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    Dalle volontà alla tempistica: Juve-Vlahovic, perché si può fare e perché è complesso

    Il blitz bianconero per anticipare il futuro sull’attaccante serbo troverebbe il gradimento del giocatore, nel momento giusto per lui, per la Fiorentina e per la Signora. Ma manca una settimana e il tema contropartite non è banale. Anche perché sullo sfondo c’è la concorrenza ingleseÈ Dusan Vlahovic il primo obiettivo della Juventus, che vuole costruire un nuovo ciclo puntando su alcuni giovani di valore pronti al grande salto in un top club. Il piano A per il futuro – rappresentato proprio dall’attaccante della Fiorentina – tornerebbe utile anche nell’immediato, visto che la dirigenza bianconera è alla ricerca di un uomo-gol capace di trascinare la squadra verso il quarto posto ma per adesso non ha trovato soluzioni valide. LEGGI TUTTO

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    Le vittorie al Sud, le “scoperte” di Maradona e CR7: storia di un innamorato del calcio

    Local e global allo stesso tempo, storia di un uomo perbene che portò in Serie A due squadre del Sud e che può vantare una primogenitura persino su CR7 Nel percorso umano e professionale di Gianni Di Marzio – scomparso oggi a 82 anni – vi è riassunta una tipologia preziosa, così rara nel variegato mondo degli uomini di calcio. Di Marzio era – per sua natura – provinciale e cosmopolita. Allo stesso tempo local e global, a chilometro zero eppure con una finestra aperta sul mondo. A conferma di ciò in queste ore di cordoglio – sincero e affettuoso, perché GDM era davvero una persona perbene – nella stessa riga si celebrano la promozione in A col Catanzaro e la scoperta del dio del calcio – Diego Armando Maradona – di nuovo la A con il Catania e la certificazione di una nuova epifania, quella di Cristiano Ronaldo, purché anche con CR7 Di Marzio può vantare una primogenitura. LEGGI TUTTO

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    Fortin dalla porta al web marketing: “Folle in campo, nella vita sono un altro”

    Giocava con la maglia numero 14 per assonanza col cognome (in inglese): “La gente ricorda quello ancor più delle parate”. Oggi gestisce una piattaforma che mette in comunicazione aziende e consumatori e si riguarda indietro, tra gli anni (“da brividi”) a Siena, gli scherzi di Nicola e il Cagliari con Giampaolo: “Poco politico, ma è un maestro” Nelle giovanili del Padova c’è un Fortin con il numero uno, e fa un po’ strano. “Il 14 resta il mio simbolo, non scherziamo!”. Papà scherza. “Guai a mio figlio se lo prende”. Parola di Marco Fortin, il portiere che giocava con il 14. Fortin come… fourteen. Un gioco tra amici diventato cult. “Uno di loro mi chiamava solo così. Quattordici, come stai? Quattordici, allora che facciamo?”. Un continuo. “Appena c’è stata occasione l’ho preso”. LEGGI TUTTO

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    Inter, la forza delle seconde linee. Da Dimarco a Sanchez, i jolly per un febbraio di fuoco

    I nerazzurri hanno raccolto 12 punti grazie ai cosiddetti “rimpiazzi”, decisivi anche in Coppa Italia. Da loro 19 gol e 11 assist in tutte le competizioni. Sono fondamentali per Inzaghi in vista del tour de force dopo la sosta Gestire le energie e coinvolgere tutto il gruppo, dettagli fondamentali per competere su tutti i fronti fino a fine stagione, è possibile solo a due condizioni: avere un tecnico attento e capace di lavorare anche sulla testa dei giocatori, soprattutto quelli che giocano meno, e allo stesso tempo poter contare su una rosa competitiva in tutti i suoi componenti. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve del 1906, uno scudetto deciso da una partita che non si giocò mai…

    Allora non era A ma Prima Categoria: lo spareggio per il titolo italiano il 29 aprile finì 0-0 anche dopo i supplementari, serviva un’altra gara ma fu scelta Milano come sede. E i bianconeri il 6 maggio non si presentarono mai… Milan-Juve è stata tutto. Gol, dribbling funambolici, parate spettacolari, emozioni, polemiche, tensioni, palloni entrati e misteriosamente usciti dalla porta. Tutto, proprio tutto. E in questo infinito romanzo, che da più di un secolo appassiona la gente, c’è pure una partita fantasma. LEGGI TUTTO

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    Mbemba: l'ultimo nome sulla lista di Maldini, che ha già incrociato il Milan (e Ibra)

    Il difensore del Porto ha incontrato più volte i rossoneri nel corso della sua carriera, e ha un passato di incroci anche con lo svedese, fin dai tempi dell’Anderlecht Frammenti di Milan sparsi qui e là lungo la carriera. Chancel Mbemba ha incrociato i rossoneri diverse volte e gli è sempre andata bene, tranne quando ha dovuto marcare Ibra in Champions League, contro il Psg. Oggi è in scadenza di contratto con il Porto, Maldini e Massara hanno segnato il suo nome nella lista dei centrali. Una sorta di “vediamo che succede con gli altri, in caso c’è lui”. Botman, Bailly e così via. Ormai i volti si conoscono. Mbemba è l’ultimo arrivato. LEGGI TUTTO