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    Milinkovic allo United? L'agente: “Non è vero”. Voci, smentite e la Juve sullo sfondo

    La corte di United e Psg, il lavoro (di sponda) del club bianconero. Ecco lo stato di avanzamento di uno dei protagonisti del prossimo mercato Il campionato sta finendo e la domanda inizia a circolare. “Dove giocherà Milinkovic il prossimo anno?”. Non alla Lazio intanto. Sergej lascerà i biancocelesti dopo quasi 300 partite, 57 gol e 3 trofei. Arrivò a vent’anni a Fiumicino con la sciarpa al collo, una maglietta, un paio di bagagli e neanche un filo di barba, dopo un testa a testa con la Fiorentina finito in lacrime. “Non ce la faccio, scusate, voglio andare a Roma”. Pradè incredulo, Tare entusiasta. Lascerà tra qualche mese con un soprannome storico, “Sergente”, l’amore dei tifosi e un neologismo ad hoc: “Milinkocrazia”, cioè il ‘governo di Milinkovic’. In mezzo comanda lui. LEGGI TUTTO

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    La verità sul gol di Acerbi: ecco cosa si sono detti Pairetto e Nasca

    Ecco cos’è successo nel minuto appena successivo al gol di Acerbi a La Spezia. Difetto totale di comunicazione e di procedura… “Non ripartire, aspetta”, avrebbe detto Luigi Nasca addetto al Var. Ma Luca Pairetto attende poco e riparte frettolosamente avendo sentito – pare – un “ok” che non sarebbe mai stato pronunciato. Da nessuno. Un pasticciaccio insomma, che ha mandato su tutte le furie la Can e in cui il principale indiziato è proprio Pairetto stesso. LEGGI TUTTO

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    Primo rossonero in doppia cifra in campionato e miglior marcatore stagionale della squadra: Pioli ha saputo assecondare tatticamente il suo talento e lui ha imparato a essere efficace. I segreti del boom La partita dell’Inter Rafa non l’ha guardata, anche perché nel frattempo TeleLeao sui social faceva ascolti da record: il palinsesto delle stories del canale Instagram dell’attaccante portoghese trasmetteva giusto un paio di frame, il tiro col quale ha sbloccato (e chiuso) il match con la Fiorentina e l’esultanza sotto la curva del Milan. Una scena che in casa rossonera non stanca mai, e che soprattutto si ripete con una frequenza ormai regolare: oggi Leao è un giocatore da doppia cifra, i 10 centri in campionato – 13, coppe comprese − lo hanno eletto miglior marcatore del Milan e nuovo leader dell’attacco. LEGGI TUTTO

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    Roma, il Bologna è già in archivio: l'Europa è la porta per un avvenire da grande

    La caccia alla Conference League è la priorità per Mou, che col suo attacco agli arbitri ha voluto ancora proteggere l’ambuente e i suoi giocatori Ci sarà tempo per farsi strada verso la qualificazione in Europa League passando attraverso la giungla del campionato. La Roma adesso ha in testa altro. Qualcosa di molto più importante: la caccia alla Conference League. Per questo non è il momento di immalinconirsi per il pareggio contro il Bologna, in cui José Mourinho – proprio in vista della sfida di giovedì contro il Leicester – ha lasciato fuori più della metà dei titolari. LEGGI TUTTO

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    A Udine quinta rete in altrettante gare per il Toro. È l’attaccante più in forma di Inzaghi, ma anche l’uomo mercato. Dal dischetto però terzo errore su 7 Mettiamola sul ridere: se le big d’Europa hanno messo gli occhi su Lautaro, non è certo per come l’argentino tira i calci di rigore. Ma il Toro è così, è tutto e niente nello stesso momento, è altalena continua. Eppure è tornato a caricarsi l’Inter sulle spalle in questo finale di stagione: il tap-in di Udine a conti fatti consente a Inzaghi di restare in scia scudetto e allo stesso attaccante di eguagliare il suo primato di reti stagionale con la maglia dell’Inter. LEGGI TUTTO

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