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    Spezia, Verde e Kiwior firmano il 2-0 nel test col Groningen

    BENIDORM – Vittoria dello Spezia nel test disputato in Spagna contro il Groningen con il punteggio di 2-0: reti di Verde e Kiwior. Groningen al tentativo al 15′ con una conclusione di Van Bergen che colpisce l’esterno della rete. In offside, al 23′, la conclusione che si insacca di Nzola, mentre al 36′ ci prova Verde, palla sul fondo. Al 41′ Spezia in vantaggio: Ampadu va al cross, palla sul secondo palo dove arriva puntuale Verde che insacca di testa. Nella ripresa, al 12′ arriva anche il raddoppio: Ekdal serve Kiwior che si aggiusta il pallone sul sinistro e dal limite scocca un rasoterra che batte il portiere avversario Hoekstra. Solo esterno della rete, al 36′, per Maldini. 
    Spezia-Groningen, così in campo
    SPEZIA (3-5-2): Zoet; Amian, Caldara (1′ st Moutinho), Nikolaou (1′ st Kiwior); Holm, Bourabia, Ampadu (19′ st Hristov), Agudelo (1′ st Ekdal), Reca (1′ st Bastoni); Nzola (1′ st Gyasi), Verde (19′ st Maldini). All. Gotti
    GRONINGEN (4-3-3): Verrips, Van Gelderen, Marian, Balker, Kalley; Kasanwirjo, Oratmangoen, Schreuders; Lunqvist, Van Bergen, Suslov.
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    Torino, Adopo-Ilkhan: test per la conferma

    TORINO – Giocarsela al meglio venerdì con la Cremonese onde evitare brutte sorprese a gennaio: mese dopo il quale Adopo e Ilkhan potranno ancora essere due giocatori a disposizione di Juric, o magari mese durante il quale uno dei due uscirà dal Toro. Molto dipenderà dall’evoluzione della situazione relativa ai compagni di reparto. Che sono tre: Lukic, Ricci e Linetty.

    Quelle sirene partenopee su Lukic

    Quello con il destino più incerto è il serbo: alla coda di pretendenti che arrivano non soltanto dall’Italia si è aggiunto il Napoli. L’azzurro e il polacco sono invece in questo momento frenati da infortuni – leggero per Ricci, più intenso per Linetty – ma quando avranno ritrovato la condizione torneranno a essere due punti fermi della rosa granata. Se Lukic dovesse partire non sarebbe sufficiente promuovere Adopo e Ilkhan, ma andrebbe reperito un altro centrocampista di maggior esperienza (resta agganciato Nandez): in tal caso cinque alternative per due maglie potrebbero essere abbondanti, anche troppe, per sei mesi di solo campionato. Ecco che allora uno tra Adopo o Ilkhan potrà lasciare il Fila, ed ecco che allora l’amichevole in calendario venerdì al Grande Torino contro la Cremonese – dove per le attuali indisposizioni entrambi avranno spazio – potrà tornare utilissima, per allontanare il prestito. Chi deve recuperare sul compagno, e resta con il contratto in scadenza nel 2023, è Adopo.
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    Atalanta, Percassi: “Continueremo a investire”

    BERGAMO – “Continueremo a investire anche sul rafforzamento della prima squadra e del settore giovanile, sperando di fare meno errori possibile”. Così Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, in occasione del brindisi prenatalizio con la stampa al Gewiss Stadium di Bergamo. “Venerdì abbiamo la firma dell’aggiornamento della convenzione col Comune per l’ultima tranche dei lavori – continua -. A settembre 2024, con la nuova Curva Sud, squadra, tifosi e città avranno lo stadio al completo da 25 mila posti che meritano”. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli si tiene stretto De Ketelaere: “Valutazioni troppo affrettate”

    MILANO – Il ritiro di Dubai del Milan è giunto al termine. Ai microfoni di Sky Sport ha parlato il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli, toccando diversi temi: dalle sensazioni personali agli obiettivi da raggiungere, passando per il momento attraversato da De Ketelaere e Leao fino ad arrivare all’importanza di Zlatan Ibrahimovic. “Sono stati dieci giorni molto importanti -ha detto Pioli- i giocatori hanno avuto grandissima disponibilità e insieme allo staff abbiamo insistito sul volume del lavoro. Questo periodo invece ci è servito per rivederci, per stare insieme ed avere dei focus su alcune situazioni di gioco sulle quali abbiamo lavorato. Ci siamo dati un obiettivo per cercare di ripartire su certe situazioni in maniera ancora più chiara e precisa, quindi è stato un momento di lavoro nel quale abbiamo ritrovato i nostri ritmi giocando partite difficili, che ci hanno aiutato. Soprattutto le difficoltà ci aiuteranno a crescere e a capire dove la nostra lente di ingrandimento dovrà cadere”.
    Pioli: “Obiettivo? Vincere una delle quattro competizioni. Gli infortunati saranno i nostri acquisti di Gennaio”
    “Io rimango convinto della qualità dei miei giocatori, al completo siamo una squadra forte e competitiva per cercare di vincere ogni singola partita, sapendo che il livello si è alzato. I nostri competitor sono molto forti, il Napoli soprattutto sta dimostrando di avere una qualità incredibile. Chiaramente se il Napoli manterrà questo livello credo che farà più di 100 punti e a quel punto bisognerà solo fargli i complimenti, ma io credo che il nostro obiettivo sia quello: spesso mi chiedono del mercato di gennaio, ma il nostro mercato di gennaio sarà recuperare i giocatori infortunati. Champions? È la nostra casa e, se alleni il Milan, non puoi non pensare che l’obiettivo sia quello di tornare protagonisti proprio lì. Supereremo certi step solo se alzeremo il nostro livello. E così dovrà essere contro il Tottenham. Se è più difficile vincere lo scudetto o la Champions? Il campionato lo vince chi lo merita, in Champions invece servono qualità e anche fortuna, che ti aiuta in certi episodi”.
    Pioli: “De Ketalaere? Ha grande potenziale. Su di lui giudizi e valutazioni affrettate”
    “Quando alleni ragazzi così giovani secondo me l’importante è la base. Non c’erano dubbi sul fatto che Tonali o Leao avessero il potenziale per diventare grandissimi giocatori. La cosa più difficile, quando alleni ragazzi così giovani, è prevedere quando scatterà nella loro testa qualcosa che permette loro di raggiungere quei livelli. Vale anche per De Ketelaere, nessuno ha dubbi sulle sue qualità o sul suo potenziale. Continuo a pensare che stiamo facendo tutti delle valutazioni troppo affrettate. Vederlo prima punta? Ci può stare, anche pensando alle prossime partite, quando incontreremo difese a schierate a cinque”.
    Pioli: “Leao? Può crescere ancora e farlo al Milan sarebbe un vantaggio”
    “Era inaspettato che venisse qui a salutarci – ha ammesso Pioli – e questo ci ha fatto molto piacere, testimonia che i ragazzi stanno bene insieme. Abbiamo un gruppo variegato che più variegato non si può, arrivano da tutte le zone del mondo e hanno culture e abitudini diverse, ma hanno trovato il modo di stare bene insieme. Rafa è contento, disponibile e sereno, lo vedo molto positivo e finché vedo i miei giocatori così non posso che essere soddisfatto. È senza dubbio una cosa positiva per il nostro futuro. Credo che abbiamo fatto tanto insieme con tutti i giocatori, ma credo che nessuno di noi abbia ancora veramente toccato il massimo del proprio potenziale. Rafa ha fatto un percorso di crescita incredibile, sempre con la mente in crescendo, ma ha ancora tante cose su cui può lavorare con ancora più qualità e intensità. Chiaramente farlo con noi, dove conosce tutte le situazioni, di sicuro lo può agevolare”.
    Pioli: “Ibra non si accontenta mai: fa crescere anche gli altri calciatori”
    “Credo che lui abbia un’intelligenza superiore – ha spiegato l’allenatore del Milan – e che si sia saputo calare in una realtà che non aveva mai vissuto prima. Quando Zlatan è arrivato, il Milan non era una squadra che si pensava potesse vincere il campionato. Lui ha avuto l’intelligenza di capire i modi e i tempi in cui intervenire, con durezza quando era il momento di essere duri ma anche con comprensione quando bisognava aiutare i compagni. Zlatan è solo positivo per noi. Lui non ha mai la pancia piena, questa è stata sempre la sua mentalità e la sua forza. Vuole sempre qualcosa in più da sé stesso e facendo così riesce sempre a pretendere qualcosa in più da chi gli sta vicino. Qualsiasi cosa farà, speriamo che tra poco possa tornare a giocare, cercherà di ottenere sempre il massimo e anche qualcosa in più perché è questa la sua mentalità. I campioni sono campioni nella testa, hanno l’ossessione di ottenere il massimo da qualsiasi cosa. Lui si sveglia la mattina per fare di tutto affinché possa ottenere il massimo dalla sua giornata in qualsiasi momento. Quando è focalizzato su una situazione, ci va dentro a cento all’ora e non si ferma fin quando non ha ottenuto il suo obiettivo”.
    Pioli: “Giroud? Campione straordinario. Theo? Può diventare il terzino sinistro più forte del mondo”
    “Ho tifato per Olivier e Theo, so quanto possa essere importante per un giocatore vincere un Mondiale. Giroud l’aveva già vinto, per Theo era la prima vera grande esperienza internazionale con la sua Nazionale ed è chiaro che quando arrivi in finale ti rimane la delusione di non aver vinto, però ci siamo sentiti questa notte e loro devono essere orgogliosi del percorso che hanno fatto. Giroud ha dimostrato di essere quel campione che tutti quanto conosciamo, non solo dal punto di vita tecnico ma anche per lo spessore umano, mentre Theo ha dimostrato quello che io e Maldini continuiamo a dirgli da tempo, ovvero che può diventare e sta diventando il terzino sinistro più forte del mondo”. Chiusura sul dualismo tra Messi e Maradona dopo che Leo ha vinto il Mondiale eguagliando Diego: “Chi è meglio tra i due? Ci sono tre leggende nel calcio – ha concluso Pioli -: Pelé, Maradona e Messi, ma sono tutti legati ad epoche diverse”. LEGGI TUTTO

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    Di Maria e Paredes, la Juve dopo l’Argentina: la nuova sfida da vincere

    TORINO – E ora sotto con la Juventus. Certo, non hic et nunc. L’oggi per Angel Di Maria e Leandro Paredes, eroi dell’Argentina campione del mondo in Qatar, coincide con il tempo della festa. Della gioia di un’intera carriera, dell’abbraccio di tutto un popolo. Ma l’uno e l’altro, una volta smaltite le celebrazioni che si annunciano abbondanti e prolungate, rientreranno a Torino – più leggeri e più consapevoli – per lasciare il segno. E per fare in modo che il loro contributo alla causa bianconera non si limiti al pur consistente ritocco della statistica che vuole il club sabaudo come il più virtuoso per campioni iridati prodotti nella storia (ben 27 dal 1934 a oggi, contro i 24 del Bayern Monaco inseguitore), ma trovi – finalmente – uno sfogo concreto anche in campo. Lì dove hanno recitato da protagonisti negli ultimi giorni con la maglia dell’albiceleste, lì dove finora hanno lasciato per strada più rimpianti che prodezze con i colori bianconeri.Guarda la galleryL’Argentina è a Buenos Aires: Messi con la coppa al cielo, inizia la festa

    Allegri vuole un altro Di Maria

    L’ultimo atto iridato di Losail, rigore procurato e gol nella bruciante partenza dell’albiceleste, ha ricordato una volta di più quanto possa essere impattante la presenza sul rettangolo verde del Fideo, soprattutto quando la posta in palio pesa come un macigno. Anche la rassegna in Qatar, però, ha confermato come quella germogliata in agosto sia una stagione tribolata dal punto di vista fisico per il rosarino, costretto a gestirsi per poi brillare nel momento più importante. Quello che per la Juventus deve ancora arrivare, con oltre metà campionato da celebrare e una corsa in Europa League tutta da vivere. Allegri si aspetta un Di Maria differente rispetto alla versione acciaccata e nervosa che non ha saputo esaltarsi sulla strada verso il Qatar. Ma, soprattutto, pretende un copione diverso lo stesso Fideo, la cui professionalità è la granitica pietra su cui poggiare le fondamenta della rimonta lanciata a novembre. L’esterno d’attacco cresciuto nel Rosario Central e nel Rosario Central destinato a tornare, forse già in estate, non vuole ancora pensare a quando celebrare l’ultimo atto della carriera.

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    Retroscena Pirlo: aveva quasi firmato con il Real Madrid. E sulla Juventus…

    Andrea Pirlo ha concesso un’intervista a FourFourTwo e ha rivelato di essere stato vicinissimo al Real Madrid nell’estate del 2006, quella caratterizzata dalle sentenze di Calciopoli dopo il Mondiale vinto dall’Italia in Germania. “Ero molto vicino al Real Madrid, ma poi ci è stato detto che il Milan poteva essere riammesso in Serie A e accedere alla Champions League. Mi è stato offerto subito un nuovo contratto e il club ha fatto molto per tenermi”. 
    Pirlo, Guardiola e il Barcellona
    Il Real Madrid, però, non è stato l’unico club spagnolo che ha insistito per averlo: ci ha provato anche il Barcellona nel 2010, con Guardiola che avrebbe voluto l’azzurro in blaugrana al fianco di campioni come Messi, Iniesta e Xavi. Pirlo ha infatti dichiarato che dopo un’amichevole estiva del 2010 “Guardiola mi ha chiamato nel suo ufficio e ha iniziato a parlare di come voleva giocare e di come avrebbe voluto il mio trasferimento nella sua squadra. Per me è stato motivo di orgoglio. Alla fine non è successo niente, ma essere chiamato da Guardiola nel suo ufficio per parlare è stata un’esperienza meravigliosa”. 
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    L’Inter ha scelto eBay: quanto frutta il nuovo sponsor di manica

    Sarà Ebay il nuovo sponsor di manica dell’Inter. Il nome della multinazionale delle vendite on line comparirà sulle maglie nerazzurre alla ripresa del campionato, nella sfida con il Napoli il 4 gennaio a San Siro. L’accordo vale fino al 30 giugno 2024 con un’opzione per la prosecuzione nelle stagioni successive. Il valore dell’intesa dovrebbe essere pari a 5 milioni all’anno. Il partner commerciale per la manica della maglia nerazzurra era libero, da quando Digitalbits è diventato lo sponsor principale. Un passaggio poco fortunato visto che è subito stato seguito dai problemi economici dell’azienda di criptovalute che potrebbe scomparire dalle divise dell’Inter già a partire dalla ripresa del campionato.

    Inter, quale sarà il prossimo sponsor?

    Sono in lizza per la successione Binance, Hisense e LeoVegas (per quest’ultimo nome il discorso vale solo in caso di abolizione del divieto legislativo di sponsorizzazione per le aziende di scommesse). Il contratto firmato con Ebay consente di aumentare i ricavi in attesa di risolvere la questione Digitalbits. Per il club si tratta di un passo avanti nella visibilità dell’Inter in settori innovativi e tecnologici. Va nella stessa direzione il nuovo esperimento nella trasmissione delle amichevoli di questo periodo di pausa del campionato. Dopo le dirette su Facebook delle partite con Gzira United e Salisburgo a Malta, il test di giovedì con la Reggina sarà trasmesso sulla piattaforma streaming Recast al costo di 3,49 euro.
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    Nuova Juventus, nuovo CdA: in settimana la lista Exor

    Venerdì o, al massimo, sabato, vigilia di Natale, la Exor, la holding che controlla la Juventus, dovrebbe trasmettere al club bianconero la lista dei nomi proposti per il prossimo Cda, che verrà eletto il 18 gennaio dall’assemblea degli azionisti. A quel punto, se altri azionisti non presenteranno eventuali altre liste, si conosceranno i nomi dei professionisti che andranno a comporre il Consiglio di amministrazione presieduto dal nuovo presidente Gianluca Ferrero. John Elkann, ad di Exor, che detiene il 63,8% della azioni della Juventus con il 77,8% dei diritti di voto, ha già precisato che il nuovo Cda sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo legale e giuridico-societario, e avrà il compito di affrontare e risolvere le quattro battaglie legali, con la giustizia ordinaria, con la Consob, con la giustizia sportiva e con l’Uefa.Guarda la galleryJuventus, operazione Prisma: le tappe della vicenda da maggio 2021 ad oggiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO