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    Manchester City, il lancio della moneta questa volta sorride a Guardiola

    Il lancio della moneta questa volta sorride a Pep Guardiola. Al settimo tentativo è lì, in mezzo al campo, con la coppa tra le mani. Felice, incredulo, emozionato. Era arrivato al City con un obiettivo – stravolgere le gerarchie di Manchester – e riabbracciare quel sogno diventato ossessione. La notte di Istanbul ricuce tutte le ferite in un ponte immaginario che lega due continenti: il passato e il presente. Sull’occasione di Lautaro, Pep è in ginocchio. Come nel 2019, quando pochi centimetri di offside cancellano il gol qualificazione di Sterling contro il Tottenham. Sembrava una premonizione. “Relax, relax”, urla ai suoi dalla panchina pensando che questa volta – a differenza di Porto – le scelte siano giuste. Poi De Bruyne si fa male, come nel 2021. Altra premonizione. Rodri lo porta in paradiso ma la strada è ancora lunga. L’1-0 non lo rassicura. Foden può chiuderla ma non lo fa, in pieno stile Grealish Bernebeu. Volano palloni dentro l’area, si materializza l’incubo della rimonta madridista. Ma due amici, la traversa ed Ederson, corrono a salvarlo. Sono loro a dare una traiettoria diversa a quella moneta impazzita. Che a questo punto sfilerà insieme ai tre trofei che il City dalle 19:30 di lunedì porterà con orgoglio per le strade di Manchester. 

    Manchester City, il programma della parata

    Lunedì il Manchester City sfilerà in parata per le vie della città con il pullman scoperto. La squadra partirà da Tonman Street, Deansgate, intorno alle 18:30 (orario locale) e arriverà all’angolo tra Princess Street e George Street. Dopo aver sfilato per le strade della città (Cross Street, King Street, Brown Street, Booth Street e Nicholas Street), ci sarà uno spettacolo dal vivo a Oxford Street, con intrattenimento sul palco a partire dalle 17:30 e con i calciatori il cui arrivo è previsto intorno alle 19:30.  LEGGI TUTTO

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    Champions League, i premi della stagione 2022/2023: Bastoni e Dimarco nella squadra ideale

    L’Uefa ha ufficializzato i premi stagionali dell’edizione 2022/2023 della Champions League: il miglior giocatore è Rodri, decisivo per la vittoria del Manchester City con il suo gol in finale contro l’Inter. I nerazzurri però si consolano con la presenza dei due difensori Alessandro Bastoni e Federico Dimarco nella squadra dell’anno. Kvaratskhelia premiato miglior giovane, di Haaland il gol (dell’ex) più bello. Ecco tutti i premi LEGGI TUTTO

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    Da Shevchenko a Lukaku, la porta ‘maledetta’ delle due finali di Istanbul

    L’errore sottoporta di Romelu Lukaku al minuto 88 della finale tra Inter e Manchester City ha ricordato per dinamica ed esito quello di Andrij Shevchenko nel secondo tempo supplementare della finale di 18 anni fa tra Milan e Liverpool. Stesso stadio, l’Ataturk di Istanbul, persino stessa porta e quasi stessa parata dei portieri avversari, a metà tra il casuale e l’istintivo

    Ora c’è un’Istanbul da dimenticare anche nella memoria dei tifosi interisti. I cugini rossoneri ci erano passati già 18 anni fa, nella finale di Champions contro il Liverpool, quella della rimonta in sei minuti subita dal 3-0, dei balletti del portiere dei Reds Dudek durante i rigori di Shevchenko e compagni. Nella finale dell’11 giugno 2023 la beffa è invece toccata all’Inter contro il Manchester City, in quella che sarà ricordata come la finale del tiro di Rodri e dell’errore di Romelu Lukaku.

    Colpi di testa e parate di…istinto
    È il minuto 88 quando l’Inter riesce a creare una buona azione sulla sinistra e a liberare Gosens sull’esterno. Il cross del tedesco è leggermente lungo, ma l’ex Atalanta mostra il meglio di sé attaccando lo spazio in area. Così, sul contro-cross di Brozovic dall’altra parte, offre dal secondo palo una sponda perfetta al centro dell’area piccola per Romelu Lukaku. L’attaccante belga è solo in area, ma colpisce centralmente di testa e permette a Ederson di recuperare la posizione e respingere con la gamba sinistra. Qualcosa di simile era successo ad Andrij Shevchenko il 25 maggio 2005, durante il secondo tempo supplementare della finale contro il Liverpool. Così come l’Inter ha reagito bene al gol di Rodri, anche il Milan riuscì a scuotersi dopo la rimonta subita e a creare occasioni da gol. Compresa questa… 

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    Il cross di Serginho trovò l’attaccante ucraino in area: il suo colpo di testa, migliore di quello di Lukaku, risultò sempre centrale. Dudek fu reattivo nella prima respinta, mentre sulla seconda fu decisamente più fortunato. Shevchenko ribattè da due passi di destro a colpo sicuro, ma trovò la testa del portiere polacco, che si stava rialzando da terra. Forse sconvolto dall’azione, Shevchenko sbagliò poi il rigore decisivo, parato sempre da Dudek, presentandosi sul dischetto con uno sguardo quasi svuotato. La porta era sempre la stessa, “alla sinistra dei telespettatori”. In due finali all’Ataturk i sette gol segnati (compresi i rigori del 2005) sono stati realizzati solo dall’altra parte. Ci hanno pensato due interventi goffi, ma sicuramente efficaci, a mantenerla inviolata, almeno fino alla prossima finale. 

    ©Getty

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    Lukaku e un futuro da scrivere. Ma non è l’unico

    Dopo aver giocato la finale di Champions alla pari con il Manchester City e aver dimostrato di poter competere ai massimi livelli, l’Inter è pronta a programmare il futuro tra certezze e qualche dubbio. In panchina Inzaghi ha meritato la conferma grazie allo splendido percorso europeo e potrebbe presto rinnovare, mentre in attacco potrebbe cambiare molto: l’unico certo di restare è Lautaro. Da chiarire anche la questione portiere: ecco come ripartiranno i nerazzurri
    APPLAUSI PER L’INTER: LE PAGELLE DELLA STAGIONE

    INTER A TESTA ALTA: ORA RIPARTIRE

    La delusione è ancora tanta, ma l’orgoglio è massimo: dopo aver giocato una finale di Champions League alla pari con il Manchester City, per l’Inter è già tempo di pensare al futuro
    I nerazzurri hanno dimostrato di poter essere competitivi ai massimi livelli e dalle parti di via della Liberazione si sta già pensando a programmare la prossima stagione
    Ecco come ripartirà l’Inter, considerando la situazione di alcuni tra i suoi elementi più importanti

    SIMONE INZAGHI RESTA AL COMANDO

    Idee chiare a partire dall’allenatore. Dopo i dubbi dei mesi scorsi, emersi soprattutto nel periodo complicato in campionato a metà stagione, adesso la certezza è che Simone Inzaghi resterà alla guida dell’Inter
    Dopo aver portato la squadra a un passo dal sogno Champions, l’allenatore, attualmente in scadenza nel 2024, dovrebbe rinnovare fino al 2025 con un piccolo ritocco

    I DUBBI IN ATTACCO: LAUTARO UNICO INTOCCABILE

    Se non c’è alcun dubbio sull’allenatore, diverso il discorso per quanto riguarda il reparto offensivo, che potrebbe cambiare tanto
    In questo momento, salvo super offerte, l’unico certo di restare è Lautaro Martinez, capocannoniere stagionale e centralissimo nel progetto nerazzurro

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    Inter, Lukaku e un futuro da scrivere. Ma non è unico nodo di calciomercato

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    Adriano fa festa fino all’alba: perso volo per Istanbul, niente finale di Champions

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    L’Inter merita applausi: le pagelle della stagione

    Due coppe, una finale di Champions giocata alla pari col Manchester City e persa con orgoglio: la stagione dell’Inter, nonostante il ko di Istanbul, è da applausi. Come quelli che ha regalato alla squadra di Inzaghi il popolo nerazzurro. Questi voti e giudizi da parte di Stefano De Grandis
    LO SPECIALE SULLA FINALE DI CHAMPIONS

    INZAGHI  7,5 – TRA IL SOGNO E DUE REALTA’

    Il neo del campionato perso male, con 12 sconfitte inaspettate, e punteggio da quarto posto, alla fine è stato coperto bene. Due coppe vinte e lo straordinario cammino in Champions League hanno fatto da fondo tinta. E il trucco ha restituito a Simone l’immagine migliore. Le partite secche le prepara a meraviglia. E tiene sulla corda fino alla fine anche il City del treble

    ONANA  8 – LA TIMIDEZZA E’ ALTROVE

    All’inizio soprattutto fisico ed esuberanza. Con cui ha scavalcato Handanovic e ha rovesciato una serie di  iniziative su una difesa ancora conservativa. Subito bene con i piedi, come punto di riferimento per l’avvio di azione, poi sempre più sicuro anche tra i pali. Non solo nelle chiusure disperate, ma anche nella gestione ordinaria 

    DARMIAN  7,5 – COME IL PREZZEMOLO, NON GUASTA MAI

    Parte come alternativa per spingere sulla fascia, a destra ma pure a sinistra, generoso e tenace e con qualche gol nelle scarpe. Ma quando si fa male Skriniar, autore di un avvio deludente e col contratto in scadenza, si ritaglia un nuovo ruolo da titolare. E non sfIgura nemmeno come braccetto dei tre. Puntuale in marcatura, bravissimo ad allargarsi quando bisogna far ripartire il gioco LEGGI TUTTO

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    Inter, squadra rientrata a Malpensa alle 5.30: applausi per i giocatori

    L’Inter, dopo il ko in finale di Champions League contro il Manchester City, ha già fatto rientro in Italia. Il volo privato con a bordo squadra, staff e dirigenza è atterrato all’aeroporto di Milano Malpensa intorno alle 5.30 di oggi, domenica mattina. Ad attendere la squadra, c’era un piccolo gruppo di tifosi: hanno acclamato i giocatori, protagonisti comunque di un’ottima prestazione. L’amministratore delegato Beppe Marotta li ha ringraziati, accompagnato tra gli altri da Alessandro Antonello e Piero Ausilio. Poi i nerazzurri hanno lasciato l’aeroporto: c’è chi ha scelto il taxi (come Onana, Dumfries, Carboni e Lautaro) e chi, come il presidente Steven Zhang, lo ha fatto alla guida di un’auto. La maggior parte del gruppo, però, è tornato in città con il pullman nerazzurro. Oggi è già tempo di voltare pagina. LEGGI TUTTO

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    Inter, sui social grazie alla squadra dopo la sconfitta col City: “Orgoglio e testa alta”

    L’amarezza per una serata che, per quanto fatto vedere sul campo, avrebbe potuto avere un epilogo completamente diverso. La delusione in casa Inter è tanta per la sconfitta per 1-0 contro il Manchester City nella finale di Champions League, ma allo stesso tempo è fortissimo l’orgoglio per la prestazione della squadra di Simone Inzaghi. L’Inter infatti ha voluto ringraziare tutta la rosa con un tweet dove si vedono Onana e Simone Inzaghi che cercano di rincuorare Lautaro Martinez, affranto per il ko e per la grande occasione sprecata al 58’, quando ha provato senza successo a superare Ederson da posizione defilata, anziché servire al centro Lukaku e Brozovic, piazzati meglio di lui. A corredo della foto la scritta: “Look up and be proud”. Testa alta e tanto orgoglio, questo il sentimento nerazzurro al termine della notte di Istanbul. La base da dove ripartire in vista della prossima stagione.

    Lautaro Martinez: “Messo in difficoltà i più forti, ma fa malissimo”
    Proprio Lautaro Martinez, in mixed zone al termine del match, non ha nascosto tutta la delusione per la sconfitta contro il Manchester City. “C’è tanta amarezza e tristezza, abbiamo messo in difficoltà la squadra più forte in questo momento. Per poco non siamo riusciti a conquistare questa Champions, ma abbiamo dimostrato al mondo che l’Inter ha qualità. Dobbiamo essere orgogliosi anche di quello che abbiamo fatto in tutta la competizione e anche in finale, anche se questa sconfitta ci provoca un dolore fortissimo”, ha ammesso l’attaccante argentino. Che ha avuto la palla giusta per sbloccare il match, trovando sulla sua strada però un attento Ederson, tra i protagonisti della notte di Istanbul: “Ci sono momenti dove la palla entra e altri no, oggi neanche Ederson sa come ha respinto il colpo di testa di Lukaku. Oltre questa, abbiamo avuto alcune occasioni ma non siamo riusciti a fare gol. Per quello hanno vinto loro”, ha concluso Lautaro Martinez. LEGGI TUTTO