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    Allegri si rilassa a Montecarlo prima di Juve-Inter: incontro con Briatore

    MONTECARLO (Principato di Monaco) – In attesa del big match della prossima settimana contro l’Inter, Massimiliano Allegri ha approfittato del weekend senza campionato per fare tappa a Montecarlo, dove ha incontrato Flavio Briatore – noto tifoso bianconero – e suo figlio Nathan Falco per un pranzo in compagnia alla Pasticceria Cova. Ovviamente, sotto il post, non si sono fatti attendere i commenti dei tifosi juventini, tra auguri di buon appetito e numerosi apprezzamenti sia per il tecnico che per l’imprenditore.Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Corsa all'Inter, Allegri studia il derby d'Italia

    TORINO – La ripresa. Degli allenamenti, innanzitutto. Anche se, sotto sotto, l’obiettivo vero è la ripresa dell’Inter. Il sorpasso. Domenica 3 aprile c’è il derby d’Italia (Allianz Stadium, ore 20.45) e i bianconeri hanno l’occasione di scavallare i nerazzurri: e va bene che loro hanno giocato una partita in meno, ma comunque di sorpasso si tratterebbe. Roba da mandare in tilt i rivali, peraltro. E roba da ridestare gli spiriti per un finale di stagione che potrebbe a quel punto regalare sorprese. Massimiliano Allegri ha iniziato ieri a preparare la partitissima. Lo ha fatto con quel che offriva il convento al netto delle convocazioni per le Nazionali. Niente Szczesny, De Ligt, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Locatelli (da ieri di nuovo negativo al Covid, è partito per Coverciano in serata), Danilo e Arthur, Cuadrado, Rabiot e Morata. Considerando che sono infortunati Denis Zakaria, Weston McKennie, Kaio Jorge, Federico Chiesa più il giovane Marley Aké, il tecnico bianconero ha avuto modo di lavorare con nove giocatori della prima squadra: i due portieri Perin e Pinsoglio, i difensori Alex Sandro, Rugani e Pellegrini, il centrocampista Bernardeschi e gli attaccanti Dusan Vlahovic (che però deve recuperare da un fastidio muscolare), Moise Kean e Paulo Dybala. Già, Dybala: al suo primo allenamento da quando ha saputo che la Juventus non ha alcuna intenzione di rinnovargli il contratto. Un allenamento fatto di torelli ed esercizi di possesso palla, alternati a corsa a secco. Dovrà essere bravo, Allegri, a cercare di coinvolgere tutti sino alla fine. Anche perché Dybala potrebbe non essere l’unico a ricever certe notizie dalla Juventus.Guarda la galleryDa Conte o all’Inter: il web si scatena sul futuro di DybalaMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Tardelli: “Allegri sta costruendo la Juve, è sulla buona strada”

    TORINO – Intervenuto alla Domenica Sportiva, l’ex bianconero Marco Tardelli ha analizzato il momento della Juve e la situazione realtiva al rinnovo di Paulo Dybala: “E’ vero che ci si aspettava qualcosa in più dalla stagione, soprattutto in Champions, ma questa è una squadra in grande costruzione, non ancora all’altezza delle Big europee. Credo che Allegri stia lavorando bene e sia sulla strada giusta per preparare la squadra anche a livello internazionale, ma avrà bisogno di qualche innesto, specialmente a centrocampo”. Sulla querelle riguardante il contratto di Dybala, poi, il campione del Mondo ’82 ha le idee chiare: “La permanenza o meno dell’argentino non credo sia una questione principalmente di prezzo. Prima devono stabilire se la Juve e Allegri ne abbiano bisogno. Io penso di sì, se il ragazzo tornerà sereno in coppia con Vlahovic potrebbe fare la differenza”.Guarda la galleryDybala sblocca, Vlahovic raddoppia: la Juve batte la SalernitanaMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Con Dybala nessuno screzio. -4 dal secondo posto, buon traguardo”

