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    Arthur al bivio fra Arsenal e Juve. E se alla fine spuntasse Rovella?

    Il centrocampo della Juve è in una fase di potenziali, grandi cambiamenti, dopo che il brasiliano ha fatto sentire il suo peso al fianco di Locatelli ma anche attirato l’attenzione della Premier. Rientro anticipato per il ventenne in prestito al Genoa?Eppur si muove. Che sarebbe stato un mercato lento ed agganciato ad una serie di condizioni a catena era facilmente immaginabile. E così è stato, almeno nei suoi primi due terzi. Vedremo se nei 10 giorni finali un primo movimento importante innescherà un effetto-catena o se invece le società non andranno oltre la linea della prudenza e tutto tenderà a restare pressoché invariato. LEGGI TUTTO

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    Brio: “Il top player del Milan è Pioli, lo vedrei in azzurro. Ibra? Io proverei a fargli saltare i nervi”

    Negli anni ‘80 l’ex difensore fu compagno di Stefano in bianconero: “Persona fantastica, merita questa carriera. Allegri è criticato, ma la rosa della Juve si è impoverita: non può che giocare così” Il suo cuore pulsa come i televisori di una volta: tinte bianconere su tutti i canali, perché nessun altro colore può essere ammesso se hai giocato nella Juve per 12 anni vincendo altrettanti titoli fino a salire sul tetto del mondo. Milan-Juve però per Sergio Brio è anche Stefano Pioli. Che l’ex difensore osserva con sguardo affettuoso non da oggi, ma che oggi celebra con parole di grande stima. Stefano nel 1984 arrivò 18enne dal Parma (per un miliardo di lire) nella Juve di Platini e Boniek, di Scirea, Cabrini e Tardelli. E di Trapattoni. Pioli era la riserva di Brio, a cui un giorno fece crac il menisco, spalancando il campo al compagno. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli deve ridurre gli ingaggi: lo sa pure Mertens. Ruiz sogna il grande salto

    Il mercato del club azzurro è fermo, va impostato il lavoro per il futuro. Dopo aver lasciato andare Younes, la priorità è ridimensionare il monte-stipendi Il Napoli è fermo sul mercato. Le sorprese sono dietro l’angolo, tuttavia non è scontato che qualcosa si muova fino al 31 gennaio. Ma saranno giorni frenetici e si dovrà impostare il lavoro per il futuro. Intanto, il club ha provveduto alla risoluzione del contratto di Amin Younes: terminato il prestito con l’Eintracht, all’esterno offensivo sarebbe rimasto un altro anno e mezzo di impegno con De Laurentiis. LEGGI TUTTO

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    Tra la laguna e San Siro, i 17 mesi più belli della vita di Recoba

    L’uruguaiano fece innamorare Moratti che lo fece rientrare dal prestito al Venezia. Un periodo breve in cui diede spettacolo, senza però mai riuscire a replicarlo Alvaro Recoba, in arte Chino, è stato uno di quei giocatori che hanno consumato la carriera ballando sul confine che delimita la saletta-vip dei fuoriclasse dal capannone dove si aggirano gli incompresi, le meteore, i sopravvalutati. Il viso paffutello, gli occhi stretti da orientale – El Chino, appunto – lo sguardo appesantito da un sonno che arriva da lontano, l’andatura indolente, da “sdraiato” che ti fa un favore se si alza dal divano e si incammina trascinando i piedi verso il frigorifero. LEGGI TUTTO

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    Quel filo geniale di dati che collega Brad Pitt alla panchina del Genoa

    Le intuizioni di Billy Beane, storico gm di Oakland nel baseball, hanno fatto breccia anche nel calcio: da Brentford alle idee di Blessin, nuovo tecnico del Genoa, viaggio nella mente di chi non può più fare a meno dei big data per fare calcio Matthew Benham non sopporta alcune cose. Nell’ordine: la sconfitta, i bugiardi, le malelingue che punzecchiano il suo Brentford e la parola “Moneyball”. Cioé il film con Brad Pitt sul miracolo degli Oakland Athletics nel baseball, che grazie al metodo rivoluzionario basato sull’analisi delle statistiche del loro gm Billy Beane verso la fine degli anni 90 diventarono uno squadrone nella Mls. Benham, proprietario del Brentford in Premier, odia l’accostamento. Lo infastidisce. LEGGI TUTTO

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    Da Scamacca e Kostic al sogno Dybala: ecco la lista di Marotta

    Le linee guida dell’ad nerazzurro per il presente e il futuro, con la volontà di puntare su giocatori “giovani e italiani”. La dirigenza ha già individuato gli obiettivi per alzare l’asticella: in cima alla lista c’è il bomber del Sassuolo Poche battute e solo mezze piste, logicamente senza fare nomi, ma le ultime parole di Giuseppe Marotta bastano a farsi un’idea dell’Inter che verrà. LEGGI TUTTO