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    Ecco i 5 acquisti della nuova Juve. E Zaniolo non esclude Raspadori

    La squadra di Allegri ha bisogno di rinforzare lo schieramento titolare per quasi la metà della formazione: da Milinkovic-Savic in giù, gli obiettivi dei bianconeriIl primo mattone (Vlahovic) era stato programmato per giugno ma anticipato a gennaio: meglio così. La Juve sapeva di dover avviare una mezza rivoluzione, aver coperto il ruolo più importante nella sessione invernale è un bel punto di partenza. Cosa manca adesso? Un terzino sinistro, un paio di centrocampisti, un esterno offensivo, eventualmente la punta di scorta se dovesse andar via uno tra Morata (la Juve spera nello sconto Atletico Madrid, la cifra pattuita per il riscatto è di 35 milioni) e Kean. LEGGI TUTTO

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    Ritiri, “asados” e Scaloni: ecco perché gli amici Lautaro e Dybala possono funzionare all'Inter

    Gli argentini sono hanno stretto il proprio legame in nazionale, quando “battezzarono” l’inizio del nuovo ciclo albiceleste dopo il flop ai Mondiali in Russia. “Ci troviamo benissimo, tra di noi c’è grande intesa”, disse il Toro in tempi non sospetti. Adesso l’accoppiata può riproporsi in nerazzurroAmici, colleghi ai fornelli durante i tradizionali “asados” nei ritiri della Seleccion, talvolta anche compagni di stanza in ritiro e, tra qualche mese, forse anche soci in campo con la maglia a tinte nerazzurre. Le strade di Lautaro Martinez e Paulo Dybala potrebbero convergere stabilmente all’Inter dopo essersi incrociate più volte in nazionale negli ultimi quattro anni. Se Marotta e soci riuscissero a mettere le mani sulla Joya e, allo stesso tempo, a resistere alle avances dei top club europei nei confronti del Toro, ecco che a Milano prenderebbe corpo la “DyLa” già più volte testata dall’attuale tecnico albiceleste, Lionel Scaloni. LEGGI TUTTO

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    Juve, la signora Swarovski e nove club europei a Torino per il progetto Club 15

    Si tratta di un progetto utile a sviluppare, valorizzare e mantenere rapporti con società di calcio estere, al fine di promuovere i talenti e creare una rete virtuosa di collaborazioniNove società aderenti al progetto “Club 15” di Juventus in visita a Torino nell’ultimo week end. Tra loro anche il Wsg Tirol con la presidente Diana Langes Swarovski . Gli altri dirigenti e osservatori in rappresentanza del Mirandes, dell’AEK Atene, dell’Utrecht, del Deportivo Alaves, del Vitesse, del St.Gallen, del Cincinnati FC e dell’Aberdeen. LEGGI TUTTO

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    Juve-Di Maria: accelerata? Programmato il summit con Mendes

    Jorge Mendes lo ha proposto. Alla Juve come a tutti, tutti, gli altri top club d’Europa. La Juve non ha detto di no e ha avviato le sue riflessioni. Approfondite. E “no, grazie”, ancora non lo dice. Anzi, forse non ha intenzione di dirlo. Poi dipenderà dalle condizioni economiche e dalle altre pretese, di Angel Di Maria come soprattutto dello stesso Mendes. Perché teoricamente il campione argentino, che lascerà il Psg a fine stagione a parametro zero (a meno che a sorpresa non venga esercitata l’opzione per il prolungamento in favore del club) sarebbe fuori dai parametri del nuovo corso bianconero imposto da Maurizio Arrivabene: niente over 30, niente giocatori poi invendibili, niente ingaggi extra-large. Salvo eccezioni. Che fin qui non ci sono ancora state, basti pensare ai casi Miralem Pjanic o Axel Witsel dello scorso fine agosto. Un’eccezione potrebbe quindi essere rappresentata da Di Maria, perché ci sono anche dei pro capaci di schiacciare i contro: Max Allegri comunque vuole esperienza, alla Juve serve un giocatore che sappia risolverla con una giocata, alla Juve serve un usato sicurissimo per affiancare il recupero di Federico Chiesa dall’infortunio. Se poi davvero Di Maria si accontentasse di un accordo di una stagione, al massimo con opzione per la seconda, allora le riflessioni potranno davvero proseguire e andare oltre le richieste economiche: la Juve non vorrebbe andare oltre i 4-5 milioni netti di ingaggio per un anno, i vantaggi del decreto crescita possono però aiutare la trattativa, come i bonus rendimento che sempre di più saranno parte integrante dei contratti bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Inter, cinque mosse di mercato per un salto di qualità

    Marotta e Ausilio dovranno chiudere ancora in attivo mantenendo competitiva la rosa. Ecco come fare e migliorare allo stesso tempo, partendo da DybalaChiudere il mercato con un corposo segno più, tagliare il monte ingaggi e possibilmente migliorare la rosa. Sembra uno scherzo, invece è la missione bis della coppia Marotta-Ausilio. Il miracolo sportivo era riuscito la scorsa estate e andrà ripetuto tra giugno e agosto prossimi, perché la proprietà cinese ha imposto una dieta dimagrante appena meno dura dell’ultima: 60-70 milioni (contro 100) di attivo tra cessioni e acquisti e meno 10-15% alla voce costo del lavoro. Eppure i due uomini mercato Inter hanno un piano per tenere ai vertici la squadra in Italia e fare l’upgrade in Champions. LEGGI TUTTO

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    Iervolino: “La mia Salernitana merita la Serie A. Sabatini-Nicola coppia decisiva”

    L’entusiasmo del presidente della squadra che sta facendo un’impresa: “Ci ho sempre creduto”Il 30 dicembre 2021, dopo 18 partite, la Salernitana aveva 8 punti in classifica. Quel giorno Danilo Iervolino, dopo i tanti no del passato, disse sì: «Ricordo il momento esatto. Metabolizzai che il club sarebbe sparito, che la città avrebbe perso la squadra a cui tiene in modo incredibile. Ebbi un sussulto d’orgoglio, io sono un uomo di questo territorio, decisi di intervenire. Poco prima della mezzanotte del 31 ebbi la conferma che avrei rilevato la Salernitana. A Capodanno brindai alla salvezza, ma non fu un gesto automatico: lo feci perché dal giorno dopo mi sarei messo a lavorare per la permanenza in A. Ci credevo davvero». LEGGI TUTTO

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    Napoli, da Broja a Barak, il mercato “extralarge”: rinasce il progetto Champions

    Si chiude l’era dei “piccoletti”: ora si punta su giocatori molto più fisici. In difesa occhio al sudcoreano Kim. E Anguissa sarà riscattatoC’era una volta il Napoli dei “piccoletti” tanto caro a Maurizio Sarri, chissà che presto non ci sia il Napoli “muscoli e centimetri” di Luciano Spalletti. Tutte le rivoluzioni hanno bisogno di tempo e quindi non bisogna sorprendersi se soltanto quest’estate il club azzurro, salutando Lorenzo Insigne, chiuderà definitivamente il capitolo dei 91 punti. LEGGI TUTTO