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    Argentina: Benedetto, storia di una rinascita

    TORINO – Alla faccia di chi lo definiva, senza mezzi termini Muerto. E no, non crediamo che sia necessaria traduzione dallo spagnolo. Alla faccia di chi non ha mai aspettato un secondo per tirargli la croce addosso in uno di quei momenti in cui ti gira tutto storto, in uno di quei periodi dove la palla non ne vuol sapere di entrare. E questo nonostante le caterve di gol segnati con il Boca Juniors. Alla faccia di chi, nel suo periodo no, era arrivato a preferirgli Nicolás Orsini. Alla faccia di chi lo vedeva come un problema, da estirpare alla radice, alla faccia di chi lo definiva ingrato, pesetero. Mercenario, insomma. LEGGI TUTTO

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    El Tanque Silva debutta in Spagna: che tifo!

    TORINO – Un amore è per sempre. La passione che unisce i tifosi del Boca Juniors ai giocatori che hanno vestito la casacca azul y oro è qualcosa di unico: se giochi nel Xeneize entri a far parte di una grande famiglia e ci rimani per tutta la vita, indipendentemente dal numero di trofei sollevati o dal numero di reti messe a segno, l’importante è battersi e sbattersi per il club, nessun’altra cosa è richiesta. Ed ecco, dunque, che decine di tifosi del Boca si sono presentati al Nuevo San Ignacio, il campo di gioco dell’El Palo Fc, la squadra di Málaga che gioca nella Tercera Rfef, la 5ª divisione del calcio spagnolo per sostenere Santiago El Tanque Silva, bomber uruguaiano di 42 anni, 35 presenze e 13 gol con il Xeneize e pure una apparizione nella nostra Seire A, con la Fiorentina. LEGGI TUTTO

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    Argentina: sorridono River, Independiente e San Lorenzo

    TORINO – Una prima giornata all’insegna delle grandi: la Liga Profesional 2023 inizia senza, per ora, grandi sorprese. Nelle sfide disputate tra venerdì e sabato, dunque tutto secondo pronostico: primo sorriso per il San Lorenzo de Alamgro di Rubén Darío Insúa, che piega al Nuevo Gasometro l’Arsenal Sarandì grazie a un lampo dello sloveno Andres Vombergar. Se la gode anche l’Independiente, che, nonostante una endemica crisi economica che attanaglia ormai da anni il club del presidente Moyano, passeggia all’Estadio Mario Alberto Kempes di Córdoba e piega il Talleres, condannato dall’autogol di Martino a inizio ripresa.
    River da applausi
    Non stecca il debutto nemmeno il nuovo River Plate targato Martin Demichelis. L’ex allenatore delle giovanili del Bayern, che ha preso il posto del Muñeco Gallardo sulla panchina dei Millonarios, sbanca Santiago del Estero: Nacho Fernández e il baby Pablo Solari siglano il blitz in casa del Central Cordoba. Inizia male l’avventura di Abel Balbo al timone dell’Estudiantes de La Plata: il Pincharrata crolla in casa sotto i colpi di Mateo Retegui, sempre più goleador e simbolo del Tigre.
    Tocca ai campioni
    Stasera, invece, tocca ai campioni in carica e ai vicecampioni dell’ultimo Torneo Local, ossia Boca Juniors (che ospita all’1.30 a La Bombonera l’Atlético Tucumán) e Racing Club (alle 23.15 al Cilindro de Avellaneda contro il neopromosso Belgrano Córdoba). Il tecnico dell’Akademia, Fernando Gago, cerca continuità dopo il trionfo ad Abu Dhabi contro il Xeneize e per battere El Pirata si affida a centrocampo all’ex Atalanta El Frasquito Maxi Morález, mentre comincerà dalla panchina il neo acquisto peruviano Paolo Guerrero. El Negro Ibarra, allenatore del Xeneize, invece, vara un 4-4-2 con Orsini-Villa tandem d’atacco supportato da Pol Fernández, Varela, Ramírez e Óscar Romero. LEGGI TUTTO

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    Argentina shock, in Boca Juniors-Racing undici espulsi in mezz’ora! Cosa è successo

