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    Ilic: rimonta Toro, domani la decisione

    TORINO – C’è da attendere ancora la notte, perché si sappia dove cadrà la torre Ilic, se tra le braccia di Juric o tra quelle di Tudor. Entrambi lo hanno allenato, in quel Verona che adesso sta per monetizzare dalla sua cessione. Riceveranno 18 milioni, i gialloblù: i granata hanno infatti pareggiato l’offerta del Marsiglia arrivando appunto a quota 18. E senza contemplare nell’offerta il cartellino di Hien. L’all-inn è su Ilic, l’uomo ritenuto ideale per giocare in coppia con Ricci nel centrocampo del tecnico croato. Un rilancio, quello di Cairo e Vagnati, che ha rimesso in corsa il Toro. Ieri però né i granata né i francesi hanno saputo produrre l’allungo decisivo. La lotta continua, almeno ancora per 24 ore. Tutte le parti in causa, a pochi minuti fa, confermavano che la decisione arriverà domani. Lo dicevano anche ieri: si vedrà. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Danilo mostra i muscoli ed esalta i tifosi: “Mio capitano”

    La Juventus si prepara ad affrontare un girone di ritorno in Serie A in cui i bianconeri dovranno dare tutto per cercare di sistemare la situazione in classifica dopo la clamorosa penalizzazione di 15 punti. Per riuscirci Allegri potrà contare sugli importanti rientri di Pogba e Vlahovic e sulle certezze che fino ad ora si sono sempre fatte trovare pronte. Una di queste è sicuramente Danilo, che grazie al suo carattere e alla sua propensione al sacrificio è considerato un idolo da moltissimi tifosi della Vecchia Signora. Non a caso, in diverse occasioni il brasiliano ha indossato la fascia da capitano della squadra, come nell’ultimo match di campionato contro l’Atalanta.
    Danilo, il post che esalta i tifosi
    Dopo essere risultato decisivo nella partita contro i bergamaschi segnando il gol del definitivo 3-3, il terzino brasiliano è stato anche immortalato con gli occhi lucidi dalle telecamere dopo le tante emozioni e tensioni che hanno vissuto lui e i suoi compagni di squadra nella battaglia contro gli uomini di Gasperini. Due giorni dopo Danilo posta su Instagram una foto che lo rappresenta in posa mentre flette i muscoli, scrivendo: “Tutti i nostri dei, paradiso e inferno, sono dentro di noi”. Il post è stato subito commentato da moltissimi tifosi che lo hanno esaltato, tra chi gli chiede di restare a vita in bianconero e chi lo eleva a capitano indiscusso della squadra. LEGGI TUTTO

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    Duello per Ilic, non è ancora finita: tentativo estremo del Toro, si muove anche Juric

    TORINO – Il Toro si gioca anche la carta Juric. Sul tavolo di Ilic non solo i rilanci di Cairo e Vagnati, da due giorni, per cercare di convincere il serbo a non accettare la proposta del Marsiglia e a trasferirsi subito a Torino, ma anche il peso, il carisma, la stima, la considerazione del tecnico che lo lanciò a Verona, nel 2020-2021. Il Marsiglia ha offerto più soldi a Ilic, ribattendo alle controproposte economiche del Torino. Ma in questi giorni tanto convulsi e frenetici si è mosso di nuovo anche Juric: una telefonata in più, lunga e calda, per cercare di convincere colui che da sempre è considerato il suo pupillo a non cambiare idea, nonostante le offerte più alte dei francesi (prima che si materializzasse l’Om, Ilic aveva detto sì al Torino). E’ questo uno degli estremi tentativi del club granata per cercare di ribaltare in extremis la situazione, per evitare questa beffa di mercato. Si attende ora la decisione finale di Ilic, a questo punto decisiva per indirizzare questo duello di mercato. Il Torino ha infatti sostanzialmente pareggiato l’offerta del Marsiglia al Verona per il cartellino di Ilic.       LEGGI TUTTO

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    Milan, riecco Ibrahimovic: allenamento con il pallone

    Zlatan Ibrahimovic è tornato, a breve sarà a disposizione di mister Pioli. L’attaccante svedese sta continuando il suo lavoro per recuperare dopo l’operazione al ginocchio dello scorso anno, i risultati iniziano a vedersi e si è allenato a Milanello con il pallone tra i piedi come testimoniato dalla storia Instagram pubblicata. Ma c’è ancora incertezza sulla data del suo rientro: infatti l’entourage medico rossonero non si sbilancia e vorrebbe essere molto cauto per non far ricadere la punta nell’ennesimo infortunio. La data fissata da Ibra sarebbe quella dell’andata di Champions League contro il Tottenham. LEGGI TUTTO

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    On air il podcast “Di padre in figlia”: la storia dell’Atalanta raccontata da Giorgio Pasotti

    TORINO – Un padre, una figlia che sta per venire al mondo e una passione infinita per l’Atalanta.
    Comincia da qui il viaggio della serie podcast “Di padre in figlia”, prodotta da Dr Podcast per Leovegas.News, magazine online e Digital Content Partner della squadra Atalanta.  Sette puntate, della durata di 5 minuti, per raccontare un’affascinante storia sportiva con una voce d’eccezione, l’attore Giorgio Pasotti, bergamasco doc con l’Atalanta nel cuore, alla sua prima prova come podcaster.
     
    La serie Podcast

    Un uomo scopre che sta per diventare padre di una bambina. Decide quindi di sfruttare il tempo dell’attesa per creare un rapporto con la piccola che è ancora nella pancia della mamma. E lo fa raccontandole ogni giorno qualcosa della sua più grande passione, l’Atalanta, conosciuta come la “Dea”. Dea proprio come la piccola che sta per nascere.
    Comincia così un racconto fatto di ricordi personali uniti ai grandi traguardi raggiunti dall’Atalanta.  Puntata dopo puntata la storia dell’Atalanta prende forma: dalla sua nascita, dovuta a un gruppo di giovani studenti di un liceo bergamasco che decidono di fondare una società sportiva e di chiamarla come un’eroina della mitologia greca dalla storia affascinante, alla prima promozione in Serie A, fino alla conquista della Coppa Italia nel 1963. E poi ancora la storica finale di Coppa Italia contro lo stellare Napoli di Maradona nel 1987 e i calciatori che diventano icone, come Caniggia, Stromberg, Evair, Inzaghi, Doni e Bellini, accanto ad allenatori destinati a lasciare il segno, come Nedo Sonetti, ed Emiliano Mondonico. Il tutto accompagnato da aneddoti e ricordi personali del protagonista, legatissimo alla sua squadra e alla sua città, Bergamo, a cui è dedicata un’intera puntata.  Dalla storia più lontana si arriva ad anni più recenti, quelli dell’Atalanta che, grazie alla guida della presidenza Percassi e dell’allenatore Gian Piero Gasperini, da “provinciale terribile” diventa la squadra da temere per la lotta al vertice. Una provinciale che arriva anche a giocarsi la qualificazione ai quarti di finale di Champions League nella splendida stagione 2019-2020. 
    E chissà cosa riserva il futuro a lei e alla piccola tifosa che sta per nascere.
     
    Paola Maia, Leovegas.News

    “La partnership con l’Atalanta ha per noi un valore molto importante e rappresenta un motivo di orgoglio. Abbiamo voluto realizzare questo podcast per celebrare l’affascinante storia di questa squadra che ha saputo scalare le vette calcistiche italiane e imporsi anche sullo scenario internazionale. Come Digital Content Partner della Dea, abbiamo voluto realizzare un progetto innovativo ed emozionale in grado di coinvolgere tifosi e appassionati, guidandoli alla scoperta di una storia sorprendente attraverso la voce di un grande attore e tifoso atalantino come Giorgio Pasotti. Siamo certi che questa serie podcast sarà molto apprezzata dai nostri utenti e possa rappresentare al meglio un’importante realtà come quella dell’Atalanta e della sua gloriosa storia”.
     
    Romano Zanforlin, Direttore Commerciale e Marketing Atalanta

    “Quella con LeoVegas.News non è una semplice partnership ma è un vero e proprio percorso di reciproca crescita. Questo podcast realizzato dal nostro Digital Content Partner ne è la testimonianza: un prodotto moderno, giovane ed accattivante per raccontare l’Atalanta in un modo diverso, reso unico dalla narrazione di Giorgio Pasotti, che non è solo un grande attore, ma è anche bergamasco e tifoso dell’Atalanta. Un connubio che rende questo podcast unico”.
     
    Raffaele Tovazzi, direttore creativo di Dr Podcast

    “Iniziamo il 2023 con un contenuto audio di cui siamo estremamente orgogliosi. Abbiamo utilizzato l’espediente narrativo del racconto di un padre alla propria figlia perché vogliamo trasmettere agli ascoltatori la bellezza del calcio inteso come sport ricco di valori, che unisce e appassiona di generazione in generazione. L’Atalanta ha una storia affascinante da raccontare. Una squadra amatissima da Bergamo e provincia che negli ultimi anni si è conquistata un posto tra le grandi di Serie A, pur rimando orgogliosamente provinciale. Siamo molto felici che Giorgio Pasotti abbia deciso di partecipare al progetto: con la sua professionalità e il suo talento ha contribuito in modo determinante alla creazione di un contenuto veramente piacevole da ascoltare e destinato a tutti, non solo ai tifosi atalantini o agli appassionati di calcio. È un podcast che parla un linguaggio universale: quello dell’amore di un padre per la propria figlia e di un uomo per la propria passione”.
     
