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    Frosinone show, Grosso in fuga. Pari Genoa, il Parma di Pecchia torna a correre

    Non sbaglia il Frosinone che nell’11° turno di Serie B passa per 2-1 sul campo del Cosenza conquistando la vetta in solitaria in attesa di Genoa-Brescia. Grosso ribalta la formazione di Dionigi, avanti subito con Merola, grazie alle reti di Moro e Mulattieri salendo a quota 24 e guadagando un momentaneo +3 sulla formazione di Blessin. In piena zona playoff sorride il Parma di Pecchia che torna a vincere, battendo di misura il Como con la rete di Del Prato e aggancia la Reggina di Filippo Inzaghi, a 19 punti, che fa 1-1 a Cagliari grazie alla risposta di Gagliolo al vantaggio iniziale di Lapadula. Scala posizioni anche l’Ascoli che con la quarta rete consecutiva di Dionisi e la firma finale di Collocolo passa in esterna per 2-0 su un Venezia in caduta libera (in dieci nel finale per l’espulsione del portiere Joronen) e fermo al 18° posto.
    Serie B, i risultati
    Serie B, un punto per Cannavaro e De Rossi. 1-1 tra Genoa e Brescia
    Dopo due ko consecutivi torna a muovere la classifica il Benevento di Cannavaro: termina 0-0 la sfida del Vigorito contro il Pisa. Resta ancora imbattuto Daniele De Rossi sulla panchina della Spal che nel match casalingo contro il Sudtirol passa subito in avanti con Meccariello per poi essere raggiunto nella ripresa dall’incornata di Zaro. Reazione del Palermo che ritrova i tre punti dopo 50 giorni vincendo in trasferta per 2-0 contro il Modena: decisive le reti nel primo tempo di Brunori su rigore e Valente. In chiusura di giornata, finisce 1-1 il big match del Ferraris tra il Genoa e il Brescia. I rossoblù passano in vantaggio con Jagiello al 31′, ma la formazione di Clotet riesce ad acciuffare il pareggio al 94′ con la rete di Cistana.
    Serie B, la classifica

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    Genoa e Frosinone tentano la fuga

    TORINO – Dopo l’anticipo Bari-Ternana (0-0), l’11ª giornata di Serie B prosegue oggi con sei partite alle 14 e una alle 16.15, il big match Genoa-Brescia. Nei rossoblù assente il portiere Martinez (problema alla spalla), lo rileva Semper (che non è una seconda scelta). I lombardi non vincono a Marassi dal 1979, i liguri vogliono tentare la fuga e Blessin, dopo una settimana perfetta (vittorie in campionato a Cosenza e Terni, Spal superata in Coppa Italia), chiede ai suoi di tenere questo passo che ha portato il Grifone in vetta. Discorso analogo per l’altra capolista, il Frosinone di Grosso che è di scena a Cosenza, coi calabresi reduci da tre sconfitte di fila in cui hanno incassato 10 gol e con Dionigi che si gioca la panchina. Partita delicatissima per il Benevento: arriva il Pisa, che da quando è tornato D’Angelo non ha mai perso (8 punti in 4 gare), Cannavaro che invece ha raccolto due punti in 4 uscite, se la giocherà con una formazione assai rimaneggiata (10 assenti). In caso di ulteriore ko, può succedere di tutto, visto che l’ex difensore aveva già rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta di sabato scorso a Como (respinte da patron Vigorito). Partita verità per il Cagliari di Liverani che ospita la Reggina di Inzaghi: i sardi non possono più sbagliare, rischiano di perdere il treno per la A e devono mettersi alle spalle una settimana difficile (lunedì il ko di Ascoli, poi le separazioni dal ds Capozucca e dal dg Passetti). Ma anche gli amaranto non se la passano bene, vengono da 2 sconfitte di fila, la squadra ha perso l’efficacia delle prime giornate. Tuttavia, Inzaghi dice di voler andare a Cagliari per comandare e tornare a lottare per la A diretta. Per il Parma, reduce dal ko di Bolzano in casa del Sudtirol, sarebbe il momento di tornare a correre: al Tardini c’è il Como, che dall’arrivo di Longo in panchina ha ottenuto 6 punti in 4 gare, anche se resta molto al di sotto delle sue possibilità. Parma comunque rimaneggiassimo: 13 gli assenti, in porta, fuori Chichizola e Buffon, tocca di nuovo a Corvi, parmigiano doc. Occhio anche a Modena-Palermo, nei siciliani inizia a vacillare la panchina di Corini (2 punti nelle ultime 5 gare, coi rosanero in zona retrocessione) mentre gli emiliani cercano l’acuto per archiviare il ko di Pisa di domenica scorsa, arrivato dopo 3 vittorie di fila. Bell’esame per la Spal di Daniele De Rossi che dopo il 5-0 inflitto al Cosenza attende la rivelazione Sudtirol: da quando c’è Bisoli in panchina, gli altoatesini non hanno mai perso, mettendo insieme i 17 punti attuali (in 7 uscite). De Rossi vuole cavalcare l’entusiasmo per il 5-0 sul Cosenza di 7 giorni fa ma il Sudtirol ha tutt’altro spessore, bel test insomma. E attenzione anche alla panchina di Javorcic: il suo Venezia non ha mai vinto in casa, è reduce dal pari di Brescia e oggi arriva l’Ascoli, gasato dalle ultime due uscite, in cui ha vinto a Bari e battuto in casa il Cagliari. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Cittadella.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    “Realizzate il sogno di Caglari e della Sardegna”

    TORINO – Cagliari è ancora stordita dall’ennesima rivoluzione dirigenziale messa in atto dal presidente Giulini, ormai sempre più “uomo solo al comando”: via il dg Mario Passetti e, soprattutto, il ds Stefano Capozucca. La rottura con quest’ultimo ha suscitato molto scalpore e alimentato voci e tensioni. Oggi il Cagliari è atteso da una sfida difficilissima contro la Reggina di Pippo Inzaghi, uno dei candidati in estate alla panchine dei sardi per scelta dello stesso ds. Giulini, invece, virò coneicsione su Liverani. Dopo l‘esonero Capozucca ha scritto ai giocatori una lettera d’addio. Una lettera toccante in cui chiede ai “suoi ragazzi” di dare il massimo per it tifosi sardi. Eccola,
    Cari ragazzi, Vi scrivo queste righe nel cuore della notte. Una notte insonne, fatta di pensieri, ricordi che si accavallano l’uno sull’altro. Non è facile per me, però è arrivato il momento di salutarsi. E mi dispiace non essere lì con voi per farlo di persona. Però credetemi… l’emozione è talmente forte che purtroppo non sarei riuscito a spiegare, a raccontarvi tutto quello che ora vi dirò. Con la mente ritorno allo scorso maggio, a quella maledetta notte di Venezia. Soprattutto quelli di voi che sono qui da più tempo lo sanno bene: il Cagliari rappresenta tanto (a volte tutto) per tanta gente. Una città, una regione, vive dei risultati della squadra. Penso per esempio a quei tifosi che ci accompagnano sempre, in casa e fuori, facendo tanti sforzi e sacrifici. A quelle persone che del Cagliari non si perdono una notizia, pur frequentando meno lo stadio per via del loro lavoro. A chi di loro purtroppo un lavoro non ce l’ha. Ai tanti emigrati sardi che incontriamo in ogni trasferta, ovunque andiamo. Gente comune, che dietro si porta spesso il suo grande fardello di problemi: ecco, noi abbiamo un grande potere. Abbiamo la magia di alleviare le loro preoccupazioni, possiamo infondere in loro la forza per superarle. E invece noi quel giorno abbiamo dato a quella gente un dispiacere enorme. Ho sentito di aver fallito, di aver tradito la fiducia di un intero popolo. E quella retrocessione è diventata una delle esperienze più dolorose della mia carriera.Asciugate le lacrime, ho capito però che non doveva finire in quel modo. Sarei potuto andare via, ma non potevo scappare. Dovevo ricominciare. Così da giugno ho lavorato davvero sodo, ho dato tutto me stesso, con un pensiero stupendo: far rivivere a tutti, alla squadra, a tutto l’ambiente, il campionato di B 2015-16, quello della pronta risalita in A. Come quella notte di Bari: la festa in campo e negli spogliatoi, l’arrivo in aeroporto a Cagliari, totalmente avvolti dall’affetto e dall’entusiasmo travolgente dei tantissimi che erano venuti ad accoglierci. Da quel sogno ad occhi aperti, tassello dopo tassello, con pazienza, è arrivato un allenatore, un nuovo gruppo costruito per riportare il Cagliari dove merita. È così che è nata questa squadra. Chi è restato, rinunciando anche ad altre offerte, chi è arrivato qui per mettersi in gioco… fate tutti parte di quel grande disegno iniziale. Potete quindi immaginare ora quanto sia grande il mio rammarico, mi trovo costretto a interrompere il cammino che avevamo da poco iniziato. In queste settimane abbiamo trovato delle difficoltà, come era anche nell’ordine delle cose. Nulla che però non sia superabile, ragazzi miei: ne sono convinto. A patto ci sia da parte di ognuno tanta fame, fiducia, una grande unità di intenti: dovete essere come una famiglia. Per cui, anche se ora non sarò più a gioire e soffrire con voi, vi chiedo una cortesia: completate l’opera, realizzate il sogno. Per la gente di Cagliari e della Sardegna, per voi stessi, e anche per me. Vi ringrazio per quanto mi avete dato, per la stima che mi avete sempre dimostrato. Il mio cuore resterà sempre con voi. Stefano Capozucca
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    Serie B, il Bari ci prova, la Ternana non punge: 0-0 al San Nicola

    BARI – Solo 0-0 tra Bari e Ternana al San Nicola nell’anticipo dell’undicesima giornata di campionato. La squadra di Mignani sale dunque a 19 punti, gli umbri a quota 20. 
    Bari-Ternana: tabellino e statistiche
    Gol annullato a Scheidler, squadre all’intervallo sullo 0-0
    Inizio di gara subitro propositivo del Bari che al 2′ colleziona la prima occasione della gara: Scheidler si gira e conclude dal limite di destro, risposta di Iannarilli in due tempi. Al 4′ ancora pericolosi i padroni di casa con il tiro di Botta in area di sinistro respinto con il piede da Iannarilli: replica Cheddira ma il pallone finisce alto. La Ternana prova a rispondere all’11’ con un tiro da fuori area di Palumbo: pallone deviato in corner. Al 20′ il Bari trova il gol del vantaggio con Scheidler che, dopo tocco di Cheddira, in girata mette alle spalle di Iannarilli. Dopo due minuti la rete dell’attaccante francese viene cancellata per posizione di fuorigioco dall’intervento dalla sala Var. Al 26′ il suggerimento di Ricci per Scheidler non viene sfruttata a dovere dall’ex Dijon che in spaccata non arriva sulla sfera. Insiste la squadra di Mignani ancora con Scheidler: tiro murato da Mantovani. Al 42′ il tentativo di Pucino da fuori area viene deviato in corner da Di Tacchio. Al 45′ cross da destra di Botta e colpo di testa di Folorunsho: facile presa di Iannarilli. In pieno recupero il corner di Botta trova l’anticipo di testa di Vicari che però non inquadra la porta. 
    Classifica Serie B
    Bari pericoloso con Cheddira, la Ternana resiste
    Nella ripresa il primo tiro in porta si registra al 9′ con il tentativo di Partipilo con il mancino che termina però largo. Al 15′ occasionissima Bari con Botta che, servito da Cheddira, conclude di sinistro colpendo la traversa. Due minuti dopo è ancora il numero 11 biancorosso, capocannoniere della Serie B, a creare grattacapi alla difesa della Ternana: Cheddira supera Sorensen e calcia in porta, Iannarilli dice no in tuffo. Il Bari torna a farsi pericoloso al 28′ con il colpo di tacco di Cheddira su corner di Botta ben neutralizzato da Iannarilli. Nel giro di tre minuti il neo entrato D’Errico tenta due volte la conclusione: la prima finisce alta oltre la traversa, la seconda trova l’intervento di Iannarilli senza particolari problemi. Al 36′ ancora impegnato il 1 delle Fere con la respinta su tiro di D’Errico deviato da Martella. La Ternana spreca un contropiede al 43′ con Pettinari che perde l’attimo per calciare in porta. Nel primo dei tre minuti di recupero ci prova Donnarumma, ma il suo mancino viene bloccato facilmente a terra da Caprile.
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    Genoa, Blessin: “Grande momento. Pajac? Spero che torni presto”

