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    Juve in campo con la Next Gen. Vlahovic gol, come stanno Rabiot e Perin

    Imperativo guardare avanti. Ieri il pareggio maturato contro l’Atalanta, che ha lasciato l’amaro in bocca in casa Juventus perché arrivato dopo una rimonta imponente, e con un senso di spaccatura allo Stadium. Oggi i bianconeri di Massimiliano Allegri pensano già alla prossima sfida. Sul loro cammino, domenica nel lunch match, ci sarà il Genoa di Alberto Gilardino, una delle più grandi sorprese del campionato di Serie A.
    Juve, verso il Genoa: come stanno Rabiot e Perin
    Nel day after del match con l’Atalanta, Juve subito in campo per la seduta di allenamento. I bianconeri che sono scesi in campo contro la squadra di Gian Piero Gasperini hanno svolto una seduta di scarico tra piscina e fisioterapia. Gli altri, invece, sono stati impiegato in una partitella in famiglia di 45′ con i ragazzi della Juve Next Gen che ieri non sono scesi in campo nella sfida al Moccagatta col Pontedera. In gol Dusan Vlahovic (ieri assente contro i nerazzurri per squalifica) e Samuel Mbangula.
    Per ciò che concerne la situazione degli acciaccati, sia Adrien Rabiot (ieri premiato per le 200 in bianconero) che Mattina Perin hanno svolto una seduta di allenamento differenziato: le loro condizioni andranno valutate. Domani giornata di riposo per tutti, con la squadra che si ritroverà mercoledì agli ordini di mister Allegri per la ripresa. LEGGI TUTTO

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    Gineitis-Torino, è ufficiale il rinnovo di contratto: comunicato e dettagli

    Gvidas Gineitis ha conquistato tutti con le sue recenti prestazioni. E il Torino ha deciso di rinnovargli il contratto. Contro il Napoli, nella gara pareggiata al Maradona, ha giocato in modo convincente, catturando palloni e giocandoli con precisione. Juric l’ha sempre utilizzato con il contagocce – anche se nell’ultimo periodo ha invertito questo trend – però ne ha sempre apprezzato le capacità tecniche e di apprendimento. Un percorso di crescita importante quello che ha fatto il centrocampista lituano, arrivato a Torino nel gennaio del 2022. Già nelle sue prime presenze con la Primavera ha dimostrato qualità importanti tanto da convincere il tecnico a chiamarlo e tenerlo in pianta stabile con i grandi. Per lui è arrivato anche il meritato rinnovo, un segnale della fiducia che il club nutre nei suoi confronti. 
    Rinnovo Gineitis, il comunicato del Torino
    Il centrocampista lituano ha dunque messo la firma sul prolungamento di contratto con il club granata. L’ha meritato per le prestazioni sul campo e la costanza negli allenamenti oltre a rappresentare il futuro della società. Il Torino a gennaio ne ha bloccato la partenza – direzione Ternana – per concedergli più spazio in Serie A. Di seguito la nota pubblicato sul sito ufficiale: “Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Gvidas Gineitis fino al 30 giugno 2028. Classe 2004, è giunto al Torino nel gennaio 2022 andando a rinforzare la rosa della formazione Primavera. Le sue qualità tecniche, la serietà e la costanza negli allenamenti lo hanno portato ben presto in orbita Prima Squadra. Ha esordito in Serie A il 10 febbraio 2023, a San Siro contro il Milan. Per lui in totale 17 presenze con la maglia granata e 12 con quella della nazionale lituana. Avanti insieme: buon lavoro e Sempre Forza Toro!”. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “L’allenatore della Juventus non può dire una frase del genere”

    Futuro Allegri, Ravanelli: “Non sono convinto”
    La Juve e Allegri è il grande punto interrogativo, perché la squadra ha perso la verve del girone d’andata e nelle ultime settimane ha perso tantissimi punti, non soltanto dall’Inter ma si è vista anche superare in classifica dal Milan. Il tifo si è diviso sul tecnico livornese: se all’Allianz Stadium è stato esposto uno striscione per i suoi 1000 punti in Serie A – oltre a qualche fischio tra primo e secondo tempo – non è  stata la stessa cosa sui social visti i continui commenti negativi.
    Anche Ravanelli qualche tempo fa si era espresso così circa il futuro sulla panchina della Juve di Allegri: “Credo che la cosa più importante per lui sia capire se questa Juventus con qualche innesto possa essere competitiva sia in Champions che in campionato. Vorrà delle certezze e giocatori di grande qualità. Per questo non sono convinto che possa rimanere ancora sulla panchina della Juventus. I tifosi non sono contenti di questa Juventus, soprattutto perché dopo la partita contro l’Inter si  è sciolta come la neve al sole”.  LEGGI TUTTO

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    Allegri, sentito Pasalic? “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”

    TORINO – Termina con un pari il big match dello Stadium tra Juventus e Atalanta. Gara decisa dalle reti di Cambiaso e Milik per i bianconeri di Allegri e dalla doppietta di uno scatenato Koopmeiners per la Dea. Il centrocampista olandese, obiettivo di mercato estivo della Vecchia Signora, ha aperto e chiuso i conti con due reti che vanno ad aggiornare i numeri della stagione della definitiva consacrazione del numero 7 nerazzurro. Al termine della partita è il compagno di squadra Mario Pasalic ad esaltarne la prestazione: “Koopmeiners è cresciuto molto, sta facendo cose importanti e siamo contenti di averlo. Speriamo faccia ancora tanti gol. Adesso pensiamo allo Sporting, se passiamo vedremo i sorteggi. Non sarà facile ma siamo pronti”.
     “Schema Koopmeiners non riesce mai perché ci studiano”
    Il centrocampista croato ha proseguito ai microfoni di Danz “Eravamo in vantaggio quindi un po’ di rammarico c’è ma il punto ci sta, certo siamo venuti per vincere ma anche non perdere in casa della Juve è un buon risultato. Abbiamo perso quella partita che contava molto col Bologna ma dobbiamo recuperare punti, prima della sosta c’è un’altra gara importante con la Fiorentina ma ci penseremo dopo lo Sporting”. Sulla prima rete della partita, arrivato su schema di punizione con l’assist di Pasalic per Koopmeiners, il centrocampista della Dea spiega: “Il gol è uno schema, oggi ci siamo riusciti e siamo molto contenti”. LEGGI TUTTO

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    Allegri e la spaccatura Juve allo Stadium: tra striscioni, svolta e capolinea

    Non serviva la partita di ieri sera con l’Atalanta per scoprire quanto Massimiliano Allegri sia una figura, per così dire, divisiva all’interno dell’opinione pubblica bianconera. Ma la spaccatura all’interno della tifoseria tra chi ancora sostiene Allegri e chi invece vorrebbe un cambio di gestione è emersa in maniera chiara all’Allianz Stadium a metà gara: quando il signor Guida ha fischiato la fine del primo tempo, dalle tribune sono arrivati fischi, in parte coperti dalla reazione della Curva Scirea. Dalla Sud solo sostegno e applausi per la squadra e soprattutto per Allegri, con tanto di striscione sui 1000 punti in bianconero superati e cori ad hoc ai quali l’allenatore ha prontamente risposto con un saluto.

    Juve, tifo diviso in due

    C’è dunque una spaccatura che a questo punto è riscontrabile non solo sui social, ma anche in un teatro rimasto finora piuttosto neutrale come lo Stadium: anche a fine gara, dopo il 2-2, si è sentito qualche fischio mentre dalla Sud non è mai mancato l’apporto. E la divisione all’interno dell’opinione pubblica juventina rischia di diventare ancora più netta se non ci sarà una svolta. Anche se per qualche tifoso l’avventura di Allegri è arrivata al capolinea, al di là di obiettivi e contratti. LEGGI TUTTO

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    De Rossi, la Roma e il vecchio modulo: “La squadra è in rigetto”

    Daniele De Rossi è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare il pari della Roma contro la Fiorentina arrivato in extremis grazie alla rete di Llorente. Il tecnico giallorosso ha dichiarato: “Non penso che sia colpa del giallo a Mancini. Il nostro atteggiamento, loro vincevano troppe seconde palle. Forse qualche mia scelta non ha aiutato al 100%. Abbiamo fatto un primo tempo moscio sotto tutti i punti di vista. Secondo tempo molto meglio, abbiamo preso il pallino in mano ma calciato troppo poco in porta”. Poi sul modulo utilizzato nel primo tempo ha aggiunto: “Quando le cose non vanno bene uno deve farsi un’analisi. Dopo le coppe abbiamo sempre fatto tre brutti primi tempi e ogni volta li mettevo a tre per dargli più sicurezza. Forse non ne hanno bisogno. Quando li vedo stanchi, ritorno ad un sistema che li ha fatti sentire sicuri per tanto tempo. Erano quasi insuperabili a 5, almeno così mi ricordo ma forse sono in rigetto di quel modulo”.
    L’analisi della gara
    “Nelle ultime partite avevo una bella impressione per come giocavamo. Anche nel secondo tempo abbiamo tirato troppo poco, dobbiamo risolvere questa cosa ma ci sono anche gli avversari. Abbiamo preso il 2-1 quando stavamo giocando meglio, pensavo di poterla vincere. Pii ci sono le individualità come il portiere che ha parato un altro rigore”. Poi su Llorente e Mancini ha dichiarato: “Llorente ha una qualità impressionante, sprecato per un difensore. In carriera qualche gol l’ha fatto e Ndicka gli dà una palla d’oro. Gol bellissimo provato e riprovato in allenamento (ride). Con Mancini non devo parlare, il discorso è chiaro. Lo stadio chiedeva il secondo giallo più di un gol. non è un cambio tattico o tecnico ma era per prevenire un’espulsione. SI respirava forte questa protesta. L’arbitro lo avrebbe buttato fuori”.

    De Rossi su Dybala e Aouar
    “Dybala ha fatto una grande partita. Ha preso palla in posizioni meno consone a quelle solite. Ha speso dato una mano per costruire. Mi è piaciuto, è uscito ma non ha niente di particolare, è solo un po’ affaticato ma ci sta. Aouar è molto forte. Ha fatto un bel gol che gli darà morale. Sono contento che abbia fatto 90 minuti. Si merita di essere in questo gruppo perché si è sempre allenato con grande intensità. Vede che mi piace la sua evoluzione. Con il morale alle stelle ci può dare una mano”. LEGGI TUTTO

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    Italiano su Fiorentina-Roma: “La malasorte ci perseguita”. E sui rigori…

    FIRENZE – “Ci dispiace perché ancora una volta veniamo castigati all’ultimo pallone, abbiamo un po’ di malasorte che ci perseguita ma la prestazione è stata eccellente contro una squadra in salute”. Così l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano commenta a Dazn il pareggio contro la Roma in campionato: “A due mesi dalla fine non possiamo restare a recriminare, ci teniamo la prestazione e pensiamo alla prossima partita”, ha aggiunto.
    Su Fiorentina-Roma
    Una Fiorentina che ha sbagliato il quinto rigore in questo campionato:”Ci siamo fermati più di una volta a provarli, tutti quelli che hanno sbagliato sono rigoristi. Più che continuare a lavorare non possiamo fare, sta sbagliando gente che in allenamento fa gol. In questo momento stiamo pagando in maniera eccessiva gli errori dal dischetto, dobbiamo cercare di risolverlo”, ha detto ancora Italiano. “Sono punti persi, partite non vinte, amarezza da smaltire in fretta perché giovedì abbiamo già un’altra partita. Resta la soddisfazione per aver giocato alla grandissima contro una squadra forte come la Roma, penso che continuando così qualche partita la vinceremo. Siamo sulla strada giusta per il finale di stagione”, ha concluso Italiano. LEGGI TUTTO

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    Llorente salva la Roma: De Rossi ferma la Fiorentina al 95′

    Fiorentina e Roma pareggiano al Franchi nel posticipo serale della 28esima giornata di Serie A. La gara termina col punteggio di 2-2: per i viola in gol Ranieri e Mandragora, per i giallorossi Aouar e Llorente che la pareggia oltre il 95esimo minuto. In classifica la Roma resta quinta ma rosicchia un punto al Bologna, caduto ieri in casa contro l’Inter. La Fiorentina spreca una golosa occasione per avvicinarsi al quinto posto e resta ottava a 43 punti.

    Fiorentina-Roma: la cronaca

    La Fiorentina domina il primo tempo della sfida contro la Roma: in vantaggio con Ranieri sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la Viola spreca diverse occasioni per raddoppiare sia con Belotti che con Sottil. Nel secondo tempo la Roma torna in campo con un piglio diverso e al 58° pareggia con Aouar di testa. La squadra di Italiano torna di nuovo in vantaggio con Mandragora, abile a sfruttare un’indecisione della difesa giallorossa. La Fiorentina ha l’occasione per chiudere la gara al minuto 80 con Biraghi che si fa ipnotizzare da Svilar dagli undici metri. La gara sembra chiusa ma al 95° la Roma la pareggia: cross di Pellegrini, sponda di testa di Ndicka e Llorente, con un grande esterno destro, la piazza sotto la traversa alle spalle di Terracciano. LEGGI TUTTO