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    Roma, Zaniolo rinnova e fissa gli obiettivi: Champions e Mondiale

    Tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto se le premesse non sono positive. Nicolò Zaniolo ha finora collezionato solo due reti in campionato in 20 presenze su 23 giornate. Non di certo il migliore inizio di stagione per l’attaccante, ma che non sorprende: dopo la serie di infortuni che hanno caratterizzato la sua carriera a partire da gennaio 2020, il trequartista giallorosso ci è andato con i piedi di piombo. Solo due gol che, tuttavia, il ventiduenne ha segnato nel giro di un mese, proprio a partire dallo scorso dicembre: segno di una promettente ripresa. PROGRESSI – Aveva ragione quindi Mourinho, invitando la critica a “lasciarlo tranquillo, perché i suoi numeri stagionali sono strani e i gol arriveranno”. E la Roma, che ha notato i miglioramenti, non vuole perdere uno dei suoi più grandi talenti, fiduciosa nel pieno recupero dell’attaccante specie dopo le due ottime prestazioni contro Lecce, in Coppa Italia, ed Empoli in campionato. RINNOVO – A Trigoria, infatti, si sta pianificando già da tempo di blindare il classe ’99 fino al 2027 – essendo in scadenza nel 2024 -, per evitare che segua il destino di Vlahovic, a un passo dalla Juve. E per parlare di cifre: la Roma sta pensando di alzare lo stipendio dell’attaccante – attualmente di 2,5 milioni a stagione – a 3,5 più bonus. Così, il numero 22 avrebbe il terzo contratto più alto della rosa, dopo quello di Abraham e Pellegrini. E a proposito di Tammy, con il quale Zaniolo ha consolidato una vera e propria sintonia professionale – dentro e fuori dal campo – sarebbe improduttivo separarli proprio adesso. LEGGI TUTTO

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    Il terzino del Bologna scampato per miracolo, la schedina inventata in un campo: calcio e Olocausto

    L’uomo che inventò la schedina in un campo di internamento

    di Si chiama Massimo Della Pergola, ha inventato il Totocalcio: a lui milioni e milioni di italiani devono un’infinità di sogni declinati nella filastrocca che fa: 1, X, 2. Della Pergola nasce a Trieste, fa il giornalista, lavora anche alla Gazzetta dello Sport. Nel 1938 viene espulso dall’albo. La sua colpa: essere ebreo. Massimo ha 26 anni, è sposato con Adelina e ha un figlio piccolo, Sergio. Cerca rifugio un po’ ovunque, finché gli eventi non precipitano. L’unica cosa che può fare è: scappare. Così scappa e alla vigilia di Natale del 1943 attraversa il confine svizzero. È salvo, ma finisce in un campo di internamento, a Pont de la Morge, nel Cantone Vallese. La vita lì è dura. C’è un’umanità scampata alla morte che sopravvive nel degrado, in attesa che la guerra finisca. È lì che il prigioniero numero 21.915 – utilizzando carta e penna rubate ad un sergente – inventa il Totocalcio. Per inquadrare l giocate 1,2,3 gli sembrava bambinesco. Bocciò anche A,B,C, perché lo riportava ai tempi della scuola. 1-X-2 e così sia. Quando finì la guerra, Della Pergola con due soci fonda la Sisal. Nel maggio del 1946 stampano oltre cinque milioni di schedine. Ma è un fallimento: le giocate sono poco più di trentamila. I milioni di tagliandi inutilizzati finiscono ai barbieri d’Italia, che li riciclano per pulire le lame dei rasoi. Il successo arriva qualche anno dopo, quando tutta l’Italia – uscita dalla guerra – torna a sognare nel nome dell’1-X-2. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Champions, sarà una volata di fuoco. E Gasp sa fare i miracoli”

    L’ex c.t.: “Vlahovic acquisto importantissimo, se guardiamo ai soldi spesi la Juve deve andare sicuramente in Champions” Appassionante? “Di più: infuocata”. Arrigo Sacchi non ha dubbi, la volata per i quattro posti in Champions League terrà con il fiato sospeso fino al termine della stagione, “sarà un campionato dentro il campionato, e non riesco proprio a immaginare come potrà andare a finire”. LEGGI TUTTO

