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    Liga, pronostico e statistiche di Granada-Athletic Bilbao

    Nel turno infrasettimanale di Liga ci sono diverse partite “calde”, sia per la posta in palio sia per la presenza di statistiche utili nella formulazione di un pronostico. Una di queste è Granada-Athletic Bilbao.
    Granada-Athletic Bilbao, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Granada, il Goal è assai gradito
    Il Granada ha vinto un fondamentale scontro diretto per la salvezza contro il Maiorca di Muriqi e lo ha fatto in grande stile: 6-2! Ora dovrà confermarsi contro una squadra ostica come l’Athletic Bilbao, reduce dallo 0-0 interno col Valencia ma ancora in corsa per un piazzamento in Conference League.
    Dall’analisi delle rispettive statistiche emergono diversi spunti interessanti. Il Granada, dopo il Valencia, è la regina dell’esito Goal nel massimo campionato spagnolo.
    Lo ha confermato sia col 6-2 al Maiorca che all’andata, contro l’Athletic, pareggiando 2-2 al San Mames. Quindi anche alla luce dell’importanza del match per le due formazioni, si può ipotizzare una partita aperta con almeno una rete per parte.
    In casa Bilbao i numeri evidenziano un gradimento per il parziale/finale X/X, centrato 10 volte. Ma c’è anche un “ritardo” di cui dar conto ed è relativo alla somma gol finale 3. Già, finora nessuna delle 17 gare esterne giocate dai baschi è terminata con tre reti esatte al 90′! LEGGI TUTTO

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    L'Athletic Bilbao fermato sul pari dal Getafe

    BILBAO (SPAGNA) – Solo un pari per l’Athletic dell’ex torinista Berenguer, titolare nell’anticipo della 29ª giornata di Liga che ha visto i baschi fermati sull’1-1 a Bilbao dal Getafe degli ex romanisti Gonzalo Villar (in campo dal primo minuto in cabina di regia) e Borja Mayoral (entrato al 74′). Strada subito in salita per i baschi, colpiti a freddo dal turco Unal che sul cross di Djené anticipa Vesga e batte Unai Simon (3′). Immediata la reazione ma Soria nega il gol a Inaki Williams (8′) e si ripete poi su Dani Vivian (26′). Gli sforzi dei padroni di casa vengono però premiati alla mezz’ora, quando Berchiche fa 1-1 (29′) sfruttando un assist di Inaki Williams che poco dopo (34′) si vede parare dal portiere ospite la conclusione del possibile sorpasso, fallito anche da Dani Vivian che al 36′ manca lo specchio. Si va al riposo sull’1-1 e nella ripresa è protagonista il Var, che toglie per un fuorigioco al Getafe la rete segnata da Olivera (57′) e ‘nega’ all’Athletic un possibile rigore dopo un fallo di Cuenca su Sancet: il contatto è fuori area ma c’è il rosso per il difensore ospite (65′). I baschi insistono con i soliti Berenguer, Inaki Williams e Dani Vivian ma il gol non arriva e Soria si oppone anche Muniain (82′), mentre nel Getafe viene espulso per proteste dalla panchina Jankto (ex di Ascoli, Udinese e Sampdoria): il match si chiude sull’1-1 e con un punto prezioso in chiave salvezza per gli ospiti, mentre il risultato non può accontentare un Athletic incapace di avvicinare la zona Europa. LEGGI TUTTO

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    Athletic Bilbao-Levante 3-1: Berenguer decisivo con due assist

