all’ora di pranzo, dopo che si erano sviluppate nuove trattative tra il Torino e il Verona sull’onda del summit fiume andato in scena dalla serata di mercoledì nella storica trattoria milanese Torre di Pisa, sin quasi alle 2 di notte (presenti anche gli agenti dei giocatori, con Cairo, Vagnati, Moretti, Setti, Sogliano e Marroccu). Un summit che, a sua volta, aveva fatto seguito alle discussioni del pomeriggio. Anche ieri, poi, Ilic ha continuato a insistere per trasferirsi in granata, assistito dal procuratore Pavlovic e dall’agente e intermediario Busardò, da tanti anni in ottimi rapporti con Cairo, pure lui artefice al fianco di Vagnati (sempre tenace: ora più duro, ora più diplomatico) di questa superoperazione. La volontà di Ilic e la sua “fedeltà granata”, anche se l’Om gli offriva più soldi pur di convincerlo, hanno fatto la differenza. Il Marsiglia e il campionato francese rappresentavano per lui soltanto una via di fuga non granché gradita (nonostante la presenza in panchina del suo ex allenatore Tudor, l’anno scorso a Verona). Il vero problema? L’Om aveva offerto di più al Verona (16 milioni più 3 di bonus), con la promessa di lasciare Ilic in prestito ai veneti sino a giugno.

    Sullo stesso argomentoTorino, Lukic verso la Premier: il Fulham offre 10 milioniCalciomercato

    Visite mediche in programma

    Ha fatto la differenza pure il pressing di Juric, ripetutamente al telefono con Ilic per trasmettergli tutte le garanzie necessarie. Juric, sì: forte di uno splendido rapporto personale con il ragazzo, nato durante l’annata assieme a Verona (2020-2021). Poi, è chiaro, senza i soldi di Cairo non si sarebbe andati da nessuna parte. E Cairo, va detto, non ha lesinato e alla fine ha piazzato un colpaccio: milioni e strategie vincenti. Ha incassato il sorpasso dell’Om, domenica e lunedì, ma poi ha riaperto la trattativa col Verona con una serie di rilanci. Non sufficienti quelli di mercoledì, pur già notevoli. Decisivi quelli formalizzati ieri mattina: 22 milioni complessivi al Verona tra fisso e bonus, per avere Ilic subito e Hien a luglio. I veneti a quel punto avevano ottenuto quanto pretendevano. Mancava solo il sì ufficiale di Ilic. Brivido: il ds del Marsiglia, Ribalta, ieri era volato a Milano per cercare di salvare il salvabile in extremis. Incontri anche per lui con il Verona e con l’agente di Ilic. Doccia fredda, altro no del serbo. Di lì in poi il nuovo summit tra i vertici del Torino e quelli del Verona: e la fumata bianca, dopo le 20. Ilic firmerà un contratto sino al 2027 (con la possibilità per il Torino di prolungarlo al 2028 in una seconda fase) da circa 1,7 milioni netti più bonus. Tra oggi e domani le visite mediche a Torino. Ancora da definirsi nei dettagli, invece, l’accordo sugli stipendi di Hien: il Toro gli ha proposto 800 mila euro netti, il suo agente Hosseini ha chiesto molto di più. Ci sarà da trattare, l’intesa col difensore dovrebbe materializzarsi attorno al milione netto. Ilic è del Toro. Chapeau: alla francese.  LEGGI TUTTO

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    Juventus, i tifosi di tutto il mondo alzano la voce: “Giustizia da banane”

