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    Atalanta, Vorlicky si racconta: “Gasperini ha avuto coraggio a volermi”

    Da studente accolto dai calciatori a calciatore chiamato ad accogliere gli alunni al Gewiss Stadium: chissà se Lukas Vorlicky, che lo scorso 18 gennaio ha compiuto 21 anni, si sarebbe mai immaginato di trovarsi dall’altra parte in un tempo così breve. Il trequartista della Repubblica Ceca ha fatto gli onori di casa per l’Atalanta in occasione del progetto “La Scuola allo Stadio”. Una guida speciale per il tour guidato che il club nerazzurro ha offerto la possibilità di vivere a circa trecento studenti bergamaschi. A margine dell’evento l’occasione è stata ideale per parlare, attraverso i canali social dell’Atalanta, anche delle emozioni che Vorlicky sta vivendo nelle ultime settimane. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Hateboer a Zingonia per la riabilitazione dopo l'infortunio al ginocchio

    Hans Hateboer è tornato oggi al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia per proseguire il percorso di riabilitazione dopo la rottura del legamento crociato destro subita contro la Lazio. Il giocatore olandese era stato operato dal professor Mariani dopo due giorni dopo il brutto infortunio dello scorso 11 febbraio.
    Atalanta, inizia il percorso di Hateboer
    Dopo il duro scontro con Zaccagni è terminata la stagione di Hateboer. L’esterno in questi ultimi anni ha dovuto convivere spesso con infortuni, questo decisamente il più brutto. Il giocatore però ha voluto iniziare subito la riabilitazione e dopo circa tre settimane dalla rottura del legamento crociato, si è presentato al campo di allenamento per fare il suo lavoro personalizzato. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Udinese ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – È la sfida tra le due difese con più gol segnati all’attivo del campionato (20, sono 10 a testa) ed entrambe, reduci da un momento di difficoltà, hanno un solo obiettivo: vincere la partita. Quella tra Atalanta e Udinese è una partita che il pubblico di casa attende con grande trepidazione: dopo il recente periodo complicato (4 sconfitte in 5 gare ufficiali), servono 3 punti per presentarsi a Napoli la prossima settimana con lo spirito giusto. Gasperini alla vigilia ha sottolineato quanto di buono fatto dalla squadra, senza pensare troppo a tabelle e “quota Europa”: “Il percorso compiuto finora è straordinario. Questa squadra è stata sempre in zona Champions, in diverse gare è anche stata in testa alla classifica: delle mie stagioni, secondo me, è uno dei percorsi migliori. Dobbiamo rimproverarci i punti persi con Sassuolo e Lecce”. Trasferta insidiosa per l’Udinese in crisi di risultati, con appena una vittoria in 15 gare, ma Sottil ha fiducia nei suoi ragazzi: “Ci siamo preparati bene, sappiamo qali sono i punti forza dell’Atalanta, ma anche dove colpirli. Dobbiamo mettere in campo la nostra mentalità di gioco. Pereyra ha un po’ di acciacchi ma sta stringendo i denti e sarà a disposizione”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Udinese, conferenza Sottil: l'elogio a Gasperini e le condizioni di Pereyra

    Obiettivo tornare a vincere per l’Udinese di Sottil. La squadra friulana non trova i tre punti dalla partita contro la Sampdoria del 22 gennaio, strano per quanto fatto vedere, soprattutto all’inizio, dai bianconeri. La trasferta contro l’Atalanta non sarà delle più semplici, anche perché i nerazzurri arrivano da due sconfitte consecutive e vogliono riprendere la corsa per restare agganciata alle coppe europee. Proprio della partita di Bergamo ha parlato Andrea Sottil in conferenza stampa. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Djimsiti esclusivo: “Siamo da Europa. Su Scalvini, Okoli e Demiral…”

    Ha giocato 13831 minuti in 174 partite con l’Atalanta, quando approdò a Bergamo nel gennaio 2016 pensava di arrivare a tanto?
    “Inizialmente no, non immaginavo di fare questi numeri. Quando sono arrivato l’Atalanta era un po’ diversa da quella di oggi, per qualche mese c’è stato Reja in panchina e poi è iniziata l’avventura di Gasperini, siamo arrivati in Europa e in Champions. Tutto è cambiato. Ho fatto tante partite, a livello di minutaggio i numeri sono importanti anche considerando che per due stagioni sono stato via in prestito”.
    Il momento non è dei migliori, è preoccupato?
    “Non sono minimamente preoccupato. Conosco i giocatori e la società, il campionato quest’anno è molto difficile e a parte il Napoli ci sono tante partite equilibrate, con sorprese come l’ultima che vince contro chi lotta ai vertici. Sono fiducioso, abbiamo vissuto altre volte periodi come questo e dobbiamo solo pensare a lavorare forte”.
    Lazio e Milan, gare molto diverse. Quale è la vera Atalanta?
    “Il tema è più ampio. Contro le big può succedere di vedere gare con un rendimento opposto tra andata e ritorno, contro la Lazio in casa abbiamo fatto tanta fatica mentre a Roma è successo l’opposto. Sono partite equilibrate che magari vengono anche indirizzate da chi segna prima. Contro il Milan all’andata abbiamo giocato benissimo mentre al ritorno è successo qualcosa di diverso. Abbiamo vinto a Roma e poi perso in casa, si gioca bene o magari si sbaglia. Posso solo dire che noi daremo sempre tutto”.
    La sua stagione è stata a due velocità, ora sta giocando molto.
    “Nelle prime due gare ho giocato titolare e poi mi sono rotto il perone con il Milan, in quel contrasto con Origi. Quando sono tornato a disposizione c’erano compagni che stavano facendo bene e non è che automaticamente, quando uno ritorna a disposizione, deve ricominciare a giocare da titolare. Chi scende in campo lo decide il mister in base al lavoro settimanale, è sempre stato così con lui ed è un bene. Tutti sono considerati e possono avere occasioni per essere protagonisti. Personalmente sono stato sfortunato in quel contatto con Origi, già l’anno scorso ero incappato in due fratture al braccio e poi alla spalle”.
    In passato era sempre stato bene.
    “Non mi era mai capitato, per me si è trattato di una novità e mi sono ritrovato a lavorare con i fisioterapisti con continuità: diciamo che li ho conosciuti un po’ meglio stando sul lettino mentre prima ci parlavo e basta. Adesso, per fortuna, è tutto alle spalle”.
    Questa Dea vale un posto in Europa?
    “Penso di si, l’Atalanta vale un posto in Europa. Lo abbiamo visto in alcuni momenti della stagione, altre volte meno ma la qualità c’è e dobbiamo solo pensare a finire bene, dando tutto. Ci è mancata la continuità, dobbiamo trovarla e cambiare un po’ la tendenza che ci ha visto perdere partite che sulla carta, invece, avremmo dovuto vincere. Alcune non le abbiamo giocate bene e un po’ di punti sono rimasti per strada. Pensiamo a recuperare”.
    Scalvini, Okoli e Demiral sono una certezza per il futuro?
    “Credo che siano tutti giocatori di grande qualità. Le prospettive sono importanti perché fanno pensare, per loro, ad una carriera top: possono diventare giocatori davvero di grande livello. Per arrivare in alto, però, il talento non è tutto. Servono spirito di abnegazione, tanto lavoro e l’esperienza. Questa cosa si costruisce solo partita dopo partita, non bisogna avere fretta e pensare solo a come si può crescere. Le prospettive, secondo me, sono davvero di grande livello”.
    Lei cosa farà da grande?
    “Sinceramente non ci ho ancora pensato in modo concreto ma sono abbastanza sicuro che farò il corso da allenatore. In allenamento spesso mi capita di ragionare su una giocata e dirmi ‘io questa cosa la farei così’. Adesso mi sto godendo quello che stiamo vivendo, fino a che avrò dentro questo amore per il calcio starò in campo. Anche nella vita privata è fondamentale stare bene, sereno e felice”.
    Con l’Atalanta, 31 gialli e nessun rosso. Come lo spiega?
    “Speriamo di andare avanti così ma credo che ci sia una spiegazione a questo dato. Sono un difensore che cerca di leggere la giocata anticipando l’intervento, questo mi permette di posizionarmi bene e non trovarmi a dover fare interventi eclatanti per recuperare il tempo con un avversario che mi ha superato. Credo di essere un giocatore ‘pulito’ sul piano della condotta di campo”.
    Che papà è Berat Djimsiti?
    “Credo di essere un papà che cerca di dare tutto quello che può con Lion. Magari potrei farei di più, ci proverò. Quando giochiamo è come se fosse un secondo allenamento: non si ferma mai. Mia moglie Alisa è sempre con lui e fa un grande lavoro da mamma, io cerco di aiutarla e ultimamente sto anche provando a spingere un po’ con il pallone. Per ora non lo vedo molto interessato ma ha solo 2 anni e mezzo. C’è tempo”.
    Ultima curiosità: come va con il dialetto orobico?
    “Male, lo parlo soltanto quando vado a mangiare nel mio ristorante di fiducia. Però devo dire che con le lingue me la cavo abbastanza: parlo italiano, tedesco, francese, albanese, inglese e anche un po’ di serbo, visto che mia moglie arriva dalla Serbia”. LEGGI TUTTO