    BILBAO (SPAGNA) – L’ex Torino Berenguer è protagonista con due assist del successo dell’Athletic Bilbao, che supera 3-1 al San Mames il Levante nel posticipo della 27ª giornata di Liga: dopo un primo tempo dove prima lo stesso Berenguer e poi Williams vanno vicini al gol ma Cardenas risponde con due grandi parate, l’ex granata si inventa due assist al bacio e trascina i suoi al successo: al 63′ mette il pallone sulla testa di Vesga, che da pochi passi firma il gol dell’1-0. Al 76′ con un filtrante delizioso imbecca Williams in campo aperto che fredda ancora Cardenas a tu per tu con un piatto destro. C’è anche il tempo per il tris dei padroni di casa: è il 90′ quando De Frutos atterra Zarraga in area e l’arbitro fischia il rigore: è proprio il classe 2002 a presentarsi dal dischetto e segnare il suo primo gol in carriera in Liga. Al 91′ è proprio De Frutos a farsi perdonare l’errore precedente e con un gran scavetto batte Unai Simon per il gol della bandiera. Nulla da fare per la squadra di Alessio Lisci e dell’ex Cagliari Caceres (oggi sostituito al 71′): la serie positiva del Levante si ferma a tre gare, con la zona salvezza che dista ancora sette punti, mentre i baschi si portano all’ottavo posto a soli quattro punti dalla zona Europa League. LEGGI TUTTO

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    Il Clasico è del Real: 2-1 al Barcellona e aggancio all'Atletico

