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    L’Inter deve ritrovare i gol e Lautaro. Ha già girato a pieni giri, può ripartire

    I nerazzurri sono oggetto di critiche e Inzaghi è al centro di un processo così forte da cancellare tutti gli applausi di un mese fa. Per invertire la rotta serve che l’argentino torni a fare il suo mestiere: segnareInter torna in campo stasera, in un clima di sfiducia generale e pronostici – a sentirne parecchi – particolarmente negativi. Ci manca poco che la Salernitana, con il massimo rispetto, venga data per grande favorita, un ostacolo durissimo per la squadra di Simone Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Adani: “Vlahovic fa la differenza, la Juve può vincerne 11 di fila”

    Lele crede nella rimonta dei bianconeri: “Napoli, Milan e Inter non sono irraggiungibili. Per sfruttare Dusan i bianconeri devono migliorare nella filosofia di gioco”L’effetto è un po’ quello del countdown. Ad Halloween il fantasma della Juve era lontano 16 punti. No, la Vecchia Signora (senza scopa) non faceva paura al Napoli capolista nella notte delle streghe. A Natale il distacco dalla vetta, occupata poi dall’Inter, si era ridotto a 12. Ancora un abisso per chiedere sotto l’albero lo scudetto a Babbo Natale. LEGGI TUTTO

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    L'età di Ibra e Giroud, baby Lazetic, il big dal mercato: come sarà l'attacco del futuro?

    Il rinnovo di Zlatan è in discussione e il rendimento del francese non è costante. In attesa di scoprire il potenziale del serbo, il club si guarda intorno: David, Isak e Lang i nomi già da tempo nel mirinoL’attacco di oggi viaggia a corrente alternata: a volte illumina, a volte va in blackout. L’attacco di domani è tutto da strutturare, anche facendo tesoro dei mesi che mancano da qui alla fine della stagione. Il Milan vive così, sospeso tra presente e futuro. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, troppo solo? Ecco come la Juve può aiutarlo a rendere di più

    Media gol, tocchi, tiri. I numeri dicono che Dusan è meno dentro il gioco con i bianconeri di quanto lo fosse con la Fiorentina. Cosa può fare Allegri? Ecco le possibili soluzioni Vlahovic sta aiutando molto la Juve. Ma ora anche la Juve deve dare una mano a Vlahovic. S’è capito a Firenze, con Igor e Milenkovic appiccicati alle spalle del serbo, alla sua maglietta, ai suoi capelli, e lui coinvolto in sfide solitarie di wrestling più che di calcio. Come affrontare una rissa per strada contro cinque. LEGGI TUTTO

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    Chi è Hjulmand, il danese nel mirino dell’Inter

    Personalità, visione di gioco e fisico: il 22enne mediano del Lecce candidato al ruolo di vice Brozovic “Morten, perché questo ritardo? Non avrai mica perso tempo per leggere i giornali…”. E’ trascorso poco più di un mese da quando Marco Baroni, allenatore del Lecce, ha rimproverato Hjulmand per non essersi presentato in orario alla riunione tecnica prima della sfida contro il Vicenza. LEGGI TUTTO

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    Zaccheroni: “Rimonta scudetto? La feci col mio Milan, vi spiego come si fa”

    L’allenatore che vinse il campionato 1998-99 vincendo le ultime sette partite: “La Juve è in fiducia, cresce mentre le altre sono in stallo. Nel rush finale quel che più conta è la testa, e occhio anche al calendario”Il Milan veniva da due anni deludenti, e dunque prevedeva un campionato di transizione, con Alberto Zaccheroni a guidare la squadra nel 1998-99. E invece, nell’anno del centenario della società rossonera, arrivò pure lo scudetto, dopo un testa a testa con la Lazio che culminò col recupero di sette punti di svantaggio a 7 giornate dal termine. Sette vittorie su sette e tricolore, un’apoteosi. LEGGI TUTTO

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    La camorra spara e il brasiliano omaggia il boss: storia di un impero di provincia

    Prima un bigliettino sull’auto, poi quattro colpi alle gambe al giornalista: aveva dato notizia dell’incontro tra il temibile Raffaele Cutolo e una star del calcio locale. Sullo sfondo un presidente tirannico, una squadra miracolosa, difensori coi baffi da vichingo, il cholismo trent’anni prima… Qualche giorno prima, sul vetro della sua auto, una Fiat 128 bianca, ha trovato questa scritta. “Tu vulive fa’ o’ criticone”. Tu volevi fare il criticone. A occhi ingenui può sembrare un rimbrotto bonario, invece è una minaccia, niente di più e niente di meno. Nella tarda mattinata del 29 novembre 1981 il giornalista della Rai Luigi Necco – 47 anni, volto noto del “90° minuto” condotto da Paolo Valenti, riferimento per il Napoli e l’Avellino – viene gambizzato all’uscita del ristorante dove va a mangiare prima di recarsi al Partenio. Sta salendo in macchina con il collega Emanuele Giacoia, quando alle sue spalle sente chiamare il suo nome. A sparargli sono tre uomini di Vincenzo Casillo detto ‘O Nirone, luogotenente di Raffaele Cutolo, il boss della Nuova Camorra Organizzata che in quegli anni sta mettendo a ferro e fuoco la Campania nella lotta di potere con i clan della Nuova Famiglia, in quella che è una vera e propria guerra civile che metterà a contabilità più di mille morti in pochi anni. Quattro colpi alle gambe, sparati con una automatica 7,65. Un avvertimento a un giornalista scomodo. LEGGI TUTTO