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    Milan, per la difesa del futuro c'è Viti: Conti può essere la carta giusta con l'Empoli

    Lavorare nel presente per pianificare il futuro. Il Milan sta lavorando per tracciare la strada verso il successo, un mix di giocatori d’esperienza e giovani di qualità per alzare l’asticella. Maldini e Massara stanno studiando diversi profili per cercare il sostituto di Simon Kjaer, ma si lavora anche al difensore del futuro: per la prossima stagione, ai rossoneri piace molto Mattia Viti, classe 2002 dell’Empoli che con Andreazzoli sta giocando le prime partite in Serie A. CONCORRENZA – Nove partite stagionali tra campionato e Coppa Italia, tanto è bastato al Milan per accendere i riflettori su questo ragazzo. Giovane e italiano, Viti rappresenta l’identikit ideale sul quale investire per il futuro. Occhio però, perché oltre ai rossoneri sul giocatore ci sono anche Fiorentina e Napoli. Il primo club a fare un tentativo concreto è stata l’Atalanta, che si è vista respingere una proposta da 15 milioni di euro. Niente da fare, per convincere l’Empoli a cedere l’ennesimo talento cresciuto nel vivaio serve di più.L’INTRECCIO – Ci proveranno Maldini e Massara, magari cercando di strappare un’opzione nell’ambito dell’operazione Conti. Il terzino destro classe ’94 infatti dovrebbe giocare la seconda parte di stagione a Empoli, per sbloccare l’operazione – sarà a titolo definitivo – bisogna solo aspettare che il club azzurro riesca a piazzare Fiamozzi. Poi, semaforo verde per Conti all’Empoli con il Milan che potrebbe avere una priorità per il giovane Viti. LEGGI TUTTO

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    Rinnovo Luiz Felipe: Lazio fiduciosa, ma l'Inter sogna un colpo alla de Vrij

    Inter a caccia di colpi a parametro zero. André Onana è inevitabilmente il primo nome, un affare ormai definito e per il quale si attende l’annuncio, ma l’opera di Marotta e Ausilio non si ferma qui. Si cercano rinforzi per la difesa e tra i nomi in cima alla lista c’è quello di Luiz Felipe. In Italia dal 2016, il classe ’97 è un profilo giovane ma allo stesso tempo già pronto, sia per il campionato che per i palcoscenici europei: Luiz Felipe convince la dirigenza, Inzaghi che lo conosce bene e la proprietà, ma arrivare al brasiliano (con passaporto italiano) non è semplice. LEGGI TUTTO

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    Gli stakanovisti del pallone: in Serie A comanda Ibanez. In Europa nessuno batte Guirassy

    Il brasiliano sempre presente nelle 27 gare della Roma tra campionato e coppa. Oltre confine il primatista è la punta del Rennes con 28 presenze, di cui però solo 9 da titolare Le polemiche su quanto siano fitti i calendari dei club di calcio tengono ormai banco da diverso tempo, ma c’è chi se ne infischia. In un periodo costellato di infortuni muscolari e positività al coronavirus, ci sono giocatori che in questa prima metà di stagione sono stati al fianco della propria squadra per ogni singola partita tra campionato e coppe varie. Nelle cinque leghe top d’Europa si parla di un totale di 93 calciatori e in Italia in dieci lo hanno fatto inanellando almeno 25 presenze, sia da titolari che come subentrati. LEGGI TUTTO

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    Mertens e un rinnovo da conquistare: per convincere il Napoli si parte… dalla Juve

    Il belga, miglior realizzatore della storia azzurra, compirà 35 anni a maggio. Il Napoli ha un’opzione per far scattare il prolungamento automatico di un’altra stagione: la volontà di Dries è rimanere, ma bisogna convincere il club… Atto conclusivo? Non c’è nemmeno il tempo di chiederselo. Non c’è perché il Napoli è in piena emergenza tra infortunati, positivi e Coppa d’Africa. Non c’è anche perché la permanenza, Dries Mertens, dovrà guadagnarla sul campo facendosi valere in momenti come questi. Spalletti dovrà fare a meno di Osimhen per Covid, ha ritrovato Petagna che è risultato negativo dopo la quarantena ma con ogni probabilità si affiderà al belga per far male alla Juventus. E lui sa come si fa, in carriera c’è già riuscito tre volte. LEGGI TUTTO

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    Milan, visto che Faivre? Il Brest non esclude la cessione, lo scenario resta aperto…

    L’esterno d’attacco francese era stato vicino al passaggio in rossonero, poi la pista s’è raffreddata. Il quadro però è cambiato e un ritorno di fiamma non è impossibile In Francia dicono “cuillère”, noi cucchiaio. Gesto “alla Panenka”. Cambia poco. Romain Faivre si è messo in mostra ancora una volta, rigore alla Totti in Coppa di Francia e Brest avanti contro il Bordeaux. Adli non c’era, Petkovic ha rinunciato a 16 giocatori per via del Covid, quindi l’enfant prodige della Bretagna si è preso la scena, fatto vedere ciò che sa fare e poi calato il sipario. E il Milan? Ci pensa ancora? LEGGI TUTTO

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    Le due vite di Ivan Zamorano: bidone al Bologna, idolo all'Inter con l'1+8 sulle spalle

    La carriera del cileno decolla nel 1990 quando, dopo l’esperienza in Svizzera, al San Gallo, firma col Real Madrid, dove diventerà “El Terible”, idolo del Bernabeu. Nel 1996 il passaggio all’Inter di Ronaldo il Fenomeno, con cui vincerà una Coppa Uefa 1988: Zamorano è un bidone, il Bologna lo testa e lo boccia, non è pronto per la Serie A, al suo posto viene scelto il connazionale Hugo Rubio, Rubio chi? 1996: Zamorano è un campione, l’Inter sborsa al Real Madrid 4 miliardi di lire, batte la concorrenza di Juventus e Bayern Monaco e porta a Milano un centravanti – Ivan El Terible – che al Bernabeu è diventato un idolo. Otto anni per la mutazione? Anche no. La storia non è così semplice. E allora è meglio partire dall’inizio. LEGGI TUTTO

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    La spinta di Iervolino: “Sono un sognatore, Ribery la luce, possiamo salvarci”

    Il nuovo proprietario della Salernitana: “La mia è una scommessa, non una follia. Colantuono? Facciamolo lavorare…” Dal nostro inviato Andrea Pugliese3 gennaio
    – SALERNOSe sia stata davvero la scelta giusta o meno lo dirà solamente il tempo. Di certo non è una scelta folle, almeno non lo è per lui, che due giorni dopo essere diventato il proprietario della Salernitana sta già studiando ogni singolo dettaglio per rilanciare la squadra granata. LEGGI TUTTO

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    Ma Mauro boccia Maurito: “Non è l'uomo giusto, per stile e caratteristiche”

    Il commentatore (ed ex bianconero) analizza l’idea Icardi: “In questa Juve non renderebbe. Poi è sovraesposto sui social. E la moglie manager così ingombrante…””Fossi un dirigente non lo prenderei mai”: Massimo Mauro è lapidario su Mauro Icardi e lo dice senza alcuna remora. Non lo considera l’uomo giusto per risolvere i problemi di campo e inoltre teme che potrebbe crearne all’interno dello spogliatoio. LEGGI TUTTO