consigliato per te

  • in

    Scudetti che sfumano, sentite Gresko: “Ho scordato il 5 maggio, Radu si rifarà”

    Il difensore dell’Inter che nel 2002 contro la Lazio perse il titolo: “Non mi importa nulla di quella gara, voi italiani siete fissati. Ora tifo per i nerazzurri, ma il Milan gioca davvero bene”Vratislav Gresko lo dice ad alta voce: “Del 5 maggio non mi importa più nulla. Sono passati vent’anni, non ho tempo di pensare a ciò che è stato”. Sentenzia così da Bjanka Bystrica, Slovacchia. Ha appena finito gli allenamenti con l’U16 del club e sta portando a spasso il cane. Mercoledì sera ha visto Liverpool-Villarreal con uno occhio sullo smartphone: “Stavolta non hanno trasmesso la Serie A, ma tanto so perché mi chiamate…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Dalle tre dita di Branco alla festa di Vialli & Mancini: dieci gol e dieci storie del Derby della Lanterna

    Dieci piccoli grandi eroi, simbolo delle sfide simbolo che hanno deciso la supremazia di Genova: tutto cominciò da un balletto e da un gol di spalla Dieci gol nella storia del Derby della Lanterna. Dieci piccoli grandi eroi che – quei gol – li hanno segnati, conquistando ad honorem un posto fisso nel romanzo calcistico di Genova. Cinque flash del Genoa e cinque della Sampdoria, per un album di famiglia che fissa le stesse emozioni, però con colori diversi. LEGGI TUTTO

  • in

    Capello: “Inzaghi fa un buon calcio e se reagisce al ko resta il favorito. Ma serve qualità”

    “Lo promuovo , non va processato per una papera di Radu. Attacca e pressa, rispetto a Conte ha gente meno verticale””La favorita per lo scudetto resta l’Inter, almeno leggendo il calendario. Ma vince chi non sbaglia. E sono curioso di vedere la reazione dei nerazzurri: dopo la Juve si erano caricati ed erano tornati i più forti, vediamo che contraccolpo avrà la delusione di Bologna”. Fabio Capello ha commentato Bologna-Inter per Sky: “Ho visto uno di quegli errori che cambiano la partita, la storia e anche i voti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sacchi su Inzaghi: “Brutto scivolone. Lascia il dominio e non fa pressing. Si rialzi in fretta”

    “In fase difensiva non puoi sempre avere uno o due uomini in più. Però Inzaghi ha valori: ora gli serve più convinzione”Nei giorni scorsi le parole di Arrigo Sacchi sull’Inter hanno incendiato il web. L’ex c.t. aveva detto che i nerazzurri praticano un calcio stile anni Sessanta, basandosi soprattutto sul contropiede, e il popolo della rete, secondo un sondaggio della Gazzetta, si è ribellato. Dopo la sconfitta di Bologna, il tema torna di attualità. LEGGI TUTTO

  • in

    Ecco il Milan di Investcorp: firme a inizio maggio. Clamorosa novità, lo stadio rossonero

    Il fondo del Bahrain pronto a chiudere l’acquisto del club giovedì o venerdì della prossima settimana. L’obiettivo prioritario del numero uno Alardhi sarebbe un impianto tutto del Diavolodal nostro inviato G. B. Olivero29 aprile
    – Londra (Ing)Se non ci credi, non ci riesci. Mohammed Alardhi è uomo di poche parole, ma molti fatti e questo motto lo racconta meglio di cento interviste. Alardhi ha scelto il basso profilo, poche dichiarazioni ufficiali, rare apparizioni pubbliche, preferisce che a parlare sia il suo lavoro. Da quando è presidente di Investcorp, nel 2015, è riuscito a realizzare tutti i progetti nei quali ha investito: e raramente si è trattato di risultati facili da ottenere. Adesso vuole riportare il Milan al top in Europa e non mollerà prima di esserci riuscito. LEGGI TUTTO

  • in

    Berardi e Mahrez, punti in comune? Gol, talento e un inizio complicato

    Abbiamo messo a confronto i due attaccanti esterni che piacciono al Milan: ora sono consacrati, ma quando mossero i primi passi… Il percorso è simile. Berardi e Mahrez si trascinano da tempo una sfilza di “gran rifiuti”. Mimmo fu scartato dalla Spal a 15 anni ed è stato scoperto per caso mentre giocava a calcetto. Sugli spalti, con gli occhi attenti e un taccuino nel giaccone, c’era Pasquale De Lillo, scout del Sassuolo di lunga data che chiamò subito la casa madre: “Ne ho trovato uno bravo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, attacco a scadenza: solo Vlahovic è sicuro del posto. Tutti i nomi in lista

    Dybala fuori, Morata e Kean a rischio: da Zaniolo a Raspadori a Di Maria e tutti gli altri possibili nomi a sorpresa. Come potrebbero cambiare le gerarchie intorno al centravanti serbo a partire dalla prossima stagioneLa Juve ha un attacco precario. Non solo per il rendimento, considerato che le attuali 52 reti stagionali la fanno scivolare al decimo posto della classifica di Serie A per reti fatte, ma soprattutto perché buona parte degli interpreti non hanno certezze sul futuro. Solo Vlahovic, che è arrivato a gennaio per assumersi le maggiori responsabilità del reparto, ha sicurezze sul domani, oltre a Chiesa che lavora per tornare in campo prima possibile. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, sei da Champions? Da Martinez a De Paul, un colpo per reparto

    I nerazzurri vogliono alzare l’asticella in Europa. Fatte salve le esigenze di bilancio, la dirigenza cercherà di migliorare la rosa: tutte le trattative in corso Un occhio alla rincorsa scudetto, l’altro alla prossima stagione. Se in questo momento dopo il passo falso di Bologna Inzaghi e la sua truppa sono concentrati nella volata finale, nel quartier generale nerazzurro è già partita la pianificazione in vista di un’estate che dovrà rendere l’Inter ancora più forte. Dopo essere tornati a primeggiare in Italia e aver spezzato un tabù europeo che durava da dieci anni con il ritorno agli ottavi di Champions, l’obiettivo di un club come l’Inter non può che essere quello di tornare stabilmente tra le prime d’Europa, con l’ambizione di rifrequentare quel trono conquistato nel 2010. Lo ha detto chiaramente l’ad nerazzurro Beppe Marotta nei mesi scorsi, ribadendo come l’Inter “debba puntare ad alzare l’asticella” nonostante i rigidi paletti imposti dalle esigenze di bilancio. Adesso che la partecipazione alla prossima Champions è una certezza confortata anche dalla matematica (non che ce ne fosse bisogno), si tratta di passare ai fatti, perché strategie e piani si disegnano e definiscono in primavera. È questo il momento di tirare le somme e capire quali obiettivi inseguire, dove mettere mano per alzare il livello qualitativo della rosa e la certezza di poter contare sul tesoretto garantito dalla Champions non è un dettaglio di poco conto. Tecnico e dirigenti conoscono bene i margini di manovra garantiti dalla proprietà, sanno quali potrebbero gli scenari di mercato legati ai pezzi pregiati (da De Vrij e Lautaro a Barella, Bastoni e Skriniar) e non perdono di vista le questioni più urgenti, a partire dalle scadenze contrattuali di chi c’è già (Perisic) e di chi invece potrebbe arrivare. LEGGI TUTTO