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    Ibra, Capodanno al lavoro con tre obiettivi nel mirino: scudetto, Mondiale e rinnovo

    La cena del 31 con le famiglie a casa Abate, poi a Milanello pure nel giorno libero: la Roma è vicina e nel 2022 Zlatan sogna in grandeAlessandra Bocci – Francesco Velluzzi 2 gennaio
    – MilanoTutto o niente, ma il niente non è contemplato. Zlatan Ibrahimovic vuole ripartire al top dopo un 2021 pieno di guai: tante partite saltate per infortunio, un Europeo accarezzato e poi perso per i guai al ginocchio. LEGGI TUTTO

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    Nel mezzo del cammin…10 storie da ricordare del girone d'andata in Serie A

    I campioni d’Italia restano la squadra da battere, Vlahovic l’uomo copertina, di Joao Pedro il gol più bello, di Koulibaly e Pobega il rendimento miglioreIl giro di boa coincide con la chiusura dell’anno solare: il girone di andata si è concluso prima della fine del 2021 ed è inevitabile un primo bilancio. Sono tanti i momenti che restano impressi nella memoria, anche oltre la classifica che vede l’Inter campione d’inverno in un campionato che finora ha visto in testa da sole tre squadre diverse. Vlahovic è l’uomo copertina con i suoi 16 gol, ma si ricordano anche la rovesciata di Joao Pedro, i gol senza età di Ibrahimovic e Felix Afena, gli “olimpici” di Cuadrado e Calhanoglu, i miglioramenti di Fiorentina e Torino. Ci si rivede all’Epifania, la storia prosegue. LEGGI TUTTO

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    I miliardi col latte, lo sci e la F.1, il Parma europeo, il crac: ascesa e caduta del ragionier Calisto

    Dall’intuizione del tetrapak al fallimento di una multinazionale divorata dai debiti, la parabola di un imprenditore appassionato di sport che fece grande la squadra gialloblù ma finì con l’etichetta di truffatore Chi è stato Calisto Tanzi? Diavolo o acquasanta? Illuminato imprenditore, che inventò dal nulla un’azienda diventata famosa in tutto il mondo, o truffatore seriale che falsificò i bilanci mandò sul lastrico migliaia di risparmiatori? LEGGI TUTTO

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    Il contratto di Lukaku, quei mancati controlli e i perché del no interista

    L’intervista, non filtrata dall’entourage e dal club che lo paga 12 milioni netti più bonus, fa rumore ma per tanti motivi non porterà al clamoroso revivalDell’intervista a Sky in cui Romelu Lukaku ha ammesso mal di pancia londinese e saudade interista non colpiscono soltanto i contenuti ma anche il fatto che gli stessi siano sfuggiti ai radar del Chelsea e probabilmente pure dell’entourage del giocatore. Anche al netto della tempistica – la chiacchierata risale a tre settimane fa -, sembra inconcepibile che un top club mondiale scopra la cosa soltanto a buoi scappati. Come dimostra la reazione dello stesso allenatore Thomas Tuchel. LEGGI TUTTO

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    Arrivabene, sei mesi da duro. Giovani e rigore per la nuova Juventus

    Amministratore delegato dal 30 giugno, è atteso da un 2022 decisivo per il rinnovamento del club bianconero. Bilancio e relazioni con l’Uefa i prossimi testLa cura per la carenza di ferro comincia a notarsi. Maurizio Arrivabene sei mesi fa cominciava la sua vita da amministratore delegato della Juventus, dopo anni nel cda: il 30 giugno il comunicato con l’annuncio, il primo luglio la conferenza stampa di presentazione. LEGGI TUTTO

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    Da Donnarumma a Vlahovic: ecco gli Under 23 che ci esalteranno nell'anno nuovo

    In Italia crescono Bastoni e Tonali, all’estero tanti nomi anche tra i nati nel 2003. Occhio a Camavinga e GravenberchL’età è solo un numero. E’ uno degli insegnamenti più belli dello sport, che racconta continuamente le storie di chi si diverte a scherzare con la carta d’identità. L’età è solo un numero e questo vale in entrambi i sensi: per i giovani e per i… vecchi. LEGGI TUTTO

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    Pessina di slancio: “Atalanta e Italia, abbiamo frenato. Ma il 2022 sarà nostro”

    Il centrocampista di Gasp: “Non vedo l’ora di giocare il playoff con la Nazionale, ma anche la sfida del 6 gennaio contro il Torino. Boga ci porta qualcosa che non avevamo”Le sue due squadre e la stessa parabola, in fondo: il decollo, il picco, la frenata. E un 2022 per ripartire: Atalanta e Italia, per Matteo Pessina pari sono. Anche in questo. “Il parallelo ci sta, anche se il rallentamento dell’Atalanta è stato più leggero ed è più facile rimediare: non ci aspetta un “dentro o fuori””. LEGGI TUTTO