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    Inter-Cagliari 4-0, Inzaghi vola al primo posto in classifica

    MILANO – L’Inter di Simone Inzaghi batte 4-0 il Cagliari e scavalca il Milan in vetta alla classifica di Serie A, coronando un inseguimento durato 17 giornate. I detentori dello scudetto, alla quinta vittoria consecutiva in campionato, sono trascinati dai gol di Lautaro Martinez (doppietta), Sanchez, stasera in versione vice Dzeko, e Calhanoglu. Festa sugli spalti per gli ultras nerazzurri, che hanno ricordato con striscioni e bandiere lo storico vicepresidente Peppino Prisco, di cui ricorrevano, due giorni fa, i 100 anni dalla nascita e, oggi, i 20 anni dalla scomparsa. I guai continuano per il Cagliari dell’ex interista Walter Mazzarri, a secco di vittorie dal 17 ottobre (9 gare) e a soli 2 punti dall’ultimo posto in classifica.Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride
    Inter-Cagliari, la cronaca
    I nerazzurri scendono in campo con De Vrij nuovamente al centro della difesa e Sanchez partner d’attacco di Lautaro Martinez per far rifiatare Dzeko, mentre Dumfries e Perisic sono i cursori sulle fasce. Nel Cagliari difesa a tre con l’ex interista Godin centrale preferito a Ceppitelli (finito in tribuna), mentre davanti agiscono capitan Joao Pedro con l’altro ex nerazzurro Keita Baldé, che vince il ballottaggio con Pavoletti. Il primo tempo è un monologo dell’Inter, che mette alle corde i sardi con occasioni a ripetizione: inizialmente i ragazzi di Inzaghi ci provano soprattutto dalla distanza con conclusioni di Barella (alta), Skriniar (Cragno risponde in tuffo) e Lautaro Martinez (parata facile di Cragno). Il gol nerazzurro matura al 29′ su azione d’angolo: Calhanoglu batte il corner e Lautaro Martinez, sul primo palo, incorna alla perfezione con un balzo impressionante. La reazione del Cagliari si limita a un bel destro di Deiola, troppo centrale per impensierire Handanovic. Nel finale del primo tempo Cragno si erge a protagonista del match con due interventi provvidenziali: al 41′ salva d’instinto su Sanchez lanciato a rete e al 44′ para un rigore di Lautaro Martinez, concesso per un suo fallo in uscita su Dumfries; Calhanoglu peraltro si avventa sulla ribattuta, ma spara alto.
    Doppietta per Lautaro Martinez
    I campioni d’Italia raddoppiano al 50′: Barella alza il pallone e lo mette in mezzo, in mezza rovesciata quasi senza vedere, per Sanchez, che colpisce al volo di destro, battendo Cragno. La festa dell’Inter si trasforma in show: al 66′ Calhanoglu cala il tris con un bolide di destro, indirizzato all’incrocio dei pali. Due minuti più tardi è ancora Barella a inventarsi l’assist vincente, stavolta per lanciare Lautaro Martinez, che controlla di petto e supera Cragno con un tocco morbido. E’ il 4-0. L’attaccante argentino si conferma una bestia nera per il Cagliari, a cui ha segnato il suo primo gol in Serie A nel settembre 2018, colpendo ancora i sardi altre cinque volte fino a oggi. Cragno deve fare un lavoro super anche nel finale, per evitare un passivo peggiore: una sua parata su Skriniar all’80’, soprattutto, ha del miracoloso. All’85’ Sanchez colpisce anche la traversa e cala il sipario: l’Inter vince 4-0, volando in testa, il Cagliari affonda nelle sabbie mobili della zona retrocessione. LEGGI TUTTO

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    Serie A, l'Inter può vincere contro il Cagliari

    L’Inter dopo aver battuto la Roma all’Olimpico per 3-0 (con tutti i gol segnati nel primo tempo) ha le carte in regola per vincere anche in casa contro il Cagliari. I rossoblù lontano dai lidi amici non hanno ancora mai vinto e nelle precedenti quattro sfide di campionato hanno sempre portato a casa un punto.
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    I numeri parlano chiaro
    Per le quote non c’è partita, il segno 1 non sembra in discussione. Tra campionato e Champions League Dzeko e compagni al Meazza hanno sempre segnato due o tre reti in sei gare su dieci. Joao Pedro e soci invece hanno sempre incassato almeno due reti in cinque delle precedenti sei trasferte. Piace il Multigol Casa 2-3 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Sampdoria, il “Grifone” non ha mai vinto in casa

