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    Diretta Bologna-Monza ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    I brianzoli si collocano invece all11º posto e sono reduci da due K.O. consecutivi contro Napoli e Torino. Tuttavia, l’Europa è ancora visibile all’orizzonte del campionato, ma per raggiungerla servono punti e continuità. All’andata l’incontro tra Monza e Bologna finì 0-0.
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    Dove vedere Bologna-Monza: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Motta e Palladino è in programma sabato 13 aprile alle ore 20.45 al Dall’Ara. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulle piattaforme DAZN, SkyGo e Now e in diretta tv sui canali Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4k (213) e Sky Sport (251). 
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    Bologna-Monza, le probabili formazioni
    BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Beukema, Lucumì, Posch, Kristiansen; Freuler; Fabbian, Ferguson, Orsolini, Ndoye; Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta.
    A disposizione: Ravaglia, Calafiori, Corazza, De Silvestri, Ilic, Lykogiannis, Aebischer, El Azzouzi, Moro, Urbanski, Castro, Karlsson
    Indisponibili: Odgaard, SoumaoroSqualificati: SaelemaekersDiffidati: Calafiori, Kristiansen
    MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Pablo Marí, A. Carboni; Gagliardini, Pessina; V. Carboni, Zerbin, Colpani; Djuric. All. Palladino.
    A disposizione: Ravaglia, Calafiori, Corazza, De Silvestri, Ilic, Lykogiannis, Aebischer, El Azzouzi, Moro, Urbanski, Castro, Karlsson
    Indisponibili: Bettella, Caprari, D’Ambrosio, Machin, Mota, CarvalhoSqualificati: Caldirola, GomezDiffidati: Akpa Akpro, Djuric, Gagliardini
    ARBITRO: La Penna di Roma. ASSISTENTI: Peretti-Cipriani. QUARTO UFFICIALE: Ghersini. VAR: Marini. ASS. VAR: Guida.
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    Diretta Lecce-Empoli ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La gara di andata finì in parità con la rete di Banda e l’autogol di Rafia. Entrambe le formazioni inoltre riportano una sola vittoria nel bilancio delle ultime 5 partite giocate, gli uomini di Nicola sono però reduci dal successo contro il Torino, mentre Gotti torna al Via del Mare dopo il K.O. con il Milan.
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    Dove vedere Lecce-Empoli: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Gotti e Nicola è in programma sabato 13 aprile alle ore 15 allo stadio Via del Mare di Lecce. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma DAZN e sul canale 214 del satellite.
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    Lecce-Empoli, le probabili formazioni
    LECCE (4-4-1-1): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Almqvist, Ramadani, Blin, Dorgu; Rafia, Piccoli. Allenatore: Gotti.
    A disposizione: Brancolini, Borbei, Samooja, Venuti, Touba, Gonzalez, Berisha, Oudin, Pierotti, Banda, Sansone
    Indisponibili: Dermaku, KabaSqualificati: KrstovicDiffidati: Almqvist, Piccoli, Rafia
    EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Bastoni, Marin; Pezzella, Gyasi, Zurkowski, Cambiaghi, Cerri. Allenatore: Nicola
    A disposizione: Perisan, Seghetti, Goglichidze, Grassi, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Niang, Cacace, Cancellieri, Fazzini, Destro, Maleh
    Indisponibili: Berisha, Ebuehi, IsmajliSqualificati: nessunoDiffidati: Grassi, Gyasi
    ARBITRO: Mariani di Aprilia. ASSISTENTI: Colarossi-Di Monte. QUARTO UFFICIALE: Feliciani. VAR: Mazzoleni. ASS. VAR: Paterna. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Juventus ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Entrambi i club sono dunque chiamati a fare punteggio pieno, con la previsione tutt’altro che improbabile che possa trattarsi dell’ultimo derby per entrambi i tecnici. Il contratto di Juric, che di derby ne ha disputati 6, è in scadenza a giugno e per lui l’Europa è più un crocevia che una qualunque voce di bilancio da valutare nel complesso della stagione. Per Allegri, che ha la possibilità di superare Trappattoni e raggiungere il primato delle 14 vittorie contro il Torino, al momento non c’è altra via che allungare quanto più possibile la striscia di vittorie in Serie A e raggiungere la finale di Coppa.

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    Dove vedere Torino-Juventus: streaming e diretta tv

    Il match tra le formazioni di Juric e Allegri è in programma sabato 13 aprile alle ore 18 allo stadio Olimpico Grande Torino. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma DAZN e sul canale 214 del satellite.

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    Torino-Juventus, le probabili formazioni

    TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Buongiorno, Masina, Vojvoda; Rodriguez, Bellanova, Linetty, Ricci; Vlasic, Zapata, Sanabria. Allenatore: Juric.

    A disposizione: Gemello, Popa, Lovato, Sazonov, Tameze, Ilic, Lazaro, Savva, Kabic, Okereke

    Indisponibili: Djidji, Gineitis, Pellegri, SchuursSqualificati: nessunoDiffidati: Lovato, Ricci

    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Allegri.

    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Djalò, Alex Sandro, De Sciglio, Miretti, Alcaraz, Nicolussi Caviglia, Weah, Iling Jr, Yildiz, Kean.

    Indisponibili: MilikSqualificati: nessunoDiffidati: nessuno

    ARBITRO: Maresca di Napoli. ASSISTENTI: Costanzo-Passeri. QUARTO UFFICIALE: Piccinini. VAR: Irrati. ASS. VAR: Di Paolo.

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    Mazzola: “Inter, Lautaro non si tocca. E devi puntare alla Champions”

    “Non ho visto niente, non conosco nessuno, non parlo (ride, ndr). Ma è stata un’esperienza bellissima”. Comincia così la chiacchierata con un sempre gentilissimo Sandro Mazzola sulla sua visita nel centro sportivo nerazzurro ad Appiano Gentile di due giorni fa. Il leggendario calciatore, entrato nella Hall of Fame del Club nel 2022, ha vissuto sicuramente una giornata particolare: “Mi ha fatto impressione, quasi quasi stavo per girarmi e tornare indietro per colpa dell’emozione. Mi sono venute in mente subito tante cose belle. La prima? Un gol che avevo segnato proprio il primo giorno di allenamento, lì ad Appiano Gentile, quando ancora facevo parte della Primavera, non ancora della prima squadra”.
    Mazzola: “Scudetto contro il Milan sarebbe bellissimo”
    Mazzola ha pranzato con Marotta, potendo tra l’altro scegliere in un menù molto ricco, per ricevere anche e soprattutto un caloroso saluto da parte di tecnico e calciatori nerazzurri: “Devo dire che è stata una cosa bellissima, mi è piaciuta molta, mi hanno trattato come uno di loro, come fossi lì per giocare”.
    L’ex numero 8 prosegue: “Con chi mi sono intrattenuto maggiormente? Ho parlato di più con Inzaghi, ma sono stati tutti molto bravi, mi hanno fatto sentire a casa mia. Cosa ci siamo detti? Non le dico né cosa io ho detto al mister, né cosa lui ha detto a me (ride, nrd). Sono segreti!”.
    L’argomento si sposta poi sulla possibilità che l’Inter vinca lo Scudetto nelle prossime due partite di campionato: “Non mi faccia queste domande (ride, ndr). Vincerlo contro il Milan sarebbe bellissimo. Ma in generale faccio gli scongiuri (ride, ndr). Non diciamo che i nerazzurri hanno disputato un campionato incredibile, anche se è vero, perché altrimenti cambia tutto! Diciamo che la squadra gioca abbastanza bene, abbastanza però, non di più (ride, ndr)”.
    “Inzaghi come Herrera? No. E Lautaro non si tocca”
    Dopo aver proferito più di un concetto tra lo scaramantico e lo scherzoso, Mazzola promuove i calciatori dell’Inter: “Mi piacciono tutti”. Per spendere poi parole al miele per capitan Martinez e per il tecnico ex Lazio: “Lautaro non si tocca. Inzaghi mi piace, lo vedo come un allenatore di una volta, almeno in certe situazioni e quindi mi riporta indietro nel tempo. Se possiamo paragonarlo a Herrera? No, no lasci stare, il mago era il mago, unico! Però sicuramente Simone potrà anche lui diventare un allenatore importantissimo per la storia dell’Inter. Lasciamolo lavorare”.
    Col sogno che si possa arrivare davvero lontanissimo: “Se l’Inter deve puntare a vincere la Champions League l’anno prossimo? Assolutamente. Può e deve farlo”. In ogni caso, in un ipotetico confronto tra la grande Inter e la squadra attuale, non ci sarebbe, o quasi, partita: “Oh ragazzi, ma scherziamo? Vinceremmo noi! Colpo di tacco, tiro a effetto e palla all’incrocio (ride, ndr)”. L’argomento si sposta poi su un singolo calciatore, con il classe ‘42 che loda un’altra pedina fondamentale della squadra attuale.
    “Dimarco può diventare una bandiera”
    Nel suo ultimo libro, dal titolo “Cuore nerazzurro – una bandiera è per sempre” (edito da Piemme, ndr), Mazzola esalta ovviamente il suo legame, indissolubile, con quel club con cui ha conquistato tutto, diventando un’icona per i propri tifosi, oltre che il simbolo del nerazzurro per generazioni.
    Quel ruolo, forse, potrebbe un giorno essere ricoperto di Dimarco: “Oggi è diverso, esiste un altro calcio e un altro modo di fare. Certo è però che Dimarco è interista dalla nascita, potrebbe sicuramente diventare una bandiera. Gli vedi addosso la maglia anche se non ce l’ha”. Un sentimento, quello di provare un amore viscerale per il nerazzurro, che Mazzola proverà per sempre: “L’amore per l’Inter è rimasto intatto, c’è sempre. E non cambierà mai”. LEGGI TUTTO

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    Liverpool, ricavi record. Atalanta, assalto ai Top 20 d’Europa

    Liverpool-Atalanta non è soltanto la sfida fra i Reds, grandi favoriti per la vittoria finale in Europa League e la Dea che Anfield l’ha già sbancato (25 novembre 2020, Champions League, Gruppo D, quarta giornata, Liverpool-Atalanta 0-2, marcatori: Ilicic, Gosens). Il rapporto dell’autorevole Deloitte Football Money League, che ogni anno allinea le società europee, snocciolando i rispettivi dati di bilancio offre l’occasione per analizzare da un lato, la potenza del Liverpool e dall’altro la progressiva ascesa dell’Atalanta in campo internazionale.
    La stagione
    Sul campo, in questa stagione la squadra di Klopp ha ottenuto sinora questi risultati: in Premier, è in testa, appaiata all’Arsenal con 71 punti, ma i Gunners vantano una migliore differenza reti (+51 rispetto al +42 dei rivali) che, in caso di arrivo finale ex aequo, sarà decisiva per l’assegnazione del titolo. City permettendo, visto che i campioni d’Europa tallonano la coppa di testa accusando un solo punto di svantaggio. In Europa League, il Liverpool è approdato ai quarti di finale dopo avere vinto il proprio girone e avere eliminato lo Sparta Praga negli ottavi; in Coppa d’Inghilterra, la squadra è stata eliminata dal Manchester United nei quarti di finale, però ha vinto la Coppa di Lega battendo il Chelsea. L’Atalanta in campionato è sesta con 50 punti, ma deve recuperare la partita con la Fiorentina; in Europa League ha vinto il proprio girone e ha eliminato lo Sporting Lisbona nei quarti; in Coppa Italia deve giocare la semifinale di ritorno il 3 aprile a Bergamo contro la Fiorentina dopo essere stata sconfitta all’andata per 1-0.
    I bilanci
    La forza economica del Liverpool è impressionante. I dati dell’ultimo consuntivo parlano chiaro, sebbene si sia chiuso con una perdita di 8,1 milioni di euro.
    – Diritti tv e premi Uefa: 281,6 milioni.- Plusvalenze cessione calciatori: 39,4 milioni.- Incassi da stadio: 93 milioni. – Totale: 692,4 milioni.
    – Valore della produzione: 731, 8 milioni. – Costo della produzione: 737 milioni. – Differenza fra valore e costo della produzione: – 5,2 milioni.- Proventi e oneri finanziari: – 5,3 milioni.- Risultato prima delle imposte: -10,5 milioni.- Imposte: 2,4 milioni.- Perdita d’esercizio: -8,1
    Attualmente, il Liverpool occupa la posizione N.5 del ranking Uefa, l’Atalanta la N.21: sei anni fa era al N.104. La società bergamasca ha chiuso l’ottavo bilancio consecutivo in utile, nonostante nell’ultima stagione non sia scesa in lizza nelle coppe europee. I dati.
    – Fatturato: 103, 9 milioni di euro, così composto.- Diritti tv e premi Uefa: 59, 1 milioni.- Plusvalenze e cessioni calciatori: 63,2 milioni.- Incassi da stadio: 13,5 milioni.- Altri ricavi: 30,5 milioni.- Totale: 103, 9 milioni.
    – Valore della produzione: 193, 7 milioni.- Costo della produzione: 187, 4 milioni.- Differenze tra valore e costo della produzione: + 6,3 milioni.- Proventi e oneri finanziari: 0,6 milioni.- Risultato prima delle imposte: +6,9 milioni.- Imposte: 3,1 milioni.- Utile dell’esercizio: 3,8 milioni.
    (Fonte: ultimi bilanci ufficiali delle due società) LEGGI TUTTO

