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    De Ligt capitano? Per i tifosi sì, ma occhio al mercato e alle regole Juve

    Con Dybala in uscita, a chi darà la fascia Chiellini? Leadership e forza fanno dell’olandese il candidato perfetto dei fans, ma potrebbe andare via se arriva l’offerta giusta. E poi il criterio dell’anzianità… La prima volta che Matthijs de Ligt si è ritrovato sul braccio la fascia di capitano in prima squadra aveva da poco compiuto diciotto anni. Era la ventisettesima giornata di Eredivisie, l’Ajax giocava in casa contro l’Heerenveen (vinse 4-1) e la scelta cadde sul ragazzone che nel settore giovanile aveva bruciato tutte le tappe possibili per qualità tecniche e umane. Sia le prime sia le seconde hanno ora conquistato il popolo bianconero, che lo candida con forza per il dopo Chiellini. LEGGI TUTTO

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    Di Salvo: “Il peso di muscoli e testa nella lotta scudetto. Barella da 10. Una volta mandai CR7 alle Maldive…”

    Il responsabile dell’area performance e ricerca della Figc, ex preparatore di Lazio, Real e Manchester United: “Un match di Champions prosciuga il doppio di uno normale. La differenza tra correre poco e correre male, le lezioni di Ferguson” L’Inter sembra aver ripreso a correre (e a correre bene) da quando è tornata ad allenarsi durante la settimana. Il calo di febbraio-marzo è coinciso con le tossine causate da un calendario di inizio anno solare in cui la squadra di Inzaghi ha giocato ogni tre giorni (compresi due match ai supplementari a metà gennaio) gare molto stressanti tra eliminazione diretta e big match, che il calendario sfalsato ha collocato nello stesso periodo. Per capire se questa interpretazione di diversi addetti ai lavori ha un fondamento abbiamo interpellato Valter Di Salvo, responsabile dell’area performance e ricerca della Figc. LEGGI TUTTO

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    La Champions insegna: oltre ai soldi, decidono le scuole calcio, l'abitudine a vincere e il coraggio

    Le semifinali confermano che Premier e Liga stanno aumentando il gap con il nostro campionato. Dovremmo eliminare l’idea del “è bravo, deve crescere”Il colore dei soldi, certo. Ma anche le scuole di calcio, l’abitudine a vincere, il coraggio di osare con i giovani. Nella regina delle manifestazione per club, sarà ancora una questione tra Inghilterra e Spagna, che rischia di diventare la storia infinita. Il Liverpool scherza col Benfica, poi si rilassa, cambia mezza squadra, ma la qualificazione non è mai stata in discussione. Il ManCity fa molta più fatica con l’Atletico nella bolgia del Metrolitano – dove persino il duro Simeone si mette a calmare gli animi dei suoi – ma passa per l’1-0 di Manchester. LEGGI TUTTO

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    Atalanta e Roma, tutto in una notte. Gasp e Mou si giocano una stagione

    Ci sono snodi che decidono i giudizi e anche la storia. La semifinale nelle rispettive Coppe cambierebbe volto ad un’annata altrimenti deludente Il bivio: da una parte i sogni di gloria (per l’Atalanta), o comunque le speranze di prendersi un trofeo europeo, benché sia il più piccolo (per la Roma); dall’altra parte la delusione, le probabili critiche, una stagione con i contorni del fallimento. Gasperini e Mourinho si giocano tutto in una partita, perché ci sono snodi che decidono i giudizi e anche la storia. LEGGI TUTTO

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    Totti: “Ibra ascolti il suo corpo. Per il Milan resta importante ma…”

    L’ex capitano della Roma che si ritirò a 40 anni: “Nessuno può capirlo quanto me, il dopo fa paura. Ha fatto la storia, ma adesso dipende dal suo fisico””Ibra? Nessuno può capirlo più di me…”. Continuare o dire basta? Per un paio di anni, gli ultimi di una carriera strepitosa, il tema che appassionava e divideva opinionisti e addetti ai lavori (non i tifosi della Roma che avrebbero voluto vederlo giocare fino a 50 anni) ha riguardato lui, Francesco Totti. LEGGI TUTTO

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    Gol e non solo: perché la Juve punta su Milinkovic-Savic. Ma c'è una rivale

    La debolezza negli scontri diretti di questa stagione è figlia soprattutto del crollo di produzione offensiva nei big match e l’arrivo di Vlahovic per ora non è bastato: potenzialmente uomo da doppia cifra, il serbo ora messo sul mercato dalla Lazio è da sempre in cima ai desideri di Allegri e oggi è la soluzione ideale. Ma anche per il Psg Nove gol finora, con sei partite ancora da giocare. Più degli otto dell’anno scorso e sette dell’anno prima. Ma nel 2017-18 erano stati anche dodici e non per caso da allora Massimiliano Allegri ha messo Sergej Milinkovic-Savic in cima alla sua lista dei desideri: lì lo aveva lasciato alla fine della sua prima vita bianconera, immaginando una ricostruzione anche attorno al centrocampista serbo, e lì è ancora adesso che la nuova linea societaria della Lazio – ora disposta a mettere sul mercato uno dei suoi big – può aprire la strada all’affare molto più delle richieste a tre cifre (di milioni) arrivate in passato. Decisivo giocare d’anticipo, anche se una rivale su tutte già si profila. LEGGI TUTTO

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    Milan, quanti sorrisi dalla “cantera”: ecco i migliori talenti delle Under rossonere

    Camarda ruba l’occhio per il numero dei gol, ma sono tanti i talenti che si stanno mettendo in luce nelle squadre allenate da Lantignotti (U17), Abate (U16) e Bortuzzo (U15). Il responsabile Carbone: “Lavoriamo per mandare i nostri ragazzi in prima squadra”Nel sottobosco, lontano dai riflettori, c’è un Milan che corre veloce, non si ferma e guarda tutti dall’alto, in ogni classifica. Se la prima squadra lotta per vincere lo scudetto, il settore giovanile fa lo stesso: attualmente i rossoneri sono primi con l’Under 17, 16 e 15. LEGGI TUTTO

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    Llorente: “Vlahovic fa la differenza, Juve presto al top. Per lo scudetto dico Napoli”

    L’attaccante spagnolo: “A Torino gli anni più belli, non volevo andare via ma in avanti la concorrenza era spietata. A Napoli non c’era feeling con Gattuso. Tornare in Italia? Chissà” Il Re Leone non vede l’ora di tornare a ruggire. Anche a 37 anni, anche dopo la decisione di ripartire dalla Segunda Division. Terminata l’esperienza con l’Udinese, Fernando Llorente si è trasferito a San Sebastian – la città della moglie – e ogni giorno fa mezz’ora di strada per andare ad allenarsi con l’Eibar. “Sono di nuovo in gran forma, posso dare ancora tanto sul campo”. Il ritorno in Spagna gli ha restituito la serenità che cercava, anche se l’Italia gli manca e non la vuole perdere di vista: “Con tre bambini e con gli impegni di lavoro, è difficile ritagliarsi del tempo libero. Quando posso, però, guardo ancora la Serie A”. LEGGI TUTTO