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    Juve, il dg Scanavino parla alla squadra: ecco cosa ha detto

    Presente a margine dell’amichevole tra Juventus e Rijeka anche il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino, in tribuna assieme al direttore sportivo Cherubini. Il dg oggi ha fatto il primo discorso alla squadra: poche parole e concetti secchi, asciutti, ma – a quanto filtra – esattamente in linea con ciò che i giocatori e, in realtà, ancor più i tifosi si aspettavano di sentire. «La Juventus è sempre la Juventus. I nostri programmi e le ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai». Lo stesso Allegri, a margine del test all’Allianz Stadium, ha rassicurato in questo senso: «Stiamo parlando di una società che ha più di 100 anni di storia, che ha sempre puntato a vincere e non cambierà certo ora». LEGGI TUTTO

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    Juve, guarda chi è tornato alla Continassa! Obiettivo: riscatto Mondiale

    TORINO – Era atteso il 27 dicembre, quando Massimiliano Allegri tornerà ad allenare anche Alex Sandro e Danilo. Ma Gleison Bremer ha pensato bene di anticipare i tempi e su Instagram ha documentato il suo rientro alla Continassa, nella palestra che ormai conosce bene. C’è bisogno di tornare al top dopo la lunga sosta trascorsa fra le due presenze al Mondiale in Qatar (contro Camerun e Corea del Sud, in quest’ultimo caso da subentrato) con il suo Brasile e una mini-vacanza al mare con la famiglia. Ma ora è tempo di tornare alle “fatiche juventine”, soprattutto in questo periodo in cui in difesa non è che ci sia esattamente il pienone, tra un Leonardo Bonucci fuori uso per 2-3 settimane e un Daniele Rugani alle prese con l’influenza. A Cremona il 4 gennaio la presenza dell’ex Toro è data per certa. LEGGI TUTTO

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    Huijsen, il baby talento della Juve che fa il suo esordio contro il Rijeka

    Dean Huijsen, classe 2005, oggi partirà titolare nell’amichevole contro il Rijeka. A dispetto della carta d’identità, il baby talento bianconero, si era già messo in luce al Malaga, dove era anche stato aggregato a qualche allenamento della prima squadra. Cresciuto in Spagna, prima al Costa Unida e poi al Malaga, Huijsen – alto 194 centimetri – spicca soprattutto per qualità fisiche. Arrivato in bianconero nell’estate del 2021 dal Malaga, il giovane olandese ha ben impressionato con l’U17 e la Primavera della Juventus. Prestazioni che hanno convinto Max Allegri che ha deciso di schierarlo titolare al fianco di Gatti e Riccio. LEGGI TUTTO

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    Juventus, per Fagioli e Miretti la rincorsa al futuro parte da Cremona

    TORINO – E’ possibile che un giorno, in futuro, Nicolò Fagioli e Fabio Miretti siano le mezzali titolari nella formazione tipo della Juventus. E’ anche possibile che, per cominciare, questo succeda per la prima volta già il 4 gennaio a Cremona, alla ripresa del campionato: complici un Pogba ancora indisponibile, un Paredes e soprattutto un Rabiot che saranno rientrati a Torino da meno di una settimana dopo le fatiche mondiali. In assenza di Rabiot, però, difficilmente Massimiliano Allegri rinuncerà a Weston McKennie, lui al lavoro alla Continassa dal 15 dicembre: certo non è un clone del francese, ma è quello che più gli somiglia per stazza, forza fisica e capacità nel gioco aereo. Inamovibile Manuel Locatelli come centrale, ecco che allo Zini probabilmente Fagioli e Miretti il posto se lo giocheranno. E’ improbabile anche, infatti, che possano partire titolari entrambi con il secondo sottopunta come accaduto in alcune occasioni e anche sabato a Londra: a Cremona dovrebbero essere disponibili Kean, Milik, Chiesa e forse anche Vlahovic e Allegri quasi certamente in avanti schiererà due di loro.   Sullo stesso argomentoJuventus-Rijeka, la formazione ufficiale: Kostic, McKennie e Milik!Juventus

    Fagioli e Miretti sorpassi e controsorpassi

    Per Fagioli e Miretti, dunque, è già cominciata una sorta di corsa, tra allenamenti e amichevoli, con in palio un posto da titolare a Cremona e anche dopo. Perché se in assenza di Rabiot difficilmente Allegri rinuncerà a McKennie, quando il francese tornerà tra titolari – di sicuro il 13 a Napoli, forse già il 7 con l’Udinese – è invece probabile che a fargli posto sia il texano (che peraltro piace in Premier e a gennaio potrebbe anche partire), più che non uno dei due più tecnici talenti cresciuti a Vinovo. Spazi e corsa al posto da titolare che si faranno ovviamente ancora più serrati quando tornerà Pogba e quando magari si vedrà il vero Paredes. Una corsa, quella tra Fagioli e Miretti, che come detto in futuro potrebbe vederli vincitori entrambi, ma che in questa stagione li ha visti sorpassarsi e controsorpassarsi come Arnoux e Villeneuve. Il primo a scattare è stato Fagioli, approfittando del fatto che Miretti, alle prese con l’Europeo Under 19 prima e la maturità dopo, ha iniziato ad allenarsi solo il 3 agosto, dopo la tournée negli Stati Uniti. Una tournée in cui Fagioli era stato titolare in due partite su tre, mostrando buone prestazioni e sfiorando un clamoroso gol su pallonetto da centrocampo. Il 15 agosto, però, Miretti aveva già operato il sorpasso: 25 minuti per lui alla prima giornata contro il Sassuolo, zero per Fagioli. Sorpasso e allungo: fino al 29 ottobre Miretti aveva messo insieme quattro presenze in Champions (due da titolare) e dieci in campionato (quattro da titolare) contro l’unica in Champions e le tre in campionato di Fagioli, nessuna da titolare. Proprio il 29 ottobre a Lecce, però, nonostante la quinta da titolare di Miretti, Fagioli ha piazzato il controsorpasso entrando nella ripresa, cambiando la squadra e firmando il gol della vittoria con un destro alla Del Piero. Nelle successive quattro partite, una in Champions e tre in campionato, Fagioli è sempre stato titolare e ha segnato un altro gol, quello che ha chiuso la sfida con l’Inter, mentre Miretti ne ha giocate tre, solo due dall’inizio.

    Guarda la galleryFagioli, magia alla Del Piero col Lecce: la FOTOSEQUENZAIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Reggina-Inter 0-2: Dzeko e Lukaku decidono il derby degli Inzaghi

    94′ – FISCHIO FINALE: vince l’Inter 2-0
    90′ – Nei minuti di recupero un palo per parte con Gosens e Canotto.
    87′ – RADDOPPIO DELL’INTER: secondo gol dei nerazzurri, a segno Lukaku
    81′ – GOL DELL’INTER: nerazzurri in vantaggio con la rete di Dzeko su corner di Calhanoglu
    69′ – Doppia occasione per l’Inter: i nerazzurri sfiorano il gol, prima il tiro di Gosens e poi la conclusione di Dzeko
    52′ – Giraudo impegna Onana con un tiro al volo di esterno sinistro.
    46′ – Dopo 1′ di recupero finisce il primo tempo. Nessun gol: Reggina-Inter 0-0.
    42′ – Inter vicina al vantaggio con Lukaku: ripartenza a sinistra con Mkhitaryan che arriva sul fondo e mette in mezzo, stacco perentorio del belga, Ravaglia con un miracolo manda sul palo!
    33′ – Dzeko è tra i più pericolosi dei nerazzurri: il bosniaco svetta più in altro di tutti sul calcio d’angolo di Dimarco e colpisce di testa indirizzando la sfera di poco fuori.
    21′ – Bella combinazione Lukaku-Dzeko, il tiro del belga è forte ma centrale: Ravaglia salva.
    16′ – Dzeko, su suggerimento di Dimarco, sciupa uno ghiotta occasione e spara alto. 
    10′ – Grande parata di Onana su Gagliolo. Sul corner, il centrale amaranto arriva a incornare ma il portiere nerazzurro è super e gli nega la gioia del gol. 
    2′ – Parte subito forte l’Inter: Mkhitaryan prova a servire di testa Lukaku, ma Ravaglia è attento e in uscita anticipa il belga.
    1′ – Tutto pronto allo stadio Oreste Granillo: inizia Reggina-Inter.
    Formazioni ufficiali Reggina-Inter
    REGGINA (4-3-3): Ravaglia; Bouah, Loiacono, Gagliolo, Giraudo; Crisetig, Majer, Liotti; Ricci, Gori, Cicerelli. Allenatore: Filippo Inzaghi.
    INTER (3-5-1-1): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Bellanova, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lukaku. Allenatore: Simone Inzaghi.
    Arbitro: Cosso. Assistenti: Massara, Longo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Waalwijk ore 16: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – La Roma gioca l’ultimo test in Algarve prima del rientro in Italia. L’Rkc Waalwijk rappresenta un bel banco di prova per la formazione di Mourinho, che vuole delle risposte prima di tornare nella capitale e lasciare i giocatori a riposo per tre giorni. Dalla partita di oggi si capirà a che punto è la squadra nella preparazione atletica, ma anche in quella tattica: ormai mancano solamente tredici giorni alla ripresa del campionato contro il Bologna e ogni allenamento è fondamentale per migliorare la condizione.Guarda la galleryI calciatori italiani più preziosi: Juventus e Inter si sfidano in vetta
    Dove vedere Roma-Waalwijk: streaming e diretta tv
    La partita amichevole tra Roma e Waalwijk, ultimo test dei giallorossi prima del rientro in Italia, si gioca oggi alle 16 all’Estádio Municipal dI Albufeira e sarà trasmesso in tv e streaming su DAZN.
    Roma-Waalwijk: probabili formazioni
    ROMA (3-4-1-2): Svilar; Mancini, Kumbulla, Ibañez; Celik, Matic, Camara, Zalewski; Bove; Zaniolo, Abraham. All.: Mourinho
    WAALWIJK (3-5-2): Pereira; Gaari, Adewoye, Van den Buijs; Lelieveld, Oukili, Anita, Clement, Latonda; Jozefzoon, Bel Hassani. All.: Oosting.
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    Juric, c’è il Wolfsburg! Non solo Premier. Pure la Bundesliga

    TORINO – La partita è aperta, tutta da giocare e dall’esito quanto mai incerto. La partita in questione è il futuro di Ivan Juric. Tre le possibilità: la risoluzione del contratto a fine stagione, la permanenza fino alla scadenza naturale fissata nel 2024 (il croato aveva firmato un triennale), o il prolungamento del rapporto. Chiara e palesata la volontà dei vertici dirigenziali, cioè del presidente Urbano Cairo e del suo uomo mercato Davide Vagnati: puntano non solo alla conferma dell’allenatore, ma anche ad allungare il rapporto con Juric. Questo l’obiettivo che si sono posti, nel momento in cui il patron ha deciso di far sottoscrivere al dt un nuovo contratto con scadenza fissata al 30 giugno del 2025.

    Dall’altra parte c’è però Juric, in questa fase aperto a ogni soluzione: compresa quella che lo può portare al Wolfsburg. Già, dall’estero è questo il club tedesco che, oltre alle inglesi Nottingham e Southampton, ha preso informazioni su Ivan attraverso il suo entourage. Con l’ex del Verona che, dal canto suo, mantiene una posizione d’attesa. Vuole continuare a valutare l’operato della società, in particolare ma non solo in tema di mosse sul mercato. Prosegue, Ivan, a mantenersi nella posizione dell’osservatore, in attesa di avere a disposizione ogni elemento per operare la scelta. In tal senso la prossima finestra di mercato prevista tra il 2 e il 31 gennaio sarà utile a tutti: a Cairo e Vagnati per dare un segnale forte al proprio allenatore dotando il Toro innanzi tutto di quel centrocampista e di quell’attaccante necessari, al netto di ogni uscita, a Juric per pesare le ambizioni del club.

    Dai primi tempi qualcosa è cambiato, le sfuriate per farsi ascoltare senza pretendere la luna, ma battendo i pugni per avere i calciatori giusti per sviluppare la sua proposta di gioco sono parzialmente servite. In estate la rosa si è ad esempio impoverita a causa delle partenze di Belotti e Bremer, Mandragora e Pobega, Praet e Brekalo, ma è stata pure rinforzata da arrivi importanti: si pensi a Schuurs, o a Vlasic e Miranchuk per arrivare allo stesso Lazaro che, rispetto al rendimento atteso, è una tra le sorprese più nitide di questa stagione granata (pur con tutte le pause del caso, ma anche Radonjic sta dando un contributo in fantasia e pericolosità, al Toro). Mancano, e le prestazioni lo hanno evidenziato e ribadito più volte, un centrocampista e un attaccante di media/alta prolificità. Il Torino è senza un frangiflutti davanti alla difesa avendo perso in un colpo solo Pobega e Mandragora, e alle spalle di Ricci, Lukic e Linetty il tecnico ha davvero poco: Ilkhan che ha doti e limiti coerenti ai suoi 18 anni, e Adopo che sembra ancora acerbo per la categoria. In attacco basta un numero, per dire che un centravanti serve come il pane: Sanabria in campionato ha segnato 2 gol, Pellegri è fermo a uno. Anche sommate assieme, si tratta proprio di poche reti: appena 3.

