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    Miretti ko, il gesto di Allegri: succede in Salernitana-Juve

    SALERNO – Serata dolce amara per la Juventus che torna al successo in campionato vincendo per 3-0 sul campo della Salernitana ma è in ansia per le condizioni di Fabio Miretti. Il giovane bianconero ha lasciato la partita al 43′ del primo tempo (dopo essersi procurato il rigore trasformato da Vlahovic per l’1-0), sostituito da Fagioli, causa un brutto infortunio alla caviglia dopo un scontro aereo con Coulibaly. LEGGI TUTTO

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    Allegri, nuova cabala? La mossa sul rigore di Vlahovic

    SALERNO – Era un rigore pesante, che Vlahovic ha realizzato con freddezza disarmante ed estrema precisione. Nonostante il volo nella giusta direzione di un pararigori specialista come Ochoa, il serbo ha calciato alla perfezione, incrociando il tiro e facendo in modo che il pallone toccasse il palo prima di entrare in porta. Una conclusione imprendibile anche per l’estremo difensore messicano, che Massimiliano Allegri non si è gustato live. LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Juve, la partita di Nicolussi Caviglia: Allegri lo osserva

    Salernitana-Juventus non può essere un partita come tutte le altre per Nicolussi Caviglia. Il centrocampista agli ordini di Nicola si sta preparando ad affrontare la squadra che l’ha visto crescere. Passato ai campani nel mercato invernale dopo l’ottimo avvio con il Sudtirol in B, per il classe 2000 è la prima volta contro i bianconeri. L’impatto con la Serie A è stato sin da subito buono e positivo, in gol contro l’Atalanta nell’8-2 del Gewiss Stadium, sa come si segna alle sue ex squadre. Chiedere al Parma, visto che con la maglia degli altoatesini ha firmato, con il gol vittoria, la sfida contro i gialloblù.  LEGGI TUTTO

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    La Juve cerca reti e sorrisi. Il motivo? Fuori casa ha numeri spaventosi!

    TORINO – Gli innamorati pazzi del corto muso non saranno così d’accordo, perché in fondo quanto può contare segnare tanto se alla fine vinci, comunque? Anche di misura, magari con un solo tiro in porta, mentre l’avversario domina epperò impreca contro la sfortuna: se prendi i tre punti, tutto si dimentica. Ma i numeri contano ancora qualcosa e dunque, fuor di “metafora”: la Juventus fuori casa ha il secondo peggiore attacco di questo campionato stramarchiato dal dominio del Napoli. Sei gol segnati in nove trasferte: solamente lo Spezia a quota 4 ha fatto peggio.
    Poca gioia
    E se il rendimento complessivo non è così disastroso – neanche eccellente, tutt’altro – con quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte – la difficoltà nel concretizzare le occasioni create è palese. Torino, Lecce, Verona e Cremonese sono state sconfitte dalla Juve alla stessa maniera: 1-0 sofferto, corto muso al cubo, allo Zini (ultimo successo in trasferta , l’unico nel 2023) addirittura allo scadere dopo che i grigiorossi ultimi in classifica avevano pure sfiorato più volte la rete del vantaggio. Altro dato: mai la squadra di Massimiliano Allegri ha segnato più di un gol nei suoi viaggi lungo lo Stivale. Anzi no, l’ha fatto all’Emirates contro l’Arsenal il 17 dicembre, ma contava nulla: era un’amichevole. Estendendo il conteggio al difficoltoso cammino in Europa, c’è stato un tempo (25 ottobre 2022) in cui la Juve ne ha segnati addirittura tre al Benfica sul campo dei portoghesi: ma anche in quel caso ha avuto un’importanza pari a zero, con eliminazione dalla Champions quale spiacevolissima conseguenza.
    Osi li batte tutti
    Il problema, insomma, è serio. Non sarà irrimediabile, ma grave lo è di sicuro, per una squadra che in generale segna poco e che tra Dusan Vlahovic e Arkadiusz Milik – al netto degli infortuni – ha prodotto meno in coppia rispetto al solo Victor Osimhen (il nigeriano conduce 16 a 12). Alla Salernitana toccherà fornire risposte indirettamente sulla sterilità juventina. Vale a dire, alla peggiore difesa del campionato… LEGGI TUTTO

