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    Stasera Bari-Ternana: chi è da A?

    TORINO – L’11ª giornata di B si apre stasera alle 20.30 con un signor anticipo, Bari-Ternana, cioè si verifica se le sorprendenti squadre di Mignani e Lucarelli possono coltivare ambizioni da Serie A. Il Bari non se la passa bene. Dopo essere salita in vetta alla B senza raccogliere sconfitte nelle prime 8 uscite di campionato, s’è inceppato: ko interno in casa con l’Ascoli (0-2 il 15 ottobre), altra sconfitta nell’ultimo turno (1-0 a Frosinone), inframezzata dall’eliminazione in Coppa Italia (1-0 a Parma). La squadra non segna da oltre 200’ pur avendo i migliori cannonieri della B, l’italo-marocchino Walid Cheddira (8 gol) e l’infinito Mirco Antonucci (5 centri a 38 anni), stasera out per un affaticamento muscolare e probabilmente sostituito da Salcedo. In compenso, in difesa torna a disposizione Di Cesare dopo la squalifica, a centrocampo rientra Maiello, smaltito l’infortunio. Sulla trequarti, al posto dello squalificato Bellomo, agirà Botta. Magnani sprona i suoi: “Non si può stare a lungo senza mangiare”. La Ternana invece, se vince ha l’occasione per riportarsi in testa da sola, in attesa che domani giochino Frosinone e Genoa. Già, sabato scorso gli umbri hanno perso in casa dai liguri ma la squadra non ha demeritato, prima di quel ko veniva da 5 vittorie di fila. “Guardiamo avanti in virtù delle certezze maturate nell’ultima partita”, dice Lucarelli, stasera squalificato, che prepara una gara con un occhio di riguardo per la rivelazione dei pugliesi, Cheddira, che fra un mese potrebbe essere l’unico giocatore italiano presente in Qatar, assai probabile che figuri fra i convocati del Marocco. Negli umbri, potrebbero esserci anche novità nell’assetto della squadra. Previsto uno stadio San Nicola con oltre 30mila spettatori: è ciò che Lucarelli più teme, oltre alla voglia di riscatto del Bari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Bari-Ternana ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BARI – Il Bari ospita la Ternana nella partita che apre l’11° turno del campionato di Serie B. La formazione di Mignani è a caccia del riscatto dopo aver perso le ultime due partite, contro Frosinone e Ascoli, e condivide il quarto posto in classifica con la Reggina a quota 18. La squadra di Lucarelli (squalificato) ha perso in casa contro il Genoa nell’ultimo turno dopo 5 vittorie consecutive ed è in terza posizione con 19 punti. La partita in programma allo stadio San Nicola è una super sfida di alta classifica, seguila in tempo reale sul nostro sito. 
    La classifica di Serie B
    Dove vedere Bari-Ternana: diretta tv e streaming
    La gara tra Bari e Ternana è in programma alle ore 20.30 e sarà visibile in diretta su Sky e Dazn. La diretta streaming sarà disponibile anche sulla piattaforma Skygo e Helbiz Live. 
    Segui Bari-Ternana LIVE sul nostro sito
    Bari-Ternana, le probabili formazioni
    BARI (4-3-1-2): Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita, Maiello, Folorunsho; Botta; Salcedo, Cheddira. Allenatore: Mignani. A disposizione: Frattali, Gigliotti, Terranova, Zuzek, Mazzotta, Bosisio, Dorval, D’Errico, Benedetti, Mallamo, Galano, Scheidler, Cangiano.
    TERNANA (4-3-2-1): Iannarilli; Diakitè, Mantovani, Sorensen, Corrado; Agazzi, Di Tacchio, Cassata; Partipilo, Palumbo; Favilli. Allenatore: Vanigli (Lucarelli squalificato). A disposizione: 
    ARBITRO: Marcenaro di Genova
    ASSISTENTI: Rossi e Sechi
    QUARTO UOMO: Kumara
    VAR: Marinelli
    AVAR: Feliciani

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    Cagliari, la rivoluzione è in atto: dopo Capozucca salta anche il dg Passetti

    CAGLIARI – Terremoto e rivoluzione nel Cagliari: dopo il direttore sportivo Stefano Capozucca, salta anche il direttore generale Mario Passetti. Lo ha reso noto questa mattina il club rossoblù in un comunicato. Passetti era uno dei fedelissimi del presidente Tommaso Giulini, dal 2014 nell’organigramma del club, dg dal 2017. “Il presidente Tommaso Giulini e tutto il club- si legge nella nota – gli rivolgono i più sentiti ringraziamenti per il grande contributo fornito in molteplici ambiti, garantendo costantemente dedizione e competenza per la crescita della società”. Per la società “un percorso di rinnovamento costellato da sfide e progetti ambiziosi, dall’apertura in tempi record della Unipol Domus all’implementazione del marketing e dei social network, fino alla Corporate Social Responsibility e l’organizzazione del settore giovanile”. Dietro l’addio delle più importanti cariche del club, il difficile momento della squadra tra retrocessione e avvio stentato del nuovo campionato. Evidente a questo punto l’intenzione di Giulini di ripartire con una squadra dirigenziale nuova di zecca.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Frosinone Grosso e bello

    TORINO – Benvenuti a Frosinone, dove il calcio va che è una bellezza. La prima squadra comanda la B assieme al Genoa, ma anche nel campionato Primavera 1 i giovani del club ciociaro sono in testa assieme a Juve e Roma. Per non parlare del pubblico. Sabato, per il big match Frosinone-Bari, c’erano 11.239 spettatori, numeri stratosferici per una città di 46mila abitanti. E alla base di questo exploit, è l’ora di dare tanti meriti a Fabio Grosso. L’eroe del Mondiale 2006, spesso è stato discusso come allenatore, prima di sbarcare a Frosinone nel marzo 2021 (voluto dal dg Angelozzi, già suo mentore quando era giocatore), si facevano notare i tre esoneri di fila collezionati in precedenza. Nella passata stagione disponeva di una buona squadra che perse il piazzamento playoff all’ultima giornata. A quel punto, un’altra società avrebbe potuto dargli il benservito. Non il Frosinone di Stirpe che ha ancora scommesso su di lui, non affidandogli però un compito semplice. Perché in estate la società ha rivoltato l’organico come un calzino e la squadra è stata rifatta prendendo i migliori giovani che si possono schierare in B sommati, negli ultimi giorni di trattative, al elementi esperti e di categoria. Chissà che problemi d’amalgama ci saranno, si pensava. Nessuno, in realtà. Grosso in ogni partita parte con un undici dove i sopravvissuti della passata annata sono due, massimo tre. Ma la squadra gioca a memoria come se stesse insieme da diverse stagioni. Prendiamo la formazione schierata nell’ultimo successo sul Bari. In porta Turati, in prestito dal Sassuolo, assieme a Caprile (Bari) il miglior 2001 italiano fra i pali. Difesa a 4 col giovane Monterisi prestito del Lecce, da cui è arrivato anche l’infinito Lucioni, al centro della difesa assieme a Ravanelli, prelevato dalla Cremonese, dove era finito ai margini ma che in B sa farsi sentire, a sinistra Cotali, rilevato nella ripresa da Frabotta (che sta tornando ai livelli di quando s’impose alla Juve). Mediata a tre: l’unico superstite della vecchia guardia, Rohden, con Mazzitelli giunto dal Monza e un indiavolato Kone, prestito del Toro (che farà bene a riprendersi a fine stagione, ora è pronto per la A). In attacco, la falsa ala Garritano, il centravanti Moro (altro prestito, come Ciervo, dal Sassuolo) e il folletto Caso (troppo frettolosamente ceduto dal Genoa, il Frosinone ha fatto un affarone con lui). Partita risolta nel recupero da un grande gol di testa (sembrava quello celeberrimo di Hateley) del subentrato Borrelli, giunto a Frosinone nell’ultimo giorno di mercato in prestito con obbligo di riscatto dal Pescara. E questo 1° posto del Frosinone si spiega anche così, con quei tre centravanti giovani di cui dispone Grosso: oltre a Moro e Borrelli, c’è pure Mulattieri (prestito dall’Inter), che è già a 3 gol (a quota 2 gli altri 2). Insomma, i ciociari non dispongono del bomber esperto da doppia cifra. Ma i tre messi insieme, sapientemente alternati da Grosso, possono superare le 20 reti a fine stagione. Anche perché questo Frosinone non è una squadra che specula, ma che gioca divertendosi e divertendo, tant’è che è incapace di pareggiare: i 21 punti fin qui raccolti sono frutto di 7 vittorie e 3 sconfitte (e su tutti i ko, ci sarebbe molto da ridire). Insomma, Grosso sta facendo un lavoro egregio. In questa B dove gli altri Campioni del Mondo (inzaghi, Cannavaro, Fabregas e Buffon) vivono difficoltà assortite, lui guarda tutti dall’alto. E questo Frosinone potrebbe anche reggere fino alla fine e riprendersi quella A lasciata nel 2019, senza dimenticarsi che l’obiettivo stagionale era quello di un campionato senza patemi. Per riuscirci, servirà l’ultimo salto di qualità, evitare il problema manifestatosi nella scorsa stagione, i punti persi con le “piccole”. Perché sì, un anno fa il piazzamento playoff sfumò solo all’ultima partita. Ma durante la stagione il Frosinone di Grosso aveva raccolto, ad esempio, solo 4 punti contro Crotone e Pordenone, squadre già virtualmente retrocesse dopo poche giornate. In questo senso, la sfida di sabato a Cosenza, in casa di una squadra che perde da tre gare di fila nelle quali ha incassato 10 gol, può essere il momento della verità, l’ultimo tassello che manca per diventare a tutti gli effetti uno squadrone. Anche perché numericamente, il Frosinone lo è già. I playoff l’anno scorso sfumarono anche perché la rosa era meno assortita dell’attuale. In questa stagione invece, Grosso per ogni partita ha l’imbarazzo della scelta su diversi ruoli. E anche questo, a conti fatti, avrà un peso. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, il ds Capozucca è stato sollevato dall'incarico

    CAGLIARI – Terremoto in casa Cagliari a pochi giorni dalla gara casalinga con la Reggina: sollevato dall’incarico il direttore sportivo, Stefano Capozucca. Lo comunica il club rossoblù nel suo sito internet. Scarna ma cordiale la nota della società: “Il club – si legge – ringrazia il direttore Capozucca per quanto fatto nel corso degli anni vissuti in Sardegna, augurandogli il meglio per il futuro professionale”. L’addio al ds arriva in un momento molto delicato per il Cagliari, chiamato a un campionato di vertice per risalire subito in Serie A dopo la retrocessione, ma in netto ritardo rispetto a previsioni e ambizioni, a due punti dalla zona playoff. Capozucca era arrivato a Cagliari proprio dopo la prima retrocessione dell’era Giulini. E, al primo tentativo, la squadra era subito salita nella massima serie con Rastelli in panchina. Poi il divorzio nel 2017 e il ritorno nel 2021 con una miracolosa salvezza con Semplici in panchina. Non ci sono motivazioni ufficiali dietro il colpo di scena di oggi, arrivato proprio in un momento molto critico del campionato con i rossoblù chiamati a riscattare sconfitta e opaca prestazione di Ascoli. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Cosenza, confermato Dionigi in panchina. Ritiro per la squadra

    COSENZA – Il Cosenza, attraverso il proprio sito ufficuale, ha annunciato che, “in seguito ad attente valutazioni seguite alla sconfitta di Ferrara, si è deciso di proseguire il percorso con il tecnico Davide Dionigi. La squadra sosterrà sedute di allenamento doppie fino alla gara di sabato contro il Frosinone e sarà in ritiro dal giovedì”. Nello scorso turno di campionato la squadra è uscita sconfitta per 5-0 contro la Spal di De Rossi, facendo scattare le valutazioni in seno alla dirigenza che hanno portato alla conferma in panchina del tecnico.  LEGGI TUTTO

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    Cagliari, non basta Pavoletti: l'Ascoli vince 2-1 con Dionisi e Mendes

    ASCOLI – L’Ascoli supera in campo e in classifica il Cagliari: i bianconeri vincono 2-1 e si portano in nona posizione a quota 15, superando Spal (13) e rossoblù (14). Nel primo tempo sblocca Dionisi su calcio di rigore, nella ripresa Pedro Mendes raddoppia: il Cagliari accorcia con Pavoletti immediatamente e tenta, senza successo, l’assalto finale.
    Classifica Serie B 
    Dionisi su rigore: vantaggio Ascoli nel primo tempo
    Già al 5′ arriva il primo squillo con l’Ascoli che si rende pericoloso con una conclusione di Caligara deviata da Capradossi. Il parziale cambia  al 33′: Radunovic in uscita (dopo una grande disattenzione della propria difesa) colpisce Lungoyi, è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Dionisi che spiazza Radunovic con freddezza e porta in vantaggio l’Ascoli, 1-0. Il Cagliari, al 38′, cerca di rispondere con Nandez che però al momento di concludere a rete scivola e l’occasione sfuma. L’ultimo sussulto della prima frazione di gioco è di marca locale, con una bella e potente conclusione da fuori di Dionisi che termina sopra la traversa. 
    Ascoli-Cagliari: tabellino e statistiche
    Nel finale botta e risposta Pedro Mendes-Pavoletti
    Nella ripresa, subito Cagliari, ma Nandez non riesce a trovare il momento buono per calciare in porta. L’Ascoli non tarda a replicare, visto che al 3′ Lungoyi si incunea in area avversaria ma non trova il varco giusto; l’azione prosegue, la sfera arriva a Falzerano che prova la conclusione: facile per Radunovic. Al quarto d’ora, interessante occasione per gli ospiti: Nandez serve Di Pardo che mette il pallone in mezzo dove Pavoletti fa sponda per Falco che calcia di prima intenzione, la palla si spegne alta non di molto. Al 24′ ancora Cagliari: Pavoletti non arriva di un soffio alla deviazione vincente sul buon cross a rientrare di Luvumbo. Finale infuocato. Al 36′ l’Ascoli raddoppia: il Cagliari esce malissimo in difesa, Collocolo serve Pedro Mendes che trova il tocco giusto con la punta del piede per battere Radunovic, 2-0. Ma il Cagliari la riapre immediatamente: al 40′ Pavoletti devia in rete di testa il traversone dalla sinistra di Millico, 2-1. E il Cagliari si proietta in avanti a caccia del pari: al 42′ una conclusione di Capradossi impegna seriamente il portiere Guarna, al 44′ è il turno di Altare di provarci, ma il suo colpo di testa viene controllato da Guarna. Nel finale, al 95′, Ascoli in 10: Falasco rimedia il secondo giallo del proprio incontro e lascia il campo pochi istanti prima del triplice fischio. 
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    Serie B, Ascoli-Cagliari: Dionisi e Pedro Mendes affondano Liverani

    ASCOLI – Dopo la prestigiosa vittoria al San Nicola contro il Bari (2-0), l’Ascoli miete un’altra vittima eccellente: il Cagliari di Fabio Liverani, alla quarta sconfitta stagionale in campionato. I bianconeri, eliminati in settimana in Coppa Italia dalla Sampdoria (11-10 dcr), vincono 2-1 e salgono così a 15 punti in classifica, uno in più dei sardi. Per gli isolani altra batosta dopo il ko contro il Bologna nella coppa nazionale (1-0). Ai rossoblù non basta la rete di Pavoletti nel finale, i padroni di casa vincono grazie al gol su rigore di capitan Dionisi, uscito poi per infortunio, e al raddoppio di Pedro Mendes, entrato proprio per il numero 9.
    Classifica Serie B
    Ascoli-Cagliari 2-1: la cronaca
    La sfida si sblocca al 33′: pasticcio difensivo del Cagliari, con Altare e Capradossi che lasciano sfilare la palla attendendo l’uscita di Radunovic, Lungoyi però arriva prima del portiere avversario e viene atterrato. Aureliano non ha dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto va il capitano dell’Ascoli Federico Dionisi: palla da una parte e portiere dall’altra. Terzo gol consecutivo per l’attaccante di Rieti e rete numero 115 in Serie B, 116 contando anche i playoff. Il numero 9 bianconero, però, all’11’ della ripresa è costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare, al suo posto entra il portoghese Pedro Mendes. Liverani ci prova in tutti i modi cambiando l’assetto tattico della propria squadra: dentro Lapadula, Rog e i due ex Torino Millico e Barreca, fuori Di Pardo, Deiola, Falco e Carboni. All’81’, però, altra leggerezza della retroguardia cagliaritana, Pedro Mendes non perdona e fa 2-0. È la sagra degli errori: pochi minuti dopo Guarna non trattiene un cross semplice e Pavoletti, come un rapace d’aria di rigore, la mette dentro riaprendo il match. Forcing finale degli ospiti, con i padroni di casa che restano anche in dieci per il doppio giallo a Falasco. Al Del Duce, però, non c’è più tempo: Ascoli 2 Cagliari 1. 
    Ascoli-Cagliari 2-1: tabellino e statistiche
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