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    Juve, si ferma Arthur: emergenza a centrocampo per Allegri

    TORINO – “Durante l’allenamento di ieri Arthur ha riportato un trauma contusivo–distorsivo della caviglia destra; gli accertamenti radiologici eseguiti questa mattina presso il J-Medical hanno escluso un significativo interessamento capsulo legamentoso e pertanto le sue condizioni saranno monitorate di giorno in giorno”. Con questa nota pubblicata sul proprio sito ufficiale la Juventus rende noto l’infortunio subito dal centrocampista brasiliano ex brasiliano. Al netto delle indisponibilità di Manuel Locatelli e Weston McKennie, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri – in vista del match con il Bologna in programma all’Allianz Stadium sabato 16 aprile alle 18.30 – avrà a disposizione soltanto Zakaria e Rabiot, oltre al giovane Miretti.
    Juve al lavoro in vista del match con il Bologna
    “Tre giorni al match di campionato contro il Bologna, in programma sabato alle 18.30 (arbitra Sacchi, assistito da Galetto e Zingarelli, quarto Cosso, VAR Guida, AVAR Cecconi). I bianconeri hanno svolto una mattinata di allenamento a ritmi alti, cominciata con esercitazioni tecniche e torelli, per poi concludersi con una serie di partitelle, appunto, ad alta intensità. Domani si torna in campo al mattino”, prosegue il comunicato diramato dal club bianconero sul proprio sito ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Allegri al lavoro per Juve-Inter: Alex Sandro si allena in gruppo

    TORINO – “Dopo il test insieme alla Pro Sesto svoltosi ieri, la Juve è tornata in campo per proseguire la preparazione in vista della grande sfida di domenica sera all’Allianz Stadium”. Con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale il club bianconero, a tre giorni dal big match contro l’Inter, fa il punto sulla marcia d’avvicinamento al grande appuntamento. Nel comunicato si legge come “nel menu di oggi (la squadra si è allenata in mattinata)” il tecnico Max Allegri abbia fatto svolgere un “lavoro sulla tecnica, con particolare attenzione alla fase di possesso palla, con costruzione della manovra e sviluppo del gioco per la finalizzazione dell’azione”. Buone notizie dall’infermeria: passata la paura per Vlahovic e recuperato Zakaria, “Alex Sandro ha svolto l’intera seduta col gruppo”. Inoltre, “sono rientrati a Torino dal Brasile anche Arthur e Danilo, che si alleneranno a partire da domani. A proposito di domani, il gruppo è atteso al Training Center ancora al mattino”, conclude il report della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri e il retroscena su Arthur: “Allora sei bravo”

    TORINO – Avesse dovuto buttar giù una formazione, durante l’allenamento di ieri, Max Allegri non avrebbe fatto fatica. Per le esercitazioni tecniche e la partitella, infatti, il tecnico ha avuto a disposizione appena dieci giocatori di movimento della prima squadra, cui è giunta in soccorso una corposa nidiata di Under 23. Alla Continassa non si è presentato Cuadrado : decisione precauzionale, dato che martedì il colombiano aveva manifestato qualche linea di febbre. Lavoro personalizzato sul terreno di gioco secondario per gli acciaccati Chiellini , De Sciglio e Alex Sandro , oltre che per Dybala , mentre ha svolto una seduta in palestra Aké . Andature e qualche allungo con i compagni per Danilo e Rabiot , che poi sono a loro volta rientrati al chiuso per seguire un lavoro personalizzato programmato.Guarda la galleryVlahovic show in allenamento: la Juve si prepara per la Sampdoria

    Allegri prende in giro Arthur

    Nel corso dell’allenamento, cui ha invece preso parte fino alla fine Bernardeschi , elogi di Allegri all’indirizzo di Arthur : «Se vuoi, allora, sei bravo!», ha scherzato durante un’esercitazione tecnica. Nella partitella finale a ranghi ridotti, in dieci contro dieci, in evidenza Kean : un gol, una traversa e tanta voglia di rincorrere il pallone, anche quando il tecnico lo ha schierato a tutta fascia («Adesso si difende, Moise!») con Vlahovic-Morata come terminali offensivi.

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    Allegri, Arthur e la cura Pjanic

    TORINO – Un passo indietro, a gennaio. Alla sessione di mercato in cui la Juventus è stata protagonista come mai, in inverno. Sul fronte uscite c’erano due casi spinosi. C’era Aaron Ramsey, che puntava i piedi a la buttava sull’economico; e c’era Arthur che sin da principio si diceva pronto a cercare una soluzione condivisa e disposto anche a rimetterci dei soldi pur di tornare a giocare con continuità. Paradosso: il gallese alla fine ha dovuto cedere ed è andato via, capendo che alla Juventus davvero non l’avrebbe più vista. Il brasiliano invece – in virtù anche della maturità dimostrata, della voglia – è rimasto e lo ha fatto anche con la soddisfazione di Allegri («Sono contento che sia rimasto», ha detto a caldo il tecnico che dietro le quinte aveva già dato la sua opinione in merito alla società). Decisamente: con il suo atteggiamento Arthur ha guadagnato dei gran punti. Strada facendo, dei gettoni presenza e dei complimenti. Tanto che ora, al di là dell’emergenza-centrocampo (Zakaria e McKennie out) non è escluso che l’ex Barcellona possa ritagliarsi spazi anche in ottica futura giacché con le ultime prestazioni ha dimostrato di poterci stare, nelle nuove dinamiche bianconere.Sullo stesso argomentoDanilo: “Alla Juve al momento giusto. Vlahovic? Non si accontenta mai”Juventus

    Qualità

    Bene inteso, Arthur non è esattamente il prototipo di giocatore che Massimiliano Allegri aveva in mente per il suo centrocampo. Però dalla sua, il brasiliano, ha la qualità tecnica. In quantità. E la qual cosa al mister di Livorno garba parecchio, a prescindere. Quella è la materia, e se c’è la materia – unita alla buona volontà – si può “plasmare” il giocatore in modo che faccia al caso. E’ questo, per Allegri, il compito primario d’un allenatore: far migliorare di allenamento in allenamento e di partita in partita i giocatori a disposizione.

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    Guarda la galleryJuve, Allegri sorride: Dybala, Bernardeschi e Rugani in gruppoMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Arthur, Kaio Jorge e Morata: Juve, e ora?

    TORINO- Alla fine sono rimasti tutti e tre, anche se in tempi diversi hanno “rischiato” di salutare la Juventus. Chi a titolo definitivo, chi temporaneamente, comunque si sarebbe trattato di lasciare Torino a stretto giro di posta. E invece Arthur, Kaio Jorge e Alvaro Morata resteranno alla corte di Massimiliano Allegri per provare a giocarsi le loro carte in vista di un futuro tutto da scrivere. Prendete il brasiliano ex Barcellona: la dirigenza bianconera, d’accordo con l’entourage del giocatore, ha cercato di venire incontro alle esigenze di un ragazzo che guarda al Mondiale in Qatar come un traguardo da tagliare nelle vesti di protagonista. Arthur cercava un club che gli potesse garantire il posto fisso rispetto a una Juve in cui, pur non essendo un titolarissimo, aveva guadagnato posizioni nelle gerarchie dell’allenatore. Prima il Siviglia, poi con maggiore decisione l’Arsenal: ecco i due club che si sono fatti avanti a caccia di un prestito, unica soluzione plausibile dinanzi a una situazione contrattuale come quella dell’ex blaugrana, legato alla Juventus fino al 2025 ma con maxi-valutazione del cartellino dopo lo scambio definito con Miralem Pjanic. Impossibile pensare a una volontà da parte dei Gunners di acquistare Arthur, ma gli inglesi non hanno neanche particolarmente insistito per avere il calciatore per 18 mesi anziché 6 e alla fine ha prevalso il buon senso: il 25enne rimane con l’auspicio di essere più centrale nel progetto di Allegri e magari risultare più appetibile sul mercato a giugno. Da un brasiliano a un brasiliano, più giovane e poco utilizzato fino ad ora. Anche per Kaio Jorge si sono aperte alcune strade in questi giorni, tra l’Italia (Cagliari con o senza l’affare Nandez, Salernitana) e l’estero (Granada). Ieri mattina pareva che la pi sta spagnola potesse decollare, però ai pour parler non è seguita una vera e propria trattativa. A quel punto, d’accordo con Allegri, la Juventus ha deciso di tenere l’attaccante nonostante l’arrivo di Dusan Vlahovic riduca le già ristrette chance di trovare un posto nell’undici bianconero.Guarda la galleryDa Arrivabene CR7 al cobra Cherubini: Juve, tifosi in delirio social FOTO

    Morata resta alla Juve fino a giugno

    Chiusura con Morata: pure lo spagnolo non si muoverà da Torino malgrado in prospettiva sia assai improbabile che alla Continassa intendano pagare 35 milioni all’Atletico Madrid per il riscatto del cartellino della punta. Di Alvarito in uscita s’era parlato soprattutto in chiave Barcellona, qualche sondaggio è stato portato avanti dal Tottenham tramite intermediari, mentre le voci relative all’Arsenal si sono subito spente.

    Sullo stesso argomentoMorata rimane alla Juve, un altro partner perfetto per VlahovicCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Pinsoglio e Arthur positivi al Covid-19: il comunicato della Juve

    TORINO – Dopo i nove casi nella formazione under 23, la Juve deve fare i conti con un paio di positività al Covid-19 anche in prima squadra: il portiere di riserva Carlo Pinsoglio e il centrocampista brasiliano Arthur sono stati infatti contagiati dal virus. Lo fa sapere lo stesso club bianconero con una nota: “Juventus Football Club comunica che, nel corso della procedura di screening per la ripresa dell’attività agonistica, è emersa la positività al Covid-19 dei calciatori Carlo Pinsoglio e Arthur. I suddetti calciatori stanno già osservando le norme previste e sono stati posti in isolamento, in ossequio al protocollo sanitario in vigore”. Nella Juventus Under 23, nei giorni scorsi, sono risultati positivi Koni De Winter, Marco Raina, Gabriele Boloca, Enzo Barrenechea, Marco Da Graca, Matteo Anzolin, Fabio Miretti, Nikola Sekulov e Matias Soulé. LEGGI TUTTO

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    Locatelli: “Forever Juve”. Arthur in punizione

    TORINO – Sintetizzando: uno arriva in ritardo, l’altro è in anticipo sui tempi.

    Partiamo dal ritardatario che ha dovuto scontare non solo la punizione, pure il pubblico ludibrio. «Arthur è arrivato tardi all’allenamento e non sarà convocato. Sono cose che capitano, non un dramma, ma il giorno prima della partita non è giusto arrivare in ritardo. Dalla prossima settimana tornerà in gruppo». Massimiliano Allegri lo dice chiaro e tondo. Senza far drammi, per carità, ma neanche sconti nei confronti di un giocatore che già in passato è stato al centro dell’attenzione per atteggiamenti non esattamente encomiabili, fortunati, esemplari (due incidenti d’auto, un blitz a Dubai che fece discutere.). Atteggiamenti non esattamente esemplari che fanno il paio con un rendimento ben lontano dalle speranze e dalle aspettative che erano inizialmente riposte su uno dei giocatori più valutati della storia della Juventus: 72 milioni di euro nell’ambito dello scambio che ha coinvolto Miralem Pjanic, trasferitosi al Barcellona.

    Guarda la galleryJuve, la probabile formazione di Allegri con il Venezia

    In molti sostengono che il brasiliano non si sia ancora calato nell’ambiente juventino. Al punto che sul futuro bianconero del giocatore comincia a campeggiare un punto interrogativo.

    Juve, Locatelli è imprescindibile

    Ben diverso, invece, il momento di Manuel Locatelli. L’ex Sassuolo – che pure è arrivato in qualità di fresco campione d’Europa – appariva tendenzialmente bisognoso di un po’ di tempo per fare il grande salto in una big. Eppure ha impiegato poco per rivelarsi ampiamente all’altezza della situazione fino a diventare pressoché imprescindibile.

    E’ lo stesso giocatore, emozionandosi ancora, a dare l’idea di quanto possa essere stato stimolante l’impatto con la nuova realtà. «Ho vissuto in particolare due momenti da pelle d’oca da quando sono alla Juve – ha detto Locatelli al canale della Serie A – il primo quando ho firmato il contratto e ho visto la scritta Juventus Football Club, è stato qualcosa di fantastico. La seconda quando sono andato allo stadio e per la prima volta ho visto la mia maglia con il mio numero e il mio cognome, è stata una grande emozione. Ho preso la maglia, me la sono baciata e mi sono detto: Manuel adesso sei qui ed è arrivato il momento di giocare».

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    Juve, De Ligt e Arthur: idee in vista del Sassuolo

    TORINO – Tre partite in sette giorni o, se preferite, quattro in undici se arriviamo fino alla Fiorentina, che si presenterà all’Allianz Stadium il 6 novembre, ultima partita prima della sosta per dare (ancora una volta) spazio alle Nazionali. Si comincia mercoledì alle 18 in casa contro il Sassuolo, logico aspettarsi un ampio turnover da parte di Massimiliano Allegri. Prima di tutto, però, è necessario un passaggio dall’infermeria, innanzitutto per capire le condizioni di Federico Bernardeschi. Il centrocampista ha abbandonato quasi subito il big-match del Meazza contro l’Inter per colpa della spalla destra: il bianconero stava correndo in area al fianco di Matteo Darmian, quando ha accusato un forte dolore in fase di contrasto. Di qui il cambio ritardato con Rodrigo Bentancur, per una breve inferiorità numerica di cui i nerazzurri hanno appofittato subito per andare in gol con Edin Dzeko.

    Juve, verifiche in infermeria

    Oggi verranno valutate le condizioni di Bernardeschi, per capire se sarà disponibile contro gli emiliani. Un discorso che vale anche per Moise Kean, non convocato per Milano a causa di un affaticamento muscolare. Differente la situazione di Adrien Rabiot, anch’egli rimasto a casa. Il francese si è negativizzato solamente sabato dal Covid e non ha mai praticamente potuto allenarsi con la squadra: Allegri lo valuterà in questo breve lasso di tempo, per capire se potrà essere arruolabile dopodomani fino a riprendere il suo posto a centrocampo.

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