    SAN LUIS (Argentina) – Allo stadio Parque La Pedrera di San Luis il Racing Club de Avellaneda si è aggiudicato la Supercoppa Argentina 2022 (Trofeo dei Campeones) battendo in finale il Boca Juniors per 2-1 dopo i tempi supplementari in una partita che verrà ricordata per i cartellini rossi estratti dall’arbitro Facundo Tello. Il match è stato deciso dal gol di Carlos Alcaraz al 118′ del secondo tempo supplementare, dopo la rete il caos.
    Le espulsioni
    Sul finire dei tempi regolamentari (95′) vengono cacciati dal campo con rosso diretto Villa (Boca) e Carbonero (Racing), due minuti più tardi è la volta dell’allenatore del Boca Ibarra. Nei supplementari arriva l’espulsione di Varela (Boca) per doppia ammonizione e nei minuti di recupero, praticamente dopo il gol di Alcaraz, la partita e l’arbitro perdono il controllo e arriva la “sfuriata” di rossi diretti, nell’ordine: Alcaraz (Racing), Advincula (Boca), Galvan (Racing), Zambrano (Boca), Gonzalez (Boca), Fabra (Boca) ed infine al 130′ l’ultima assegnata a Di Benedetto. Sono 10 giocatori espulsi più un allenatore.
    L’epilogo con il Var
    L’arbitro Tello aumenta i minuti di recupero visto la totale assenza di gioco dovuta alle interruzioni per le sanzioni ma al 130′ il Var entra in scena e sancisce la fine della partita: infatti l’ultimo rosso, quello a Di Benedetto, arriva perché il giocatore del Boca mima il gesto della mazzetta verso il direttore di gara che, dopo aver rivisto il gesto al Var, decide di cacciare il giocatore. Gli Xeneizes non hanno il numero minimo di giocatori per proseguire la partita che di conseguenza termina. Una serata da dimenticare per il Boca anche perché il ko contro il Racing ha infranto i sogni di “triplete” dopo aver vinto il campionato la Copa de La Liga Profesional. Salvo qualche modifica normativa, i cartellini rossi che Facundo Tello ha mostrato oggi non impediranno a nessun calciatore di saltare l’inizio del La Liga Profesional 2023. I calciatori espulsi sconteranno infatti le rispettive sanzioni in un ipotetico nuovo Trofeo dei Campeones.
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    Argentina, notte da infarto. Boca campione, il Racing si butta via

    TORINO – Una notte da infarto, un’altalena folle di emozioni, dal 1′ al 95′. Il Boca Juniors è campione d’Argentina: per il Xeneize è la stella numero 73 sul suo glorioso scudo ma conquistarla non è stato per nulla agevole. La squadra di Hugo El Negro Ibarra affrontava a La Bombonera l’Independiente con un vantaggio di un punto in classifica sul Racing Club che riceveva il River Plate. Un duello a distanza che vedeva coinvolte 4 delle 5 grandi del calcio del Paese, una sfida avvincente che ha fatto completamente saltare i canoni del concetto di rivalità storica. Ci avevano pensato Ricardo Enrique Bochini e Sergio El Kun Agüero, due miti del Rojo, a incendiare l’ambiente alla vigilia: «Bisogna battere il Boca, se poi festeggia il Racing amen», questo il succo delle dichiarazioni. L’essere anti Boca sopra a tutto, anche sopra a un odio atavico tra due tifoserie che condividono lo stesso quartiere, Avellaneda. L’essere anti Boca è più potente anche di due stadi che distano l’uno dall’altro poche decine di metri.
    Colpo su colpo
    Ci prova l’Independiente a rovinare l’atmosfera di una Bombonera bellissima e lucente, piena all’inverosimile e che ribolle amore. Al 29′ l’errore è di Advíncula che stende in area Lucas Rodríguez: per l’arbitro Herrera è rigore, che Leandro Fernández trasforma. Manco il tempo di annotarlo sul taccuino che il Boca trova l’1-1: punizione di Romero, testata di Pol Fernández che spedisce il pallone sul secondo palo, dove Álvarez non può arrivare. Al Cilindro, intanto, tra Racing e River succede pochino e i due match vanno al riposo entrambi in parità.
    Dalla disperazione alla gioia
    La ripresa inizia con altre emozioni forti a La Bombonera: al 4′ Sebastián Villa firma il 2-1 con una punizione splendida e 7′ dopo si blocca il match anche al Cilindro, con il rigore di Matías Rojas che porta avanti il Racing Club e ridà speranza alla banda del Pintita Gago. Finita qui? Macché, il bello deve ancora venire: al 34′ il colombiano Borja segna l’1-1 del River e solo 120” dopo l’Independiente fa 2-2 con un gol di testa di Nicolás Vallejo da azione di calcio d’angolo. I minuti scorrono e al 45′ ecco il fotogramma che cambia la storia: l’arbitro Echavarria fischia rigore per il Racing. Se segna, l’Akademia è campione: sul dischetto va Jonathan Galván, ma Franco Armani para. C’è tempo ancora, al 50′, per l’1-2 del River ancora con Borja. Al Cilindro è il gelo, a La Bombonera si festeggia un altro titolo, un’altra stella. Il Boca è campione. Anche grazie al River.

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    Argentina: il Boca passa in casa del Sarmiento, titolo a un passo

    TORINO – È iniziata la cuenta regresiva, è cominciato il conto alla rovescia. Il Boca Juniors già domenica potrebbe festeggiare la stella numero 73 da apporre sul suo scudo: il Xeneize è infatti a un niente dalla conquista del titolo della Liga Profesional. Grazie al successo ottenuto nella notte in trasferta a Junín contro il Sarmiento la banda del Negro Ibarra ha allungato a 15 la striscia di risultati utili consecutivi e, soprattutto, ha portato a 4 lunghezze il vantaggio sul terzetto di inseguitrici composto da Racing Club, River Plate e Atlético Tucumán. Ma non basta: El Pipa Benedetto & company hanno pure una partita da recuperare, ossia quella contro il Gimnasia y Esgrima La Plata, interrotta dopo 9′ lo scorso fine settimana a causa degli incidenti fuori da El Bosque che hanno portato alla morte di Carlos Lolo Regueiro, tifoso del Lobo.

    My name is Luca

    A siglare il blitz azul y oro all’Estadio Evita Perón ci ha pensato sempre il Niño Luca Daniel Langoni, 19 anni, decisivo al 1′ di recupero del primo tempo su assist del Pipa Benedetto. Domenica alle 20.30 italiane al Coloso del Parque Marcelo Bielsa il Xeneize farà visita al Newell’s Old Boys e potrebbe già festeggiare, con due turni di anticipo, un nuovo trionfo. Per diventare campione, il Boca dovrà battere il Newell’s e sperare che l’Atlético Tucumán cada in casa contro il Rosario Central di Carlitos Tévez e che il Racing perda all’Estadio Brigadier General Estanislao López di Santa Fe contro il Colón. Nel caso in cui si realizzassero queste tre variabili il Xeneize si troverebbe con 7 punti di vantaggio su Academia e Decano con solo sei punti a disposizione. Dalle parti di Brandsen 805 stanno già stappando il vino e preparando la brace per l’asado. L’asado del trionfo.
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    Argentina: La Plata in marcia chiede giustizia per Lolo

    TORINO – A La Plata si piange. Si piange mentre si marcia. Si piange e si marcia per chiedere giustizia, per far piena luce sui motivi che hanno portato all’infarto costato la vita a César Gustavo “Lolo” Regueiro, 57 anni, cardiopatico, colpito da arresto cardiaco mentre tentava di lasciare lo stadio Juan Camilo Zerillo, per tutti El Bosque, durante la battaglia campale tra i tifosi del Lobo e la Polizia prima dello scontro di cartello della Liga Profesional tra Gimnasia y Esgrima La Plata e Boca Juniors.
    LA RABBIA NON TRAMONTA E mentre la giustizia prosegue con le indagini dopo i gravi incidenti di giovedì sera, i tifosi Triperos si sono ritrovati, con un passa parola nelle radio che si occupoano solo di calcio e di Gimnasia, nei social media e pure porta a porta e nei club, qualche ora fa, nei pressi dello stadio dove sono scoppiati gli incidenti per chiedere che venga chiarito quanto accaduto e che si vada in profondità alla ricerca dei responsabili della morte di Regueiro. «Portate magliette, bandiere e candele. Protesteremo, ci faremo sentire e rifletteremo, tutti insieme, su questa tragedia. Hanno ucciso uno dei nostri. Non può finire così. Gimnasia UNITO» è il testo del tweet postato dall’account @GimnasiaLat.
    ADUNATA DI MASSA Il messaggio, diventato virale sui social network, ha ottenuto lo scopo. In migliaia hanno pianto, marciato e chiesto giustizia per Lolo. E mentre si piangeva, si marciava e si esigeva una inchiesta seria, a pochi chilometri da El Bosque, veniva comunicato l’esito dell’autopsia: la morte di Regueiro è stata causata da «un arresto cardiaco non traumatico, come emerso dopo rigorosi studi istopatologici». “De la cuna hasta el cajón”, dalla culla alla tomba con il Gimnasia. Giustizia per Lolo, basta morti di stadio.
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    Argentina: dopo il successo col River, il Boca Juniors passa a Lanús ed è primo da solo