    Liga, la classifica
    Real micidiale in contropiede
    Reduce da 9 risultati utili consecutivi in campionato (7 vittorie di cui le ultime tre di fila), il Real arriva al ‘Clasico’ numero 245 (considerando solo le gare ufficiali) galvanizzato dal 3-1 rifilato nell’andata dei quarti di Champions al Liverpool, steso da una doppietta di Vinicius con in mezzo la rete di Asensio escluso a sorpresa da Zidane in favore di Valverde. La mossa dà subito ragione al tecnico francese, che privo di mezza difesa (out Varane per Covid oltre a Sergio Ramos e Carvajal, infortunati come il fantasista Hazard) conferma il 4-3-3 con Lucas Vazquez terzino destro: è proprio uno ‘strappo’ di Valverde infatti a tagliare in due al 13′ il Barcellona, apertura a destra per Lucas Vazquez e cross basso per capitan Benzema che anticipa tutti col tacco e sblocca il match con un gol da copertina. Un copione che si ripete per tutto il primo tempo, con i ‘blaugrana’ schierati col 3-5-2 (fuori Griezmann con Dembélé al fianco di Messi) e impegnati in uno sterile possesso nella metà campo dei ‘blancos’, feroci invece nel ripartire con la velocità di Vinicius che al 25′ costringe al giallo Araujo. Il fallo dal limite dell’uruguagio concede una chance a Kroos: punizione calciata col destro e deviazione di Dest, che beffa il portiere ter Stegen con Alba che di testa non riesce a respingere la palla sulla linea. Sotto di due gol il Barcellona non cambia strategia e rischia il tracollo al 34′: verticalizzazione di Modric per Vinicius che va via in campo aperto e poi crossa con l’esterno in area, dove Valverde incrocia col destro e colpisce il palo con ter Stegen poi strepitoso sul tap-in di Lucas Vazquez (costretto poi al 42′ a lasciare il posto a Odriozola dopo un duro contrasto con Busquets). Il grande ‘assente’ è Messi (a secco da sei ‘clasicos’) che decide però di ‘materializzarsi’ a un passo dal riposo: sinistro a giro direttamente da corner e palla a stamparsi sul secondo palo dopo aver superato Courtois.
    Liga, risultati e calendario
    Al Barça non basta Mingueza
    La ripresa inizia con una pioggia intensa, Griezmann al posto di Dest e un Barcellona ora schierato con il 4-4-2, con Dembélé esterno destro. Il cambio di assetto fa bene ai ‘blaugrana’ che inoltre alzano ritmo e intensità, raccogliendo i frutti al 60′: Jordi Alba crossa dalla sinistra, velo aereo di Griezmann e zampata con l’esterno di Mingueza che riapre la partita e la ‘accende’. Immediata infatti la reazione del Real (dentro Asensio per Valverde), che spinge a sinistra con Mendy: cross e quasi autogol di Araujo che si salva in corner deviando sul palo. Dopo una chance non sfruttata da Kroos però è il Barcellona stavolta a ripartire e a chiudere il contropiede è un sinistro a lato di Messi, steso però al momento di calciare da Nacho (diffidato e ammonito, salterà il prossimo match): la ‘Pulce’ si incarica della punizione ma la calcia sulla barriera. Ora sono continui i cambi di fronte e prima del finale i tecnici fanno le loro mosse: Zidane getta nella mischia Isco, Marcelo e Mariano (fuori Kroos, Vinicius e Benzema), Koeman risponde con Moriba per Araujo e poi con Braithwaite per Dembélé e Trincao per Pedri. Ci si aspetta un finale da brividi e invece è la stanchezza a prendere il sopravvento, Braithwaite chiede a gran voce un rigore per una mezza spinta di Mendy e poi non accade quasi più niente fino al 90′, quando Casemiro stende Mingueza al limite dell’area e si prende il secondo giallo con conseguente espulsione. È l’occasione buona per Messi, che col sinistro aggira la barriera ma non ci mette abbastanza forza per impensierire davvero Courtois. Il Barcellona si riaccende, dopo un contropiede sprecato dal madridista Marcelo (che si fa recuperare da Mingueza) non inquadra la porta di testa Braithwaite, mentre al 94′ è la traversa a fermare la palla su uno splendido destro di Moriba. È l’ultimo brivido per Zidane, che può festeggiare la vittoria e almeno una notte in vetta alla classifica in attesa del ritorno dei quarti di Champions contro il Liverpool. Poco tempo a disposizione del Barcellona invece per leccarsi le ferite, perché tra sette giorni c’è da giocare una finale di Coppa del Re.
    Real Madrid-Barcellona 2-1: il tabellino e le statistiche
    Athletic, pari aspettando la finale
    Quarto pari di fila in campionato per l’Athletic di Bilbao, che sette giorni dopo la sconfitta con la Real Sociedad nella finale della Coppa del Re edizione 2020 (rinviata di un anno causa Covid) e a sette giorni da quella di quest’anno contro il Barcellona non riesce a superare in casa l’Alaves penultimo della classe. Uno 0-0 deludente per la squadra di Marcelino, che può avere qualche rimpianto per la traversa colpita al 17′ da Morcillo e per le occasioni sprecate da Sancet (21′) e dell’ex torinista Berenguer (89′), oltre che per la grande parata di Pacheco su Nunez (83′), ma deve anche ‘ringraziare’ il Var che vede il fuorigioco di Joselu annullandone il gol segnato di testa prima del riposo (annullata invece per un tocco di mano quella segnata al 58′ dal suo compagno Lejeune). Un punto che lascia l’Athletic nell’anonimato di metà classifica e che serve poco all’Alaves, a cui non è bastato il cambio in panchina (all’esordio Calleja, arrivato dopo l’addio di Abelardo) per ritrovare la vittoria che manca ormai da otto turni.
    Athletic Bilbao-Alaves 0-0: tabellino e statistiche
    Il Levante stende il fanalino di coda Eibar
    Non va meglio all’Eibar ultimo della classe, battuto in casa dal Levante (ormai salvo a 12 punti dal terz’ultimo posto) capace di capitalizzare al massimo la rete segnata da De Frutos a un passo dal riposo: imparabile per Yoel il colpo di testa dell’esterno ospite nel recupero del primo tempo. Inutile poi la reazione dei padroni di casa, che nella ripresa hanno reclamato invano un rigore per un presunto tocco di mano di Morales (non rilevato dal Var) e hanno visto il portiere ospite Aitor respingere una insidiosa conclusione di Pozo (69′).
    Eibar-Levante 0-1: tabellino e statistiche
    Cadice, colpo salvezza a Getafe
    Colpo salvezza intanto per il Cadice, che espugna il Coliseum Alfonso Pérez di Getafe e si allontana forse definitivamente dalla zona calda della classifica, portandosi a +9 sull’Elche terz’ultimo e sconfitto ieri sul campo dell’Huesca. A regalare tre punti d’oro agli andalusi nello scontro diretto l’autorete di Timor, che al 64′ ha centrato involontariamente la propria porta aumentando i rimpianti dei padroni di casa per le occasioni non sfruttate dai vari Mata, Cucurella, Arambarri e Aleñá. Un ko pesante per il Getafe, che resta con soli quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
    Getafe-Cadice 0-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO