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    Manchester City-Lione, Guardiola: “Siamo delusi. Commessi errori cruciali”

    L’allenatore degli inglesi deluso dopo il clamoroso ko con il Lione: “Volevamo coprire i nostri punti deboli, ma alla fine sono emersi i loro punti forti. In competizioni del genere è necessario essere perfetti e noi non lo siamo stati. Siamo delusi, un giorno supereremo questo scoglio dei quarti di finale”

    Altra delusione europea per il Manchester City, che esce ai quarti di finale di Champions per la terza stagione consecutiva. Il Lione fa l’impresa e gli inglesi devono così salutare Lisbona: “Un giorno supereremo anche questo scoglio dei quarti – commenta con un sorriso amaro Pep Guardiola nel post partita – per 20-25 minuti abbiamo faticato a trovare i nostri spazi per attaccare, poi a fine primo tempo stavamo meglio. Ma in questo tipo di competizioni devi essere perfetto e non lo siamo stati”. Niente polemiche, nemmeno sul secondo gol del Lione, con il Var che ha ritenuto non decisiva per il proseguo dell’azione la posizione irregolare di Ekambi: “Non voglio parlare degli arbitri, soprattutto in queste circostanze. Altrimenti sembra che mi lamenti o che voglia trovare delle scuse. Avevo la sensazione che fossimo incedibilmente pronti per arrivare fino in fondo, ma abbiamo fatto degli errori nei momenti chiave soprattutto quando stavamo attaccando”.

    “Errori cruciali”

    Il Lione fa un’altra impresa: 3-1, City eliminato

    Il Manchester City paga dunque un avvio di gara niente affatto positivo: “Abbiamo provato a coprire i nostri punti deboli, ma alla fine sono comparsi i loro punti forti. Loro hanno attaccato benissimo nei primi 20′. Poi nell’ultimo quarto d’ora abbiamo fatto molto bene, mettendo più giocatori davanti”. Chiosa inevitabile sul clamoroso errore a porta vuota di Sterling, che ha fallito il possibile 2-2 19 secondi prima del terzo gol del Lione: “In un torneo come questo parliamo di errori cruciali – ha detto Guardiola – adesso siamo delusi, faremo un po’ di vacanza ma torneremo molto presto. Continueremo a inseguire questo nostro obiettivo della Champions, dobbiamo superare lo scoglio dei quarti. Magari un giorno colmeremo questo gap”.

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    Psg-Bayern, Verratti: “Sto meglio, farò di tutto per giocare la finale di Champions”

    Il centrocampista della Nazionale verso la finale di Champions: “Il Bayern è più esperto di noi, ma non possiamo fermarci qui. Vorrei più rispetto per la Ligue 1: è un campionato meno tattico, ma più fisico della Serie A. E in semifinale sono arrivatte due francesi”
    CALCIOMERCATO, TUTTE LE TRATTATIVE LIVE

    Tre giorni, poi sarà la prima finale di Champions League. Della storia del Psg e di Marco Verratti: “Non mi sono mai pentito della mia scelta”, le parole in conferenza stampa del centrocampista, che nel 2012 scelse la Francia da Pescara senza nemmeno aver debuttato in Serie A. “Ho sempre potuto allenarmi e confrontarmi con grandissimi giocatori, disputare la Champions ogni anno. Domenica ci giocheremo la coppa per la prima volta, ma è sempre stato un nostro obiettivo”. L’ultimo ostacolo si chiama Bayern: “Una squadra forte, molto organizzata sia in attacco che in difesa e più esperta di noi”, continua il classe ’92. “Meritano la finale quanto noi”.

    “Spero che in futuro si rispetti di più la Ligue 1”

    Daniele Orsato dirigerà la finale tra Bayern e PSG

    Due semifinaliste tedesche e due francesi. I dati parlano chiaro: “Magari da fuori si pensa che la Ligue 1 sia un campionato facile”, Verratti si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Ma noi che ci giochiamo sappiamo quanto sia duro. Meno tattico, ma più fisico della Serie A. I risultati di questa Champions League sono una buona cosa per tutto il movimento calcistico francese: mi auguro che in futuro si rispetti di più”. Sulla strada verso la finale: “Ho avuto a che fare con un infortunio imprevisto e doloroso”, continua il centrocampista, che nelle ultime uscite ha visto esultare i compagni dalla panchina. “Ma ora sto meglio, ho ripreso gli allenamenti con il resto della squadra e farò di tutto per essere della partita. La più importante per tutti noi: abbiamo vissuto dei momenti difficili nelle passate edizioni, ma il lavoro duro paga e siamo pronti a dare tutto in campo per non avere rimpianti. Non possiamo fermarci qui”.

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    Le migliori coppie-gol nella storia della Champions. CLASSIFICA

    2/17

    Era il Real di Cristiano Ronaldo, che in quella edizione segna 17 gol. È il prossimo record a cui punta Lewandowski, che con la rete al Lione ha raggiunto i 15 gol in 9 presenze, andando a segno in ogni partita di questa edizione. Il polacco è sul terzo gradino del podio in questa classifica, assieme al Cristiano Ronaldo 2017/18. Al secondo posto Ronaldo 2015/16 (16 gol), al primo Ronaldo 2013/14 (17 gol), come detto. Ora Lewandowski avrà a disposizione un’altra partita, la finale con il Psg, per provare a battere quel record
    LEWANDOWSKI DA RECORD INSIDIA RONALDO LEGGI TUTTO

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    Psg in finale di Champions, dal 2011 spesi 1,2 miliardi per arrivarci: tutti i colpi

    11/23

    STAGIONE 2013-14: 4 acquisti, spesi 135,9 milioniAltro anno, altri milioni. Più della prima stagione ma meno della seconda. Il colpo top si chiama Edinson Cavani, da Napoli e dall’Italia (guarda un po’…), per 64,5 milioni. In sette stagioni segnerà duecento gol diventando il miglior marcatore della storia del club. Per 31,4 milioni dalla Roma arriva anche Marquinhos, e per 15 Digne dal Lille. LEGGI TUTTO

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    Ceferin sulla Final 8 in Champions League ed Europa League: “Non credo la ripeteremo”

    Il presidente della Uefa ha parlato ai microfoni dell’Afp di Lisbona del format adottato in questa stagione per concludere le competizioni europee: “Sarebbe interessante ripeterlo, ma credo sia impossibile organizzare un torneo di due settimane a maggio”, ha risposto a chi gli chiedeva se le Final 8 sarebbero state riproposte in futuro
    SIVIGLIA-MAN UNITED LIVE

    In questo strano agosto monopolizzato dalla Champions League e dall’Europa League, i club europei stanno sperimentando per la prima volta la Final 8. Da una parte il mini torneo tra le grandi d’Europa a Lisbona, dall’altra un altro mini torneo per concludere la seconda coppa continentale, in Germania. Addio alla doppia sfida andata e ritorno e scontri diretti dai quarti in avanti. Una formula necessaria per concludere le competizioni dopo lo stop per la pandemia da Coronavirus, ma che, secondo quanto affermato dal presidente Uefa Aleksander Ceferin, difficilmente potrà ripresentarsi in futuro. “Non credo che potremo farlo – ha ammesso il numero uno del calcio europeo all’Afp di Lisbona -. Il calendario è troppo fitto: difficile piazzare un torneo in una o due settimane nel mese di maggio. Credo che sia impossibile”. E così il format sembra destinato a restare un’eccezione in questa stagione maledetta. Almeno a breve termine.  LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Umtiti positivo al COVID-19 dopo un test effettuato giovedì

    Attraverso il proprio profilo Twitter, il Barcellona ha comunicato la positività al COVID-19 di Samuel Umtiti dopo un test effettuato nella giornata di giovedì. Il giocatore, che era indisponibile per il match di Lisbona con il Bayern ed è rimasto a Barcellona, è asintomatico ed è già stato posto in isolamento
    BARCELLONA-BAYERN LIVE

    Nell’immediata vigilia di Barcellona-Bayern Monaco valida per i quarti di finale di Champions League, il club catalano ha comunicato, attraverso i prorpi canali social la positività al COVID-19 di Samuel Umtiti riscontrata dopo un test effettuato nella giornata di giovedì. Il giocatore è indisponibile per la gara di Champions e, dunque, non ha viaggiato con la squadra alla volta di Lisbona ed è rimasto a Barcellona. Umtiti è asintomatico, sta bene, ed è già stato posto in isolamento.Come da protocollo sono state adottate tutte le misure per ricostruire i contatti che il giocatore ha avuto negli ultimi giorni LEGGI TUTTO

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    LIpsia-Psg, Nagelsmann: “La semifinale di Champions non è me contro Tuchel”

    Le parole dell’allenatore del Lipsia alla vigilia della semifinale di Lisbona: “Sono grato a Tuchel per avermi dato l’idea di allenare, anche se non siamo mai stati particolarmente legati. Come si fermano Neymar e Mbappé? Mettendogli pressione…”

    Ha fatto fuori dalla Champions colleghi del calibro di José Mourinho e Diego Simeone, ma non vuole fermarsi più. Julian Nagelsmann, 33 anni, è il ragazzo prodigio delle panchine e adesso sogna un altro miracolo: portare in finale di Champions una squadra, il suo Lipsia, che appena quattro anni fa è salita per la prima volta in Bundesliga.

    Il precedente Nottingham

    Tutte le curiosità sulle semifinali di Champions

    C’è chi ha fatto di meglio, perché il Nottingham Forest che nel 1979  vinse la Coppa dei Campioni appena due anni prima era nella serie B inglese, ma quello era un calcio d’altri tempi e Nagelsmann, che è anche un tipo modesto, non vuole essere accostato a un mito come Brian Clough, sul quale sono stati fatti perfino dei film.

    “Grato a Tuchel per avermi dato l’idea di allenare”

    Tuchel: “Neymar e Mbappé sono la nostra forza”

    All’allenatore del Lipsia basterebbe far fuori il collega che lo ha lanciato, quel Thomas Tuchel che allena il Paris SG, contro il quale la squadra targata Red Bull si giocherà l’accesso alla finale di Lisbona. Intanto Nagelsmann ricorda il 2008, quando mosse i primi passi come scout per la squadra riserve dell’Augusta, guidata proprio da Tuchel. “Le sfide contro di lui sono sempre interessanti – dice – perché conosce a fondo il calcio. L’ho battuto raramente, ma questa volta spero vada diversamente. E’ chiaro che il Psg ha giocatori di qualità, recupererà Di Maria e Mbappé dovrebbe partire titolare. Per andare in finale, dovremo dare il massimo e giocare al top”. L’allenatore semifinalista più giovane nella storia della Champions spiega poi che con Tuchel c’è stima, ma non amicizia: “Non siamo mai stati particolarmente legati, anche se in molti lo dipingono come mio mentore -dice -. La nostra è sempre stata una relazione molto pragmatica, ma gli sono grato per avermi dato l’idea di diventare allenatore”.

    “Abbiamo fame di successi”

    Tre allenatori tedeschi in semifinale: è record

    Di sicuro per lui questo Lipsia-Psg non è una sfida Nagelsmann-Tuchel così come i match precedenti non lo erano stati contro Mourinho e Simeone. “Il calcio è uno sport di squadra – dice il tecnico del Lipsia – e siamo arrivati fin qui perché abbiamo giocato straordinariamente bene. Ora dobbiamo ripeterci. Comunque complimenti a Tuchel, è riuscito a togliere al Psg quel peso che era diventato lo scoglio dei quarti. Scambio di auguri con lui prima del calcio d’inizio? Ai media piacerebbe ma sono cose che non esistono nel mondo del calcio vero”. Come si fermano Neymar e Mbappé? “Sono due autentici top player. Contro di loro devi difendere da squadra, globalmente. Sarà difficile, ma dobbiamo costringere quei due a lavorare mettendoli sotto pressione. I miei stanno tutti bene e hanno tanta fame di successi: contro l’Atletico sono stati grandi e ora devono salire il prossimo gradino”.

    La probabile formazione
    LIPSIA (3-4-2-1): Gulacsi; Klostermann, Upamecano, Halstenberg; Laimer, Sabitzer, Kampl, Angelino; Nkunku, Olmo; Poulsen

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