    TORINO – Dal Superclásico al… Súperpuntero, dal trionfo nel derby contro il River Plate alla testa solitaria della classifica: è la cronaca degli ultimi, incredibili 4 giorni vissuti dal Boca Juniors, che si candida, a 8 gare dalla fine del Torneo de la Liga Profesional, come Superfavorito per la vittoria finale.
    POTERE TAUMATURGICO Aveva deciso il derby contro i Millonarios a 25′ dalla fine con un colpo di testa devastante: nella notte appena trascorsa s’è ripetuto, Darío Ismael Benedetto. El Pipa ha griffato il successo Xeneize anche all’Estadio Néstor Díaz Pérez contro il Lanús: tocco sotto misura al 90′ su cross dalla sinistra di Frank Fabra e ciao ciao Granate. E’ il potere curativo, anzi miracoloso, taumaturgico del gol nella sfida più sentita, quella contro il River appunto, che dà la svolta alla stagione dell’attaccante e anche del club. Era stato criticatissimo, Benedetto: dopo i due errori dal dischetto in Copa Libertadores contro il Corinthians, era tornato a sbagliare un altro rigore pochi giorni dopo in campionato contro il Talleres. Da quel momento il numero 9 azul y oro sembrava essere entrato in una spirale negativa che non riusciva a spezzare, pareva essere stato catapultato in un incubo da paura. Poi, però, come spesso capita ai bomber di razza, è tornato a gridare il gol per due volte in poche ore: addio crisi e una stagione che cambia, con la possibilità di aggiungere un’altra stella allo scudo sociale, un altro campionato a un palmarès incredibile. A 8 turni dalla fine il Boca riceverà l’Huracán (terzo in classifica), poi farà visita al Godoy Cruz nella 22ª giornata. Quindi Vélez (casa), Gimnasia y Esgrima La Plata (trasferta rischiosa, i Triperos sono in lotta per il trionfo finale), Aldosivi (casa), Sarmiento Junín e Newell’s Old Boys (trasferte) e gran finale in casa contro l’Independiente.
    FINITA LA BENZINA Se il Boca Juniors corre, il River Plate pare aver finito clamorosamente la benzina, o forse le scorie fisiche e mentali del Superclásico non sono ancora state smaltite totalmente: fatto sta che La Banda è crollata in casa al Monumental contro il Banfield (al lampo del Taladro con Cabrera ha risposto il colombiano Borja, ma al 28′ st ecco il 2-1 definitivo di Palacios che fa esultare la squadra del cuore di Evita Perón) dicendo così addio, a meno di clamorosi e al momento impensabili cambi di marcia, alle residue speranze di vittoria in campionato.
    CLASSIFICA. Boca Juniors 35;  Atlético Tucumán 34; Huracán, Gimnasia y Esgrima La Plata 33; Godoy Cruz 32; Racing Club 31; Argentinos Juniors 30; River Plate, Platense, Newell’s Old Boys 29; San Lorenzo de Almagro, Patronato Paraná 27; Estudiantes La Plata, Unión Santa Fe 26; Banfield 25; Tigre 24; Barracas Central 24; Rosario Central, Sarniento Junín 22; Independiente, Central Córdoba 21; Arsenal 20; Defensa y Justicia, Colón 19; Talleres 18; Vélez, Aldosivi 13; Lanús 11
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