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    Rizzitelli e Toro-Juve: “Mi aspetto una grande gara da Zapata. E i due gatti…”

    Torniamo indietro di quasi 30 anni: cosa non si è ancora raccontato, di quel doppio confronto e più in generale di quella stagione?

    «Di via Ruggiero numero 4 a Orbassano, cioè della strada che mi avevano dedicato i tifosi presso il centro sportivo si è già scritto, ma la storia dei gatti credo sia nuova…».Quali gatti?

    «Pochi giorni dopo il secondo derby sono in giro per Torino e vengo avvicinato da una signora minuta, che mi si rivolge un po’ intimidita, con pudore molto torinese. Mi dice che per suo marito sono un idolo, e mi chiede se a margine di un allenamento fossi disponibile a scattare una foto con lui. Caspita, le rispondo io, molto volentieri. La signora apre un sorriso e aggiunge: “Sa, abbiamo appena preso due gatti, e mio marito ne ha voluto chiamare uno Rizzi e l’altro Telli”. Mi ha intenerito, e come lei il marito, quando poi ci siamo trovati per la foto».Dai gatti a Gatti, quello bianconero: come confermato contro la Fiorentina, la Juve è assai pericolosa, sui calci da fermo.

    «È vero, ma Buongiorno e Zapata sono calciatori che nel gioco aereo, nella propria come in quella avversaria, fanno la differenza. E poi il Toro marcherà a uomo, a differenza di quanto fatto dalla Fiorentina».

    Se però la concentrazione sarà quella vista contro l’Empoli…

    «Il Toro è stato anche sfortunato, ma soprattutto tanto deconcentrato nei momenti importanti. Ho visto solo il secondo tempo e l’ho trovato assurdo, anche perché generalmente quando la pareggi dopo il 90’ semmai la vinci, ma quasi mai la perdi. Sono curioso di vedere se i granata accuseranno la mazzata, o se la sconfitta di Empoli avrà l’effetto di stimolare una reazione. La Juve al contrario viene da due successi, in Coppa Italia e in campionato, rinfrancanti. Chi è sfavorito nel derby la può ribaltare, ma dipenderà dall’atteggiamento dei granata».Cosa serve, in tal senso?

    «Noi eravamo più deboli della Juve, ma li affrontavamo con lo stesso spirito che anima i tifosi».Tra i granata chi potrà essere l’uomo derby?

    «Buongiorno lo sentirà più di ogni altro, ma io mi aspetto una partita speciale da Zapata. È il vero valore aggiunto della squadra, e ancora non capisco perché l’Atalanta se ne sia liberata. Non veniva da una grande stagione, ma resta un trascinatore come lo è stato in nerazzurro, in campionato e forse ancora di più in Europa. L’avrei visto bene pure nella Roma, poi è stato bravo il Toro a chiudere l’operazione».Chi schiererebbe assieme a Zapata, nell’attacco granata?

    «Senza dubbio Sanabria».Non quello di Empoli, però?

    «Lui cerca sempre di segnare gol belli, mentre gli manca la cattiveria al tiro: qualche volta la porta va anche spaccata calciando con potenza».Vlasic può dare di più?

    «Ha qualità enormi, tanto che qualche volta mi fa incazzare perché non le sfrutta: è bello a vedersi, ma ancora poco incisivo».Quante chance ha il Toro di andare in Europa?

    «Meno di quelle che ha la Juve di entrare in Champions: molto dipenderà dall’esito del derby, visto che alla fine del campionato manca poco».Dopo una lunghissima serie di delusioni a cosa può aggrapparsi, il tifoso granata, in vista di sabato?

