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    Juve, Allegri: “Dybala eccelso, per premio giorno libero ai giocatori”

    TORINO – Massimiliano Allegri tira un bel sospiro di sollievo per bella prestazione della sua Juve, che ha battuto 4-2 lo Zenit San Pietroburgo e si è aritmeticamente qualificata per gli ottavi finale di Champions League. L’allenatore bianconero però vuole maggiore attenzione, quella che non c’è stata nel finale di match, quando i russi sono andati a segno per la seconda volta: “Non avevo grossi dubbi sulla prestazione della squadra, che aveva fatto anche un’ottima prestazione col Sassuolo – dice Allegri a Canale 5 – anche col Verona a parte i primi 10 minuti abbiamo avuto una buona reazione. Stasera abbiamo giocato bene tecnicamente, dato intensità. Poi bisogna migliorare, perché gli ultimi cinque minuti sono l’emblema di questa squadra. Sul 4-1 abbiamo fatto quattro contropiedi che non abbiam chiuso e alla fine abbiam preso gol. È una questione di gestione della partita. Non puoi mettere a rischio di prendere un gol, che è sempre brutto. Era sempre nell’aria, ma la palla a un certo punto devi tenerla e finire con la palla tra i piedi”.Guarda la galleryDybala show, la Juve rinasce: poker allo Zenit in Champions
    Allegri elogia Dybala
    Allegri concederà un giorno di stop al ritiro della Juve: “Faccio l’allenatore, non il cane da guardia. Siamo andati in ritiro ieri mattina, ci siamo ritrovati e abbiamo fatto un buon allenamento. Domattina per premio ho dato un giorno libero ai giocatori, giovedì ci ritroviamo e facciamo allenamento. Poi abbiamo due giorni per preparare la partita con la Fiorentina che sarà una difficile”. L’allenatore bianconero elogia Dybala, autore di una doppietta e un assist: “Paulo ha fatto una partita tecnicamente eccelsa, come del resto tutta la squadra. Bisogna annullare gli ultimi 5 minuti, che sono quelli che ci hanno fatto perdere col Sassuolo, con l’Empoli, che ci ha fatto perdere punti a Udine”. Sul fatto che la Juve sia guarita, Allegri non si sbilancia: “È una questione di voler le cose, nient’altro. La squadra ha tecnica, stanno crescendo tutti. Intanto abbiamo raggiunto il primo obiettivo della stagione. La vittoria ci ha dato morale e sabato abbiamo la Fiorentina. Dobbiamo fare la partita giusta, loro sono una buona squadra con un bravo allenatore, una squadra spensierata”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Zenit, la probabile formazione di Allegri: Chiesa, Dybala e Morata, tridente da Champions

    Massimiliano Allegri non cambia sistema di gioco. Sarà ancora il 4-4-2 con Federico Chiesa sulla destra, pronto a formare, in fase offensiva, un tridente offensivo con Dybala e Morata. La formazione anti-Zenit parte dai tre attaccanti più forti, anche se su Chiesa ci sono ancora dei piccoli dubbi, legati all’affaticamento che lo ha tenuto fuori a Verona. Ma l’impressione è che Cuadrado stia ancora peggio e necessiti di un turno di riposo. Così la Juventus potrebbe schierare una linea di centrocampo con Bernardeschi, Bentancur, Locatelli e, appunto Chiesa. McKennie ha più possibilità di partire in panchina, ma nel caso fosse titolare toglierebbe il posto a Bernardeschi o Bentancur. In difesa dovrebbe esserci la coppia Bonucci-De Ligt, con Chiellini in panchina (contro il Verona aveva sentito qualche dolorino alla coscia), con Danilo a destra e Alex Sandro a sinistra. In panchina ci sarebbe solo un’alternativa per l’attacco: Kulusevski. Visto che Kaio Jorge è fuori lista Champions e Kean ancora indisponibile, così come De Sciglio e Ramsey. LEGGI TUTTO

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    Verona-Juventus, che feeling con l'esito Goal

    Dopo dieci turni di Serie A la Juventus ha ben 13 punti in meno in classifica rispetto alle capolista Napoli e Milan. In questa giornata la squadra di Allegri è di scena a Verona contro una formazione che rispetto ai bianconeri ha tre sole lunghezze di ritardo ed è facile ipotizzare che l’undici allenato da Tudor (ex juventino) scenderà in campo con intenzioni di… aggancio.
    Verona-Juventus, indovina il risultato esatto e vinci!
    Il clean sheet è una rarità
    Sulla carta il rendimento recente delle due formazioni è identico (due vittorie, un pareggio ed una sconfitta nelle ultime quattro esibizioni) anche se la “Vecchia Signora” deve far dimenticare ai propri tifosi il ko casalingo dell’ultimo turno contro il Sassuolo.
    Si accennava al ruolino di marcia recente identico di Verona e Juventus ma non è questo l’unico elemento di similitudine che si può riscontrare tra le due formazioni. Gli scaligeri, nelle dieci giornate di campionato finora andate in archivio, hanno collezionato la bellezza di otto esiti “Goal” (entrambe le squadre in campo hanno realizzato almeno una rete) e, di conseguenza, due soli esiti “No Goal” (Bologna-Verona 1-0 e Verona-Spezia 4-0). In questa stessa ottica i dati relativi all’undici di Allegri non si discostano molto da quelli appena descritti: per Chiesa e compagni gli esiti “Goal” sono stati finora infatti sette (soltanto uno in meno rispetto al Verona) mentre i “No Goal”, di conseguenza, arrivano a tre (Juventus-Empoli 0-1, Torino-Juventus 0-1 e Juventus-Roma 1-0).
    Il totale è presto fatto… otto più sette uguale quindici per un match che, a prescindere da come andrà a finire, potrebbe vedere il “Goal” come protagonista. LEGGI TUTTO

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    Allegri: “La Juve ha bisogno di aver paura. Ronaldo? È stato un onore”

    TORINO – “Come sto? Sto bene, oggi è il compleanno di mio figlio quindi è una grandissima giornata. Nel calcio non si può né sempre vincere né sempre perdere, in questo momento la cosa che dobbiamo fare è stare in silenzio e lavorare, imparare a capire i momenti della partita. Non puoi prendere gol al 43’ del primo tempo e non puoi prendere gol al 95’, sono dettagli che condizionano le prestazioni e l’umore. Bisogna essere bravi a lavorare e ad affrontare domani la partita col Verona nel migliore dei modi”. Alla vigilia della trasferta veneta in casa dell’Hellas dell’ex Igor Tudor, il tecnico della Juve Massimiliano Allegri striglia i suoi, reduci dal ko interno con il Sassuolo, ai microfoni di Dazn.
    Allegri: “La Juve deve avere grande rispetto per il Verona”
    “Non è questione di restare felici, nel calcio certe cose succedono. Domani affrontiamo una squadra che sta bene e che ha ritmo, dobbiamo avere grande rispetto per il Verona come per tutte. E poi martedì abbiamo il primo obiettivo da centrare che è il passaggio del turno in Champions. Se riuscissimo potremmo avere più tempo per lavorare sul campionato”.
    Allegri: “La Juve ha provato a vincere fino all’ultimo”
    “Il calcio è bello perché dopo la partita parlano tutti. Se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi purtroppo… ditela voi la parola. In questo momento qui dobbiamo essere bravi a diventare dei bravi ragazzi, ovvero vincere qualche partita in più. Col Sassuolo abbiamo creato tante occasioni, poi alla fine il risultato condiziona dall’esterno le prestazioni. Io invece devo valutare le prestazioni, la squadra fino alla fine ha provato a vincere la partita e a portare a casa almeno il pari, abbiamo preso un gol che dovevamo evitare, fa parte della vita, del calcio e di tutti i lavori. Quando sei giovane non hai la malizia di un giocatore che ha giocato 400 partite in Serie A. In questo momento qui non c’è da parlare, ma solo da lavorare”.
    Allegri: “Inter favorita, la Juve non deve pensare”
    “La Juve al momento non deve pensare agli obiettivi, pensiamo al Verona e poi alla Champions facendo un passetto alla volta. Al resto poi ci pensano le altre. Io penso che l’Inter rimanga la favorita, ma Milan e Napoli stanno facendo bene e hanno tutte le carte per vincere il campionato. Poi nel calcio può capitare un filotto negativo in cui ti mangi tutto il vantaggio, ma noi dobbiamo pensare a noi”.
    Allegri: “Un onore aver allenato Ronaldo”
    “Io ho imparato una cosa, le cose che vengono dette e le cose che vengono fatte sono a interpretazione di ognuno. Credo che Chiellini abbia detto delle cose in maniera positiva. Per me è stato un onore aver allenato Ronaldo, chiaro che a tre giorni dalla fine del mercato non era facile sostituire Ronaldo, anche se la società è stata brava a prendere Kean. È solo una questione di mercato”.
    Allegri: “Superlega? Servono decisioni importanti”
    “Superlega? Già faccio fatica a fare l’allenatore. Il presidente sa benissimo le cose che ci sono da fare, io credo che per migliorare il calcio e la qualità c’è da prendere delle decisioni importanti, questo sì”.
    Allegri: “Out Kean e De Sciglio, torna Bernardeschi”
    “Dovrebbe rientrare Bernardeschi. Oggi si aggrega alla squadra e vediamo il dolore alla spalla come va e poi De Sciglio e Kean fuori – aggiunge Allegri ai microfoni di Juventus Tv -. Il Verona? Da quando hanno cambiato allenatore hanno un modo di giocare diverso. Sono tornati ad essere come l’anno scorso, aggressivi in avanti e uomo a uomo a tutto campo. Sono in un buon momento, hanno entusiasmo. Ci vorrà una bella prestazione. Tudor ha dato un’impronta nella quale ha dato seguito a quello che ha fatto Juric negli ultimi anni. Sono aggressivi e hanno una buona tecnica e loro sono una buona squadra con buoni giocatori”. LEGGI TUTTO

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    Allegri non molla: “Scudetto? Il campionato è ancora lungo”

    Il Sassuolo fa l’impresa allo Stadium di Torino e allontana ancora di più la Juve dalla vetta della classifica, adesso distante di ben 13 punti. “Abbiamo perso ordine, non bisognava assolutamente prendere il gol del 2-1 – le parole di Allegri a Dazn – Bisognava giocare con più lucidità, ci sono partite che non si possono perdere. Dobbiamo giocare in un certo modo ed essere più attenti. Scudetto? In questo momento dobbiamo solo lavorare sugli errori e sulla gestione delle partite, il campionato è lungo. Abbiamo avuto diverse occasioni per segnare, poi se non concretizzi diventa tutto più difficile. Non deve capitare assolutamente una gestione come quella degli ultimi minuti, siamo diventati nevrotici e l’inerzia della partita era a nostro favore”. Guarda la galleryClamoroso allo Stadium: Juve beffata al 95’ dal Sassuolo
    La filosofia di Allegri
    “Stanchezza? È più una cosa mentale, sapendo che non dobbiamo avere fretta. Abbiamo subito meno domenica a Milano quando stavamo sotto 1-0. Morata ha avuto occasioni, a fine stagione farà dei gol e ci farà vincere delle partite. Bisogna essere più cinici. Il Sassuolo gioca bene in campo aperto, noi in quest’aspetto siamo stati dei polli. McKennie ha fisico e gamba, così come Bentancur. È un problema di ordine, non dell’uno o dell’altro. Se le partite non si possono vincere, non si devono perdere”. LEGGI TUTTO

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    Allegri, che numeri: sono 200 in A con la Juve

    30 agosto 2014. Bisogna tornare a un caldo pomeriggio di fine estate di 7 anni fa per raccontare l’inizio dell’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juve. Il tecnico livornese esordì al Bentegodi contro il Chievo e grazie a un colpo di testa di Caceres deviato in porta da Biraghi trovò la prima vittoria di corto muso, divenuto ormai suo marchio di fabbrica. Stasera, nel match contro il Sassuolo valido per la 10ª giornata del campionato di Serie A 2021-22, Allegri festeggia le 200 panchine in A con la Vecchia Signora. Un traguardo importante che lo porterà sul podio di tutti i tempi. Davanti a lui, infatti, ci sono solo Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni, due che, come Max, hanno fatto la storia della Juve. Da quel pomeriggio di Verona ne è passata di acqua sotto i ponti, compreso un addio temporaneo tra il 2019 e il 2021, quando Allegri ha lasciato il timone della Vecchia Signora a Maurizio Sarri, riprendendosi poi la panchina bianconera da Andrea Pirlo, che aveva preso il posto del Comandante. 
    Carnevali: “Allegri un colpo top. Locatelli alla Juve sembra ancora più forte”
    I numeri di Allegri in A con la Juve
    E poi ci sono i numeri, quelli che non mentono e che stanno a testimoniare quanto di buono fatto da Allegri sulla panchina della Juve. Nelle 199 partite alla guida dei bianconeri, Max ha raccolto 146 vittorie, 31 pareggi e solo 22 sconfitte, per una media punti per partita di 2,36. Cifre allucinanti che hanno permesso al tecnico livornese di portare nella bacheca della Vecchia Signora ben cinque scudetti, quelli conquistati consecutivamente tra il 2015 e il 2019. Poi, come detto, l’addio prima del ritorno a inizio stagione. Ora sfida il suo passato, il Sassuolo, club che ha portato in Serie B e con il quale ha vinto la Supercoppa di Serie C1 nella stagione 2007-08. Festa grande per Max.  LEGGI TUTTO

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    Juve-Sassuolo, precedenti ok per i bianconeri

    Juventus-Sassuolo è un match valido per la decima giornata di Serie A e si gioca mercoledì 27 ottobre alle 18.30. A tenere banco non è solo la sfida nella sfida tra i “geni” Dybala e Berardi. Per entrambe è fondamentale vincere per dare continuità ai risultati e salire in classifica. Dai bianconeri ci si aspetta anche una prova convincente, abbinata alla conquista dell’intera posta.
    Come finirà Juventus-Sassuolo? Indovina il risultato!
    Due problemi per Dionisi allo Stadium
    Il Sassuolo storicamente porta bene ai colori bianconeri. Detto altrimenti, quando incrocia i neroverdi la Signora si esalta. Negli ultimi 10 precedenti in Serie A la Juventus ha sempre segnato almeno due gol agli emiliani, col picco di 7 reti segnate in un colpo solo a febbraio 2018. Dionisi non ha neanche il tempo di godersi il 3-1 al Venezia che già deve risolvere un doppio problema. La Juventus è il primo, il secondo è rappresentato dal fatto che finora i suoi ragazzi hanno sempre incassato 2 reti esatte in ciascuna delle 4 trasferte disputate. La Juventus nelle ultime 3 esibizioni si è limitata a segnare un gol contro Torino, Roma e Inter. Le premesse per veder salire il suo coefficiente realizzativo nel match dell’Allianz Stadium sembrano esserci. L’Over 1,5 Casa, che vuol dire Juve in gol due o più volte, è un’opzione da tenere d’occhio. LEGGI TUTTO

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    Allegri criticato da Capello: “Juve fuori dal gioco per più di un’ora”

    La prestazione della Juve a San Siro non è andata giù a Fabio Capello. “Allegri non mi ha convinto, anche se sono un suo ammiratore – l’opinione dell’ex tecnico a Sky Calcio Club dopo l’1-1 contro l’Inter di Inzaghi – Per 65 minuti non ha giocato, poi con le sostituzioni ha cambiato la squadra e ha iniziato a giocare. Poi Chiesa tenuto sulla destra, lontano dalla porta, mentre stai perdendo… Come insegna Mourinho, quando stai perdendo devi prenderti dei rischi. Neanche Cuadrado mi sta piacendo particolarmente, forse ha qualche problema. Parafrasando Boskov – ha continuato l’ex tecnico – è rigore quando l’arbitro, richiamato dal Var, fischia. Non è possibile vedere quattro allenatori espulsi in una giornata, è l’unico posto al mondo in cui succede. Evidentemente qualcosa si è rotto nel rapporto tra allenatori e arbitri. Fischiando costantemente trasmettono ansia, interrompono troppo il gioco. Lotta a due? No, è ancora troppo presto. Poi abbiamo visto che le squadre impegnate in coppa possono pagare qualcosa. L’Inter io la vedo più che mai in corsa per lo scudetto. Il Napoli comunque resta secondo me la squadra più pericolosa”.Guarda la galleryDybala riprende Dzeko su rigore: 1-1 tra Inter e Juve LEGGI TUTTO