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    Boninsegna: “La Juve deve stare attenta alla classifica”

    TORINO – Roberto Boninsegna, ex centravanti, tra le altre, dell’Inter e della Juventus, ha parlato a Radio Anch’io lo sport su RadioRai del difficile momento della squadra bianconera: “È anno difficile per la Juventus ed è incredibile che le sia successa una cosa del genere: c’è un ricorso in essere e bisogna vedere come andrà a finire. Certamente la Juventus ha accusato il colpo e deve stare attenta, perché non è abituata a navigare in queste posizioni di classifica. Deve cercare di uscirne immediatemente”.Guarda la galleryJuventus, quanti punti deve fare Allegri per raggiungere gli obiettivi: tutte le possibilità

    Boninsegna su Lukaku e Osimhen

    Boninsegna ha anche parlato dell’Inter e dell’incredibile involuzione di Romelu Lukaku: “Il belga è un mistero: è tornato rotto dall’Inghilterra e non riesce più a inserirsi, giusto dunque che giochi il duo Lautaro-Dzeko. Il gol di Osimhen di ieri? È anche colpa del portiere avversario: buono lo stacco, ma il portiere doveva arrivarci”. LEGGI TUTTO

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    Cuadrado, quattro mesi allo sprint e poi… ciao Juve!

    TORINO – Dalla sfida di Coppa Italia con la Lazio ai prossimi quattro mesi, quasi certamente gli ultimi di una serie di otto anni intrisi di juventinità, Juan Cuadrado è giunto al dunque. E il dunque, nel caso dell’88 colombiano, significa provare a tornare trascinatore di una compagnia che in questo momento ha estremo bisogno di punti di riferimento. Non esattamente sicuri in prospettiva, visto che l’ex Chelsea se ne andrà a fine stagione (dove non si sa, ma le offerte da luoghi esotici fioccano), però il tifoso bianconero sarebbe ben felice di ritrovare il proprietario di quel “lato B” – per esempio – che decise un derby nel 2015 avviando la super rimonta della Juve con vista sullo scudetto.
    Indispensabile, a modo suo
    Anche Cuadrado lo desidera, considerato quanto abbia tenuto a rientrare in tempo per dare una mano in una delle stagioni più complicate della storia bianconera. Perché il Panita, che dava del Panita a molti compagni “made in Sud America” e non solo, non vuole abbandonare la Juventus senza aver lasciato un segno ulteriore della sua presenza. Vero, non è più un ragazzino e quando a suo tempo si è trattato di rinnovare il contratto (dal 2022 al 2023), fece scattare l’opzione automatica sull’accordo con il club, valida al raggiungimento della 40ª presenza stagionale, ma senza accettare di ridursi lo stipendio da cinque milioni di euro netti. No a una spalmatura dell’ingaggio, no a un futuro juventino fino a fine carriera, però resta il fatto che Cuadrado non sia esattamente un calciatore così facilmente sostituibile. Non è che la rosa di Massimiliano Allegri, ad oggi, abbondi di uomini in grado di saltare l’uomo e così creare superiorità numerica, né di elementi bravi nel conquistarsi punizioni da mattonelle particolarmente invitanti. Ma della sostituzione del colombiano ci si occuperà quando sarà il momento. In assenza di novità dal mercato invernale, alla Juve conviene tenerselo stretto, e viceversa, finché interruzione del rapporto non separi le parti. LEGGI TUTTO

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    Pogba, il boato dello Juventus Stadium! Il ritorno a casa

    TORINO – A sei mesi dall’infortunio al ginocchio, rottura del menisco esterno, Paul Pogba è finalmente pronto per il debutto stagionale. Si parte con una panchina in questo match pomeridiano contro il Monza e la sensazione è che possa giocare l’ultimo spezzone della partita come rodaggio per il quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio che si disputerà sempre qui all’Allianz Stadium giovedì sera. Fermento sugli spalti per l’ingresso del francese in campo per il riscaldamento: un boato lo accoglie. E la stagione può cominciare. LEGGI TUTTO