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    Il doppio ex Felipe: “Inter da scudetto, arrivai grazie a Cassano. Udinese, alza l'asticella”

    “Nel 2015 Antonio convinse Ausilio a prendermi. Il calendario sembra favorevole, ma a maggio la condizione pesa più del nome. Occhio a Deulofeu. De Paul, un grande” “Direttore, Felipe vi farebbe comodo. È uno che può giocare anche con la sigaretta in bocca”. E’ il febbraio 2015 e il ds dell’Inter Piero Ausilio sta leggendo con attenzione la lista dei calciatori svincolati. Il telefono squilla, in arrivo c’è una chiamata di Cassano: “Ho visto che avete qualche problema in difesa, posso darti un consiglio? Sono certo che un mio amico vi darebbe una mano”. La breve avventura di Felipe Dal Bello a Milano è iniziata così: Fantantonio come sponsor, unito a una combinazione di fattori inaspettati. LEGGI TUTTO

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    De Silvestri: “Sinisa da brividi, questo Bologna potente come lui”

    Confessioni da vicecapitano: “Mai visto uno forte come Mihajlovic. Il sogno c’è: arrivare oltre 47 punti con lui vicino. Grandi con le grandi? Ora tocca alla Roma…””Ti saluto. Ora entro”. Dove? “Ad una mostra”. Dedicata a Pier Paolo Pasolini, Bologna centro, centralità abbracciata anche da lui, Lorenzo De Silvestri, 33 anni, uno che si è già guadagnato il rinnovo fino al 2023 (sul campo) e che da vicecapitano accoglie uno slogan nato nel 2019 “e verissimo, perché lo vivo, anche oggi. Bologna United mi piace, è perfetto, è unione potente, racchiude quel che siamo”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Fiorentina e quella volata del '69 con due vincitori

    Nelle ultime 4 giornate della stagione 1968/69 la corsa a due per lo scudetto premiò i viola, ma i rossoneri di Rocco si consolarono con la Coppa CampioniIl ricordo si dilata, non più soltanto l’istante di una partita, il dribbling che sconvolge i piani nei novanta minuti della battaglia, il gol che segna il momento decisivo. Qui la memoria torna indietro di cinquantatré anni, al 1969, e con certosina pazienza ricostruisce ciò che accadde in quella primavera bollente. LEGGI TUTTO

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    Dybala e gli altri nomi sulla lista: l'Inter cambierà in estate, ecco come

    L’ingaggio dello juventino è una strada economicamente percorribile, ma la squadra di Inzaghi vivrà un restyling corposo al di là del suo eventuale arrivo: tutti gli scenariPaulo Dybala e l’Inter: una strada percorribile. Lo si sa da tempo che l’argentino – svincolato dall’1 luglio – può tornare da Giuseppe Marotta passando in nerazzurro, ma il prossimo calciomercato in viale della Liberazione promette di essere molto trafficato al di là di quello che farà l’argentino in vista della prossima stagione. Dalla porta agli attaccanti, i campioni d’Italia si apprestano a un restyling massiccio. LEGGI TUTTO

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    Senza il patto col Diavolo l'Inter è al bivio: nuovo impianto o Meazza ristrutturato

    La ristrutturazione del vecchio stadio potrebbe essere presa in considerazione soltanto riducendo il canone di affitto. Filtra, però, ancora fiducia sulla possibilità di proseguire assieme al MilanE se davvero i cugini facessero di testa loro? Se gli arabi in arrivo costruissero a Milano una casa tutta del Diavolo, cosa mai farebbe l’Inter cinese? Di certo, sarebbe una sterzata rispetto agli ultimi 1000 giorni in cui Milan e Inter sono andati a braccetto nel percorso, piuttosto faticoso, che dovrebbe prima o poi consegnare un nuovo impianto alla città. Significherebbe spaccare un fronte finora compatto, unito anche nelle polemiche contro il comune mai particolarmente “caldo” sul tema. LEGGI TUTTO