    «Torno a quanto ho già detto: se i calciatori ci crederanno come i tifosi, faranno loro la voglia di vincere della gente, i valori potranno essere ribaltati». LEGGI TUTTO

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    Sekulov, sempre più Juve: ufficiale il rinnovo con il club bianconero

    Nikola Sekulov e la Juventus ancora insieme: il classe 2002 ha prolungato il suo contratto con il club bianconero. Una vita insieme: l’approdo nel 2016 fino a diventare il calciatore con più presenze nella storia della Next Gen, oltre ad esordire in Serie A con la prima squadra dieci giorni fa, in occasione della gara contro la Lazio. In mezzo una breve parentesi con la Cremonese in Serie B. Ora la Juve annuncia il prolungamento del suo contratto fino al 2027.
    Sekulov e la Juve ancora insieme
    Questa la nota diramata dal club bianconero per annunciare l’accordo: “Dopo il suo rientro nella finestra di mercato invernale, ora è ufficiale anche il rinnovo: Nikola Sekulov estende il suo contratto con la Juventus fino al 2027. Un’altra bella notizia, dunque, dopo il rientro dal prestito alla Cremonese a inizio gennaio. Dal suo ritorno in bianconero è sempre stato presente e ha arricchito le sue prestazioni con quattro gol e due assist in dodici partite con la Next Gen, diventando un tassello sempre più importante nel girone di ritorno per la squadra allenata da Massimo Brambilla”.
    Poi l’excursus sulla sia vita in bianconero: “Approdato in bianconero nel 2016, Nikola ha svolto il percorso nel nostro Settore Giovanile fino ad arrivare a giocare stabilmente con la Next Gen (prima Under 23, ndr) – della quale è primatista per numero di presenze, 94 al momento – e a esordire anche in Prima Squadra, circa un anno dopo la prima convocazione datata 19 marzo 2023, in occasione del match di Roma contro la Lazio di sabato 30 marzo 2024. Congratulazioni per il rinnovo, Nikola!”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    UDINE – Lo scudetto è da raggiungere il prima possibile: questa la regola nello spogliatoio Inter che si prepara per il positicpo del 31° turno di Serie A sul campo dell’Udinese. Simone Inzaghi schiererà la migliore squadra possibile, con tutti i titolari in campo per cercare di raggiungere l’obiettivo della seconda stella e provare a puntare ogni record possibile a partire dal traguardo dei 102 punti ottenuto della Juventus di Antonio Conte nell’annata ’13-14. Al Bluenergy Stadium ci sarà dunque la migliore Inter possibile che dovrà fare a meno solamente di Bastoni, al suo posto Carlos Augusto, rimasto a Milano per precauzione. Per contrastare la ‘ThuLa”, Cioffi si affida ad Udinese che vuole allontanare il più possibile l’incubo retrocessione. Davanti dovrebbe toccare ad un inedito suo Pereyra-Thauvin con il capitano a supporto di un francese protagonista fondamentale della fase conclusiva dei friulani. Con questa soluzione si libera il posto di esterno destro di centrocampo dove le opzioni portano a Ferreira-Ehizibue o Ebosele.. A spingere stasera i friulani ci sarà un Bluenergy Stadium tutto esaurito.
    Udinese-Inter, le formazioni ufficiali
    UDINESE (3-5-1-1): Okoye, Perez, Bijol, Giannetti; Ferreira, Lovric, Walace, Samardzic, Kamara, pereyra, Thauvin. All. Cioffi. A disposizione: Silvestri, Padelli, Tikvic, Kristensen, Kabasele, Ebosele, Zemura, Payero, Zarraga, Ehizibue, Success, Brenner, Davis. Indisponibili: Ebosse, Deulofeu. Squalificati: Lucca. Diffidati: Giannetti, Perez, Success, Thauvin.
    INTER (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Martinez, Thuram. All. Inzaghi. A disposizione: Audero, Di Gennaro, Stabile, Bisseck, Darmian, Buchanan, Asllani, Stankovic, Frattesi, Sensi, Klaassen, Sanchez, Arnautovic. Indisponibili: Bastoni, Cuadrado, De Vrij. Squalificati: -. Diffidati: Martinez, Mkhitaryan, Pavard.
    ARBITRO: Piccinini di ForlìASSISTENTI: Vivenzi-CecconiIV UOMO: Vivenzi-CecconiVAR: SerraASS VAR: Aureliano
    Udinese-Inter, tutte le quote LEGGI TUTTO