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    Juve, la stagione al via da lunedì

    TORINO – Da lunedì si aprono i cancelli della Continassa per i primi arrivi dei giocatori. Il raduno della Juventus è ufficialmente fissato per domenica 10 luglio, ma dal 4 sono previsti rientri scaglionati di chi non è stato impegnato a giugno con le rispettive Nazionali, di chi è reduce da un infortunio, come Danilo, Mattia De Sciglio, Arthur, Denis Zakaria, e di chi invece è ancora fermo ai box come Federico Chiesa e Kaio Jorge. Dusan Vlahovic, dopo un lavoro personalizzato in patria, arriverà venerdì, quando a Torino è atteso anche il primo colpo del mercato estivo, Paul Pogba.Da lunedì 11 luglio la squadra comincerà a sudare agli ordini del preparatore atletico Simone Folletti: lavoro quotidiano al centro sportivo della Continassa, dove Massimiliano Allegri darà le prime indicazioni su gioco e sistema, e ritiro al J Hotel per una decina di giorni. Poi il 20 volerà negli Stati Uniti per il Summer Tour chela vedrà impegnata in tre amichevoli contro i messicani del Deportivo Guadalajara (22 luglio a Las Vegas), il Barcellona (26 luglio a dallas) e il Real Madrid (30 luglio a Los Angeles).Dopo due anni torna anche il vernissage a Villar Perosa: appuntamento giovedì 4 agosto nel feudo degli Agnelli per la sfida in famiglia contro la Primavera del neo tecnico Paolo Montero. LEGGI TUTTO

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    Pogba un grande affare. Con la Juve e con Allegri va al Max

    TORINO – Paul Pogba come non lo avete visto mai: tirato a lucido, determinato, affamato, voglioso di far ricredere gli inglesi. A Miami, il Polpo lavora duramente, anche in compagnia dell’amico Paulo Dybala che alla Juve non ritroverà più. Nel frattempo, sono inseparabili compagni di palestra. Pogba è atteso a Torino al termine delle vacanze: i dettagli sono stati sistemati, il contratto è blindato con la supervisione dell’avvocato Pimenta (e arriva a parametro zero, un affare top anche se l’ingaggio è da… top).

    Polpo pronto

    Il transalpino campione del mondo rivestirà quella maglia bianconera con la quale ha vissuto i giorni migliori. Ricapitoliamo alcuni numeri sul centrocampista francese. Con Antonio Conte allenatore: 63 presenze, 11 assist, 12 gol (1 ogni 400’): Con Max Allegri in panchina: 61 gare, 17 assist, 16 reti (1 ogni 320’); con Mourinho: 71 match, 17 assist, 14 gol (1 ogni 421’). Con Solskjaer: 72 presenze, 15 assist, 14 reti (1 ogni 355’). Con Rangnick: 11 apparizioni, 2 assist, 1 gol (1 ogni 721’). Insomma, con il tecnico toscano va a meraviglia, tra l’altro proprio con lui ha conquistato 2 scudetti, 2 Coppe Italia e una Supercoppa. Insomma, non sarà una minestra riscaldata, ma un Polpo pronto all’uso. E alla vittoria. LEGGI TUTTO

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    Rabiot e la Juve, un rapporto mai decollato. E in Premier…

    TORINO – (e.e.) Adrien Rabiot, il Duca della Juventus che non affascina più. Il club bianconero l’ha corteggiato a lungo quando era al Psg, fino a prenderlo a parametro zero. Sembrava un affare, nella realtà il giocatore francese non è mai stato decisivo e non ha mai fatto breccia nell’ambiente, troppo riservato, poco espansivo e in gol col contagocce: 6 in tre stagioni, 0 nell’ultima. Eppure con Max Allegri ha giocato. E tanto (45 presenze). Ma non ha lasciato il segno. A volte buone prestazioni, a volte impalpabile e spesso distratto nella fase difensiva. Ora, mamma Veronique che gli fa da agente sta cercando squadra in Premier, un campionato che potrebbe esaltarne le doti di sgroppatore (nella Francia, Deschamps lo schiera sempre). Eppure con il ritorno a casa di Paul Pogba il teoria formerebbe una bella coppia, chissà. La Juve potrebbe però incassare 15-20 milioni e allora nessuno si opporrebbe. Pare che il giocatore abbia detto no al Newcastle degli arabi. Preferirebbe il Chelsea…  LEGGI TUTTO

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    Assalto Juve a Cambiaso: ore decisive

    TORINO – C’è già stato un incontro a Milano tra i dirigenti bianconeri e quelli del Genoa per portare avanti la trattativa che dovrebbe portare Andrea Cambiaso a Torino. Il terzino sinistro, uno dei giovani più interessanti nel ruolo, aspetta notizie dalle vacanze e la sensazione è che, a meno di colpi di scena, la fumata bianca possa arrivare già in questa settimana alle porte. Atteso un nuovo vertice a Milano tra le parti per trovare un’intesa economica: al momento la proposta juventina è considerata troppo bassa dal Grifone, che ha chiesto 10 milioni senza contropartite tecniche. Ma la posizione rossoblù si sta ammorbidendo, considerando che il difensore Dragusin è un profilo gradito.
    PELLEGRINI IN USCITA Servirà un nuovo incontro per definire la questione: la Juventus vuole anticipare la concorrenza, in particolare quella dell’Inter che si era mossa in largo anticipo per Cambiaso, ma che negli ultimi giorni è rimasta a osservare. Sullo sfondo gli interessamenti di Atalanta e Sassuolo. La Juventus però ha il match point per chiudere la partita e assicurare a Max Allegri un elemento in grado di dare il cambio ad Alex Sandro e di ricoprire più ruoli sulla sinistra. Deve però uscire Luca Pellegrini nel frattempo: sulle tracce del laterale sinistro bianconero ci sono sempre il West Ham e il Fulham. LEGGI TUTTO

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    Werner, perché piace alla Juve. Perché la Juve piace a Werner

    TORINO – Perché Werner piace alla Juve. Perché la Juve piace a Werner. Storia di una trattativa di mercato sorprendente che improvvisamente prende quota nell’estate più strana dove la Premier acquista gente del calibro di Haaland e Darwin Nunez e vede la fuga di Lukaku e di altri insoddisfatti. Tra questi c’è proprio Timo Werner, attaccante tedesco del Chelsea che con Tuchel è diventato una riserva è ha voglia di cambiare aria (proprio come Romelu).
    IL CROCEVIA I Blues hanno inserito l’attaccante della Germania nella trattativa per Matthijs De Ligt (al momento dalla Continassa non si ritengono soddisfatti da quanto messo sul piatto, ricordiamo che la clausola dell’olandese è di 120 milioni). Ai bianconeri Timo farebbe comodo e Allegri lo accoglierebbe a braccia aperte, per la sua indole a muoversi e a mettersi al servizio del centravanti. Certo, sembra passata una vita quando segnava gol a grappoli al Red Bull Lipsia (93 in campionato). Al Chelsea, nonostante la Champions vinta da comprimario, non ha trovato l’ambiente giusto. Torino va bene, soprattutto se si bevono buoni cappuccini di cui va matto… LEGGI TUTTO

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    Allegri denuncia la ex Ughi: “Ha speso i soldi per mio figlio”

    TORINO – La relazione tra Massimiliano Allegri e Claudia Ughi è durata tredici anni, fino al 2017, e finirà in tribunale. L’allenatore della Juve infatti ha querelato la sua ex compagna, nonché madre di suo figlio di 11 anni, per appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari. Secondo il tecnico ex Milan, la donna avrebbe speso per sé e per pagare le rette universitarie di sua figlia il mantenimento mensile girato da Allegri. Sarebbero stati oltre 200 mila euro di spese indebite su 600 mila euro che Ughi aveva percepito dopo la fine della relazione. Il 5 luglio l’ex compagna di Allegri, difesa dall’avvocato Davide Steccanella e dall’avvocato Paolo Davico Bonino, dovrà comparire a Palazzo di Giustizia ‘Bruno Caccia’ di Torino per l’udienza preliminare.
    I fatti fino alla denuncia
    Ovviamente la difesa respinge ogni accusa, intanto però il fascicolo è finito sul tavolo del pubblico ministero Davide Pretti che, dopo la querela, ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza. La relazione tra Allegri, rappresentato dall’avvocato Pietro Gaetano Nacci Manara, e Ughi è durata 13 anni, fino al 2017. I due avevano trovato un accordo al tribunale civile di Torino, dove l’allenatore della Juventus si impegnava a versare 10 mila euro al mese per il mantenimento del figlio. Nel 2021, visto che da due anni non sedeva su nessuna panchina, Allegri aveva chiesto di ridurre la cifra a 5 mila euro. Richiesta respinta. Da qui la querela contro la Ughi.
    Guarda la gallerySerie A, Allegri tra i tecnici con più presenze: ecco la top10 LEGGI TUTTO

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    De Sciglio e le sue confessioni: «Io, Allegri e le cicatrici»

    TORINO – In futuro potrebbe essere pubblicato il primo dizionario calcistico livornese-inglese. Autori, Mattia De Sciglio e alcuni suoi compagni della Juve, che si stanno specializzando nelle traduzioni delle indicazioni di Massimiliano Allegri per i nuovi stranieri: «A volte imitiamo il mister e la sua parlata in livornese – ha raccontato in una lettera/intervista a Cronache di spogliatoio -. Gli stranieri arrivati da poco faticano a capirlo, magari stanno già combattendo con l’italiano, figuriamoci con il livornese. Così capita che ci chiedano: “Ma cosa ha detto?”». Del resto De Sciglio, lanciato giovanissimo nel Milan proprio da Allegri, è un interprete ideale: «Abbiamo un legame forte, ma non sono il suo figlioccio. Lo criticano per il gioco, perché tutti pensano a Guardiola, però il gioco dipende da tanti fattori. In Italia si guarda il gioco, ma conta il risultato. Da me pretende tanto, mi pungola spesso e mi chiama “mangia e dormi”, come a dire che non faccio altro che mangiare, dormire e allenarmi».

    GRAZIE AL MENTAL COACH – Una vita da recluso che De Sciglio a un certo punto ha fatto davvero, come ha raccontato parlando di temi molto meno scherzosi. Quelle che chiama «cicatrici»: «Al Milan tutto andava bene, quindi è iniziata una serie di infortuni e non rendevo più. Poi qualcuno ha messo in giro la voce che non rinnovavo perché avevo già firmato per la Juve e c’è stato un accanimento che mi ha ferito e che non mi spiegavo. Sono passato dal paradiso all’inferno. Non uscivo, mi sentivo in colpa anche ad andare a cena con la mia ragazza a inizio settimana. Ho sfiorato la depressione: grazie al mental coach Stefano Tirelli ne sono uscito. E ora posso essere orgoglioso delle cicatrici, o almeno del percorso che abbiamo fatto insieme». LEGGI TUTTO

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    Di Maria tra vacanze e Juve: ultimo affondo. Fagioli con Pogba?

    TORINO – Le ultimissime sul mercato della Juventus passano dalla redazione di Tuttosport: facciamo il primo punto pomeridiano con Filippo Cornacchia. Partiamo ovviamente da Angel Di Maria, che finalmente ha preso l’aereo da Rosario per trasferirsi in Europa. In che città lo ritroveremo? «Per il momento è diviso tra vacanze e deve risolvere questioni anche famigliari perché a Parigi ha vissuto negli ultimi anni e non a caso con lui ci sono moglie e figlia. Poi nel fine settimana si intensificheranno i contatti con la Juventus (il Barcellona resta in ballo), c’è sempre maggior fiducia, i segnali sono sempre più postivi, ma ancora non si riesce a dire se l’affondo andrà in porto. Comunque è questione di poco, al massimo si sfora a lunedì, poi l’argentino si concentrerò sulle ferie». Una puntata sui giovani bianconeri e in particolare su Nicolò Fagioli: resterà in rosa con il suo estimatore Max Allegri? «Alcuni giorni fa a Milano la Juve ha incontrato Andrea D’Amico e il fratello che sono gli agenti. Fagioli deve rinnovare e ha tante richieste: soprattutto in A, con Monza e Cremonese che vorrebbe confermarlo. Però la Juve pensa anche di inserirlo in gruppo a fianco di Pogba e soci, con l’altro giovane di talento Miretti».  LEGGI TUTTO