    In Serie A è giunto il momento di assistere al derby della Lanterna. Entrambe le squadre non stanno attraversando il miglior periodo di forma. Il Genoa è penultimo e non riesce ad uscire dai bassifondi della classifica mentre la Sampdoria, oltre alla posizione di classifica non proprio brillante, deve fare anche i conti con le dimissioni del suo presidente e di tutto ciò che ne consegue.
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    Un solo successo ma lontano da Marassi
    Soltanto dieci punti in sedici partite rappresentano un bottino davvero magro per il Genoa che, pur con il cambio di allenatore, non è ancora riuscito ad invertire la rotta. Certo bisogna riconoscere che Shevchenko ha dovuto affrontare prima Milan e poi Juventus ma adesso i punti cominciano a scottare e perderne ancora per strada potrebbe diventare molto pericoloso. I rossoblù sono ancora a secco di vittorie casalinghe (l’unico successo a Cagliari alla terza giornata) e questo è uno zero che pesa tantissimo. Per la cronaca il Genoa, pur prediligendo l’esito “Goal” (ne ha nove all’attivo) viene da quattro “NoGoal” consecutivi. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Torino 1-1, Joao Pedro frena i granata di Juric

    CAGLIARI – Il Torino non va oltre il pareggio sul campo del Cagliari. Gli uomini di Juric, che avevano chiuso il primo tempo in vantaggio (grazie all’autorete di Carboni), subiscono nella ripresa il pareggio di Joao Pedro, che mette a segno un gol meraviglioso in rovesciata. Secondo pari consecutivo per i granata, che nel finale sfiorano più volte il gol del raddoppio, con Praet, Zaza e Baselli (che aveva sostituito Pobega nell’intervallo). Con questo pareggio i granata si riportano a meno uno dal Sassuolo e a più nove dal terz’ultimo posto occupato proprio dal Cagliari. 
    Cagliari-Torino, tabellino e statistiche
    Torino avanti: decide l’autorete di Carboni
    Ritmi bassi e poche emozioni nel corso della prima parte di gara. Il Torino prova a fare la partita, con buona intensità, ma non riesce a scalfire l’attenta difesa cagliaritana. Gli uomini di Mazzarri si coprono con attenzione e tentano di ripartire in contropiede. Dopo un paio di tentativi su calcio piazzato, gli uomini di Juric sbloccano il risultato al 31′: tiro di Pobega dai venticinque metri, Cragno (non perfetto) respinge sui piedi di Sanabria, che si avventa sulla ribattuta. L’attaccante granata calcia a colpo sicuro: Cragno respinge, ma la sfera carambola sul corpo di Carboni e finisce in rete. L’autogol scuote il Cagliari che prova a reagire: Marin prima calcia una punizione pericolosa dal limite dell’area (sulla barriera), poi serve un pallone invitante per Bellanova, che sul secondo palo non riesce a deviare verso la porta difesa da Milinkovic Savic. La gara si accende e le occasioni iniziano a fioccare. I padroni di casa alzano il baricentro, ma si espongono alle ripartenze granata: a cinque minuti dall’intervallo Brekalo spreca un contropiede quattro contro tre, sbagliando l’assist per Sanabria (solo a centro area). Passa un minuto e Nandez (dal limite) sfiora la traversa con un bolide. 
    Serie A, calendario e risultati
    Joao Pedro pareggia in rovesciata. Il Torino spreca troppo
    La ripresa inizia con un cambio tra i granata: fuori Pobega e dentro Baselli. Il Cagliari parte forte e al settimo minuto sfiora il pareggio: Milinkovic Savic risponde da campione ad un colpo di testa ravvicinato di Joao Pedro. Passa un minuto e il bomber rossoblu si riscatta, con un gol d’autore: cross di Bellanova, Ceppitelli prova a staccare a centro area, ma viene fermato: sul pallone alto si avventa Joao Pedro che con una splendida rovesciata insacca alle spalle di Milinkovic Savic. Per il bomber rossoblu è il nono centro in campionato. Juric corre ai ripari: fuori Sanabria e Brekalo, dentro Praet e Zaza. I granata faticano a creare gioco, il Cagliari sembra più motivato. Mazzarri si gioca la carta Pavoletti, sostituendo un evanescente Keita. Juric risponde con il rientrante Rodriguez per Buongiorno. Gli uomini di Mazzarri fanno la partita, il Torino si difende e riparte: al 72′ Pjaca inventa per Zaza che parte in contropiede, ma una volta dentro l’area non riesce a sevire Praet (solissimo davanti la porta). Mazzarri richiama Ceppitelli e Grassi e inserisce Godin e Pereiro. Ma i cambi non aiutano il Cagliari, che arranca. Gli uomini di Juric ci credono e collezionano palle gol: Pjaca inventa per Praet che si presenta a tu per tu con Cragno: la sua conclusione sfiora il palo. Gli ospiti continuano a spingere e Zaza, da buona posizione, spreca una buona occasione. Passano tre minuti e Baselli (servito da Praet) si presenta davanti a Cragno, ma il suo tentativo termina sopra la traversa. Juric si dispera per le tante occasioni fallite. Il Cagliari, passato il momento no, si riaffaccia dalle parti di Milinkovic Savic, con una mezza rovesciata di Nandez, che si perde al lato. E’ l’ultima emozione della gara. 
    Serie A, la classifica LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Torino, granata abbonati all'Under in trasferta