    TORINO – Si espande a macchia d’olio, ben oltre i confini disegnati dalle vette delle Alpi o dalle acque del Mediterraneo, la protesta innescata negli scorsi giorni dai referenti regionali degli Juventus Official Fan Club di tutta Italia. Il sentimento d’amara ingiustizia che ha contagiato il popolo bianconero all’indomani della sorprendente sentenza della Corte Federale d’Appello, che ha gravato con quindici punti di penalizzazione la classifica degli uomini di Allegri in seguito alla revocazione della sentenza sulle plusvalenze, ha infatti ben presto raggiunto i quattro angoli del globo. I tifosi di tutto il mondo si sono uniti a una contestazione che, nelle prossime ore, assumerà contorni più definiti per quanto concerne tempistiche e modalità. L’adesione alla causa, intanto, è stata registrata in Francia, su impulso del Fan Club di Talange, pochi chilometri da quella Joeuf che ha dato i natali a Platini, come in Iraq, attraverso una dura nota dei tifosi con base a Nassiriya in riferimento a “una giustizialista giustizia sportiva”. E così via: da un Paese all’altro, da un continente all’altro. “Esprimiamo il nostro disappunto per il modo in cui la giustizia sportiva si è espressa, senza parametri e con parzialità”, si legge in un documento firmato da tutti i JOFC dell’America Latina, dall’Ecuador fino al Venezuela.Guarda la galleryJuve, la protesta social dei club ufficiali corre dall’Italia fino a Cina e Nord America

    Dagli Usa all’Arabia Saudita: unico coro Juve

    “L’iniquità è diventata una costante della giustizia sportiva italiana quando c’è di mezzo la Juventus”, le parole invece utilizzate nel comunicato congiunto sottoscritto dai ventuno club presenti nella Cina continentale. E così via, appunto, lungo il solco tracciato a inizio settimana dai tifosi residenti negli Stati Uniti e in Canada, i primi a unirsi alla galoppante protesta in Italia con un documento che ha abbracciato l’intero Nord America. “Esprimere un supporto incondizionato alla società è d’obbligo dopo l’ingiusta decisione subita”, spiega invece la nota promossa dagli Juventus Official Fan Club appartenenti al mondo arabo, firmata dai sostenitori bianconeri presenti in Algeria, Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi, Giordania, Kuwait, Marocco, Mauritania, Libano, Libia, Oman, Palestina, Qatar, Siria e Tunisia. Parole del tutto analoghe a quelle espresse dai tifosi presenti nelle decisamente più vicine Bulgaria, Croazia, Macedonia e Serbia, unite in coro all’interno di un comunicato diffuso dagli JOFC dei Balcani, o di quelli a Montecarlo e in Svizzera. Ma il serpeggiante malcontento dei cuori bianconeri, dopo il verdetto di venerdì scorso che ha lasciato perplessa persino un’abbondante fetta di addetti ai lavori, tra avvocati e magistrati, si è spinto davvero a tutte le latitudini. A Cuba, anche, dove i Fan Club locali si sono espressi circa “una sanzione che sembra parte di un linciaggio” e “un caso che pare più un complotto che un atto di giustizia”. E perfino in Australia, dove quello da parte della giustizia sportiva italiana è stato definito un “Banana’ show”.

    Guarda la galleryJuve penalizzata, tifosi furiosi sui social: tv, istituzioni, club, non si salva nessuno LEGGI TUTTO

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    Emre Can, il tumore alla tiroide e il ringraziamento ai medici Juve

    TORINO – Nel corso di un’intervista rilasciata a DAZN, l’ex giocatore della Juventus Emre Can, oggi al Borussia Dortmund, ha parlato dell’operazione per un nodulo alla tiroide scoperto durante le visite con il club bianconero nel 2018: “Avevo un tumore alla tiroide e avevo urgente bisogno di un’operazione. Questo ha cambiato molto nella mia vita. Puoi avere tanti soldi, puoi avere tutto, ma la salute è la cosa più importante. Fa parte della vita, consiglio a tutti di fare dei controlli. Non importa quanto crediamo di essere sani; se scopriamo queste cose in tempo, si può agire”.
    Juventus, i ringraziamenti di Emre Can
    Nel corso dell’intervista Emre Can ha voluto ringraziare i medici della Juventus: “Sono estremamente grato ai dottori: un paio di mesi dopo le visite mediche con la Juve mi chiamarono. Non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, non avevo mai sentito parlare di una tiroide e non sapevo che potesse esserci un tumore. Il trasferimento a Torino è valso solo per questo”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Chiesa back on track: arriva il documentario Amazon

