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    Sacchi: “Champions, sarà una volata di fuoco. E Gasp sa fare i miracoli”

    L’ex c.t.: “Vlahovic acquisto importantissimo, se guardiamo ai soldi spesi la Juve deve andare sicuramente in Champions” Appassionante? “Di più: infuocata”. Arrigo Sacchi non ha dubbi, la volata per i quattro posti in Champions League terrà con il fiato sospeso fino al termine della stagione, “sarà un campionato dentro il campionato, e non riesco proprio a immaginare come potrà andare a finire”. LEGGI TUTTO

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    Barak: “Sogno Verona in Europa, poi voglio la Champions”

    Gioco, gol, assist; il centrocampista ceco pronto al volo: “Siamo forti, possiamo dar fastidio a Lazio e Fiorentina. E io adesso mi sento pronto per un grande club”Dal nostro inviato Fabio Bianchi27 gennaio
    – PESCHIERA SUL GARDA (Vr)Le parole sono importanti, direbbe Nanni Moretti. Chi parla male, pensa male. Antonin Barak parla bene, con concetti e idee chiare. Dunque pensa bene, nei dialoghi come in campo, dove è difficile vederlo fare una scelta sbagliata. E lo sa: “La mia qualità migliore? Riesco bene a leggere il gioco e capire anche come cambiare una partita. Il peggior difetto? Direi la poca velocità. Ho una struttura potente. Nei test risulta che i miei muscoli sono forti ma non esplosivi, quando c’è poco spazio faccio più fatica”. LEGGI TUTTO

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    Il giallo di Tito, il campione che che morì tre volte

    Cucchiaroni, attaccante di Milan e Sampdoria, negli Anni Cinquanta, è scomparso a 43 anni nel 1971. Ufficialmente mentre assisteva a una partita in Argentina, ma sulla sua fine sono fioriti misteri e fake newsTito Cucchiaroni morì tradito dal cuore, era seduto in tribuna allo stadio di Posadas quando si sentì male. Alt. No. Tito Cucchiaroni morì in un incidente stradale, perse improvvisamente il controllo dell’auto che stava guidando e andò a sbattere. No. Non va bene. Tito Cucchiaroni era malato di Sla, la causa della sua morte fu questa malattia neurodegenerativa di cui all’epoca si sapeva nulla, o comunque pochissimo. Tre versioni diverse, una sola tragedia. Di certo – in questa storia così misteriosa – c’è soltanto una cosa: Tito Cucchiaroni cessò di vivere il 4 luglio del 1971, aveva solo 43 anni. Tutto il resto sono supposizioni, talvolta maldicenze, comunque ipotesi. LEGGI TUTTO

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    Riaprire gli stadi al cento per cento: richiesta legittima che merita una risposta

    Allo stadio entrano solo vaccinati o guariti dal Covid. Siamo all’aperto e tutta l’Europa sta andando in questa direzioneCento per cento. Il calcio italiano torna alla carica sul tema della capienze. Dopo le parole del presidente federale Gabriele Gravina, oggi toccherà alla Lega e all’assemblea dei club che fisserà però anche un traguardo temporale: se il primo weekend di febbraio sarà quello del ritorno al 50 per cento, il secondo potrebbe raddoppiare. A due anni dall’ultima giornata di campionato a spalti pieni, in quel febbraio 2020 che ci pare lontanissimo. LEGGI TUTTO

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    Tardelli: “Vlahovic porterà i gol che mancavano alla Juve. Ma serve anche altro”

    Il campione del mondo: “Il serbo ha mostrato personalità e la butta dentro, però ci vuole un centrocampista”C’è chi ieri ha scritto il suo nome nel foglietto infilato dentro le insalatiere quirinalizie: un voto al nuovo che ancora non avanza. Lui, Marco Tardelli, vota Dusan Vlahovic come nuovo (acquisto) che può far avanzare la Juve. Ma solo a certe condizioni. LEGGI TUTTO

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    Gosens è solo il primo tassello: le trattative per l’Inter del futuro

    Il tedesco è a Milano, a fine febbraio sarà pronto. Lui e Onana sono i primi due acquisti per un nuovo corso. E per i prossimi sono già stati intavolati i primi discorsiVerso l’infinito e oltre: la meravigliosa frase di Buzz Lightyear, nel film Toy Story, pare sia stata pronunciata in questi giorni pure nei corridoi di viale della Liberazione. Si scherza, eh. Ma non troppo. Perché l’Inter non è certo infinita, ma sta guardando oltre. Oltre questa stagione, questo gruppo di lavoro, questi risultati che pure sono eccellenti. Gosens dopo Onana è un manifesto di programmazione. LEGGI TUTTO

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    Assalto a Dybala, non solo l'Inter. Ecco quanto mette sul piatto il City

    Pep ha sempre apprezzato Paulo: se rompe con la Juve, gli inglesi hanno già pronto per lui un contratto monstreC’è un gol che più di tutti è rimasto nel cuore di Paulo Dybala: 23 febbraio 2016, andata degli ottavi di finale di Champions col Bayern Monaco, da 0-2 a 2-2 con rimonta griffata Joya. La prima rete in Europa non si scorda mai, figuriamoci se arriva contro un allenatore top come Pep Guardiola. “Dybala è buonissimo”, disse pubblicamente nel dopopartita, dopo essersi complimentato di persona col giocatore. Quel sinistro beffardo e suadente con cui Dybala rimise in corsa i bianconeri deve essere rimasto negli occhi del tecnico spagnolo, visto che sei anni dopo è ancora innamorato del fantasista della Signora e vuole provare a portarlo a Manchester. LEGGI TUTTO

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    Strategia Juve: già si lavora per un… Vlahovic a centrocampo

    Agnelli qualche anno fa diceva che bisognava “cercare i nuovi Ronaldo”: in questo senso l’operazione che porta al bomber serbo. Il prossimo giovane crack arriverà a centrocampo: in pole Gravenberch, ma non solo… Ci sono parole che diventano sentenze. Andrea Agnelli qualche anno fa: “La Juve deve pensare ai nuovi Ronaldo in tutti i ruoli. A patto che siano giovani, che non siano esplosi definitivamente, che abbiano un presente già impostato e un futuro ancor più luminoso”. Il senso è questo, ribadito dall’operazione Vlahovic. In sintesi: attaccante forte, fortissimo, il nuovo che avanza. Anzi, il nuovo che si è già imposto senza troppi giri di parole e alcun tipo di perplessità. Vlahovic è il De Ligt dell’attacco, se preferite De Ligt è il Vlahovic della difesa. LEGGI TUTTO