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    Juve, il post Benfica e il post social: “Insieme”. Tifosi infuriati

    TORINO – All’indomani della sconfitta contro il Benfica nella seconda sfida di Champions League, la Juventus ha pubblicato un post sui profili social che rappresenta la squadra bianconera sotto la curva mentre – al termine della partita – si prende i fischi dei tifosi delusi. Il commento su Twitter è laconico: “Insieme”. Il post è stato ovviamente commentato dai tanti tifosi ancora infuriati con la squadra e con Allegri, del quale chiedono a gran voce la testa.
    #AllegriOut
    In queste ore i tifosi della Juventus si stanno scatenando contro il proprio allenatore, reo di non aver dato un gioco alla squadra. L’hashtag #AllegriOut è diventato di tendenza e sta invadendo tutti i social. Numerose le proteste dei sostenitori bianconeri, non soddisfatti del gioco della squadra e delle prospettive della stagione. In tanti chiedono l’esonero dell’allenatore, ritwittando il post e aggiungendo: “Esoneriamo Allegri, Insieme”.  LEGGI TUTTO

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    La Juve sta deragliando: per favore, fate qualcosa

    Non è solo colpa di Allegri, sono evidenti anche le responsabilità dei giocatori. E non è detto che l’esonero del tecnico, auspicato da una sempre più larga maggioranza dei tifosi, sia la soluzione a tutti i problemi della Juventus. Ma è necessario che qualcuno facciaqualcosa e in fretta, la stagione sta deragliando dopo appena sei partite di campionato e due di Champions League, entrambe perse, stabilendo un nuovo record negativo per la storia della Juventus. Ma al netto di situazioni che possono essere ancora raddrizzabili (in Champions però serve un mezzo miracolo a questo punto), lascia sgomenti vedere una Juventus così brutta, spaurita, spompa, senza carattere.

    E, soprattutto, c’è sconcerto nel constatare che dal 15 di agosto al 14 di settembre siano successe sempre le stesse cose, senza aver mai apprezzato un miglioramento. C’è sempre un barlume di speranza in ogni partita, ma non basta mai o quasi. Se si mettono insieme 45’ contro la Roma, 10’ contro la Fiorentina, 15’ contro la Salernitana, 25’ contro il Benfica si ottiene una buona prestazione della Juventus: quattro partite per farne una. Non può andare bene così. Ed è spaventoso vedere giocatori esausti, svuotati nella testa e nei muscoli, dopo appena un mese di stagione. Allegri finora si è rifugiato in una comunicazione controversa, l’ha buttata in caciara, si è spesso contraddetto, è parso via via meno sereno. Adesso è a un bivio: o cambia immediatamente passo o la Juventus rischia di buttare via un’altra stagione, perdendo un mucchio di soldi e rovinando il centenario della proprietà Agnelli. 

    Dall’altra parte, Dusan Vlahovic, 7,5 milioni netti a stagione, non riesce a stoppare un pallone come si deve, non effettua un passaggio preciso, resta fuori dal gioco e spesso per colpa sua. Di Maria è fisicamente spento. Cuadrado un fantasma. McKennie il solito pasticcione. Mancano tanti giocatori decisivi. Solo colpa di Allegri? Forse no, ma adesso è lui l’unico che può fare qualcosa. Poi potrebbe fare qualcosa la società, ma non è detto che al tecnico convenga. LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Inutile dare spiegazioni, si deve solo lavorare”

    TORINO – Seconda sconfitta consecutiva per la Juve nel girone di Champions League: al termine del match perso 2-1 contro il Benfica, il tecnico bianconero Allegri ha analizzato il momento della squadra ai microfoni di Sky Sport: “E’ difficile da spiegare la serata, dopo il 2-1 la partita è finita. Abbiamo rischiato di capitolare ancora: è inutile dare spiegazioni, bisogna solo lavorare e pensare alla prossima. Critiche? Ho parlato già alla squadra, questi momenti capitano: dobbiamo uscirne tutti uniti prendendoci grandi responsabilità. Ora abbiamo un appuntamento importante in campionato e poi penseremo ancora alla Champions, che non è assolutamente ancora perduta. Abbiamo subìto nel giro di quattro giorni condizioni psicologiche non facili, oggi il rigore ci ha condizionato. E’ la prima volta che una mia squadra perde per due volte di fila in Champions. Preoccupato? Non bisogna esserlo, bisogna solo lavorare”, afferma l’allenatore toscano.  LEGGI TUTTO

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    Juve-Salernitana: rimborsi per chi ha puntato su Milik

    TORINO Il rumore di Juventus-Salernitana e del disastro del Var continuerà a sentirsi per settimane, forse mesi. Il gol annullato a Milik in maniera ingiusta, non tendendo conto della presenza di Candreva che teneva in gioco Bonucci, ha fatto arrabbiare Allegri, i tifosi juventini e anche chi aveva deciso di puntare sulla rete del centravanti polacco contro la Salernitana. LA DECISIONE Una società di scommesse, nonostante il risultato di 2-2 e la decisione del Var, ha scelto di rimborsare l’intera somma investita dai clienti che avevano puntato sul gol di Milik domenica. Una decisione clamorosa, che fa discutere il web.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Snodo Champions, Allegri cerca la vera Juve

    TORINO – Massimiliano Allegri spegne le telecamere su Juventus-Salernitana («Dico solo che per noi allenatori espulsi sarebbe più giusta una multa salata da dare in beneficienza della squalifica») e prova a tenere accesa la sua Juventus per 90 minuti nella sfida di domani sera contro il Benfica. «Importante ma non decisiva», ha provato a togliere un po’ di pressione alla squadra, per quanto sia difficile visto che lui stesso ha definito il doppio confronto con i portoghesi la sfida chiave per il passaggio del turno. Resta il ritorno, ma al Da Luz, quindi l’appuntamento di domani sera è da non fallire per la squadra bianconera. E il primo passo per riuscirci è evitare i blackout che in un momento o in un altro delle partite, spesso dopo buoni inizi, fin qui hanno contraddistinto le prestazioni juventine.

    COSTANZA «E’ un problema e ne abbiamo parlato – ha spiegato Allegri -. Dobbiamo avere equilibrio e sapere che abbiamo 95 minuti per vincere le partite: se non segniamo subito non dobbiamo farci prendere dalla frenesia e sbilanciarci come è successo contro la Salernitana; se segniamo subito invece non dobbiamo smettere di giocare come è accaduto in altre occasioni. Guardiamo la cosa positiva, che è la voglia di fare. C’è anche una questione ambientale, ci si spazientisce un po’ troppo in fretta. Abbiamo giocatori esperti ma anche altri che non lo sono, Bremer è un acquisto straordinario, ma domani sarà alla seconda partita in Champions».

    DI MARIA C’E’ Esperienza e personalità potrà portarle Angel Di Maria, le cui assenze sommate a quelle di Pogba, Chiesa e alle altre cui la Juventus ha dovuto e deve far fronte (domani mancheranno anche Rabiot, Locatelli e Alex Sandro, in dubbio Szczesny) hanno sicuramente impoverito il tasso di maturità e personalità. Il Fideo, dall’inizio o più probabilmente a partita in corso, può portare oltre alla sua qualità tecnica proprio un’enorme esperienza in sfide di altissimo livello. Aggiunta sicuramente preziosa, ma da sola non può bastare. Tutti i bianconeri però devono crescere in questo: «E dobbiamo farlo in fretta», ha detto Danilo.
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    Juve, obiettivo Benfica: Di Maria lavora in parte con il gruppo

    TORINO – Domenica sera ha sofferto in tribuna, assieme alla moglie Jorgelina Cardoso, mentre la Juventus prima le prendeva dalla Salernitana e poi rimontava, con tanto di giallo finale e gol del successo inspiegabilmente cancellato dall’asse Marcenaro (arbitro)-Banti (Var). Poche ore dopo l’ingiustizia subita, Angel Di Maria è tornato in campo alla Continassa svolgendo una seduta in parte differenziata e in parte in gruppo, con Massimiliano Allegri che a meno di controindicazioni dell’ultim’ora convocherà il campione argentino in vista del match di mercoledì sera in Champions League contro il Benfica per poi capire se e quanto utilizzarlo. Mettiamola così: il Fideo, tra l’altro un ex benfiquista e che l’estate scorsa è stato anche cercato dai portoghesi, si garantisce almeno un posto sulla panchina della Juve, visto che schierarlo titolare potrebbe rivelarsi un rischio per un giocatore che da inizio stagione s’è già fermato due volte per guai agli adduttori. Ma a partita in corso, magari a sostegno della coppia Milik-Vlahovic, sarebbe sorprendente se il tecnico bianconero non utilizzasse l’elemento dotato di più spiccata fantasia nella sua rosa. Allenamento differenziato in campo anche per Wojciech Szczesny, pure lui in fase di recupero, mentre all’appuntamento dello Stadium saranno quasi certamente assenti sia Adrien Rabiot, sia Manuel Locatelli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, è pareggite acuta: 2-2 da pazzi con la Salernitana e gol del sorpasso annullato

    TORINO – La Juventus vede i fantasmi, poi riacciuffa la Salernitana nel recupero. Ma è rabbia bianconera per il gol annullato a Milik in pieno recupero per fuorigioco di Bonucci. Succede di tutto e nel finale viene espulso anche Allegri.

    DA INCUBO

    Con la terza maglia al debutto, la Juve inizia subito in salita, trovandosi a rincorrere dopo nemmeno venti minuti. La “frittata” comincia da Cuadrado, che sbaglia il tempo dell’intervento di testa, poi prosegue la cottura McKennie, che non riesce a tenere il doppio passo di Mazzocchi: sul suo cross il più lesto è Candreva per il classico gol dell’ex. Inizio horror che più horror non si può per i ragazzi di Allegri: lo choc prosegue e la Salernitana prende fiducia esaltando anche i tanti tifosi granata allo Stadium. Il 4-3-3 juventino stenta a decollare: l’unico a provarci è il solito Miretti. Kean non sfrutta a dovere una buona opportunità sulla respinta incerta di Sepe, mentre Vlahovic riceve pochi palloni e spesso è spalle alla porta. L’horror diventa incubo quando Bremer tocca la palla con il braccio in area: rigore che Piatek trasforma da campione, Salernitana avanti 2-0.

    L’ILLUSIONE

    La scossa può darla (e ci prova in più occasioni) Milik, al posto dello spento Kean, ma in realtà arriva da Kostic che fa il break a sinistra, pennella un pallone su cui si fionda Bremer per l’1-2 che riaccende Juve e Stadium. Il brasiliano la riapre e la squadra di Allegri si sveglia: anche Vlahovic entra in partita e diventa fondamentale, anche se il colpo del pari non arriva. Allegri toglie Kostic per inserire Danilo, però la mossa della disperazione è Soulé per Cuadrado. Sembra finita, invece la Juve tira fuori l’orgoglio: follia di Vilhena che sgambetta Alex Sandro, dal dischetto Bonucci sbaglia ma segna sulla respinta. Il 2-2 sembra cosa fatta, quindi Milik segna il 3-2 annullato però per fuorigioco proprio di Bonucci rivisto al Var. Finale convulso con espulsioni e tensioni. Per la Juventus resta l’amaro in bocca per un successo sfumato in maniera rocambolesca. Di sicuro, al di là del risultato, i bianconeri non sono stati né antipatici né vincenti.
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    Juve, l'urlo di Vlahovic: “La gloria consiste nel rialzarsi ogni volta!”

    TORINO – Dicono che fatichi ad accettare l’idea di trascorrere novanta minuti su un campo di calcio senza segnare. Dusan Vlahovic, in effetti, vive per il gol, ma a soli 22 anni ha tutto il tempo per migliorare ancora. Intanto il bomber serbo veste volentieri i panni del leader già provetto nonostante la giovane età, tanto che il suo ultimo post sui social ha scatenato l’entusiasmo del popolo juventino, sia dei semplici tifosi sia dei campioni che per caso sono pure suoi compagni di squadra, come Angel Di Maria. Il Fideo è stato uno dei primi a rispondere al messaggio di DV9: «La gloria non consiste nel non cadere mai, bensì nel rialzarsi ogni volta».Guarda la galleryJuve-Salernitana: la formazione ufficiale di Allegri
    Prospettive
    Arde il fuoco della passione bianconera, nel cuore di Vlahovic e in quello delle migliaia di sostenitori che vedono la Juventus in difficoltà sul piano della continuità di gioco e risultati, eppure non possono aver motivo per mollare già ora. Questa sera, contro la Salernitana, il serbo ha l’occasione per autografare la quinta partita consecutiva casalinga in campionato con un suo gol: nella Juve ci sono riusciti solamente assi del calibro di David Trezeguet, Cristiano Ronaldo e Alessandro Del Piero nell’era dei tre punti e già solamente questo gasa ancor più la gente bianconera, che dopo due anni senza scudetti da festeggiare non vede l’ora di ricominciare a celebrare trionfi sbattendoli in faccia alla concorrenza. Vlahovic è chiamato a fare l’Haaland della Juve: il norvegese ha già segnato 12 reti contro le 4 di Dusan giocando tre partite in più. La Salernitana è avvisata.

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