    E così se da una parte Juric mette sulla bilancia gli sforzi fatti, dall’altra pesa le mancanze di questo club. Emerse sul mercato, come nello sviluppo delle strutture e della società stessa. Scarna quest’ultima, incomplete (il Fila) o inesistenti (il Robaldo) le strutture. Ragioni che mantengono in bilico l’allenatore. Da un lato c’è il Toro, una tifoseria che lo adora e un club dal quale bene o male sa cosa aspettarsi, dall’altro la possibilità di stracciare un contratto – quello con Cairo ripetiamo che si esaurirà nel 2024 – per poi firmarne un altro (come a Verona, nel 2021). In questo secondo caso, probabilmente, non con una società italiana. Juric ha un ingaggio da circa 2 milioni netti annui, tetto di spesa che taglia fuori molte eventuali pretendenti. Potrebbero pensarci l’Atalanta o magari la Fiorentina, ma Gasperini e Italiano sono pure legati ai rispettivi club fino al 2024, con i club stessi che avranno facoltà di esercitare un’opzione unilaterale di rinnovo per un’altra stagione (fino al 2025).

    Non a caso i sondaggi più convinti, per Juric, sono arrivati dall’estero, in particolare da Inghilterra e Germania. Nei giorni scorsi si era dato conto dell’interesse del Nottingham (la prima a farsi sotto) e del Southampton, mentre fresca è la notizia relativa alla tedesca che ha preso informazioni: il Wolfsburg. Club al quale, la scorsa estate, Brekalo ha fatto ritorno dopo la positiva annata trascorsa con Juric in granata. Brekalo che, dopo aver inizialmente rifiutato di restare a Torino, sempre nel corso dell’estate era tornato sui suoi passi chiedendo a Vagnati di acquistarlo: una scelta modificata anche e soprattutto per il desiderio di continuare il percorso di crescita alle dipendenze di Ivan. No, grazie, la comprensibile risposta del dt. Paradossale sarebbe la partenza di Brekalo a gennaio – tra le altre, in Italia, lo vogliono Monza e Fiorentina – e l’arrivo di Juric al Wolfsburg in estate. Così fosse, all’attaccante croato nessuno leverebbe più l’etichetta di “uomo giusto al posto sbagliato”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus-Rijeka ore 14: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il gruppo di Allegri, infarcito di giovani e giovanissimi (gli stessi che sabato ha superato con un rotondo 2-0 a Londra l’Arsenal, capolista della Premier League), oggi potrà beneficiare di qualche rinforzo. Nella partita a porte chiuse dell Juventus all’Allianz Stadium contro i croati del Rijeka si rivedranno infatti – tra campo e panchina – i vari Szczesny, McKennie, Kostic e Milik. Non ci sarà Vlahovic, ancora alle prese con la tabella personalizzata stilata al suo rientro a Torino per smaltire i fastidi pubalgici che lo stanno limitando, avrà al contrario maggiore spazio Iling-Junior, in crescita dopo essersi lasciato alle spalle l’infortunio patito a Lecce in campionato.Guarda la galleryJuve in campo: nel mirino l’amichevole con il Rijeka
    Dove vedere Juventus-Rijeka: streaming e diretta tv
    Appuntamento su DAZN e su Sky per gli ultimi due test della Juventus prima della ripresa. I tifosi bianconeri avranno la possibilità di seguire in tv il gruppo di Allegri tanto oggi con il Rijeka (ore 14), quanto il 30 dicembre con lo Standard Liegi (ore 14.30).
    Juventus-Rijeka: probabili formazioni
    JUVENTUS (3-5-2): Perin; Gatti, Riccio, Rugani; Barbieri, Fagioli, Locatelli, Miretti, Iling; Soulé, Kean. All.: Allegri.
    RIJEKA (3-5-2): Labrovic; Vukcevic, M. Pavlovic, Smolcic; Grgic, Selahi, P. Alvarez, Hodza, Ampem; Halilovic, Obregon. All.: Jakirovic.
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