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    Lautaro, Dimarco, Zhang e gli altri: gli (ex) amici delusi da Lukaku

    Il belga prova a riallacciare i contatti con il mondo nerazzurro, ma lo spogliatoio si sente tradito e ora è mal disposto. Dal Toro all’esterno, dal Presidente a Bastoni: ecco chi sono quelli con cui Big Rom ha costruito un rapporto più intenso. E Barella…

    Quando si resta soli, si va dagli amici. Lukaku, all’Inter, era circondato di affetto, ha tagliato i ponti e ora prova a ricucire. E l’aggancio tra Romelu e Milano sono, appunto, i “fedelissimi”, coloro i quali con il belga hanno creato un feeling intenso, amichevole e anche scherzoso. Ma appunto per questo – per il rapporto di fiducia, stima reciproca, confidenza – molti si sono sentiti traditi. Più si è legati, più la rottura fa male. LEGGI TUTTO

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    Crespo: “Okafor? Sarei contento per il Milan se arrivasse a 10 gol”

    L’ex rossonero sull’ultimo colpo di mercato: “È un attaccante che fa molto movimento, non è un classico centravanti. E non ha mai giocato nel campionato italiano, che nel suo ruolo è il più duro del mondo. Io lo so bene…”

    Il Milan punta forte su Noah Okafor per rinforzare il pacchetto offensivo. Hernan Crespo, attaccante rossonero nel 2004-05 e adesso allenatore dell’Al-Duhail in Qatar, valuta l’affare.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, Dimaro è tutta azzurra

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Da Sosa e Cavani a Osimhen, De Laurentiis è il mago dei numeri 9

    Tutto iniziò col Pampa in C, poi El Matador, Higuain… Il presidente non sbaglia mai il centravanti

    In principio non c’erano manco le maglie e i palloni, nel settembre del 2004, ma il centravanti sì. Quello non mancava per il primo ritiro della Napoli Soccer nata dalle ceneri del vecchio Napoli. A Paestum, il primo ad arrivare fu Roberto Sosa, nel solco della storia argentina che distingue il club azzurro. Il Pampa traghettò il Napoli dall’inferno della C fino a riportarlo in A. Questo per dire che fra il centravanti – inteso come ruolo – e Aurelio De Laurentiis c’è un feeling particolare, quasi magico.  LEGGI TUTTO

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    Le lamentele di Mourinho che pensa a sé e non alla Roma

    Il motivo del contendere adesso è Morata. Ma è logico che la società pensi a Scamacca

    E così, dopo aver messo all’indice tanti giocatori che non gli piacevano; dopo aver messo fuori rosa Karsdorp con l’accusa di essere un “traditore”; dopo aver ingaggiato una furibonda polemica con gli arbitri italiani; dopo aver affrontato Taylor nel garage di Budapest; José Mourinho ha ripreso il suo contenzioso, fatto di provocazioni e battute, addirittura con la sua società.  LEGGI TUTTO

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    Calcio, quelle tournée… dell’altro mondo

    La moda delle esibizioni delle italiane fuori dall’Europa inizia nel 1914 con il Toro di Pozzo in Sudamerica: una marcia trionfale tra i nostri immigrati. Poi il Genoa e le milanesi, l’omaggio a Mandela ma senza Gullit…

    La tournée del secolo parte da Milano, dalla Scala della Musica. Ottobre 1920. Arturo Toscanini, il più grande direttore d’orchestra di tutti i tempi, porta i 97 uomini della neonata squadra strumentale scaligera in giro per il mondo. Il ritmo della tournée è infernale: 237 giorni, dal 23 ottobre 1920 al 16 giugno 1921. In totale 125 concerti, media di un concerto in meno di due giorni, in 68 città. Due traversate oceaniche, mal di mare a ondate. Toscanini, appassionato anche di alpinismo e di boxe (tifoso di Primo Carnera), offre ai suoi professori bottiglie di vin santo, regalate da Gabriele D’Annunzio. “Bevete, fanno bene anche contro la nausea”. Poi 24 mila chilometri in treno. La godibilissima storia è raccontata per la prima volta, con documenti e cronache d’epoca, da Mauro Balestrazzi nel libro ‘La tournée del secolo. Toscanini e la straordinaria rinascita dell’Orchestra della Scala’. Per 35 anni giornalista alla Gazzetta dello Sport, il nostro “Bal”, che scriveva di musica anche sulla “rosea”, svolge una straordinaria ricerca di archivio. Il libro è ricco di fotografie, locandine e giornali dell’epoca. Alcuni titoli della stampa americana: Toscanini è “genio”, “superlativo”, “superbo”, “great maestro”. Un trionfo.  LEGGI TUTTO

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    Il calcio senza cuore e il grande pericolo di rovinare tutto

    Giocatori che vanno in campionati senza storia, trasferimenti continui: ma per gli innamorati la maglia non è uno straccio

    Tutti in Arabia Saudita o dove il contante tintinna. Tutti a cambiare maglia, in una girandola in cui si dichiara che non esiste più alcun senso di appartenenza. So bene che è sempre successo, ricordo il passaggio di D’Amato dalla Lazio alla Roma, quello di Sinisa, o lo scambio Boninsegna-Anastasi tra Inter e Juve e tanti altri. LEGGI TUTTO