    Manuela Ronchi, founder di Dr Podcast

    “‘Di padre in figlia’ esprime appieno la nostra mission come audio-factory: creare podcast che vedano coesistere in maniera armoniosa una storia appassionante, una voce che crea empatia con l’ascoltatore – e Giorgio Pasotti in questa serie si è davvero superato – e la fiducia e la soddisfazione delle aziende che si affidano a noi per realizzare i propri contenuti audio. Questa serie inaugura il secondo anno di vita di Dr Podcast , che ci vedrà proseguire sulla strada della creazione di contenuti di altissima qualità per intrattenere, informare, divertire ed emozionare un pubblico di ascoltatori ormai sempre più attento ed esigente”.
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    Vlahovic-Pogba, il test per riabbracciare la Juventus e i tifosi

    TORINO – Scatta l’ora ics anche per Dusan Vlahovic e Paul Pogba: giovedì la partitella interna contro i ragazzi delle giovanili dirà se l’attaccante serbo e il centrocampista francese sono pronti per finire sulla lista dei convocati per la sfida di domenica contro il Monza. I due bianconeri, che già avevano preso parte all’amichevole contro il Fossano la scorsa settimana, stanno bruciando le tappe per essere nuovamente a disposizione anche in un match ufficiale. Che sarebbe il primo della stagione per il Polpo. L’hanno annunciato un po’ tutti, dal tecnico Massimiliano Allegri dopo il pari contro l’Atalanta alla nuova dirigenza: entro fine mese l’infermeria bianconera, da mesi intasata, si sarebbe svuotata. L’ipotesi adesso si sta concretizzando perché almeno dalla Continassa stanno arrivando buone notizie: dopo il rientro di Juan Cuadrado, mandato in campo negli ultimi dieci minuti di Juventus-Atalanta, Vlahovic e Pogba vedono la linea del traguardo. Del serbo si sono perse le tracce dal 25 ottobre: il big match di Champions in casa del Benfica segna la sua ultima apparizione con la maglia della Juventus. E bisogna risalire a dieci giorni prima per vedere il suo nome nell’elenco dei marcatori: ha segnato il gol vincente nel derby contro il Toro, prima gara del filotto di otto trionfi consecutivi. E’ vero, Vlahovic ha partecipato a novembre anche al Mondiale in Qatar, ma il suo apporto alla nazionale serba è stato marginale, soltanto 71 minuti in campo perché sempre alle prese con la pubalgia, che ne ha condizionato la stagione, con appena 15 presenze, 7 gol e 2 assist. Avrà modo e tempo per riscattarsi e dare il suo contributo: con la penalizzazione la rincorsa a un posto in Europa è diventata in salita, i suoi gol saranno fondamentali sempre che Dusan sia nel frattempo maturato mettendo da parte la frenesia e la voglia di strafare per acquisire maggiore tranquillità nella gestione del gioco.Guarda la galleryJuventus, per Pogba e Vlahovic intero allenamento con la squadra: le FOTO della seduta

    Pogba, l’amichevole per il via libera

    Bisogna invece andare addirittura alla scorsa stagione per trovare l’ultima partita di Pogba: era il 19 aprile quando il Polpo lasciò dopo appena 10 minuti il campo nella sfida contro il Liverpool. Un’infortunio al polpaccio pose fine anzitempo alla sua ultima stagione al Manchester United. Quest’estate, con la Juventus, ha preso parte soltanto alla prima amichevole in terra americana, contro il Chivas, poi l’infortunio con la rottura del menisco, il 27 luglio, la scelta di non operarsi ma di provare con la terapia conservativa che si è rivelata fallimentare, il successivo intervento chirurgico, il 5 settembre, e il lungo calvario della riabilitazione, con una ricaduta che ha allungato i tempi di guarigione. Adesso il Polpo sgomita per concretizzare la sua scelta di cuore, la volontà di tornare a Torino, riabbracciando il popolo dello Stadium, che anche se lo ha criticato nei mesi scorsi non vede l’ora di applaudirlo in campo: c’è ancora una partitella che li separa, un’amichevole per ottenere il via libera. 

    Sullo stesso argomentoVlahovic alza la voce: “Non ci fate paura, noi siamo la Juve”Juventus LEGGI TUTTO

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    Elkann nel nome di Gianni Agnelli contro i 15 punti di penalizzazione: orgoglio Juve e avvocati top player

    Domenica sera, John Elkann si era presentato nella tribuna d’onore dello Stadium per benedire pubblicamente il nuovo corso juventino, da lui fortemente voluto. Ora, cogliendo l’occasione offerta dal ventennale della scomparsa di Gianni Agnelli, il nipote suo erede ai vertici dell’impero Fiat, poi Fca, oggi Exor, è sceso ufficialmente in campo per difendere e rincuorare la Juve, sotto choc con milioni di tifosi a causa dei 15 punti di penalizzazione inflitti il 20 gennaio dalla giustizia sportiva. L’intervista concessa ai giornali di famiglia, Repubblica e Stampa, non poteva non riguardare anche le vicende bianconere. E le parole di Elkann hanno delineato la strategia che egli stesso ha definito: mobilitazione generale dell’orgoglio Juve, difesa a oltranza dei suoi interessi e diritti, costituzione di un pool di avvocati eccellenti, chiamati a essere i top player nelle partite tutte da giocare davanti al Collegio di Garanzia del Coni e al Gup del Tribunale di Torino.