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    Barak: “Sogno Verona in Europa, poi voglio la Champions”

    Gioco, gol, assist; il centrocampista ceco pronto al volo: “Siamo forti, possiamo dar fastidio a Lazio e Fiorentina. E io adesso mi sento pronto per un grande club”Dal nostro inviato Fabio Bianchi27 gennaio
    – PESCHIERA SUL GARDA (Vr)Le parole sono importanti, direbbe Nanni Moretti. Chi parla male, pensa male. Antonin Barak parla bene, con concetti e idee chiare. Dunque pensa bene, nei dialoghi come in campo, dove è difficile vederlo fare una scelta sbagliata. E lo sa: “La mia qualità migliore? Riesco bene a leggere il gioco e capire anche come cambiare una partita. Il peggior difetto? Direi la poca velocità. Ho una struttura potente. Nei test risulta che i miei muscoli sono forti ma non esplosivi, quando c’è poco spazio faccio più fatica”. LEGGI TUTTO

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    Il giallo di Tito, il campione che che morì tre volte

    Cucchiaroni, attaccante di Milan e Sampdoria, negli Anni Cinquanta, è scomparso a 43 anni nel 1971. Ufficialmente mentre assisteva a una partita in Argentina, ma sulla sua fine sono fioriti misteri e fake newsTito Cucchiaroni morì tradito dal cuore, era seduto in tribuna allo stadio di Posadas quando si sentì male. Alt. No. Tito Cucchiaroni morì in un incidente stradale, perse improvvisamente il controllo dell’auto che stava guidando e andò a sbattere. No. Non va bene. Tito Cucchiaroni era malato di Sla, la causa della sua morte fu questa malattia neurodegenerativa di cui all’epoca si sapeva nulla, o comunque pochissimo. Tre versioni diverse, una sola tragedia. Di certo – in questa storia così misteriosa – c’è soltanto una cosa: Tito Cucchiaroni cessò di vivere il 4 luglio del 1971, aveva solo 43 anni. Tutto il resto sono supposizioni, talvolta maldicenze, comunque ipotesi. LEGGI TUTTO

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    Riaprire gli stadi al cento per cento: richiesta legittima che merita una risposta

    Allo stadio entrano solo vaccinati o guariti dal Covid. Siamo all’aperto e tutta l’Europa sta andando in questa direzioneCento per cento. Il calcio italiano torna alla carica sul tema della capienze. Dopo le parole del presidente federale Gabriele Gravina, oggi toccherà alla Lega e all’assemblea dei club che fisserà però anche un traguardo temporale: se il primo weekend di febbraio sarà quello del ritorno al 50 per cento, il secondo potrebbe raddoppiare. A due anni dall’ultima giornata di campionato a spalti pieni, in quel febbraio 2020 che ci pare lontanissimo. LEGGI TUTTO

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    Tardelli: “Vlahovic porterà i gol che mancavano alla Juve. Ma serve anche altro”

    Il campione del mondo: “Il serbo ha mostrato personalità e la butta dentro, però ci vuole un centrocampista”C’è chi ieri ha scritto il suo nome nel foglietto infilato dentro le insalatiere quirinalizie: un voto al nuovo che ancora non avanza. Lui, Marco Tardelli, vota Dusan Vlahovic come nuovo (acquisto) che può far avanzare la Juve. Ma solo a certe condizioni. LEGGI TUTTO

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    Gosens è solo il primo tassello: le trattative per l’Inter del futuro

    Il tedesco è a Milano, a fine febbraio sarà pronto. Lui e Onana sono i primi due acquisti per un nuovo corso. E per i prossimi sono già stati intavolati i primi discorsiVerso l’infinito e oltre: la meravigliosa frase di Buzz Lightyear, nel film Toy Story, pare sia stata pronunciata in questi giorni pure nei corridoi di viale della Liberazione. Si scherza, eh. Ma non troppo. Perché l’Inter non è certo infinita, ma sta guardando oltre. Oltre questa stagione, questo gruppo di lavoro, questi risultati che pure sono eccellenti. Gosens dopo Onana è un manifesto di programmazione. LEGGI TUTTO