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    Juventus, Barzagli: “Giovani? La maglia pesa, ma stanno dando tanto”. E su Fagioli…

    TORINO – In un collegamento su DAZN, l’ex difensore della Juventus Andrea Barzagli ha commentato la svolta verso i giovani messa in atto da Allegri nell’ultimo periodo: “C’è da capire che un ragazzo ha bisogno anche di fiducia, di giocare e sentirsi dentro il gruppo. Quindi, a volte, quando hai pochi minuti non è semplice. Però sono lì alla Juve, ce l’hanno”.Guarda la galleryJuve, in campo contro l’Inter con una maglia speciale
    Juventus, Barzagli e la svolta dei giovani
    Proseguendo nel suo ragionamento Barzagli è entrato più nello specifico: “Io ho conosciuto Fagioli, Miretti no. Ha una grande tecnica e sa giocare a calcio. Normale che giocare nella Juventus a questa età non sia semplice, è un peso, perché ci sono tante aspettative in questo momento in cui le cose non vanno come ci si aspettava. Lanciare questi ragazzi, vedere questa energia, sicuramente sta dando tanto”.
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    Juventus-Inter, la probabile formazione di Allegri

    TORINO – La grande prestazione contro il Paris Saint-Germain in Champions non ha permesso alla Juventus di evitare la sconfitta ma, complice il tennistico successo del Benfica contro il Maccabi Haifa, non ha privato i bianconeri del passaggio in Europa League. Con gli impegni internazionali in naftalina fino a febbraio e con la sosta per i Mondiali ormai alle porte, l’obiettivo di Massimiliano Allegri è quello di incrementare il filotto in campionato, giunto a tre vittorie consecutive. Prima di Lazio e Verona, però, c’è l’Inter di Simone Inzaghi, rilanciatasi nel mese appena concluso dopo un settembre balbettante. Nel derby d’Italia il tecnico della Juventus – che ritroverà alcuni assenti illustri nelle ultime sfide – dovrebbe confermare il 3-5-2.
    Ballottaggio Szczesny-Perin: il polacco dovrebbe essere il favorito per la sfida contro l’Inter, ma Allegri non ha ancora deciso
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    L'Italia in panchina alla conquista della Champions. Manca solo Allegri

    TORINO – Cinque allenatori italiani in cerca della coppa dalle grandi orecchie. Cinque allenatori italiani che dimostrano, ancora una volta, quanto la nostra scuola sia tutt’altro che superata e inaridita. Cinque allenatori italiani che abbracciano varie generazioni e che insegnano la via per l’affermazione. In un modo o nell’altro.

    Ancelotti ha raggiunto Ferguson

    Carlo Ancelotti, innanzitutto. Con il suo Real Madrid, ha raggiunto il record delle 102 vittorie in Champions League, affiancandosi al mito di Sir Alex Ferguson. Non ci sono più parole per descrivere Carletto, colui che non passa mai di moda e che sa sempre arrivare in fondo, con il gioco, con i giovani, con i campioni rivitalizzati. E con quella calma che sa trasmettere al gruppo e all’ambiente. Pacificatore. Solo alla Juventus non ci è riuscito, ma questa è storia vecchia.

    Conte: con lui tutti in battaglia

    Antonio Conte, poi. Ovvero l’affamato perenne, il tecnico che trasmette adrenalina, dettami tattici, orgoglio infinito. Con il Tottenham ha timbrato nell’ultimo match, nell’inferno di Marsiglia: roba da duri. Come l’ex capitano e tecnico della Juventus, un motivatore senza eguali al mondo. Dategli un morto, lo farà resuscitare. Son e Kane lo amano, tanto per dire.

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    Torino: migliaia davanti all'hotel del Psg per applaudire Messi e Mbappé

    TORINO – (m.s.) Bagno di folla per l’arrivo del Paris Saint Germain a Torino: più di mille persone si sono accalcate nel centro città, davanti all’Hotel Principi di Piemonte, ad aspettare il pullman dei francesi per omaggiare Messi, Mbappé, Verratti e le altre stelle.

    Juventus-Psg vale comunque

    Il Psg, già qualificato agli ottavi, aveva battuto la Juventus 2-1 nella gara d’andata con una doppietta proprio dell’attaccante francese alla quale aveva risposto la rete di McKennie. Non è invece volato a Torino il brasiliano Neymar perché squalificato. Lo Stadium sarà tutto esaurito, nonostante la Juve sia già fuori dalla Champions. Ma in ballo resta l’Europa League. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Psg, le scelte di Allegri pensando all'Inter: la probabile formazione

    La Juventus di Massimiliano Allegri è chiamata a rispondere presente nella sfida in programma mercoledì alle 21 all’Allianz Stadium contro il Psg valida per il sesto e ultimo turno della fase a gironi di Champions League. Sì, perché anche se i bianconeri sono ormai fuori dai giochi, si contendono un posto in Europa League con gli israeliani del Maccabi Haifa, appaiati in classifica con tre punti. Massimiliano Allegri, però, deve anche pensare alla gara di campionato di domenica alle 20.45 contro l’Inter. La Vecchia Signora è reduce da tre vittorie consecutive senza subire reti: Torino (1-0), Empoli (4-0) e Lecce (1-0). Proseguire su questa scia sarebbe dunque importantissimo per cercare di raddrizzare la situazione e recuperare qualche punto dalla vetta. In vista anche del Derby d’Italia, ecco dunque quali dovrebbe essere le scelte del tecnico della Juventus per l’incontro con il Psg.
    Szczesny/Perin: dopo aver saltato le prime 2 partite di Champions League per un infortunio alla caviglia, il portiere polacco ha difeso la porta della Juventus nelle altre 3 gare europee. In campionato è riuscito a tenere la porta inviolata nelle ultime 3. Tuttavia, Allegri potrebbe anche decidere di dare una chance a Perin.
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    Juve, la carica dei giovani col Psg

    TORINO – Sarà una Juventus giovane quella che affronterà domani sera il Psg per un posto in Europa League. Con dodici assenti nelle file dei bianconeri, spazio a Miretti, Fagioli, Soulé e Kean, ragazzi che possono partire titolari o subentrare a partita in corso, come è accaduto a Lecce per l’ex centrocampista della Cremonese, poi bomber da tre punti. Massimiliano Allegri sposa la linea giovane perché costretto, altrimenti vorrebbe dare più tempo a chi è nato nel nuovo millennio e non caricarlo troppo di responsabilità. «Non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza con la maglia della Juventus possa, oltre che portare entusiasmo e energie, risolvere i problemi della Juventus».
    Gli errori di Miretti
    Sono una quindicina i giovani, nati dal 2000 al 2005, che Allegri trova interessanti, però il tecnico predica calma perché devono avere un percorso di crescita sereno, vanno inseriti piano piano, con equilibrio all’interno dello spogliatoio affinché restino con i piedi per terra. Proprio l’emergenza infortuni lo costringe a rinnegare la sua filosofia, in attesa che rientrino i big dall’infermeria. «Se i ragazzi giocano nella Juve vuol dire che hanno qualità, ma per giocare tanti anni alla Juventus devi avere una forza mentale che va oltre le qualità tecniche. La Juventus è unica a livello di pressioni e ci vuole pazienza. Quello che è stato fatto a Lecce domani sera è già dimenticato, bisogna sempre mettersi in discussione. E il difficile è riconfermarsi. Per esempio Miretti che è un giocatore straordinario non può sbagliare cinque passaggi finali come non può sbagliare cinque gol davanti al portiere, ma questa è una fase di crescita. Io dico sempre che sul chilometro tutti corrono 900 metri, in pochi gli ultimi 100 metri».
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    Juventus-Psg: se perde, Allegri in Champions come la Roma

    TORINO – La Juventus di Massimiliano Allegri ospita mercoledì il Paris Saint-Germain nell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League. Per i bianconeri l’obiettivo è quello di chiudere al terzo posto per poter accedere agli spareggi di Europa League contro le seconde classificate e non perdere contro i parigini potrebbe evitare anche un record spiacevole. Ecco quali sono tutte le curiosità e le statistiche del prossimo match dell’Allianz Stadium. LEGGI TUTTO

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    Juventus, a gennaio torna indietro Ihattaren!

    TORINO – Il periodo difficile di Mo Ihattaren sembra non finire mai e adesso si aggiunge un altro capitolo, che coinvolge indirettamente anche la Juventus. Infatti l’Ajax ha deciso di rispedire il giocatore alla Continassa, comunicandolo attraverso una nota ufficiale la scelta del club olandese: «L’Ajax ha comunicato a Mohamed Ihattaren e Juventus che l’opzione di acquisto non sarà esercitata. Il prestito di Ihattaren scadrà il 3 gennaio 2023 e non sarà prorogato». Tra un paio di mesi dunque il trequartista ritornerà a disposizione di Massimiliano Allegri, anche se è probabile che possa trattarsi di una sosta breve per ripartire verso una nuova destinazione.

    Tanti problemi

    Tornato in Olanda a gennaio di quest’anno dopo la sfortunata avventura alla Sampdoria, Ihattaren è stato mandato in seconda divisione con lo Jong Ajax, raccogliendo solo una manciata di minuti con la prima squadra: i problemi fuori dal campo hanno poi portato il club alla sospensione e alla decisione di non esercitare l’opzione.
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