consigliato per te

  • in

    Lukaku non incide, Sommer due gol da Muriqi, Rrahmani sciagurato: la serata degli “italiani”

    Big Rom può festeggiare i te punti ottenuti dal suo Belgio in casa dell’Azerbaigian, e il ritorno in campo da titolare che gli mancava dall’ultima giornata dello scorso campionato (Torino-Inter del 3 giugno). Il nuovo centravanti della Roma ha svolto il solito lavoro di fisico spalle alla porta, ma non ha trovato l’appuntamento con il gol. Il c.t. Tedesco lo ha tenuto in campo per 66 minuti prima di sostituirlo: la condizione fisica non è ancora quella dei tempi migliori. LEGGI TUTTO

  • in

    Kayode: “Da terzino ad ala, la Juve mancata, la D e ora il sogno dell’esordio in A”

    Il ragazzo-sorpresa, classe 2004, degli azzurrini Under 19 freschi campioni d’Europa si gode “Il momento più bello della mia vita”

    Kayode in nigeriano vuol dire “Colui che porta gioia”, e Michael ne ha portata tanta all’Italia. Il gol che ha deciso la finale dell’Europeo Under 19, ma non solo: il ragazzo-sorpresa degli azzurri ci ha messo moto perpetuo, sovrapposizioni, discese vincenti e il ruolo da attore protagonista nella mossa tattica di Bollini (il suo schieramento da finta ala nel tridente per aiutare il centrocampo) che ha dato scacco a Spagna e Portogallo. La sua è una bella storia di riscatto: classe 2004, era nelle giovanili della Juve ma poi i bianconeri decisero di mollarlo, lui ha saputo rimboccarsi le maniche e ripartire dal basso. E ora si gode “un’emozione indescrivibile, il momento più bello della mia vita”. LEGGI TUTTO

  • in

    Si sfidano tra loro per sfidare se stessi: nella testa di Zlatan e Romelu

    Il loro ricordo è vivo nei tifosi, i colori sulle loro spalle sono ancora gli stessi, gli status sono cambiati ma le leve che muovono i due campioni noDice: è una partita normale, la presenza di Lukaku non significa niente. Schietto per indole, schietto per sovrapposizione al Verbo, Zlatan Ibrahimovic “fugge” da un duello che Svezia-Belgio ripropone e che un paio di anni fa fece il giro del mondo: si distacca perché le divinità non si mescolano in terra. Se è accaduto, bisogna marcare la distanza col passato, anche se fu un gran passato, i due centravanti di Milano erano i giocatori simbolo delle due squadre che stavano tornando lassù, dopo nove anni di osservatorio dei trionfi bianconeri, e difatti nei mesi a seguire si avvicendarono nello Scudetto. LEGGI TUTTO

  • in

    Zaniolo: “Mancini è super. E adesso tutti hanno paura dell'Italia”

    Il gioiello della Roma vede la luce dopo l’infortunio e tifa per gli azzurri: “Il Belgio è primo nel ranking Fifa, ma noi abbiamo le armi per batterlo. E io non vedo l’ora di tornare. Che belli i messaggi di Modric e Depay. E poi Ancelotti…”Fra i “fratelli d’Italia” manca lui. Il più giovane, fino a pochi mesi fa il più atteso, di sicuro il più rimpianto. Nicolò Zaniolo guarda la Nazionale in tv vedendo in tralice quello che sarebbe potuto essere e non è stato, ma anche quello che sarà. Perché il futuro non finisce mai, e il Mondiale, in fondo, è già dietro l’angolo, soprattutto per uno che ha così voglia di calcio da correre il rischio di azzannare il pallone piuttosto che di calciarlo. Sarà per questo, forse, che a suo modo anche lui è stretto “a coorte” come gli azzurri del c.t. Mancini, in attesa del Belgio e di un sogno da far lievitare. LEGGI TUTTO

  • in

    Eleganza, oratori e quel piede che non si è mai rotto: alle radici di Manuel Locatelli

    Manuel si è ritagliato un ruolo da protagonista con la doppietta alla Svizzera. Siamo andati alle sue radici per farcelo raccontare da chi lo conosce bene,a partire da Cutrone. Scoprendo un giocatore che già da ragazzino faceva cose speciali Patrick, dì la verità: avresti mai pensato di vedere Manuel segnare due gol in Nazionale, per di più decisivi e all’Europeo? “Sì. Mai avuto dubbi su di lui. L’ho sempre saputo che sarebbe arrivato a questi livelli. E allo stesso modo so che non si accontenterà. Ora è pronto a volare”. Patrick è Cutrone, centravanti, Manuel è Locatelli, il ragazzo diventato uomo, l’uomo del momento, poiché con la sua doppietta alla Svizzera ha spianato all’Italia la strada verso gli ottavi in programma stasera contro l’Austria. LEGGI TUTTO

  • in

    Van Basten e l’arcobaleno: 33 anni fa il gol più bello mai visto all’Europeo

    Il 25 giugno 1988 un bacio lunghissimo, la Gioconda , una meraviglia. Viaggio dentro una delle reti più incredibili di sempreA muovere questa azione è la fiducia. È un concetto che nel calcio spesso viene sottovalutato. Eppure quest’azione – il cross di Mühren, il tiro di Van Basten, tutta questa perfezione che si srotola davanti ai nostri occhi – è impregnata di fiducia, sgocciola fiducia, è lì a testimoniarci che senza fiducia nel prossimo il mondo sarebbe un brutto posto, frequentato da gente che sbaglia i passaggi e svirgola i tiri o – persino peggio – nemmeno li prova, per ignavia o scoramento. LEGGI TUTTO

  • in

    A casa di Eriksen: “Chiediamo solo tranquillità”. Presto a Milano

    Christian è stato dimesso ed è tornato nella sua abitazione di Odense dopo aver pranzato con i compagni nel ritiro della Danimarca. La moglie: “Sta bene”Dal nostro inviato Davide Stoppini19 giugno
    – Odense (Danimarca)Odense è la città dove è nato Hans Christian Andersen, le case devono per forza apparire come quelle descritte nelle fiabe. Siamo nel quartiere Hunderup, il più esclusivo, a un chilometro dal centro sportivo dell’Odense: qui Christian Eriksen da ragazzino è diventato uomo. LEGGI TUTTO

  • in

    Bruno Alves: “Non smetto, il mio segreto è il digiuno. Ronaldo? Per me resta alla Juve”

    Il difensore grande amico di CR7: “Dalle 18 alle 13 non mangio, così non sento i miei 39 anni. A breve sceglierò la mia nuova squadra”dal nostro inviato Luca Bianchin18 giugno
    – BUDAPEST Bruno Alves è in stage. A 39 anni (e mezzo), ha volato fino a Budapest per diventare commentatore per la tv portoghese. Fine carriera? No, solo una prova di qualche giorno per il futuro: lui e il suo amico Cristiano Ronaldo hanno ancora tanto calcio davanti. LEGGI TUTTO