    TORINO – La Juventus torna protagonista su Amazon Prime ma non con la seconda stagione della docuserie della piattaforma “All Or Nothing” ma con uno speciale dedicato a Federico Chiesa. Il documentario sarà disponibile il 3 febbraio, si intitola “Federico Chiesa – Back on Track” ed è la prima produzione originale di Juventus Creator Lab, dove vengono ideati e prendono vita tutti i contenuti digitali del club. La produzione racconta tutto il percorso di riabilitazione del giocatore bianconero dall’infortunio al ginocchio (2 gennaio 2022) al rientro in questa stagione: un calvario lungo dieci mesi, durante il quale Federico dovrà riscoprirsi, come atleta e come uomo. Al suo fianco ci saranno la famiglia, i compagni, lo staff della Juventus e un nuovo prezioso amore. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze, il Governo aiuti la Giustizia Sportiva: trasparenza e credibilità

    Dopo Abodi, Giorgetti: il Governo si interessa alla questione delle plusvalenze e si interroga sulle norme. Cosa buona e giusta, perché la questione, sotto il profilo strettamente giuridico sportivo è quanto meno opaca. Ieri, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia, ha detto: «Abbiamo avviato un’analisi su un fenomeno che tutti dicano avvenga, ma se è così non credo che lo Stato possa riconoscere l’esistenza di plusvalenze fittizie. Stiamo riflettendo se la normativa fiscale fotografa in modo coerente e corretto questo fenomeno». Da economista, Giorgetti, si muove con cautela perché consapevole che il concetto di “fair value”, ovvero del “giusto valore” è complesso di suo e, quando si tratta di esseri umani che fanno i calciatori, diventa ancora più scivoloso. Tant’è, il giudice federale Torsello ha trovato buone suole e ha appioppato alla Juventus 15 punti di penalizzazione per il processo plusvalenze, una pena enorme in assenza di una normativa specifica. Il ministro dello sport Abodi, mercoledì, ha auspicato maggiore «trasparenza». Parola santa.Sullo stesso argomentoJuventus, tira una brutta aria: vogliono mandarla in Serie B?Juventus

    Disparità di giudizio

    Tuttavia, la Juventus è stata condannata in un processo secretato e al quale non era possibile assistere e c’è un documento la cui visione è stata chiesta da più club coinvolti, ma che la Procura non ha ancora mostrato. Potrebbe rappresentare un vizio di forma di una certa importanza oppure essere una sciocchezza, ma non lo sappiamo. Sempre Abodi ha parlato di «credibilità», altra stella polare a cui ci piace si ispiri il ministro. E a tal proposito varrebbe la pena riflettere che, nel 2023, la giustizia sportiva giudica con un codice che all’articolo 4 parla di «principi di lealtà e probità», che sono, sì, un po’ vaghi (qualcuno ha un lealometro?) ma non come le pene che possono prevedere uno o più punti di penalizzazione, senza limiti insomma. Vale inoltre ricordare che una delle peggiori nemiche della credibilità è la disparità di giudizio e qualche dubbio viene nel vedere la Juventus condannata e prosciolti i club che avrebbero violato le regole insieme a lei. Anche perché con un codice così vago e un tabellario così, diciamo, elastico, chi esercita la giustizia sportiva dispone di un potere illimitato, anzi… incredibile.

    Guarda la galleryJuventus, dal ricorso al Coni ai nuovi processi: tutte le prossime tappe LEGGI TUTTO

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    Juventus, tira una brutta aria: vogliono mandarla in Serie B?

