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    Rinnovare e gestire Ibra: ecco cos’ha in mente il Milan

    I numeri sono dalla parte di Zlatan, che però ha saltato 9 partite su 25: fa la differenza ma va centellinato. E sullo sfondo c’è il prolungamento di contratto…Sull’argomento si sono accesi anche i riflettori dei bookmakers, e quando succede ovviamente è perché la questione viene considerata attuale. O, quanto meno, fa discutere. Oggetto della discussione: il futuro di Ibrahimovic. Secondo i bookies, superata ormai la soglia dei 40 anni non è da scartare l’opzione ritiro entro la fine del 2022, offerta a 3. Nemmeno tanto. Ovviamente è presto per capire, ma l’ultimo guaio fisico capitato a Zlatan offre il pretesto per parlarne. LEGGI TUTTO

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    Handanovic, un anno alla Buffon o addio a giugno? I piani dell’Inter

    Lo sloveno va in scadenza e definirà il suo futuro dopo l’incontro con la dirigenza. Possibile un ruolo da “chioccia”, ma con ingaggio quasi dimezzato Archiviato l’anno con lo scudetto sul petto e un nuovo primato in classifica, in casa nerazzurra si pensa già a programmare il futuro. Tra le questioni più urgenti c’è quella relativa al prossimo portiere titolare, con Handanovic vicino alla scadenza e la trattativa in via di definizione per portare a Milano il camerunese Onana. La fiducia nei confronti dello sloveno resta intatta, ma le 37 primavere che si porta sul groppone impongono riflessioni e valutazioni in prospettiva in nome della programmazione e delle opportunità che il mercato offre. LEGGI TUTTO

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    Juve da corsa o fuoco di paglia? Mauro: “Giocando così non va avanti”. Tacchinardi: “Mentalità nuova”

    Due grandi ex giudicano il momento dei bianconeri e le possibilità di centrare la zona Champions. Massimo: “Con questa qualità non farà strada, il Cagliari ha sbagliato due gol pazzeschi. Alessio: “Se alla Befana batte il Napoli…” Diciannove punti sui ventiquattro disponibili negli ultimi otto match, sette gare nella serie delle ultime nove con la porta inviolata: numeri importanti, che proiettano la Juve non solo a quattro punti dalla zona Champions, ma su livelli di credibilità e autorevolezza un po’ annebbiati dall’andamento ondivago del girone d’andata. Sarà vera svolta? LEGGI TUTTO

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    Muani, il Milan già a gennaio? Ecco come può arrivare

    L’attaccante non è la priorità del club, ma un’uscita di Castillejo o Pellegri potrebbero aprire le porte al 23enne in scadenza col Nantes. Il nodo cartellinoIl sostituto di Kjaer, okay. Un altro mediano in vista delle imminenti partenze in Coppa d’Africa, d’accordo. Ma c’è anche un altro reparto che necessiterebbe di interventi, a giudicare da com’è andata la prima parte di stagione. L’attacco infatti non fa eccezione se si esaminano le potenziali esigenze di Pioli e di una squadra che lotta per lo scudetto. LEGGI TUTTO

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    Stile, scelte e look: perché il 2022 sarà l’anno di Tonali

    Si è tagliato lo stipendio, non è un “calciAttore”, è cresciuto in esperienza e ora si caricherà sulle spalle il centrocampo del Milan: così a 21 anni può essere il vero simbolo dei giovaniCi raccontiamo sempre che è l’anno dei giovani, che bisogna impostare un progetto giovani, che insomma dobbiamo e possiamo chiedere molto ai giovani. Solo che spesso raccontiamo e descriviamo – come giovani – calciatori di 23-24-25 anni: gente insomma che da altre parti, e in altri campionati, è invece considerata nel pieno della maturità. Perché lì si debutta in campionato non ancora maggiorenni. LEGGI TUTTO

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    Capello: “Io, Allegri e il record. Simili nelle idee, ma ha sbagliato a tornare”

    Parla il tecnico raggiunto a 252 vittorie in Serie A dall’allenatore bianconero: “Per Max era il momento di andare al Real. La sua Juve gioca male? Crea poco. Gli serve un uomo che faccia girare la squadra in mezzo al campo”Fabio Capello e Max Allegri nella commedia dell’arte hanno ruoli opposti: Capello per opinione comune è il sergente di ferro che dice no ai calciatori, Allegri l’allenatore battutista che gioca a basket con Pogba. Sbagliato: si somigliano. Capello, al netto dell’amicizia paterna di Galeone, è l’allenatore che Allegri sente più vicino. E Allegri è l’unico vero erede di Capello, con cui a dire la verità il rapporto non cominciò alla grande. LEGGI TUTTO

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    Calendario asimmetrico, mercato, Coppa d'Africa: perché la A vivrà un gennaio di fuoco

    Dopo un girone d’andata equilibrato (ma meno di quello del 2020), ci attende una ripresa piena di incognite: fino al derby milanese del 6 febbraio L’anno e il girone d’andata chiudono insieme, consegnandoci un campionato equilibrato – è vero – ma meno della passata stagione. Perché le prime 7 nel campionato scorso erano racchiuse in nove punti, che adesso sono diventati quattordici. LEGGI TUTTO

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    Zangrillo: “Genoa, ora ci salviamo poi cresciamo. Da 63 anni soffro per questa maglia”

    Il celebre dottore del San Raffaele, da due mesi presidente del Grifone, racconta a Sportweek passione e progetti: “Voglio che questa squadra torni a essere seguita, con un profilo internazionale. A Sheva voglio bene, e se troviamo chi la butta dentro…”Uno dei primi messaggi che Josh Wander, cofondatore di 777 Partners, la holding americana nuova proprietaria del Genoa, ha ricevuto dal professor Alberto Zangrillo, da un paio di mesi presidente del Grifone, misura esattamente il grado di passione del nuovo numero uno del club. LEGGI TUTTO