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    Alle origini di Milinkovic-Savic, tra fiumi di fango e lavori in muratura

    Il centrocampista recordman di gol con la Lazio (54) raccontato dagli amici della gavetta al Genk: “Quando si mette in testa una cosa non ce n’è per nessuno” Trapano in mano e occhialoni protettivi. La “Milinkocrazia” inizia così. E gli scarpini? Via nel borsone, sostituiti dagli attrezzi e da un po’ di vernice. C’è stato un tempo in cui Sergej era solo “Sergio”, il ragazzo dal sorriso sincero che aiutava due amici a ristrutturare casa. Erano lui, Laszlo Koteles e Aleksandar Cavric. LEGGI TUTTO

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    Gioca Boniek: “Roma, ultimo treno Champions. Dybala non si discute, però… “

    Il grande ex: “Mou e Allegri sono bravi, ma loro non vanno in campo. Abraham non ha il killer instinct: se avesse giocato le stesse partite Shomurodov avrebbe segnato di più”Tre anni da giocatore nella Juventus, altrettanti nella Roma. Vittorie su entrambi i fronti, anche se quelle bianconere furono maggiori e più importanti. Il cuore, però, da sempre pende di più dalla parte romanista. Zibì Boniek oggi si vedrà Roma-Juventus con il solito piacere, a metà tra l’addetto ai lavori e il tifoso. LEGGI TUTTO

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    Kessie e il Milan, ecco perché ora il rinnovo è possibile

    Il prolungamento del contratto dell’ivoriano resta complicato ma non va escluso: al momento nessuna offerta è più ricca di quella rossonera. Maldini: “Theo e Bennacer firmeranno presto. E su Leao…”Solo ai grandi giocatori succede di essere sempre al centro della scena: se ne parla dopo una prova importante o dopo una prestazione scadente, per un’indiscrezione di mercato e anche quando non ci sono. Lontani dal campo per scelta, semplicemente seduti in panchina, oppure distanti migliaia di chilometri. LEGGI TUTTO

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    Capienza ridotta, la Lega sceglie il male minore. Ma il calcio ha già pagato, ora i ristori

    Giocare davanti a pochi, ma giocare: così il pallone ha risposto alla stretta del governoEalla fine paga il calcio. Usato per una decisione fortemente simbolica volta ad attirare l’attenzione globale e a trasmettere un messaggio che raggiunga rapidamente tutti. A questo almeno ha fatto pensare la stretta del governo con la minaccia di chiudere al pubblico a lungo gli stadi se non fosse stata presa autonomamente dalla Lega la decisione di ridurre a 5.000 le presenze dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Il boom dei contagi? A stadi chiusi. Ecco perché la Serie A non ha colpe

    Positivi quintuplicati durante le feste. E la ridotta capienza è un messaggio sbagliato per chi si è vaccinatoStadi aperti oggi, quasi chiusi nei prossimi due weekend. Il 3° e il 4° turno di ritorno di Serie A si disputeranno davanti a 5.000 spettatori, nonostante non ci sia alcuna corrispondenza tra le presenze sulle tribune e l’incremento dei contagi. Tutt’altro. Il provvedimento, chiesto dal governo e accolto dalla Lega che ha così voluto dimostrare un grande senso di responsabilità in un momento delicato, sfugge a qualunque logica. Tranne una: il populismo. LEGGI TUTTO

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    Il c.t. della Costa d’Avorio: “Kessie? Se lo fai riposare ti tiene il muso”

    Beaumelle vede Franck grande protagonista in Coppa d’Africa: “Noi siamo una Ferrari e lui il nostro motore. Se è fra i migliori della Serie A, va ringraziato Pioli. Il contratto? Il Milan è un grande club…” In Costa d’Avorio lo chiamano “la macchina”. “Uno che non si riposa mai”. E se gli chiedi di farlo, tiene il muso per un’ora. Per i milanisti è (ma per alcuni “era”) il “Presidente”, per Patrice Beaumelle, c.t. della nazionale ivoriana, resta “il motore di Ferrari”. Franck Kessie giocherà la Coppa d’Africa da protagonista con una spada di Damocle sopra la testa. Il rinnovo di contratto con il Milan, tuttora molto lontano. A Patrice non importa. Per lui Franck è “the essential one”. Indispensabile. LEGGI TUTTO

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    Riecco Zhang alla Pinetina. Ecco cosa dirà a Inzaghi (e le richieste che farà Simone)

    Ora che è tornato a Milano dopo 6 mesi, il presidente potrà conoscere il tecnico da cui si aspetta la seconda stella e la continua valorizzazione della rosa. L’ex Lazio si aspetta subito un vice Perisic e il rinnovo di Brozo. E per l’estate…Sbarcato ieri a Malpensa dopo sei mesi d’assenza dall’Italia, Steven Zhang ha fretta di immergersi fisicamente nell’Inter e infatti oggi in serata è tornato ad Appiano. Malgrado i contatti con tutte le aree del club siano rimasti costanti in questi mesi, la presenza fisica ha un valore diverso e permetterà di sbloccare alcune situazioni apparecchiate da tempo ma che per l’ufficilità attendevano il ritorno del più giovane presidente della storia capace di vincere lo scudetto. Vedi rinnovi dei dirigenti dell’area sportiva Marotta, Ausilio e Baccin, che hanno il contratto in scadenza a giugno e prolungheranno fino al 2024. LEGGI TUTTO

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    Tre dita, tante parole: contro la Juve è… Cattivissimo Mou

    Le polemiche con Ranieri, le frecciate ad Allegri, l’episodio allo Stadium: quando José incontra i bianconeri non è mai una partita banale Srotola il tappo della bottiglietta, spargi il veleno. Mourinho affronta la Juve, la squadra che – così dixit ai tempi dell’Inter – “ha un’area di rigore di venticinque metri”, intendeva dire che se uno di loro cadeva a Porta Ticinese fischiavano rigore in Duomo, più o meno. Mou è quello – Champions 2018, alla guida del Manchester – che ai tifosi juventini che lo insultavano mostrò temerario le tre dita, vedi alla voce Triplete. E al ritorno – dopo aver sbancato lo Stadium – portò la mano all’orecchio, accompagnando il gesto con una plateale smorfia come a dire: non vi sento, fischiate più forte che non vi sento. LEGGI TUTTO