    TORINO – Tira una brutta aria a Roma. Gelida e ficcante. E non perché stiamo vivendo l’inverno. Dalle parti della Procura federale soffiano venti che non promettono nulla di buono per il popolo juventino che, civilmente, si sta organizzando per una protesta annunciata come clamorosa e impattante. Tira un’aria nella capitale che potrebbe portare la Juventus al Polo Nord: da meno 15 a forse anche più del doppio! Un salto del gambero che potenzialmente la porterebbe alle soglie della zona rossa: quella che separa la Serie A dalla Serie B per l’anno successivo. Insomma, sta per arrivare una folata così potente da spingere la Vecchia Signora al piano di sotto? Nel dubbio le agenzie di scommesse non quotano più questa eventualità! Intanto pare certo che la Procura Federale ha deciso di avvalersi della possibilità di chiedere e quindi ottenere ulteriori 40 giorni per completare le indagini in corso sul nuovo processo che vedrà sul banco degli imputati nuovamente il club torinese soprattutto per la cosiddetta manovra stipendi. Procedimento che dovrebbe ospitare anche la quota dell’indagine plusvalenze bis, ma in questo caso la Juventus potrebbe, ripetiamo il condizionale, potrebbe, non essere coinvolta se non marginalmente: per saperlo bisognerà conoscere il dispositivo della sentenza e quindi le motivazioni che hanno portato ai 15 punti di penalizzazione.Sullo stesso argomentoJuve, inchiesta manovra stipendi: la Procura Figc chiede 40 giorni di prorogaJuventus LEGGI TUTTO

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    Diretta Bologna-Spezia ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BOLOGNA – Il Bologna affronta oggi lo Spezia al Dall’Ara, ancora senza il suo bomber Arnautovic, leader designato di una squadra che non inquadra la porta con sufficiente continuità. Così Thiago Motta, per affrontare la sua ex, si affida a Joshua Zirkzee: “Lui è l’unica punta centrale disponibile, quindi giocherà. Ora tocca a lui dimostrare di essere quell’investimento importante fatto dal club”. Problemi di formazione anche per Gotti: “Abbiamo l’infermeria abbastanza piena. Sarà una gara aggressiva all’inizio. Entrambe hanno modo di proporre il gioco variando, ma di sicuro sarà una partita di corsa. Poi, con il passare dei minuti, credo cambierà”.
    Segui la diretta di Bologna-Spezia su Tuttosport.com
    Dove vedere Bologna-Spezia: streaming e diretta tv
    La partita tra Bologna e Spezia si gioca alle ore 18.30 allo Stadio Dall’Ara. Il match sarà trasmesso in tv e streaming da DAZN.
    Bologna-Spezia: probabili formazioni
    BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumi, Lykogiannis; Schouten; Orsolini, Ferguson, Dominguez, Soriano; Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta. A disposizione: Bardi, Ravaglia, Amey, Cambiaso, Sosa, Aebischer, Moro, Pyyhtia, Barrow, Vignato. Indisponibili: Arnautovic, Bagnolini, Bonifazi, De Silvestri, Medel, Sansone. Squalificati: nessuno. Diffidati: Arnautovic, Lucumi.
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Amian, Caldara, Nikolaou; Holm, Bourabia, Esposito, Ampadu, Reca; Gyasi, Strelec. Allenatore: Gotti. A disposizione: Zovko, Marchetti, Moutinho, Kovalenko, Verde, Agudelo, Ferrer, Beck, Zurkowski, Sala, Maldini, Cipot. Indisponibili: Bastoni, Zoet, Nzola, Ekdal, Krollis. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bastoni, Gyasi, Holm, Nzola, Ampadu, Caldara.
    ARBITRO: Massimi di Termoli. Assistenti: Vecchi e D’Ascanio. Quarto uomo: Minelli. Var: Di Bello. Avar: Muto.
    Guarda la Serie A TIM su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO