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    Torino, un derby da cinquantamila lire. E il calcio italiano scoprì le combine

    Una discussione, un giornalista alla finestra, una perquisizione, una lettera fatta a pezzi, il mistero del terzo uomo: lo scandalo che sconvolse l’estate torinese del 1927 Fino all’ultimo giorno della sua vita giurò che colpe – lui, in quella brutta storia – non ne aveva avute. Era stato tirato in mezzo, così era finito nei guai. E quando lo diceva serrava i denti, si faceva cupo in volto, aggrottava le sopracciglia, fissava altrove lo sguardo. Alla fine lasciava scivolare via il discorso, inerme, scuotendo la testa. Per tutta la vita rimase segnato da quel marchio. Gigi Allemandi, il Calciatore Corrotto. Il protagonista del primo scandalo del nostro calcio. Tutto nacque da una finestra che era stata spalancata per cercare sollievo alla calura, nella lontana estate torinese del 1927. E dalle voci che provenivano dentro un appartamento, voci alterate e tonanti, di due uomini che stavano litigando. LEGGI TUTTO

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    Milan-Genoa, Sheva e Tassotti tornano a casa. Questa volta da avversari

    L’ex difensore ha trascorso 25 anni in rossonero, l’ucraino con la stessa maglia ha firmato 175 gol e vinto cinque trofei in otto stagioni. Oggi allenano il club ligure, in attesa di conoscere chi dei due siederà in panchinaSarà come guardarsi allo specchio. Anche se ha i capelli brizzolati e la barba copre le rughe. Mauro Tassotti e il Milan. Anzi, cambiamo l’accento. Tassotti “è” il Milan, perché San Siro vale 25 anni di vita rossonera, prima in campo e poi in panchina. Oggi è il vice di Sheva, ancora a caccia del primo successo con il Genoa. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Inter meglio ai punti. Juve volonterosa, ma fa male il pressing”

    L’ex c.t. sulla sfida di Supercoppa: “Mi sono piaciuti Brozovic e Bastoni. Bianconeri da lodare per l’impegno, ma nessuno mi ha impressionato. E per Dybala giocare così è dura…”La lente d’ingrandimento di Arrigo Sacchi coglie dettagli, piccole sfumature, movimenti e contro-movimenti. Nulla, della finale di Supercoppa Italiana, sfugge all’occhio attento dell’ex commissario tecnico. LEGGI TUTTO

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    Il ciclo dell'Inter è davvero cominciato. Quello della Juve ormai si è chiuso

    I nerazzurri hanno fatto la partita, i bianconeri hanno impostato la gara per murarli cercando il colpaccio con qualche break veloce: una sorta di vero passaggio di consegne. Incredibile come i ruoli si siano capovolti in meno di due anniAll’ultimo respiro. All’ultimo secondo. All’ultimo assalto. Al 121′. Non c’è stato il tempo neanche di rimettere il pallone al centro del campo. L’Inter gode quando forse non ci credeva più: il guizzo di Sanchez ha fatto esplodere San Siro. La Juve crolla quando invece pensava che la missione di arrivare ai rigori fosse compiuta: l’errore di Alex Sandro è stato imperdonabile. LEGGI TUTTO

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    Non solo duelli e marcatura: pulizia, velocità e coraggio, Bremer è la gemma del Toro

    Ha tolto dal campo Vlahovic e la sua forza è nella marcatura ossessiva declinata in magistrali uno contro uno a tutto campo. Ricettivo e sempre in controllo, in crescita continua e capace anche di condurre con impeto in attacco, è oggi sul taccuino delle big europee Chi gioca al Fantacalcio lo sapeva già: Bremer è quello da comprare. Ma il Fantacalcio è una somma algebrica, il calcio è tutto un programma scolastico: matematica e geometria, lettere e filosofia (anche economia e ragioneria e diritto, volendo vederlo dalle stanze dei bottoni). Il difensore fino a ieri si nobilitava nell’asta fra amici, perché Bremer i gol li fa e li ha fatti da quando si è presentato in Serie A, signoreggiando nel fitto dell’area avversaria con tempismo e colpo d’occhio e sentimento (come sentisse dove va e arriva il pallone) ogni volta che si batte un angolo o una punizione laterale. Da domani, farà parte di altre aste, quelle dei proprietari più ricchi del calcio europeo. LEGGI TUTTO

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    Geniali, imprevedibili, da tutelare: da Gigi Riva a Theo, se il talento è tutto mancino

    L’estrema sinistra su un campo di calcio custodisce spesso giocatori unici, capaci di giocate fuori dagli schemi I gol che nascono dall’estrema sinistra – segnati da piedi mancini – risultano preziosi per un motivo semplice: sono espressione di una minoranza, da tutelare e preservare come tutte le minoranze che portano in dote la qualità più virtuosa: la diversità. LEGGI TUTTO