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    Kessie e il Milan, ecco perché ora il rinnovo è possibile

    Il prolungamento del contratto dell’ivoriano resta complicato ma non va escluso: al momento nessuna offerta è più ricca di quella rossonera. Maldini: “Theo e Bennacer firmeranno presto. E su Leao…”Solo ai grandi giocatori succede di essere sempre al centro della scena: se ne parla dopo una prova importante o dopo una prestazione scadente, per un’indiscrezione di mercato e anche quando non ci sono. Lontani dal campo per scelta, semplicemente seduti in panchina, oppure distanti migliaia di chilometri. LEGGI TUTTO

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    Capienza ridotta, la Lega sceglie il male minore. Ma il calcio ha già pagato, ora i ristori

    Giocare davanti a pochi, ma giocare: così il pallone ha risposto alla stretta del governoEalla fine paga il calcio. Usato per una decisione fortemente simbolica volta ad attirare l’attenzione globale e a trasmettere un messaggio che raggiunga rapidamente tutti. A questo almeno ha fatto pensare la stretta del governo con la minaccia di chiudere al pubblico a lungo gli stadi se non fosse stata presa autonomamente dalla Lega la decisione di ridurre a 5.000 le presenze dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Il boom dei contagi? A stadi chiusi. Ecco perché la Serie A non ha colpe

    Positivi quintuplicati durante le feste. E la ridotta capienza è un messaggio sbagliato per chi si è vaccinatoStadi aperti oggi, quasi chiusi nei prossimi due weekend. Il 3° e il 4° turno di ritorno di Serie A si disputeranno davanti a 5.000 spettatori, nonostante non ci sia alcuna corrispondenza tra le presenze sulle tribune e l’incremento dei contagi. Tutt’altro. Il provvedimento, chiesto dal governo e accolto dalla Lega che ha così voluto dimostrare un grande senso di responsabilità in un momento delicato, sfugge a qualunque logica. Tranne una: il populismo. LEGGI TUTTO

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    Il c.t. della Costa d’Avorio: “Kessie? Se lo fai riposare ti tiene il muso”

    Beaumelle vede Franck grande protagonista in Coppa d’Africa: “Noi siamo una Ferrari e lui il nostro motore. Se è fra i migliori della Serie A, va ringraziato Pioli. Il contratto? Il Milan è un grande club…” In Costa d’Avorio lo chiamano “la macchina”. “Uno che non si riposa mai”. E se gli chiedi di farlo, tiene il muso per un’ora. Per i milanisti è (ma per alcuni “era”) il “Presidente”, per Patrice Beaumelle, c.t. della nazionale ivoriana, resta “il motore di Ferrari”. Franck Kessie giocherà la Coppa d’Africa da protagonista con una spada di Damocle sopra la testa. Il rinnovo di contratto con il Milan, tuttora molto lontano. A Patrice non importa. Per lui Franck è “the essential one”. Indispensabile. LEGGI TUTTO

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    Riecco Zhang alla Pinetina. Ecco cosa dirà a Inzaghi (e le richieste che farà Simone)

    Ora che è tornato a Milano dopo 6 mesi, il presidente potrà conoscere il tecnico da cui si aspetta la seconda stella e la continua valorizzazione della rosa. L’ex Lazio si aspetta subito un vice Perisic e il rinnovo di Brozo. E per l’estate…Sbarcato ieri a Malpensa dopo sei mesi d’assenza dall’Italia, Steven Zhang ha fretta di immergersi fisicamente nell’Inter e infatti oggi in serata è tornato ad Appiano. Malgrado i contatti con tutte le aree del club siano rimasti costanti in questi mesi, la presenza fisica ha un valore diverso e permetterà di sbloccare alcune situazioni apparecchiate da tempo ma che per l’ufficilità attendevano il ritorno del più giovane presidente della storia capace di vincere lo scudetto. Vedi rinnovi dei dirigenti dell’area sportiva Marotta, Ausilio e Baccin, che hanno il contratto in scadenza a giugno e prolungheranno fino al 2024. LEGGI TUTTO

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    Tre dita, tante parole: contro la Juve è… Cattivissimo Mou

    Le polemiche con Ranieri, le frecciate ad Allegri, l’episodio allo Stadium: quando José incontra i bianconeri non è mai una partita banale Srotola il tappo della bottiglietta, spargi il veleno. Mourinho affronta la Juve, la squadra che – così dixit ai tempi dell’Inter – “ha un’area di rigore di venticinque metri”, intendeva dire che se uno di loro cadeva a Porta Ticinese fischiavano rigore in Duomo, più o meno. Mou è quello – Champions 2018, alla guida del Manchester – che ai tifosi juventini che lo insultavano mostrò temerario le tre dita, vedi alla voce Triplete. E al ritorno – dopo aver sbancato lo Stadium – portò la mano all’orecchio, accompagnando il gesto con una plateale smorfia come a dire: non vi sento, fischiate più forte che non vi sento. LEGGI TUTTO

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    In quel Venezia-Milan del 1941 iniziò a brillare la stella di Mazzola

    Il provino a piedi nudi quando era militare in Laguna, il tesseramento e la partita contro i rossoneri in cui Valentino deliziò il Sant’Elena: era nato un mito Si trattò di un’epifania in forma laica, l’improvvisa manifestazione dell’eroe (per non dire del dio) che incantava la gente e dimostrava, con i gesti, di appartenere a un universo superiore. LEGGI TUTTO

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    Roma-Juve, scatto per la Champions: il check-up reparto per reparto

    Per Mou emergenza in difesa, potrebbe anche esordire Maitland-Niles se arriva in tempo la documentazione. Allegri rilancia Dybala, ma deve ritrovare tutto l’attacco…All’andata era finita con una vittoria di corto muso per la Juve, un 1-0 firmato da Kean al secondo gol stagionale. Era l’ottava giornata del girone d’andata. Scontro diretto allora, scontro diretto ora: in ballottaggio c’è un posto al sole della Champions, di cui per ora le due contendenti stanno solo fiutando il profumo. La Juve è quinta a quota 36 (con 11 punti nelle ultime 5 gare), la Roma è nel lotto delle seste, a quota 32 (con un parziale di 7 punti nei più recenti 5 match). Ma vediamo come le due avversarie arrivano alla sfida, che ha già perso un faccia-a-faccia importante e mai banale per tradizione: quello fra Mourinho e Allegri, causa squalifica dell’allenatore bianconero. LEGGI TUTTO