    TORINO – “Abbiamo aggredito bene la partita, potevamo rischiare di entrare in campo male vista l’eliminazione di mercoledì in Champions ma siamo stati bravi”. Commenta così il successo della Juve sulla Salernitana Massimo Allegri, allenatore dei bianconeri: “Nessuno si aspettava di uscire dall’Europa, la delusione c’era rimasta addosso. Nel secondo tempo potevamo fare il terzo gol ma pazienza, l’importante era fare punti: ora siamo a -4 dal secondo posto ed è un bel traguardo. Passeremo una buona sosta, dopo la quale recupereremo giocatori importanti”.Guarda la galleryDybala, che abbraccio con Allegri al momento del cambio
    Allegri: “Buon rapporto con Dybala. Il suo addio? Non lo so”
    Dybala ha esultato indicando l’allenatore: “Buon rapporto con Paulo come con tutti i giocatori, poi ovvio che possono esserci screzi, io poi sono una persona molto diretta. Paulo è arrivato quasi bambino da Palermo e ora è un grande giocatore, non c’è nessun problema con lui. Dybala lontano dalla Juve? Non lo so, sono in linea con la società, non è solo Dybala ma anche De Sciglio, Bernardeschi, Perin a essere in scadenza: ora pensiamo solo al campionato. 
    Guarda la galleryDybala sblocca, Vlahovic raddoppia: la Juve batte la Salernitana
    “Vlahovic deve migliorare pulizia del gioco. Su Danilo..”
    “Vlahovic 90′ in campo nononstante la diffida? Buona partita, punto di riferimento in avanti. Sono contento che sia tornato in gol, deve migliorare tanto nella pulizia di gioco”. Sulla scelta di schierare Danilo centrocampista centrale: “Per me è stata una piavole sorpresa, conosce come si gioca a calcio, lui aiuta l’allenatore ed è molto bravo nelle letture di campo. Ha due piedi buoni, gioca sul corto e sul lungo e si mette sempre a disposizione. Gestire il post Ronaldo? E’ andato via a tre giorni dalla fine del mercato, tanti giocatori non li conoscevo ancora e credevo sarebbe potuto bastare quello che avevo in mente, poi abbiamo cominciato a lavorare diversamente alzando molto l’intensità, e direi che la squadra ha risposto bene. Siamo in un momento della stagione importante in cui ci giochiamo uno dei primi quattro posti e la Coppa Italia”, conclude il tecnico bianconero.
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    Juve, in estate più qualità in mezzo: i nomi sul piatto

    TORINO – La partita contro il Villarreal non modifica i programmi di mercato della Juventus. Anzi, semmai, li rafforza. Perché, purtroppo per il club, l’eliminazione non ha che confermato i punti deboli già individuati in precedenza. Continua, dunque, la ricerca di tre pedine ritenute fondamentali per completare la ricostruzione di una Juventus vincente: un centrale difensivo, un centrocampista (possibilmente di carattere e trascinatore) e un terzino sinistro. Sono le posizioni nelle quali la squadra bianconera si sente carente o coperta male. La questione del difensore centrale è strettamente connessa alle condizioni atletiche di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Quante presenze possono garantire nella prossima stagione (che Chiellini disputerà solo in caso di qualificazione al Mondiale in Qatar)? Il rischio di trovarsi senza né l’uno né l’altro, come contro il Villarreal, è concreto.Guarda la gallerySun: “La prossima Juve: Pogba, Renato Sanches e Emerson Palmieri (senza Dybala)”

    Juve, servono garanzie in difesa

    La Juventus, nella prossima estate, porterà a casa Gatti del Frosinone, acquistato in gennaio. Ma oltre alla giovane promessa potrebbe esserci l’esigenza di qualcosa di più (magari nello stesso ruolo di Chiellini o Bonucci). Qualcuno che non offra solo garanzie sul suo talento, ma anche sull’esperienza e sullo spessore caratteriale. È un punto, quest’ultimo, che ricorre in tutti gli identikit che la Juventus sta compilando per cercare rinforzi sul mercato estivo. Inizia a essere un problema molto sentito quello della mancanza di carattere ed esperienza nella rosa. La mancata reazione dopo il primo rigore del Villarreal di mercoledì sera è un indice di fragilità psicoemotiva di cui la Juventus non ha mai sofferto negli ultimi dieci anni. Insomma, dato un Chiellini sempre meno presente e un Bonucci un po’ meno disponibile, allora Allegri vuole contare su un giocatore solido da affiancare a De Ligt. Si è parlato a lungo di Antonio Rudiger, centrale di proprietà del Chelsea e che andrà in scadenza di contratto a fine stagione. La Juventus lo segue da parecchio tempo e lui ha simpatie per l’Italia: «Al momento sono qui, ho sempre detto che al Chelsea sono contento e vedremo cosa fare in futuro. L’Italia? Sono stato bene!».

    Sullo stesso argomentoRüdiger criptico: “Futuro in Italia? Contento al Chelsea, ma vedremo”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, da Szczesny e De Ligt ad Arthur: quando Allegri diventa motivatore

    TORINO – E dunque, ecco il faccia a faccia Allegri-Vlahovic che nelle intenzioni può risultare propedeutico alla Champions League, e fors’anche ad una svolta in una intera carriera. Capiremo gli effetti da qui a poco tempo,se ci saranno. Certo è, però, che non sarebbe la prima volta in cui qualche parola ben detta dal tecnico bianconero può rappresentare una vera e propria scintilla nella mente di qualche suo giocatore.

    Del resto gli scettici avranno pure argomentazione sul gioco più o meno esaltante delle Juventus di Allegri, ma devono ammettere che sono parecchi i calciatori che con lui sono migliorati a livello tecnico, di “presenza”, di maturità.

    Guarda la gallerySampdoria-Juve, le pagelle bianconere: De Ligt imperioso

    Restando aderenti a questa stagione, c’è ovviamente il caso Morata (lui stesso ha spiegato che «dopo il mercato ho parlato con lui. Forse prima di quella conversazione non mi sentivo così importante come adesso. È fondamentale perché tutti noi vogliamo sentire parole di stima»). Ma ci sono anche le situazioni legate a De Ligt e Arthur, a Szczesny.

    Il portiere era nell’occhio del ciclone: i tifosi invocavano Donnarumma, lui faceva papere. Allegri non s’è smosso d’una virgola: ha continuato a farlo giocare titolare, ha detto e gli ha detto che le sue qualità non si discutono e che non si aspettava miracoli, bensì continuità e fiducia da dispensare ai compagno. Ebbene: così è stato.

    De Ligt veniva da due stagioni in cui le sue aspettative, la sua considerazione erano state un po’ ridimensionate rispetto alle premesse. E invece Allegri l’ha fatto sentire importante, l’ha responsabilizzato al punto che ora l’olandese non ha più alcuna intenzione di lasciare la Juventus, come invece aveva anche solo fino a pochi mesi fa. Idem Arthur, uno che era finto ai margini ma che al momento del bisogno è stato reso funzionale al progetto. Allegramente, funzionale al progetto.

    Guarda la gallerySamp-Juve, Morata e Szczesny show in campo… e sui social!Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Il vero Allegri sta ricreando la vera Juve

    La Juve sale ancora. È la terza vittoria di fila ed è soprattutto il decimo successo in 15 partite chiuse senza sconfitte. Il 27 novembre, la squadra di Allegri cadeva contro l’Atalanta, lanciata allora verso l’alto. Sembrava la fine di tutto, invece era l’inizio della risalita. Da quel sabato, la Juventus non ha più perso, ha superato di slancio proprio l’Atalanta e si è ormai intestata un posto assai probabile fra le prime quattro della classifica. Ma non sarà per forza il quarto, adesso.

    Contro la Samp la Juve ha vinto con il suo modo collaudato: controllo del gioco, poco spettacolo, intensità in mezzo e incisività in attacco, finalmente prolifico. I pochi gol erano stati il problema più grande sino al mercato di gennaio, quando l’arrivo di Vlahovic aveva tamponato l’emergenza. Ma a Marassi, con il serbo in panchina all’inizio della gara, la prima volta dopo otto partite senza soste, ci hanno pensato Kean e Morata a risolvere la pratica. Il primo si è procurato il rigore che lo spagnolo ha trasformato, prima che Alvaro chiudesse il match con il 3-1 siglato di testa. Ad aprire la serata, era stato l’autogol di Yoshida. Va detto che l’ammirevole sforzo prodotto dalla Samp, migliorata rispetto alla brutta prova di Udine, è stato vanificato in difesa. Yoshida, per l’appunto, ha buttato la palla nella propria porta su cross di Cuadrado, Colley ha sulla coscienza il rigore conquistato con caparbietà da Kean, mentre Bereszynski è arrivato tardi in chiusura sul colpo di testa di Morata, che ha tolto ai padroni di casa le residue speranze dopo il gol di Sabiri.

    Prima che Inter e Napoli scendano oggi in campo a Verona e sul campo del Toro, due appuntamenti non semplici né scontati, la Juve si gode un distacco ulteriormente ridotto. È a un punto dal Napoli e a due dall’Inter, che oltre alla gara di oggi manca del recupero contro il Bologna. Difficile mettere giù statistiche e calcoli con le giornate sfalsate, ma simbolicamente la Juve per qualche ora è a una vittoria in meno da chi la precede. Con i punti lasciati nel derby, sarebbe già lì. Era un traguardo impensabile pochi mesi fa, ma alla Continassa è tornata un po’ di antica scuola. Sono alle spalle gli errori di mercato e di gestione degli anni scorsi, in qualche modo Allegri e dirigenti hanno ritrovato una piccola luce in fondo a un tunnel che sembrava più nero che bianconero. Mercoledì, la Juventus potrebbe pure tornare tra i primi 8 club di Europa, entrando nell’unica Superlega concreta, quella del campo in cui si è iscritto mercoledì l’amico Fiorentino Perez. Domenica sarà il turno della Salernitana in casa, perfetta occasione per avvicinare ancora un po’ la testa. Tutto prima del duello dei duelli, quello che alla ripresa del campionato vedrà la Juve di fronte all’Inter. Sarà una sfida che dovrà dire qualcosa per questo campionato, ma che in casa bianconera servirà a rimarcare come il sorpasso dello scorso anno non sia un dato incontrovertibile, anche in chiave futura.

    Alla Juve di oggi mancano un po’ di punti persi a inizio anno, mentre non mancano le critiche. Il gioco non è certo brillante, ma ieri Arthur ha dato una mano a migliorare le geometrie, consentendo a Locatelli di concentrarsi sugli assist decisivi, mentre Cuadrado è sempre una variabile splendida e l’attacco ha finalmente l’efficacia necessaria. Morata, con la doppietta di Genova, è al settimo gol, e ancora prima è un attacco che ha fatto più di due reti di media a gara nell’ultimo mese. Ne mancano solamente due alla fine del campionato più equilibrato di sempre, con tre, anzi quattro candidate in lotta. Allegri quanti cavalli ha visto uscire attardati all’ultima curva e andare a vincere?
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    Allegri perdona Rabiot: “Hai fatto fare bella figura a Szczesny”

    GENOVA – Da buon toscano Massimiliano Allegri è sempre pronto alle battute. Se poi la Juventus vince allora gli riescono ancora meglio. Così, alla mezz’ora della ripresa, quando sostituisce Adrien Rabiot e il francese va da lui a chiedergli scusa per quel tocco di mano che ha causato il rigore per la Sampdoria, il tecnico gli risponde alla sua maniera: «Va bene, va bene, hai fatto fare bella figura a Szczesny». In effetti il polacco ha parato tre dei quattro rigori assegnati in questa stagione alla Juventus in campionato. Non capitava da sett’anni che un portiere della Juventus (Giovanni Viola) sventasse tre penalty in Serie A. E Szczesny lo ha fatto consecutivamente.Sullo stesso argomentoJuve, Szczesny: “Fortunato sul rigore, non poteva calciare centrale”JuventusMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO