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    La Juve al Bentegodi con Bremer: ecco perché Allegri non può farne a meno

    VERONA – Dalla partitona con l’Inter alla nuova sfida contro il Verona: prima dell’avventura Mondiale, Massimiliano Allegri chiede gli straordinari a Gleison Bremer. È ciò che emerge dalla rifinitura svolta a poche ore dal match del Bentegodi. Il tecnico bianconero ha provato Bremer nella difesa a 3 con l’altro brasiliano Danilo e con il capitano Bonucci, che oggi può tagliare il traguardo delle 350 presenze con la maglia della Juventus in campionato. Nelle prove anti-Verona è confermato il tandem offensivo composto da Milik e dal rientrante Kean, in mezzo al campo probabilmente giocherà ancora Fagioli, con Locatelli e Rabiot, mentre gli argentini Paredes e Di Maria sembrano destinati alla panchina, almeno inizialmente.Sullo stesso argomentoVerona-Juventus, la formazione ufficiale di AllegriJuventus

    Un sogno chiamato Qatar

    È un momento molto positivo per Bremer: rientrato dall’infortunio muscolare rimediato nel derby con il Torino, il difensore ha festeggiato il successo sull’Inter e la convocazione in Nazionale da parte del ct Tite per il Mondiale in Qatar. Una soddisfazione doppia per Bremer che solo negli ultimi mesi era riuscito a convincere la Seleçao a chiamarlo. Le sue prestazioni nella Juventus, infortunio a parte, hanno spinto Tite a sceglierlo nonostante la tanta e agguerrita concorrenza. E anche Allegri sembra proprio non poter fare a meno di lui: del resto nella difesa bianconera, la migliore del campionato, l’ex granata è diventato un pilastro.
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    La Juve azzurra a Verona: 5 su 11 in campo. E non finisce qui

    TORINO – A Verona l’ultimo esempio, tra titolari e sostituti. Prendete l’undici atteso al Bentegodi: Mattia Perin, Leonardo Bonucci, Nicolò Fagioli, Manuel Locatelli, Moise Kean, tutti in campo dal primo minuto. E aggiungete al menu chi sarà prevedibilmente a disposizione, a partire dal “veterano” Fabio Miretti, passando per Federico Gatti, naturalmente aspettando che torni Federico Chiesa e con Daniele Rugani che, a meno di sorprese, ha perso il ballottaggio con Bremer. Totale: 5 giocatori italiani impiegati da Massimiliano Allegri dall’inizio contro i gialloblù ultimi in classifica e se non è un primato stagionale, poco ci manca. Di certo i 5 azzurri in campo rappresentano un record in questa stagione travagliata, ma che si può ancora raddrizzare.
    Giocano perché valgono
    Non siamo più ai tempi del blocco Juventus trionfante al Mundial 1982 o ai nove bianconeri iridati nel ’34 con il ct Vittorio Pozzo al timone, perché per altro qui si tratta di giovani che devono ancora affinarsi e completarsi del tutto, ma insomma: il quadro è chiaro e incoraggiante. E pazienza se i “maligni” e i “superbi” del maestro Francesco De Gregori sentenzieranno in eterno che questa Juve si sta italianizzando solamente perché i big sono in infermeria: come si può pensare che i vari Fagioli e compagnia di giovani rampanti possa trovare spazio quando Paul Pogba tornerà in sella? Sostengono, tronfi e boriosi. Sono gli stessi che tacciono Allegri di aver fatto ricorso ai talenti solamente quando non c’era più nessuno o quasi a disposizione, non per inclinazione naturale di Max. Amen, i fatti raccontano che questa Juve per metà azzurra – il ct Roberto Mancini sentitamente ringrazia – è chiamata ad accelerare il rilancio in campionato, avviato dalle quattro vittorie consecutive senza gol subiti, che incredibilmente rischiano di riportare i bianconeri in zona Champions League. Ma vi ricordate cosa si diceva di questa squadra solamente un mese fa, dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan? Roba da pazzi, in un certo senso…
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    Verona-Juventus, la probabile formazione di Allegri

    TORINO – La Juventus di Massimiliano Allegri vuole cavalcare il buon momento di forma: giovedì al Bentegodi di Verona la sfida all’Hellas (18:30) per cercare la quinta vittoria consecutiva. Senza Vlahovic, non convocato, Allegri dovrà scegliere se affidarsi a Milik (come contro l’Inter) o lanciare dal 1′ Moise Kean. LEGGI TUTTO

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    Juve, dopo la Lazio inizia la sosta: il programma fino a gennaio (spiegato bene da Allegri)

    Due partite alla fine della prima (intensa) parte di stagione. La Juve, come tutte le altre squadre d’Italia, affronterà gli ultimi impegni di campionato (contro il Verona al Bentegodi e con la Lazio allo Stadium) prima della lunga sosta per permettere lo svolgimento del campionato del mondo in Qatar. L’edizione invernale dei Mondiali ha di fatto cambiato il tradizionale svolgimento del massimo campionato di calcio e quest’anno andrà in scena una pausa autunnale molto più lunga del previsto. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Allegri: “Vlahovic da valutare, Di Maria potrebbe avere 30' nelle gambe”

    TORINO – Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Verona-Juventus, partita valida per la 14ª giornata (turno infrasettimanale) di Serie A nonché penultimo impegno per le squadre del calcio italiano prima dell’inizio del Mondiale in Qatar. Si parte dal successo sull’Inter: “Abbiamo ottenuto una bella soddisfazione dal successo con l’Inter ma il giorno dopo abbiamo chiuso il capitolo e stiamo già pensando al Verona: una squadra che non merita la classifica che ha attualmente”. Il tecnico toscano ha poi sciolto alcuni dubbi di formazione e sui giocatori pronti al rientro dall’infermeria: “Domani giocherà Perin, perchè Szcz?sny ha bisogno di riposare dopo 12 partite di fila. Recuperiamo sicuro, ma non è detto che giochino, Paredes e Kean. Di Maria è probabile che abbia mezz’ora nelle gambe. Vlahovic sarà da valutare oggi, come Chiesa e McKennie”. Su Danilo vicecapitano: “L’altra sera ho parlato con Cuadrado che come gerarchia viene subito dopo Bonucci. Juan ultimamente si innervosisce un po’ troppo, perciò era meglio che facesse Danilo il capitano”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, per Milik solstizio d’autunno: Allegri cerca il bomber estivo

    TORINO – Con Vlahovic che fino a ieri ha svolto lavoro differenziato, ma che oggi proverà a capire se non sente dolore e può giocare, e con Kean in fase di recupero ma non al top della condizione (anche se ieri si è allenato regolarmente in gruppo), Allegri deve aggrapparsi ancora a Milik come punto di riferimento in attacco domani a Verona. A meno di un recupero dell’ultima ora del centravanti serbo, il polacco sarà di nuovo chiamato a guidare il reparto che ritroverà, tra titolari e subentranti, anche top player come Di Maria e Chiesa a supporto. Tra Lecce, Paris Saint Germain e Inter, l’ex Napoli ha sempre giocato titolare e, di solito, nelle precedenti settimane era sempre stato gestito dal tecnico livornese. Tuttavia l’attuale situazione dell’attacco porta nella direzione della continuità, più per necessità che per scelta, perché le prestazioni di Milik sono in calo. Anzi, sarebbe più corretto dire che è in calo la produttività: il polacco combatte, lavora molto per la squadra, si spreme e non si tira indietro, però sotto porta non sta più trovando la necessaria continuità. Dopo aver cominciato la stagione con un impatto positivo, anche per le reti messe a segno, tanto da risultare il nuovo acquisto più brillante, Milik ha inciso meno nel mese di ottobre e in questo spezzone di novembre che precede il Mondiale.Guarda la galleryJuventus, lo sprint verso il Verona: Paredes e Kean in gruppoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Verona-Juventus, Da Graca voglia Max

    TORINO – Sarà una Juve ancora spuntata, quella che potrebbe presentarsi al Bentegodi per la penultima dell’anno, prima della Lazio e del Mondiale. Già contro l’Inter in panchina non c’erano Vlahovic (pubalgia) e Kean (infiammazione al retto femorale). E verso la sfida contro il Verona di domani, sia il serbo sia l’ex Psg potrebbero rientrare nella lista dei convocati ma ancora a mezzo servizio. In questo momento Milik è l’ultimo highlander dell’attacco bianconero, l’unico centravanti abile e arruolabile al 100 per cento. E di necessità virtù – per riempire una panchina che domenica sera aveva quattro giocatori in meno rispetto ai nerazzurri – mister Allegri questa volta potrebbe decidere di pescare una punta dalla Next Gen. Guardandosi indietro, come fatto recentemente con il terzino destro Barbieri, l’esterno sinistro Iling-Junior, l’ala destra Compagnon e l’interno di centrocampo Barrenechea. O come sperimentato in passato, all’occorrenza, con il portiere Garofani e il trequartista Rafia.Guarda la galleryJuventus, lo sprint verso il Verona: Paredes e Kean in gruppoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Verona-Juventus, per Vlahovic test verità: dentro o fuori

    TORINO – Dopo le terapie e gli allenamenti personalizzati per superare il dolore causato dall’infiammazione all’adduttore, oggi è il giorno della verità per Dusan Vlahovic: l’attaccante serbo proverà a testare la tenuta sul campo e in base a come reagirà il suo fisico verrà valutato, con staff tecnico e medico, se potrà essere a disposizione di Massimiliano Allegri già per la trasferta di Verona oppure sventolare ancora una volta bandiera bianca ed eventualmente rimandare il rientro a domenica contro la Lazio. LEGGI TUTTO