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    Juve sempre più mondiale

    TORINO – Resta la Juve la squadra di club con più campioni del mondo nella propria storia. Lo resta e allunga il distacco. Nella sorta di “finale nella finale” legata ad Argentina-Francia, infatti, la società bianconera ha battuto 2-0 il Bayern Monaco grazie ad Angel Di Maria e Leonardo Paredes, diventati il ventiseiesimo e il ventisettesimo giocatore juventino campione del mondo. Due aggiunte che hanno confermato il primo posto bianconero in questa classifica tra i club di tutto il mondo, insidiato proprio dal Bayern Monaco, che era (e resta) secondo con 24 campioni: avesse vinto la Francia, la Juve sarebbe salita a 26 grazie a Rabiot, ma i bavaresi l’avrebbero sorpassata con Pavard, Upamecano, Lucas Hernandez e l’ex Coman.

    Primato tinto d’azzurro

    Niente da fare, invece, per il Bayern, avvicinato dall’Inter, terza, salita a 20 grazie a Lautaro Martinez. E staccato ora di tre lunghezze dalla Juve, che può festeggiare i primi campioni del mondo argentini della propria storia. Una storia tinta ovviamente in prevalenza d’azzurro. Ben 22 gli juventini campioni del mondo con l’Italia: Bertolini, Varglien, Caligaris, Borel, Combi, Ferrari, Rosetta, Orsi e Monti nel 1934; Foni e Rava nel 1938; Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi nel 1982; Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi e Del Piero nel 2006. Tutti francesi, finora, gli altri: Zidane e Deschamps nel 1998 e Matuidi nel 2018.
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    Toro, apprensione per Ricci con Linetty ko

    TORINO – Domani, alla ripresa dei lavori per il Toro al Filadelfia, nuovo check per Ricci. Medici e preparatori torneranno a  occuparsi di lui, dopo che il centrocampista a metà della scorsa settimana, durante il lavoro in Spagna, si era fermato (e a maggior ragione l’allarme era risuonato, visto che nel settore Juric aveva già perso Linetty, lesione muscolare: out sino a metà gennaio, presumibilmente). Ricci aveva lamentato noie anche lui di carattere muscolare. I primi controlli esclusero una lesione, per cui la prima contromisura adottata fu un misto di riposo precauzionale e di terapie ad hoc. Lavoro soltanto in palestra, controllato, giovedì scorso, poi ovviamente la mancata partecipazione alla successiva amichevole contro l’Almeria, il giorno dopo. Ricci è un metronomo e un catalizzatore fondamentale per il 3-4-2-1 di Juric. Nei mesi scorsi lui e Lukic sono risultati i contrafforti del centrocampo, con la buona alternativa di Linetty. Domani al Filadelfia si capirà se il riposo precazionale è servito, e se le terapie hanno fatto il loro effetto. Il Torino non può permettersi il lusso di perdere un altro pilastro del centrocampo. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Origi va ancora ko e il Milan si interroga

    MILANO – Le condizioni di Divock Origi saranno rivalutate al rientro del Milan in Italia. L’attaccante belga, durante la partita contro l’Arsenal, ha accusato un risentimento muscolare al flessore che lo ha costretto a saltare il match di due giorni fa contro il Liverpool. Il belga ha lavorato a parte negli ultimi allenamenti e c’è il fondato sospetto che la sua disponibilità per l’amichevole del 30 dicembre con il PSV Eindhoven e per la partita del 4 gennaio contro la Salernitana sia a rischio. Un altro stop che va così a minare ulteriormente una stagione ampiamente tribolata per Origi, che avrebbe dovuto sostenere il peso dell’attacco milanista insieme a Olivier Giroud, ma così non è stato. E questo ennesimo stop dell’ex Liverpool pone anche degli interrogativi sia tattici sia per quel che concerne il mercato di gennaio dove, in teoria, il Milan non ha intenzione di intervenire.Guarda la galleryLiverpool-Milan, il ricordo di Mihajlovic: minuto di silenzio e lutto al braccio

    Le alternative del Milan

    Se lo stop dovesse essere importante, probabilmente Maldini e Massara dovrebbero iniziare a guardarsi attorno sul mercato (ovviamente per un prestito) e, a più ampio raggio, individuare per la prossima estate il profilo di un centravanti che possa garantire un presente immediato e un futuro per il ruolo. Dunque, in attesa di capire il quadro clinico del giocatore, Pioli potrebbe riposizionare Rebic nella casella degli attaccanti centrali così come potrebbe essere riproposto De Ketelaere in quel ruolo che ha già ricoperto quando giocava nel Bruges. Il tutto poi pone anche una sorta di standby sull’eventuale uscita in prestito di Lazetic. Con Zlatan Ibrahimovic ancora fuori almeno fino a fine gennaio, il tema di discussione sull’attaccante potrebbe aprirsi all’interno del Milan, che ieri dopo l’allenamento mattutino ha svolto un safari di squadra. Dopodomani è previsto il rientro a Milano.
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    Arsenal-Juve, Allegri: “Chiesa e Cuadrado ok il 27”, poi l'allarme su Pogba!

    LONDRA (Inghilterra) – La Juventus di Masimiliano Allegri ha vinto all’Emirates Stadium di Londra per 2-0 contro l’Arsenal la prima amichevole in preparazione della ripartenza del campionato. L’allenatore dei bianconeri ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita iniziando l’analisi con un pensiero speciale: “Innanzitutto ho due pensieri, uno per Sinisa Mihjalovic e uno per Mario Sconcerti. In questo momento non ci sono parole, rivolgo un pensiero dolce ad entrambe le famiglie. E1 stata una partita difficile, loro sono una squadra tecnica che gioca in Premier. Noi avevamo tanti ragazzi. È stato un buon test: abbiamo fatto una buona fase difensiva. All’inizio abbiamo faticato in fase offensiva, ma poi abbiamo fatto bene, anche se potevamo fare meglio. Vincere fa sempre piacere, soprattutto in questo stadio”.Guarda la galleryArsenal-Juventus 0-2: Fagioli e Iling sbancano l’Emirates
    Juventus, Allegri: “Chiesa ci sarà il 27, Pogba non sappiamo”
    “Chiesa ha avuto un affaticamento, ma è normale. Quando uno alza i ritmi dopo un infortunio del genere ha avuto è normale avere qualche problema, ho voluto non rischiarlo. Ci sarà per la gara del 27. Paul non ha ancora un metro in allenamento, non so dire come e quando rientrerà. Questa è la verità, altrimenti tutti i giorni mettiamo su un teatrino su un calciatore che non ha ancora fatto un metro di corsa. Bonucci starà fuori non per troppo tempo, il 27 torna Cuadrado, che però avremo a disposizione solo dopo la Cremonese. De Sciglio dovrebbe essere a disposizione dal 27 in poi. Dispiace non poter fare affidamento su Pogba, spero di averlo il più presto possibile”.
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    Arsenal-Juventus, Pinsoglio e la gambeta su Nketiah: tifosi bianconeri scatenati

    LONDRA (Regno Unito) – È il minuto 69 di Arsenal-Juventus, amichevole di lusso disputata all’Emirates Stadium di Londra, e i bianconeri di Allegri, colmi di giovani ‘prestati’ dalla Next Gen di Brambilla e dalla Primavera di Montero, stanno vincendo 1-0 grazie alla sfortunata autorete di Xhaka in chiusura di primo tempo. Il terzo portiere Carlo Pinsoglio, subentrato da pochi giri di lancetta a Mattia Perin, si trova a dover controllare – ovviamente da ultimo uomo nel cuore della propria area di rigore – un pericoloso retropassaggio con Nkietah lanciato a tutta velocità: l’estremo difensore prodotto del vivaio del club torinese, però, non si fa prendere dal panico, controlla la sfera col destro, elude la scivolata dell’attaccante anglo-ghanese con un dribbling perfetto, e col sinistro fa ripartire l’azione. Una giocata strepitosa, che strappa gli applausi anche al pubblico dei Gunners.Guarda la galleryArsenal-Juventus 0-2: Fagioli e Iling sbancano l’EmiratesIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Mihajlovic, il tweet della Juve con Sinisa

    Prima del fischio d’inizio dell’amichevole tra Arsenal e Juventus all’Emirates Stadium di Londra è stato omaggiato Sinisa Mihajlovic, morto il 16 dicembre all’età di 53 anni. Un minuto di silenzio e la foto dell’ex calciatore e allenatore serbo sul maxischermo dell’impianto sportivo, immagine poi ricondivisa via social dai profili ufficiali della società bianconera che già aveva riproposto il tweet dell’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli. LEGGI TUTTO

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    Marchisio incorona Gvardiol: “Il migliore del Mondiale”

    “La Croazia ha disputato un grande Mondiale, è arrivata terza senza avere a disposizione una punta importante. Ma questa squadra non è solo Modric e Gvardiol”. Al termine della finalina per il terzo e quarto posto, vinta dai ragazzi di Dalic 2-1 contro il Marocco con gol dello stesso difensore del Lipsia e di Orsic, l’ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio – intervenuto negli studi televisivi della Rai – elogia la nazionale balcanica, ancora sul podio in Coppa del Mondo, dopo l’argento conquistato quattro anni fa in Russia.
    Marchisio, l’elogio a Gvardiol
    “Gvardiol ha disputato una grande competizione ed è stato il migliore difensore del Mondiale: è stato perfetto, con la gara contro l’Argentina come unica eccezione. Stasera ha realizzato anche un gol e gli manca un rigore”, conclude Marchisio nel corso del suo intervento. LEGGI TUTTO