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    Cissé, dai rifugiati all'Atalanta: ora vuole portare il Sudtirol in Serie A

    Pallone in area, l’attaccante si gira e calcia di prima intenzione con il destro sotto la traversa. E’ l’1-0 della squadra di casa e il Sudtirol in vantaggio contro il Palermo. La rete è quella di Moustapha Cissé, classe 2003, arrivato nel mercato invernale dall’Atalanta. Dopo i primi mesi con poco minutaggio la voglia di cambiare aria per giocare con continuità e rendersi protagonista. L’offerta del Sudtirol e l’inizio della nuova avventura. Da Bergamo a Bolzano, ma la sua storia parte da molto più lontanto ed è davvero particolare.  LEGGI TUTTO

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    Serie A, Milan-Atalanta 2-0: Pioli batte Gasperini e aggancia l'Inter

    Con un gol per tempo il Milan supera per 2-0 l’Atalanta a San Siro nel posticipo della 24ª giornata di Serie A e aggancia l’Inter al secondo posto in classifica con 47 punti, a -18 dal Napoli ma a +5 sulla Lazio quinta impegnata domani contro la Sampdoria. Secondo ko di fila, invece, per l’Atalanta che scivola ora a -6 dalla zona Champions League. Un Milan che sembra aver ritrovato la solidità perduta chiudendo la quarta partita consecutiva senza subire gol, tra campionato e Champions. Gara decisa nel primo tempo dall’autogol di Musso su splendido tiro da fuori di Theo Hernandez e dalla seconda rete consecutiva di Messias. Pioli può sorridere con il ritorno in campo di Maignan tra i pali e di Ibrahimovic che ha fatto il suo esordio stagionale dopo un lungo infortunio. Il 41enne bomber svedese mancava addirittura da 280 giorni, con l’ultima partita giocata il 22 maggio 2022 a Reggio Emilia contro il Sassuolo nella gara che ha regalato al Milan lo Scudetto. Uniche note stonate le ammonizioni di Leao e Krunic, entrambi diffidati salteranno la prossima gara con la Fiorentina. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Gasperini: “Grande motivazione giocare con il Milan”

    BERGAMO – Alla vigilia della sfida di San Siro contro il Milan (in programma domani alle 20.45), l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa: “Arriviamo a questa gara dopo la sconfitta col Lecce che ci ha dato fastidio, è stato un brutto stop. Dobbiamo giocare contro il Milan, una squadra che si è ripresa nelle ultime settimane, abbiamo tutte le motivazioni per fare una buona prestazione. Giocare contro i campioni d’Italia in carica è una grande motivazione, non solo per la classifica. È una partita contro una squadra forte, cercheremo di fare una prestazione come ci è già capitato di fare. I nostri blackout? Se prendi gol dopo 4 minuti ce ne sono 86 per recuperare, non ci siamo riusciti, ma se vai a vedere i numeri sono tutti a nostro favore”. LEGGI TUTTO