    “Ingiustizia evidente”

    “La Juventus è la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale. L’ingiustizia di questa sentenza è evidente: in molti l’hanno rilevato, anche non di fede bianconera, e noi ci difenderemo con fermezza per tutelare l’interesse dei tifosi della Juve e di tutti quelli che amano il calcio. Spero che insieme alle altre squadre e al governo possiamo cambiare il calcio nel nostro Paese, per costruire un futuro sostenibile e ambizioso”. Così John Elkann in un’intervista a La Stampa e Repubblica in occasione dei 20 anni dalla scomparsa del nonno, Giovanni Agnelli. “La Juventus non è il problema, ma è e sarà sempre parte della soluzione. Qui è in gioco il futuro della serie A e del calcio italiano, che sta diventando marginale e irrilevante”, aggiunge Elkann ricordando che “in questi 100 anni di vita insieme abbiamo attraversato un periodo di grandi soddisfazioni e di grandi difficoltà: negli ultimi 20 anni la Juventus ha vinto 11 scudetti sul campo, 6 supercoppe italiane, 5 coppe Italia, più i successi delle Women. Il titolo mondiale del 2006 e l’europeo del ’21 sono stati vinti da una Nazionale con forte dorsale juventina. E con la vittoria quest’anno dell’Argentina la Juve è la squadra con più giocatori che hanno conquistato un campionato del mondo”.

    Nel nome dell’Avvocato

    Molto significativo anche il richiamo di Elkann all’eredità morale di Gianni Agnelli: “Il vero insegnamento che il nonno ci ha trasmesso è l’invito ad affrontare le tempeste con coraggio e responsabilità, puntando sempre sullo sviluppo. Alla base di tutto c’è questo ingaggio responsabile dei singoli. Prendiamo due momenti: nel ’45, con la scomparsa del senatore Agnelli subito dopo la guerra, tutto ciò in cui mio nonno aveva creduto è crollato. Lui, suo fratello, le sorelle e i cugini si trovarono davanti ad una scelta radicale, impegnarsi nell’azienda o tirarsi fuori. Ci voleva coraggio, in quei momenti, ma scelsero l’impegno e continuarono, pilotando l’azienda in un forte cambiamento, mentre risorgeva il Paese e nasceva l’Europa. Nel 2003, un anno di pesanti difficoltà, ci fu nuovamente un dilemma simile e la famiglia sotto la guida di mio zio Umberto (che il nonno ha sempre considerato il suo successore naturale) decise un’altra volta di impegnarsi. Mio nonno direbbe che queste sono le scelte che contano, perché sono decisive in momenti cruciali”. È esattamente ciò che Elkann intende fare per la Juve, in uno dei momenti più delicati dell’ultrasecolare vicenda bianconera. Ricordando che il 24 luglio 2023 si compiranno i cent’anni della proprietà agnelliana, record mondiale imbattuto e imbattibile.E che il 4 agosto scorso, a Villar Perosa, alla squadra riunita, con il cugino Andrea accanto a sé, il presidente di Exor disse: “In questa stagione così importante per noi, ci auguriamo una Juve all’altezza della sua storia”.Guarda la galleryGianni Agnelli e la Juventus, le frasi più celebri dell’Avvocato LEGGI TUTTO

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    Tifosi Juve, protesta e disdette tv in tutta Italia: ora si schierano anche i club

    Prosegue la protesta dei tifosi della Juventus a pochi giorni dalla sentenza della Corte d’Appello federale che ha sanzionato con 15 punti di penalizzazione il club bianconero per il caso plusvalenze. Il dissenso viaggia a vele spiegate sui social dove i supporter bianconeri portano avanti la loro battaglia combattuta a colpi di disdette verso le pay tv .I tifosi non ci stanno e hanno deciso di alzare la voce per non rivivere quanto successo nel 2006: stavolta dalla loro parte ci sono appunto i social che negli ultimi tempi sono diventati sempre di più un mezzo che permette di fare gruppo anche a distanza. Ed è proprio quanto accaduto ai sostenitori bianconeri che in questi giorni tra hashtag e comunicati hanno creato un vero e proprio tam tam e si sono uniti in difesa del club e contro la sentenza, LEGGI TUTTO