    GENOVA – Dopo la settimana perfetta, il rischio è di ritrovarsi troppo su di giri. Alex Blessin lo ha messo in conto e ha catechizzato a dovere i suoi ragazzi: contro il Brescia non sono consentiti cali di tensione. “Quando vinci tre gare in 7 giorni le cose vanno alla grande, gli stimoli arrivano da soli e la confidenza nei tuoi mezzi non può che risultare più grande. Ma non dobbiamo pensare di essere diventati bravi e avere la tentazione di abbassare la tensione anche solo per un attimo: ad essere onesto mi piace quello che vedo in allenamento, perché i ragazzi mi seguono e lavorano con grande impegno. Tutto questo mi da buone sensazioni, ma dobbiamo essere consapevoli che servirà dare sempre il massimo per mantenerci a questo livello”.
    Pajac? Speriamo che torni presto…
    L’infortunio di Pajac ha un po’ rovinato la marcia d’avvicinamento alla sfida con le Rondinelle. “Speriamo che torni presto, non posso far altro che augurargli pronta guarigione. È stata una brutta botta, da un lato eravamo contenti per la vittoria ottenuta a Terni, ma dall’altra non potevamo esultare del tutto proprio perché sapevamo che Marko si era infortunato in maniera grave. Lo abbiamo visto tutti quanti molto demoralizzato, poi però siamo riusciti a farlo sorridere e a infondergli un po’ di positività”. Un dubbio di formazione (Gudmundsson non è al meglio: non dovesse farcela, spazio a uno tra Yalcin e Jagiello), ma per il resto idee chiare. Anche sul Brescia: “Una squadra che ha qualità in attacco, un bel mix di giocatori giovani e di esperienza. Si vede la mano di Clotet, sono equilibrati e hanno molte potenzialità importanti, anche se la classifica fino a questo momento non ha ripagato i loro sforzi. Abbiamo analizzato bene le loro gare e ci siamo portati avanti con due piani in base alla situazione che ci troveremo davanti, anche a livello tattico”.
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    Parma, Pecchia: “Le assenze non devono essere un alibi”

    PARMA – La lista degli indisponibili è lunga, ma il Parma di Fabio Pecchia non teme nessuno. Nemmeno il Como, galvanizzato e ringalluzzito dal successo sul Benevento di sabato scorso, e per questo cliente scomodo da affrontare per una squadra reduce da una battuta d’arresto come quella con il SudTirol. “Servono serenità e continuità nel fare le nostre cose. Direi che sono le parole chiavi che meglio di altre sintetizzano quello che è il nostro compito”, spiega il tecnico. Che non si cura troppo delle assenze, benché qualcosa a livello di prestazioni è inevitabile concedere. “Ma chi andrà in campo saprà rispondere presente. Ho fiducia in ognuno dei ragazzi della rosa, e vedo anzi dei continui miglioramenti su tutta la linea. Chiaro che va capito il perché di tanti infortuni, anche se il fatto che capitino sempre nello stesso settore (cioè sulle corsie laterali) è un altro motivo che deve spingerci a indagare bene le cause. Detto questo, non voglio parlare degli assenti: concentriamoci su chi potrà scendere in campo e sosteniamoli in tutto e per tutto”.
    “Como? Ha tanti giocatori di qualità”
    L’avvocato Pecchia sa perfettamente quanto il Como sia squadra dotata di grandi individualità. “Ne ha tanti di giocatori di qualità, non solo in avanti ma anche in mezzo al campo. Per questo dico che sarà diverso affrontare il Como rispetto al SudTirol che abbiamo incontrato sabato scorso. Cerri è un giocatore che fa salire bene la squadra, tiene palla e aiuta. Noi dovremo cercare di essere bravi a muoverci nello spazio e attaccare l’area avversaria in maniera migliore, cercando poi la qualità della giocata nei 16 metri”. Potrebbe toccare a Benedyczak guidare il reparto avanzato: “Un ragazzo che s’impegna tanto e che sa attaccare l’area anche partendo più largo, anziché giocando centrale. L’importante è che metta in campo sempre lo spirito giusto. In Coppa ha fatto bene, ha buone chance di poter giocare dall’inizio”. Sul momento della squadra: “La nostra identità è chiara. Vogliamo essere protagonisti in campo, anche commettendo degli errori. E vogliamo fare noi la partita, semmai adeguandoci all’andamento della stessa”.
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    Reggina, Inzaghi: “Cagliari? Non c'entra nulla con la Serie B”

    REGGIO CALABRIA – Ancora orfana di Santander, la Reggina ha preso il volo per la Sardegna dove domani l’attende un Cagliari voglioso di riscatto tanto quanto lei, essendo entrambe le formazioni reduci da un ko. (col Perugia gli amaranto, ad Ascoli nel posticipo i rossoblù). “Questa cosa aumenterà sicuramente il grado di difficoltà della partita”, spiega Filippo Inzaghi, ancora un po’ infastidito per la verità per le critiche piovutegli addosso dopo le sconfitte contro Parma e Perugia. “Era impensabile non parlare di difficoltà, specialmente pensando al fatto che il nostro è un programma a lunga gittata, non certo costruito sull’idea di lottare per la promozione al primo anno. Non si può e non si deve passare dall’esaltazione dopo una vittoria alla depressione dopo una sconfitta. Io sono sereno perché vedo la squadra allenarsi bene, ma le sconfitte fanno parte di un percorso di crescita che rientra nella logica delle cose. A nessuno piace perdere, ma bisogna prendere da ogni ko. il buono che c’è dietro. E l’ambiente deve cercare di comprendere quelle che sono le situazioni: la posizione di classifica è ottima e chi ha parlato in settimana di summit non credo che voglia bene alla Reggina. Le critiche ci stanno, ma se non sono costruttive a cosa servono? Eppure qualcuno dovrebbe ricordarsi bene dove si trovava questo club solo qualche mese fa”.
    “Il Cagliari con la B non c’entra nulla”
    Detto dell’assenza di Santander, a Cagliari ci sarà Obi, che Inzaghi ha accreditato di un buono spezzone di partita. Sul prossimo avversario però il tecnico amaranto ha messo tutti in guardia: “A Liverani piace comandare il gioco, un po’ come sono abituato a vedere le partite anch’io, e sicuramente il Cagliari si mostrerà intraprendente sin dalle prime battute. È una squadra forte: se ti puoi permettere di tenere in panchina Pavoletti e Rog c’è poco da aggiungere”. Inzaghi predica però calma e fiducia: “Se giochiamo come stiamo facendo raccoglieremo presto i risultati del nostro lavoro. Ci sono squadre, Cagliari incluso, che con la B non c’entrano nulla, ma è bello poter leggere i numeri della classifica attuale. Siamo abbondantemente in linea con i programmi, e questa è l’unica cosa che conta”.
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    Palermo, Corini: “Vedo segnali incoraggianti”. E su Brunori…

    PALERMO – Quel che passa il convento non è necessariamente ciò di cui il Palermo avrebbe bisogno. E tantomeno il desiderio. “Rispetto i tifosi, comprendo il loro stato d’animo e il fatto che siano delusi per come stiano andando le cose. So che saranno nuovamente in tanti a sostenerci, è nostro dovere cercare di dar loro le gioie più grandi”. Eugenio Corini è il primo a capacitarsi del momento delicato che sta attraversando la formazione rosanero. E l’infortunio di Elia ha aggiunto ulteriore mestizia. “Mi dispiace tanto, perderlo 6 mesi è un colpo durissimo sia per lui che per la squadra. Stava facendo bene, sentiremo la sua mancanza e speriamo solo che questo tempo possa trascorrere il più in fretta possibile. Abbiamo diverse soluzioni per sostituirlo, ma è comunque una pedina di cui sentiremo la mancanza. Un intervento sul mercato? È possibile, ma dovremo fare una valutazione assieme a tutta l’area tecnica”. Contro il Modena il Palermo è quasi condannato a ritrovare la via della vittoria: “Dobbiamo lavorare sull’efficacia, ma in generale abbiamo la voglia di far bene e stiamo migliorando sotto tanti aspetti. Chiaro che quando la vittoria manca per tanto tempo devi fare i conti con le critiche: pareggiare e giocare bene non è la stessa cosa di vincere giocando meno bene. Però creiamo tanto, e alla lunga questa cosa ci porterà ai risultati che vogliamo ottenere. Brunori e Vido insieme? Al momento è un’ipotesi che ritengo poco probabile, perché bisognerebbe reggere un certo tipo di sistema di gioco per tutta la partita e non è semplice, ma magari a partita in corso è più praticabile”. Da due gare intanto non s’è più visto Stulac: “Lavora bene durante la settimana, sta crescendo di condizione ma sa che deve alzare il proprio livello. È un ragazzo con tanta voglia di fare, ma tutti stanno cercando di migliorare. Mi porterò dietro diversi dubbi di formazione, pertanto deciderò solo nelle ore immediatamente precedenti alla gara chi mandare in campo”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO