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    Caso Vinicius, ridotta la squalifica per la curva del Valencia

    MADRID (Spagna) – La Corte d’appello della Federcalcio spagnola ha accolto parzialmente il ricorso del Valencia, riducendo da cinque a tre partite la chiusura della tribuna Mario Kempes del Mestalla, sanzionata per i cori razzisti contro Vinicius durante la gara col Real Madrid di domenica scorsa. Ridotta anche l’ammenda, che passa da 45 mila e 27 mila euro. Il Valencia ha comunicato con una nota ufficiale di aver individuato il responsabile ma non si accontenta e annuncia un ulteriore ricorso al Tribunale amministrativo dello Sport. Intanto l’autorità giudiziaria ha aperto un’indagine sugli insulti al brasiliano, convocando i tre spettatori che sono stati fin qui arrestati in relazione a quanto accaduto. I giocatori del Real Madrid, come successo con i colleghi del basket, hanno vestito la maglia del brasiliano durante il riscaldamento dell’ultima partita vinta poi contro il Rayo. LEGGI TUTTO

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    Finale Roma-Siviglia, tifoso giallorosso salta laurea figlia per andare a Budapest

    “Mi chiamo Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi sta facendo rimanere male. Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest. Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio”. Questo è lo sfogo di una ragazza, raccolto dalla trasmissione radiofonica, “I Lunatici” in onda su Rai Radio Due. La squadra di Mourinho, il prossimo 31 maggio, si gioca la finale di Europa League contro gli andalusi, a caccia del secondo trofeo internazionale consecutivo, dopo la vittoria della Conference League a Tirana nella passata stagione.

    Il ‘precedente’ De Rossi
    La vicenda raccontata da Marta ha inevitabilmente scatenato il dibattito sui social tra chi (tanti) dà ragione alla giovane e quelli (pochi) che difendono la fede del papà. Curioso, invece, è che questa storia sia venuta fuori a poche ore di distanza da un caso simile (ma con un finale evidentemente diverso) che vede protagonista una leggenda della Roma. Daniele De Rossi, infatti, ha rivelato di aver rinunciato ad andare a vedere la finale propri a causa di un impegno familiare. Lo ha fatto con questo post sui social, in cui rispondeva anche alle tante persone che chiedevano una mano per trovare i biglietti per la finale di Budapest: “Buongiorno a tutti, non ho i biglietti per la finale di Budapest e non posso rimediarli, non posso comprarne, non ho agganci e non chiamerò i giocatori perché presumo che riceveranno mille messaggi al giorno anche loro… La Roma tramite Vito Scala mi ha gentilmente invitato e con grande dispiacere ho dovuto rifiutare ma quando un pezzo del tuo cuore si diploma tu non puoi mancare, non c’è finale che tenga. Fate i bravi ve prego”.  LEGGI TUTTO

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    Roma-Siviglia, maxi-schermi allo stadio Olimpico per la finale di Europa League

    Come accaduto un anno fa (25 maggio 2022) per la vittoria in Conference a Tirana, lo stadio Olimpico sarà aperto ai tifosi della Roma in occasione della finalissima di Europa League. L’appuntamento è mercoledì alle ore 21, quando la squadra di Mourinho affronterà il Siviglia a Budapest. È arrivato il parere favorevole della Questura che ha autorizzato l’apertura dello stadio dopo la richiesta della Roma a Sport e Salute, che gestisce l’impianto. Da Sport e Salute fanno sapere che il campo di gioco sarà coperto (come accade per i concerti) per evitare che sia danneggiato e che non possa ospitare la partita in programma domenica 4 giugno tra Roma e
    Spezia.  Restano solo da stabilire gli ultimi dettagli su prezzo e modalità di vendita dei biglietti e ulteriori informazioni di carattere logistico, che verrano comunicate nelle prossime ore. Sono state scartate le altre soluzioni alternative (San Giovanni, Piazza del Popolo, Circo Massimo).

    Biglietti per Budapest già esauriti

    Erano stati messi a disposizione dalla Roma, 15.500 tagliandi polverizzati in una manciata di ore. Finiti da tempo anche i voli diretti per raggiungere l’Ungheria e assistere alla partita alla Puskas Arena. Ciò nonostante restano migliaia i tifosi giallorossi che intendono organizzarsi ed essere presenti a Budapest, dove la squadra di Mourinho insegue il secondo trofeo internazionale consecutivo. LEGGI TUTTO

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    Roma-Siviglia, Mourinho: “Dybala e Spinazzola in dubbio, Pellegrini recuperabile”

    José Mourinho ha già giocato cinque finali europee, ma non vede l’ora della sesta: “Peccato non sia già domani…”, dice ai microfoni di Sky Sport nel Media Day della finale di Europa League contro il Siviglia. Ecco le sue parole in esclusiva per Sky Sport:

    Esattamente un anno fa, 25 maggio, alzavate il trofeo a Tirana. Un anno dopo cosa rappresenta per voi questa finale a Budapest? 
    “Tirana di un anno fa è storia, è lì. Fatto e finito, è memoria per tanti. Speriamo che tra tanti anni i bambini possano ricordarla coi figli. Questa è una gara che vogliamo giocare, ce la giocheremo mercoledì.  Siamo carichi.  Carichi perchè questa è una squadra che ha qualità”

    Come si affronta tatticamente il Siviglia?
    “Una squadra che vince sempre l’Europa League, che viene dalla Champions. Una squadra forte, però abbiamo una partita da giocare, abbiamo le nostre qualità e i nostri problemi che sempre cerchiamo di nascondere”.

    Quali sono le vostre certezze in questo momento sul piano tecnico?
    “La certezza è che saremo lì e non andremo in vacanza, anche se la città è molto bella. Vogliamo giocarla questa finale e non vediamo l’ora. Lo stadio è bello, non ci andremo in vacanza”.

    Spinazzola, Pellegrini e Dybala come prosegue la gestione degli infortuni?
    “Lorenzo è recuperabile, non ci sarà a Firenze perché ha un piccolo problema non preoccupante ma utilizzarlo sabato sarebbe un rischio. Da domenica inizierà ad allenarsi normalmente con noi. Da Paulo non mi aspetto nulla: se potrà andare in panchina e potrà darci un piccolo aiuto come col Feyenoord già sarà qualcosa di positivo. Spinazzola è in dubbio, spero di recuperarlo: non per sabato ma per la finale. Se Leo lunedì/martedì dà segnali positivi spero di averlo”.
     
    Dovesse riuscire in questa doppietta, come la collocherebbe nella sua carriera?
    “Per il momento non c’è doppietta, c’è una Conference che abbiamo vinto e una finale che dobbiamo giocare. Non mi piace parlare di doppietta perché non c’è: quello che dico è che mi piace il lavoro svolto qui dal primo giorno. Non è la rosa più forte con cui ho lavorato a livello di qualità e quantità, ma a livello umano è una squadra tra le top nella mia carriera”.

    “Non mi interessa il futuro, solo la finale”
    L’allenatore portoghese ha poi parlato anche in conferenza stampa: “La partita di sabato è più difficile, devo lasciare fuori giocatori con piccoli problemi per non rischiare. Andare con una squadra solo di “bambini” è un rischio esagerato e non sarebbe giusto metterli in questa situazione. La Fiorentina ha 25 giocatori dello stesso livello e quelli che non hanno giocato la finale di Coppa Italia saranno freschi. Da domenica invece tutti saranno concentrati e felici di preparare e giocare la finale, sarà semplice”. Sulla sua possibile permanenza a Roma: “Il mio focus è la finale. Il futuro non mi interessa, tutto diventa secondario con una finale, non c’è motivo né di essere pessimisti od ottimisti. Abbiamo fatto tanto per essere in finale che non vediamo l’ora di giocarla. Non ci interessa nemmeno il fatto di poter essere in Champions, ma solo la finale in quanto tale. Siamo andati a Ludogorets e rientrati alle 7 del mattino, a Helsinki con un freddo terribile, a Siviglia con il rischio di uscire più tutte le altre trasferte…”

    “Rispetto a 20 anni fa sono un allenatore e una persona migliore”
    Sull’affetto dei tifosi romanisti nei suoi confronti: “Ancora oggi nel mondo, ovunque sono, vengo salutato con amore dai tifosi del Porto, del Chelsea, dell’Inter, del Real, del Manchester. Solo con il Tottenham non si è sviluppato questo rapporto, forse perché si giocava a porte chiuse e il presidente Levy non mi ha dato il modo di disputare una finale che ci eravamo conquistati. Io sono tifoso di tutte le squadre che ho allenato”. Su quanto sia cambiato dalla prima finale europea con il Porto 20 anni fa: “Stesso DNA, ma sono una persona e un allenatore migliore”. Sul rapporto turbolento della sua panchina con gli arbitri in questa stagione ha preferito non rispondere. In chiusura, invece, una battuta anche sul Giro d’Italia con un giornalista: “Dybala non può allenarsi in questo momento perché non ce la fa. Tu ce la faresti a fare la maratona? Io nemmeno con la bicicletta… e comunque grande il portoghese che ha vinto la tappa al Giro (Almeida, ndr)”. 

    Gli elogi di Matic ed El Sharaawy a Mourinho
    Anche diversi giocatori hanno parlato nel corso del Media Day ai microfoni di Sky. Il primo è stato Matic, grande protagonista nella sua prima stagione italiana: “La Serie A è un campionato difficile con tante squadre di qualità, tatticamente avanzato, in Premier si attacca di più. Mourinho è sempre lo stesso, prepara bene queste partite speciali, trasforma l’energia della squadra e sa cosa può fare la differenza”. Anche El Sharaawy elogia il suo mister: “Mourinho è un vincente. Come sto? Il problema al flessore è risolto. Ora penso solo alla finale, al rinnovo dopo la partita”. Chi gioca la terza finale in altrettante stagioni è Cristante dopo quella dell’Europeo nel 2021 e la Conference nel 2022: “”Bello arrivare a giocarsi certe partite in Europa, speriamo continui a essere un’abitudine. Abbiamo grande maturità di gestione nel gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Roma verso la finale contro il Siviglia: lavoro a parte per Pellegrini e Dybala

    Mancano sei giorni alla finale di Europa League. Mercoledì 31 maggio la Roma sfiderà il Siviglia a Budapest, José Mourinho spera di arrivare a questo importante appuntamento con più giocatori possibili a disposizione. Nella seduta di giovedì 25 maggio, proprio in occasione del Media Day, tre calciatori hanno svolto un lavoro a parte. Dybala sta portando avanti il suo percorso di recupero per essere presente a Budapest nonostante il problema alla caviglia. Anche per Pellegrini un problema alla caviglia, ha subito un colpo contro il Bayer Leverkusen: nulla di grave, salterà la Fiorentina, ma il centrocampista sarà presente per la finale di Europa League. Spinazzola ha un fastidio muscolare, sta svolgendo un allenamento differenziato per poter partire insieme alla squadra in direzione Ungheria. LEGGI TUTTO

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    Psv, Van Nistelrooy e le discussioni col club: i motivi dell’addio

    Il Psv ha comunicato attraverso una nota ufficiale la decisione dell’allenatore Van Nistelrooy: “Dopo diverse discussioni su alcune situazione interne, che si sono svolte nelle ultime settimane, martedì sera ha avuto luogo una conversazione tra il consiglio di amministrazione e Van Nistelrooy. Si è deciso di mantenere l’attenzione sulla partita di domenica prossima contro l’AZ e di continuare a parlare dopo la stagione. Van Nistelrooy ha riferito questa mattina che a suo parere c’era troppo poco sostegno e supporto all’interno del club per continuare ancora. Lo ha spiegato alla squadra e allo staff. Questa domenica, su richiesta della dirigenza, Fred Rutten assumerà temporaneamente il suo ruolo di capo allenatore. Il PSV si rammarica della decisione di Van Nistelrooy e gli è grato per aver vinto il Johan Cruijff Schaal e la TOTO KNVB Cup in questa stagione e spera di concludere l’anno calcistico raggiungendo il secondo posto”. LEGGI TUTTO

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    “Clamoroso Mbappé, potrebbe non rinnovare il contratto col Psg”

    La permanenza di Kylian Mbappé al Paris Saint-Germain non è così scontata. Come riporta ‘L’Equipe’, che in prima pagina titola ‘Il contratto di sfiducia’, l’attaccante francese non avrebbe intenzione di esercitare l’opzione inserita nel suo contratto di rinnovo per un’altra stagione. Mbappé è legato al Psg fino al giugno 2024, in caso di mancato prolungamento potrebbe mettere pressione al suo club e valutare tutte le opzioni sul mercato già questa estate.  LEGGI TUTTO

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    Dybala è sicuro, a Budapest ci sarà. Ma Mourinho…

    Dybala, a Budapest tra 9 giorni per la finale di Europa League, ci sarà, ma non è sicuro di recuperare per la Fiorentina nel prossimo turno di campionato. L’argentino ha saltato l’ultima gara pareggiata 2-2 contro la Salernitana, non andando nemmeno in panchina. Solo precauzione, non essendo al cento per cento e proprio in vista della finalissima col Siviglia. Nel pre gara anche Tiago Pinto lo aveva confermato: “Come tutti hanno visto ha preso una botta incredibile contro l’Atalanta, sta recuperando. Oggi non si sentiva al cento per cento e abbiamo deciso di non farlo giocare. Stiamo tutti lavorando per portarlo nella miglior condizione possibile per Budapest”.

    Ma Mourinho nel post gara: “Non sono ottimista”
    Le parole dello Special One sono andate in una direzione diversa. Interrogato dopo il 2-2 con la Salernitana sullo stato di salute di Dybala ha detto: “Come sta? Male, e non so come starà tra dieci giorni. Ottimista? No”. – sono state le sue parole a DAZN.

    Come stanno gli altri?
    Nel post gara Mou ha parlato anche degli altri giocatori recentemente ai box e di nuovo in campo: “Smalling ha giocato 90 minuti, anche El Shaarawy, e pure Wijnaldum ha giocato tanti minuti. Vediamo come sta Camara, se si è fatto male o se è solo stanchezza. E vediamo anche per Spinazzola”. LEGGI TUTTO