    Il secondo posticipo del 16° turno di Serie A va in scena alla Unipol Domus, tana del Cagliari. I sardi ospitano il Torino di Juric, reduce dal 2-2 con l’Empoli. Ecco le curiosità di un match aperto a qualsiasi risultato.
    Indovina il risultato di Cagliari-Torino e vinci!
    Cagliari-Torino, pronostico in bilico
    Le statistiche parlano chiaro. In casa il Cagliari ha giocato 8 volte, collezionando sempre l’Over 1,5 e in 7 occasioni il Goal. Numeri che non si specchiano affatto in quelli del Torino versione trasferta. I granata nelle ultime 6 “esterne” hanno abbracciato l’Under 2,5 e 5 di questi sono stati addirittura Under 1,5 (un gol al massimo in partita). Una situazione di “disaccordo” all’interno di un match dall’esito piuttosto incerto. Il Multigol 1-2 primo tempo potrebbe rappresentare una valida via di fuga dal labirinto. LEGGI TUTTO

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    Serie A, riflettori puntati su Lazio-Udinese

    La Lazio nelle ultime due partite disputate ha prima perso 2-0 in casa contro la Juventus e poi 4-0 allo stadio Maradona di Napoli. Una doppia sconfitta che ha fatto perdere ai biancocelesti il contatto con le zone più alte della classifica. Il turno infrasettimanale offre a Immobile e compagni l’opportunità di ripartire anche se, a dire il vero, l’Udinese è una formazione ostica che non va affatto sottovalutata. Se poi si considera che, dopo un avvio convincente, i friulani nelle ultime undici partite hanno vinto soltanto una volta (3-2 in casa al Sassuolo) è evidente che la necessità dei bianconeri di fare punti costringerà l’undici di Sarri ad una gara di enorme pazienza nel tentativo di trovare il varco (e il momento) giusto per passare. 
    Indovina il risultato esatto di Lazio-Udinese
    Sette gare in casa con andamento (e esito) opposto
    A prescindere da come finirà il match (per la cronaca può valere la pena soltanto ricordare che l’Udinese in questo primo terzo abbondante di campionato non ha mai fatto registrare l’accoppiata “Parziale/Finale 2/1”) potrebbe risultare interessante approfondire e valutare l’andamento casalingo della Lazio che ha giocato finora sette volte all’Olimpico regalando un esito assolutamente opposto all’inizio e alla… fine. Nelle prime quattro esibizioni interne, infatti, al novantesimo si sono registrati altrettanti esiti “Goal” (6-1 allo Spezia, 2-2 con il Cagliari, 3-2 alla Roma e 3-1 all’Inter) poi… cambio. Le ultime tre si sono invece chiuse tutte con il “NoGoal” (1-0 alla Fiorentina, 3-0 alla Salernitana e 0-2 con la Juventus). Equilibratissimo il ritmo dell’Udinese che, in fatto di “Goal” e “NoGoal” nelle gare in trasferta viaggia in assoluta parità: tre dei primi e tre dei secondi più o meno equamente distribuiti nelle sei gare lontano dal Friuli. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
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    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO

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    Verona-Cagliari, entrambe le squadre hanno stretto amicizia con il “Goal”

    Incredibile ma vero! Il Verona dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo a Genova contro la Sampdoria ha poi perso per 3-1 al novantesimo. Anche il Cagliari nell’ultima partita disputata non è riuscito a vincere, contro la Salernitana non è andato oltre il pareggio per 1-1.
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    Tante reti fatte e tante subìte, è quasi automatico
    Il Verona ha fin qui realizzato ventotto reti e ne ha incassate venticinque. Non è matematico ma è quasi… automatico che con una situazione del genere anche gli esiti “Goal” possano essere predominanti. Una considerazione che trova piena conferma se si guarda ai gialloblù che hanno fatto registrare il “NoGoal” in due sole occasioni e che, per giunta, regalano il “Goal” da sette partite consecutive. L’ultimo “NoGoal” degli “scaligeri” risale infatti alla settima giornata quando il match Verona-Spezia si chiuse sul 4-0. Le lunghe serie, lo abbiamo appena visto con l’Atalanta, sono destinate a interrompersi e chissà che non accada anche stavolta con il Verona. Una eventualità che potrebbe essere rafforzata dal fatto che anche il Cagliari propone una netta maggioranza di esiti “Goal” (sono dieci contro i soli quattro “NoGoal”) e che nelle ultime tre esibizioni l’esito è sempre stato questo. E allora, anche se il cambio non è scontato, anche la situazione dei rossoblù rafforzerebbe la sensazione che al Bentegodi, nel turno di metà settimana, la porta di almeno una delle due squadre in campo potrebbe non essere violata. LEGGI TUTTO