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    Sacchi: “L’Inter è più forte, ma ha un difetto. Milan, puoi ribaltarla così”

    I rossoneri devono provare ad aggredire subito senza dare respiro agli interisti, che spesso concedono spazio a chi li attaccaUn mio amico, quando deve sostenere la tesi dell’imprevedibilità della vita (e dunque anche del calcio), ripete che soltanto i treni hanno la strada segnata: corrono su e giù per i binari e non c’è verso di spostarli. Ma noi uomini il destino lo abbiamo nelle nostre mani, nei nostri piedi, nelle nostre teste, e quindi, trasferendo il discorso sul prato dove oltretutto rimbalza un pallone, non ci può essere un risultato già scritto: nulla è mai finito fino a che l’arbitro non fischia tre volte, tutto è sempre in divenire. LEGGI TUTTO

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    Emre: “Inter, ti aspetto nella mia Istanbul. Quanto ho pianto dopo il ko del 2003”

    L’allenatore turco è nato nella città che ospiterà la finale, dove ora allena il Basaksehir: “Se avessimo battuto il Milan avremmo vinto la Champions League. Ho visto il derby d’andata allo stadio: Barella vuole sempre vincere, come me. E per il futuro tenete d’occhio Guler”Lo scorso 10 maggio, giorno del derby d’andata Milan-Inter, Emre Belozoglu era allo stadio. Nonostante viva nella città in cui è nato, a 1900 chilometri di distanza in linea d’aria, è salito su un’aereo e ha occupato un posto sugli spalti del Giuseppe Meazza. Anzi, due, perché ha portato con sé il figlio che è tifosissimo nerazzurro con cui vorrebbe ammirare la sua ex squadra proprio all’Ataturk: “Il mio cuore è ancora all’Inter! In tribuna ci sarebbe un vecchio calciatore, io, con un nuovo tifoso, ovvero mio figlio”. LEGGI TUTTO

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    Le sedute extra, la dieta, la marcatura di… Farris: come Lukaku è tornato Big Rom

    Il belga è quasi irriconoscibile rispetto a inizio 2023: è tornato dominante e ha ritrovato una condizione fisica ottimale grazie ad accorgimenti su misura che gli hanno permesso di mettersi alle spalle gli infortuniLe immagini non corrispondono, come nei polizieschi statunitensi quando l’identikit disegnato a matita sulla base dei racconti dei testimoni serve a trovare un fuggitivo. In questo caso, il Romelu Lukaku tratteggiato a inizio 2023 non può essere lo stesso che da un mese a questa parte se la dà a gambe inseguito dalle difese italiane ed europee. Forse è per quello che non riescono ad acchiapparlo: è irriconoscibile rispetto alle prestazioni in maglia nerazzurra in inverno. Provate a prenderlo, ora, Big Rom. LEGGI TUTTO

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    La Lombardia è rossonera, al sud comanda l’Inter: la mappa del tifo

    10 macroregioni sono rossonere, Inter con più fan in 6. Il presidente Palazzi: “Il legame con una squadra, per i giovani, non è più così indissolubile”Domani mattina, a scuola o al lavoro, portate il nastro bianco e rosso, quello con cui la Polizia delimita la zona del crimine. Servirà a isolare le zone nerazzurre da quelle rossonere, perché il giorno dopo questo (n)euro derby può essere spigoloso. Chi arriverà da fuori, tranquilli, riconoscerà tifo e appartenenze dall’espressione, dagli occhiaie, dai sorrisi che non se ne vanno. LEGGI TUTTO

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    Il derby di 20 anni fa dietro le quinte: “Milanello isola felice, Ancelotti il migliore”

    Vittorio Mentana, ex direttore della comunicazione rossonera, ci racconta com’erano i rapporti con la stampa vent’anni fa, nel primo confronto in Champions tra Inter e MilanL’ultima parola spetta al campo, ma sono molto importanti anche quelle prima. E’ impossibile ridurre un derby in semifinale di Champions soltanto all’evento sul campo. Dietro una sfida del genere si muove un mondo intero, che non solo è enorme ma deve anche essere perfetto. Perché in certi casi il modo in cui si “comunica” è tutto. Vittorio Mentana vent’anni fa, quando Milan e Inter si sfidarono per la prima volta nell’euroderby, era il direttore della comunicazione del club rossonero (poi team manager qualche anno dopo). E ci racconta un dietro le quinte poco noto ma decisamente interessante. LEGGI TUTTO